Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, anche la vocale o, come la e, può avere un suono aperto o chiuso. Come facciamo a sapere come si pronuncia all’interno di una parola? Ecco alcuni consigli per non sbagliare.
Buona lettura!
Prof. Anna
Qualche settimana fa abbiamo visto la pronuncia della e (https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/10/11/la-pronuncia-della-vocale-e/), oggi vediamo come si comporta la o.
Quando non vi cade l’accento la e e la o hanno sempre un suono chiuso.
Le vocali toniche hanno l’accento grave quando sono aperte (còllo, pèzzo), mentre hanno l’accento acuto quando sono chiuse (gómma, téla); ma non sempre questa differenza viene segnalata graficamente.
Quando non è presente né l’accento grave né l’accento acuto sulla vocale tonica o, ci sono alcune indicazioni che ci possono aiutare.
La o è generalmente aperta:
• quando si trova in fine di parola e porta l’accento (andò, comò);
• in molte parole di origine dotta con l’accento sulla terzultima sillaba (termòmetro, biògrafo);
• nei suffissi –òlo, –uòlo (figliòlo, lenzuòlo);
• nel suffisso –òtto (ragazzòtto, pienòtto);
• quando fa parte del dittongo –uò– (fuòco, tuòno). Fa eccezione liquóre.
La o è generalmente chiusa:
• nelle parole che finiscono in: –óce (feróce); –ónda (sónda); –ónte (cónte); –óre (amore); –óso (furióso); –pósto (impósto); –zióne (azione);
• nel suffisso accrescitivo –óne (scivolóne).
È bene ricordare che eventuali divergenze nella pronuncia non compromettono la capacità di intendersi perché i casi di possibile confusione sono molto limitati.
Ecco alcuni esempi, pronunciateli ad alta voce, la differenza sarà più chiara:
⇒ botte: -bòtte (plurale di botta, “percossa”); -bótte (recipiente per il vino);
⇒ colto: -còlto (participio passato di cogliere); -cólto (istruito);
⇒ corso: -còrso (abitante della Corsica); -córso (participio passato di correre);
⇒ foro: -fòro (piazza, tribunale); -fóro (buco);
⇒ fosse: -fòsse (buche); -fósse (congiuntivo imperfetto di essere);
⇒ posta: -pòsta (corrispondenza); -pósta (participio passato di porre);
⇒ rosa: -ròsa (fiore); -rósa (participio passato di rodere);
⇒ volgo: -vòlgo (indicativo presente di volgere); -vólgo (popolo);
⇒ volto: -vòlto (participio passato di volgere); -vólto (viso, faccia).
Pronunce regionali della e e della o
La corretta pronuncia delle vocali aperte e chiuse (che l’italiano eredita in massima parte dal fiorentino) è difficile da apprendere non solo per gli stranieri, ma anche per gli italiani non originari della Toscana: l’alternanza tra vocali chiuse e aperte non è rappresentata dalla grafia e non è riconducibile a regole, se non per chi conosca l’etimologia delle parole in questione. Pertanto, nell’italiano parlato fuori dalla Toscana, la pronuncia delle vocali aperte o chiuse si discosta in maniera più o meno significativa dal modello standard.
Durante l’esercizio pronunciate ad alta voce le parole, vi aiuterà a memorizzarne la pronuncia corretta e a scegliere la risposta giusta.
Che disastro che sono!
Caro Rino, vedrai che andrà meglio!
A presto
Prof. Anna
Studio poco e male.
Grazie. Molto utile. In effetti per chi non è toscano , le difficoltà nell’imparare la giusta pronuncia della e e della o sono davvero molte!
Non era tanto difficile questo esercizio
è molto facile, ho fatto solo due errori.