Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, oggi vediamo cosa significano e come si usano due avverbi tipici del linguaggio colloquiale e informale: mica e manco.
Buona lettura!
Prof. Anna
Questi due avverbi sono usati molto frequentemente nella lingua parlata, soprattutto in contesti informali. Conosciamone meglio i diversi significati e i possibili usi.
MICA
Mica è un avverbio di negazione e significa affatto, per nulla, minimamente.
Ha la funzione di rafforzare la negazione della frase e richiede la doppia negazione quando si trova dopo il verbo: non fa mica freddo oggi.
In particolare rafforza una negazione mediante la quale il parlante tende a escludere un fatto che potrebbe venirgli attribuito come colpa o che potrebbe arrecare a lui qualche danno o dispiacere o fastidio: non l’ho mica detto io! (=non devi pensare il contrario); “Ciao, ti saluto.” “Non te ne andrai mica” (=se te ne andassi mi dispiacerebbe molto).
Se mica viene anteposto al verbo, cosa che si verifica in particolare nel parlato familiare, sostituisce l’avverbio non: mica sono stupido! (=non sono stupido); sono cose vere queste, mica favole (=non favole);
Nell’italiano parlato di area settentrionale, mica si usa senza l’avverbio negativo non anche quando si trova prima del verbo: so mica niente, io! (=non so niente!).
Mica può avere anche il significato di per caso, forse in frasi interrogative o esclamative: non ti sarai mica offeso? (=non ti sarai per caso offeso?).
Espressioni con l’avverbio mica:
• mica male: significa niente male, esprime un giudizio positivo, favorevole, soddisfazione: mica male questo vino;
• mica tanto: significa non tanto: “ti sei divertito stasera?” “mica tanto”;
• mica vero: significa non è vero: “si sono comportati tutti male!” “mica vero! Alcuni sono stati bravi”.
MANCO
L’avverbio manco significa nemmeno, neppure, neanche soprattutto nella lingua colloquiale e in contesti informali: non ne ho visto manco uno (=non ne ho visto neanche uno); si usa anche senza la negazione non: manco questo è vero (=nemmeno questo è vero).
Espressioni di negazione con l’avverbio manco:
• manco per idea: neanche per idea;
• manco per sogno: nemmeno per sogno;
• manco per scherzo: nemmeno per scherzo;
• manco per niente: proprio per niente.
Manco può avere anche funzione di congiunzione col significato di neanche se, introduce una proposizione concessiva implicita preceduta dalla preposizione a (manco a): non vuole ascoltarci, manco a pregarlo (=neanche se lo pregassimo); oppure esplicita con il verbo al congiuntivo, a volte preceduta da se (manco se): non potevo andarmene, manco se l’avessi voluto (=neanche se l’avessi voluto).
Espressioni con la congiunzione manco:
• manco a dirlo: si usa per introdurre o commentare qualcosa di scontato , di prevedibile, specialmente in maniera ironica: al ristorante, manco a dirlo, non c’era posto!;
• manco a parlarne: significa non se ne parla nemmeno: “mi chiedi se puoi uscire stasera? Manco a parlarne!”;
• manco a farlo apposta: significa come se succedesse apposta, specialmente in maniera ironica: eravamo appena usciti di casa e, manco a farlo apposta, si mise a piovere.
Buon pomeriggio Prof. Anna
Mi ha piacciuto molto queste exercizio
Grazie
Ana
Cara Ana, grazie per il tuo commento, è corretto dire: “mi è piaciuto molto questo esercizio”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Ciao Professora Anna
Grazie per lá correzione
Saluto
Ana
Grazie; imparo molto da voi.
Cara Mary, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie, ma non è mica facile la differenza fra mica e manco. Va studiato.
Caro Richard, hai ragione, non è mica facile, ma studiando si impara!
A presto
Prof. Anna
Grazie delle informazioni sempre utili a chi um para la língua italiana
Cara Ana, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
Grazie! L’avverbio “manco” era per me nuovo.
Ma perché nella 4. i verbi non sono al congiuntivo? (imperfetto?)
Grazie
Caro Andree, l’avverbio “manco” appartiene a un linguaggio molto informale e colloquiale. Il congiuntivo imperfetto sarebbe stato corretto se nella principale ci fosse stato un condizionale: “non te lo direi, manco se me lo chiedessi in ginocchio”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
Grazie. L’avverbio “manco” era me nuovo.
Ma, perché nella 4. i verbi non sono al congiuntivo ? (imperfetto?)
Grazie
Cara Prof. Anna un chiarimento!
