Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, bentrovati e buon anno! Ripartiamo insieme dalle parole analizzando da vicino alcuni prefissi.
Buona lettura!
Prof. Anna
L’ italiano utilizza due meccanismi per formare parole nuove: la derivazione e la composizione. La derivazione si ottiene aggiungendo degli elementi (prefissi e suffissi) ad una parola per modificarne il significato; la composizione invece si ha con l’unione di due parole che possono essere usate anche separate, da cui si ottengono le parole composte (cassaforte, pastasciutta).
I prefissi sono elementi che vengono messi prima delle radici delle parole per formare parole derivate. La base a cui si aggiunge un prefisso può essere una parola semplice: pasto → antipasto; regolare → irregolare oppure una parola già prefissata: decifrabile → indecifrabile.
Si distinguono tre generi di prefissi:
- prefissi che specificano la collocazione spazio-temporale: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2020/10/22/la-formazione-delle-parole-i-prefissi-1/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2020/11/12/la-formazione-delle-parole-i-prefissi-2/
- prefissi intensivi
- prefissi negativi
Prefissi intensivi
I prefissi intensivi hanno il compito di graduare l’intensità semantica di una base nominale o aggettivale, svolgono quindi una funzione analoga a quella del comparativo e del superlativo.
I principali sono:
- archi–, arci–, extra–, super–, stra–, ultra–: esprimono il grado superiore di una gerarchia o il grado superlativo di una quantità: archidiocesi (o arcidiocesi), arcinoto, extralusso, supermercato, stravizio, ultrarapido;
- ben(e)-, eu–, mal(e)–, caco–: i primi due esprimono valutazioni positiva, gli ultimi due esprimono valutazioni negativa: beneamato, bendisposto, maldicente, maldisposto, eufemismo, cacofonia;
- bi(s)-: significa due, due volte: bisettimanale, biscotto; indica anche, nei nomi di parentela, un grado più remoto: bisnonno; in altri casi indica un grado successivo: bisdrucciola; a volte a un valore spregiativo: bislungo che significa che ha forma allungata ma anche che ha forma allungata e irregolare;
- iper–, sur–: significano al più alto grado o indicano eccesso: ipertensione, surreale;
- ipo-, sotto-, sub-: esprimono inferiorità: ipotensione, sottosviluppo, subtotale;
- mezzo-, semi-, emi-: significano mezzo, a metà: mezzobusto, semifreddo, emisfero.
Prefissi negativi
I prefissi negativi conferiscono valore negativo a basi soprattutto aggettivali.
I principali sono:
- dis-: disonore, disonesto;
- in-: incapace; il– davanti a parole che cominciano per l: illegale; im– davanti a parole che cominciano per m: immorale; ir– davanti a parole che cominciano per r: irresponsabile;
- non-: si usa con nomi e aggettivi, la parola può essere scritta con grafia unita: noncurante oppure con la grafia staccata: non credente, in caso di dubbi è opportuno consultare un vocabolario;
- s-: scontento, spudorato;
- senza-, a– (an- davanti a parole che cominciano per vocale): senzatetto, asociale, analfabeta.
Per approfondire:
Nell’esercizio che segue è necessario inserire il prefisso corretto per formare la parola che corrisponde alla definizione data. Se avete dei dubbi, consultate il vocabolario.
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.
Molto interessante specie nelle definizioni dei prefissi che solitamente sono classificati come tali. Grazie
distratto 1,2-8,9 peggio della scorsa volta.
Penso per distrazione.
Caro Rino, la prossima volta andrà meglio.
Un saluto e a presto