Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, eccovi un nuovo argomento da approfondire: il dativo etico.
Buona lettura!
Prof. Anna
COS’È IL DATIVO ETICO?
Il dativo etico è piuttosto frequente in italiano, il suo nome deriva dalla grammatica latina: il dativo era il caso usato per esprimere il complemento di termine. Il dativo etico è infatti molto affine al complemento di termine.
Vediamo queste frasi:
- cosa mi combini?
- stavo passeggiando e chi ti incontro?
con i pronomi mi e ti si vuole esprimere un interessamento affettivo, ponendo l’accento sulla persona su cui termina l’azione in senso figurato (altrimenti sarebbe un complemento di termine). Il dativo etico serve quindi a esprimere il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto all’azione o alla circostanza espressa dal verbo della frase; è costituito in genere da un pronome atono.
TIPI DI DATIVO ETICO
Il dativo etico è espresso da un pronome atono. A seconda del pronome usato, si possono esprimere diverse modalità di coinvolgimento emotivo:
- i pronomi di prima e quarta persona mi e ci hanno un valore affettivo nei confronti dell’interlocutore, sottolineando così la partecipazione emotiva del parlante: non mi sbagliare l’esame questa volta (tengo molto al fatto che tu non sbagli l’esame); Stacci bene! (spero che tu starai bene e ti incoraggio a farlo);
- quando invece si usano i pronomi di seconda e di quinta persona ti e vi chi parla vuole coinvolgere l’interlocutore e renderlo partecipe dell’azione come se vi stesse prendendo parte attivamente: stavo camminando e indovina chi ti incontro? (stavo camminando e ti interesserà molto sapere chi ho incontrato); tua madre vi arriva domani?;
- l’uso dei pronomi di terza e di sesta persona gli, lo, le, la, loro, li, sono molto meno frequenti e limitati a pochi contesti particolari, come nei casi in cui viene riportato il discorso di genitori che parlano dei figli oppure di insegnanti che si riferiscono ai propri allievi: mia sorella si lamenta che sua figlia non le mangia niente; il mio professore dice che non gli studiamo abbastanza bene il latino.
ALTRI USI
- i pronomi usati per esprimere il dativo etico possono combinarsi all’avverbio presentativo ecco nelle forme eccoti; eccotelo che sono collocate soprattutto all’inizio di una frase: eccoti qui la tua cena; eccotela la tua cena!;
- un valore intensivo-affettivo vicino a quello del dativo etico può essere espresso anche dai pronomi accompagnati da verbi transitivi in frasi come mangiarsi una pizza, farsi una passeggiata, bersi una birra, leggersi un libro, guardarsi un film, farsi una vacanza ecc.
Collegamenti:
https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/03/02/ecco-lavverbio-presentativo/
https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2010/01/28/i-verbi-riflessivi/
Buongiorno Prof.
ad2. : La capisco cosi:
“Non cambiare” è un imperativo >>> “tu non fai cambiare idea a me all’utimo momento,ok!”
mi o a me = complemento de termine.
Nel caso di un dativo etico, la frase serebbe: “Non mi cambio idea all’ultimo momento,ok”
Che ne pensa?
Grazie
Cara Andree, si tratta di un dativo etico poiché la frase “non mi cambiare idea” nel significato che tu proponi (non farmi cambiare idea) non è grammaticalmente accettabile, quindi, si vuole sottolineare il coinvolgimento emotivo di chi sta parlando: “ti esorto a non cambiare idea per favore”.
Un saluto e a presto
sono stato una frana, spero di rifarmi.
Notte Prof.
Caro Rino, ti rifarai di sicuro.
A presto