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Aula di Lingue

Test 85 – Complemento di compagnia, complemento di esclusione e complemento di relazione

Prof. Anna
Analisi logica,   Complementi,   Grammatica,   La lingua italiana,   Test

Sapete distinguere un complemento di compagnia da un complemento di relazione? Siete in grado di riconoscere il complemento di esclusione? Mettetevi alla prova con il prossimo esercizio in cui dovrete indicare il tipo di complemento contenuto nelle frasi proposte scegliendo tra compagnia, unione, esclusione, relazione.

Per un ripasso: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2022/06/09/complemento-di-compagnia-complemento-di-esclusione-e-complemento-di-relazione/

 

Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.

 1- La frase: "preferisco andare in giro con pochi soldi in tasca" contiene un complemento di . 2- La frase: "non puoi fare queste cose senza il mio permesso" contiene un complemento di . 3- Il periodo: "ho conosciuto una ragazza e vorrei uscirci" contiene un complemento di . 4- La frase: "l'avvocato ha fatto un ricorso avverso alla condanna del suo difeso" contiene un complemento di . 5- La frase: "siamo aperti tutti i giorni salvo il sabato e la domenica" contiene un complemento di . 6- La frase: "si sta bene in compagnia degli amici più cari" contiene un complemento di . 7- La frase: "Lucia di sposerà con Gino" contiene un complemento di . 8- La frase: "non so altro all'infuori di questo" contiene un complemento di . 9- La frase: "non voglio discutere con te" contiene un complemento di: . 10- La frase: "insieme all'apparecchio mandami le istruzioni" contiene un complemento di .

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Commenti [6]

  1. Graziano scrive:

    1)”Quanto ci hai fatto sognare” ma anche “Quanto ci hai fatti sognare”

    …se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare (ci hai fatti) o rimanere invariato (ci hai fatto)

    2)”Non so se vi ricordiate”

    …il “se” introduce un’interrogativa indiretta al congiuntivo “ricordiate” (ma anche “ricordate”)

    Mi sembra giusto…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Graziano, è corretto.

  2. Marina scrive:

    1)”Questo compleanno ce lo siamo levato di torno”

    …La locuzione “levarsi (o “togliersi”) di torno qualcuno o qualcosa” significa “allontanare da sé una persona o cosa fastidiosa o molesta. Per quanto riguarda invece l’accordo con il participio passato, se c’è un verbo riflessivo apparente (infatti nel nostro esempio “levarsi”, o “togliersi, è usato come transitivo pronominale) e la costruzione è personale, il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto: “Questo compleanno (“noi” è il soggetto) ce lo siamo levati di torno” sia con l’oggetto diretto: “Questo compleanno (“compleanno” è il complemento oggetto) ce lo siamo levato (in-o) di torno”

    2) “A volte penso che forse tizio sarebbe stato (ma anche “sarebbe stata”) la scelta perfetta.

    …Infatti quando il verbo ESSERE è usato in funzione di copula (sarebbe stato/a) è possibile sia l’accordo con il soggetto (“Tizio sarebbe stato…”) sia l’accordo con il nome del predicato (“…sarebbe stata la scelta perfetta”), quindi le frasi sono entrambe corrette.

    3)”È capitato una volta sola”

    Il participio passato di “capitare” in particolari costruzioni impersonali (come d’esempio) prende la terminazione maschile in-o in concordanza con il generico soggetto “Il fatto”, “l’episodio”, ecc.

    4)”Grazie per averci seguti (ma anche “seguito”)”

    …infatti con l’ausiliare avere se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare (“seguiti”) o rimanere invariato in-o (“seguito”)

    Penso sia corretto tutto

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marina, è corretto.

      • Marina scrive:

        1)”Con 20 dollari te lo sei levato da (ma anche “di torno” oppure “dattorno”) torno” (con “lo” intendo “esso”, “quello”, “quell’individuo”).

        Anche qui la locuzione “levarsi (o “togliersi”) di torno qualcuno o qualcosa” significa “allontanare da sé una persona o cosa fastidiosa o molesta”, “liberarsene”. Per quanto riguarda invece l’accordo con il participio passato, se c’è un verbo riflessivo apparente (infatti nel nostro esempio “levarsi”, o “togliersi, è usato, e può essere usato in questo senso, come transitivo pronominale) e la costruzione è personale (“tu”, sottointeso di “…Tu ti sei levato…”), il participio può concordare in genere e in numero sia (più spesso) con il soggetto, sia con l’oggetto diretto (in questo caso le due opzioni, accordo col soggetto e con l’oggetto, coincidono con
        la terminazione in-o. Ah, nel nostro esempio “lo” è il complemento oggetto). Se però avessi scritto “Con 20 dollari te la sei levata da torno” (con “la” intenderei, al contrario, “essa”, “quella”, “quella persona”, Ah, “la” è il complemento oggetto), il participio avrebbe concordato esclusivamente in genere e numero col soggetto (opzione, nel transitivi pronominali, più comune): infatti nella frase “Con 20 dollari te la sei levata da torno”, il soggetto sottinteso è al femminile singolare: e cioè “Tu”, ad esempio “Maria”, e quindi “…Tu, Maria, te la sei levata da torno…”. In forza di quello dico, per l’appunto, nei verbi composti con l’ausiliare “essere” – dunque verbi intransitivi, passivi, riflessivi, quindi anche transitivi pronominali, e intransitivi pronominaliecc.-, il participio concorda con il soggetto; d’altronde nei transitivi pronominali l’accordo è sì possibile con l’oggetto diretto, ma, perlopiù, si fa, e quindi più spesso, col soggetto: “Con 20 dollari te la sei levata da torno”, e cioè “Con 20 dollari tu, Maria, ti sei levata da torno essa, quella, quella persona”. In aggiunta, nei verbi cosiddetti riflessivi indiretti (anche detti “riflessivi apparenti” o “impropri” o “transitivi pronominali”), che rivelano l’appartenenza dell’oggetto alla persona del soggetto (può essere un comportamento di vantaggio o più comunemente di termine), la particella pronominale (“ti”, dei nostri esempi) può significare, come si legge sulla Treccani, o “per me” (complemento di vantaggio) o, più comunemente, “a me” (complmento di termine)”. Ergo: “Con 20 dollari te lo sei levato da torno” significherebbe “Con 20 dollari ti (per te, a te) sei levato da torno esso (lo)” e “Con 20 dollari te la sei levata da torno” significherebbe “Con 20 dollari ti (per te, a te) sei levata da torno essa (la)”.

        Penso sia tutto corretto e completo…

        • Zanichelli Avatar

          Cara Marina, è corretto.

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