Nella frase”Eravamo appena usciti di casa e, manco a farlo apposta, si mise a piovere”.
Ma apposta, non è voce del verbo Apporre? Quindi non si dovrebbe scrivere, manco a farlo a posta?
Mi scusi, ma è un dubbio che mi è venuto. Grazie per la risposta
Caro Michele, in questo caso “apposta” è un avverbio e si scrive in questo modo, ma hai ragione, può anche essere il participio passato del verbo “apposta”.
A presto
Prof. Anna
Carissima Prof. Anna, grazie per il chiarimento e la Sua generosa disponibilità.
p.s. un po’ di pazienza.
Saluti
Michele
nel esercizio ho fatto dieci su dieci ,buona serata
Caro Badawy, complimenti per l’ottimo risultato!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
E` curioso. Grazie mille!
Cara Anna, grazie per la lezione sull’uso degli avverbi “mica” e “manco. Mi fa tanto piacere poter contare su di te per chiarirmi i dubbi che delle volte si presentano. A presto.
Cara Stella, sono contenta che tu abbia trovato questo argomento interessante.
Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara prof Anna
sono stata molto entusiasta colle precisioni linguistiche a proposito della rubrica “In farmacia ” ma mi permetto di farle una richiesta : “assumere un farmaco ” e “prendere un farmaco ” non so se ci sia una differenza ? so che diciamo “scattare una foto o fare la tintarella ” per traduire il nostro verbo unico prendre! grazie molto per la risposta e complimenti per il suo impegno a farci scoprire le bellezze della lingua italiana. Elena
Cara Elena, le espressioni “assumere un farmaco” e “prendere un farmaco” significano la stessa cosa; l’espressione “scattare una foto” è corretta, ma non si dice “fare la tintarella”, è corretto dire “prendere la tintarella”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Profesoresse Anna,
In questa lezione non ho commesso un errore, anche se c’erano alcune frasi che erano molto difficili. Il motivo per cui non mi hai sentito da poco, è perché ho avuto i più grandi dolori in ogni parte del mio corpo, quindi non potevo più concentrarmi su nulla. Era ed è ancora terribile. Sotto il mio alluce ho un orribile occhio di gazza, nel punto in cui metti il potere nel camminare e nel mantenere l’equilibrio e le bucce di pelle sotto i miei piedi fanno sì che per il momento non possa nuotare, manco per sogno. Dai crampi addominali dormo troppo poco di notte e sono anche cattivo, a causa dell’infiammazione in quel punto. Sono molto colpito al momento. Per fortuna ho unguenti e creme ovunque contro le infiammazioni, quindi c’è speranza. Dietro il mio iPad e guardando le trasmissioni TV più interessanti, mi addormento spesso. Non è diverso Fortunatamente ho appuntamenti di controllo medico in alte frequenze.
Lei faccio sapere come continuano queste cose con saluti dal mio cuore
Anita dalla Olanda
Cara Anita, sono contenta di avere di nuovo tue notizie, ma non mi fa piacere sapere che non ti senti bene.
Ti faccio i miei complimenti per l’ottimo risultato, l’esercizio non era facile.
Spero che tu ti rimetta il più presto possibile.
Un abbraccio
Prof. Anna
CARA PROFESSORESSA. ANNA
VORREI DIRE SOLTANTO DUE PICCOLE COSE:
1) LA LINGUA ITALIANA E’ LA PIU’ BELLA DEL MONDO. (conosciuto e non)
2) NEL LINGUAGGIO SCRITTO CERCO EVITARE, IL PIU’ POSSIBILE, ARTICOLO E PREPOSIZIONE.
CIAO. AD MAIORA. ERNESTO DE SIMONE. 23.12.1947 (proveniente da scuola ormai distrutta)
Caro Ernesto, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Professoressa, seguo con molta attenzione tutto quello che Lei pubblica. Sono una docente della lingua italiana e insegno in Albania. La saluto cordialmente, Elona.
Cara Elona, sono contenta che tu mi segua e spero che i miei articoli ti siano utili. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
10/10.
Anche qui me la sono cavata bene.
Quel per caso, mi crea un dubbio:
Potrebbe un soggetto prendere per caso un’auto?
Penso che abbia messo la volontà nel prendere l’auto, e non un’occasione;
Riflessione esatta Prof?
Grazie!
Caro Rino, la tua riflessione è esatta!
Complimenti per il risultato.
Un saluto
Prof. Anna
Buonissimo per allenarsi costantemente!! Grazie!
Cara Inès, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie. Test molto opportuno . Mica facile queste “paroline”
Cara Norma, non sono affatto facili.
A presto
Prof. Anna