Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, questa settimana vi invito a ripassare alcuni argomenti attraverso una serie di esercizi. Si tratta di argomenti un po’ complessi e per questo è utile esercitarsi.
Buon test!
Prof. Anna
Il primo esercizio è sulla concordanza dei tempi quando nella subordinata il verbo è all’indicativo.
Per ripassare questo argomento vi consiglio di leggere il seguente articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/06/01/approfondimento-la-concordanza-dei-tempi-con-lindicativo/
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.
E’ molto utile, ma e’ stato difficile per me. Devo ancora studiare. Grazie e buona giornata!
Cara Lucia, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
In causa l’afa che abbiamo avuto tropo lungo, non ero stato in forma fare qualcosa e non ho riscuoto concentrarmi nenemo sulla lesione, ma ne ho provato sempre di più. Ma finalmente stasera la condizione meteorologia si ha migliorata, con questa anche la mia che abbia risultata di non aver commesso un errore e mi non ne sono aspettato. Mi piace il risultato e la temperatura anche è bellissima 22ºC gradi, mentre è stata 28ºC per due sentimane con un afa orribile. Dopo alcuni giorni il tempo sarà di nuovo come le scorse settimane. Ma sono contento così.
Ho trovato una grande padella da cucina, che ho perso da tempo e che, con mia sorpresa, funziona bene sul piano cottura a induzione. E perché gli spaghetti richiedono molto spazio, è adatto per prepararli. Non me ne lo sarai mai aspettato, ma è pure la verità! Che sorpresa. Ebbi comprato la padella cottura per un prezzo economico anche circa 10 anni fa e non mai ho pensato di usarla mai ancora di più. Anche se il diametro della padella supera il diametro della zona cuttura induzionale con 2 centri metri, l’acqua sta bollendo nella tutta la padella dunque ne andrà bene, penso io. In ogni caso se proverò con un ricetto semplice per la prima volta e se ne va bene, sempre posso usare la mia fantasma. Uno spaghetti alla salsa spinaci, oppure andivia, mi sembra abbastanza bene per la prima volta. Mi piace già e con questo Lei do i miei saluti dal mio cuore
Cara Anita, sono lieta di sapere che stai meglio.
La cosa più importante per cucinare un buon piatto di spaghetti è la cottura della pasta, dovrebbe essere al dente e cioè mantenere una certa consistenza e non essere troppo cotta! Fammi sapere come è andata.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Ne faccio io con piacere,
Cari saluti dalla Olanda,
Anita
buon pomeriggio spero che lei stia bene! infatti mi è davvero piaciuto i vostri esercizi e mi piacerebbe molto lavorare con voi.
Ciao Prof. Anna
Sono molto felice con i resultati di questo ezercicio
Molto bene Ana!
Un saluto
Prof. Anna
Salve , che differenza passa fra queste tre frasi ?
1-Ero sicuro che Laura avesse mangiato tutto(anteriorità)
2-Ero sicuro che Laura mangiasse tutto(contemporaneità)
3-Ero sicuro che Laura avrebbe mangiato tutto(posteriorità) .
Nella prima frase , credo che ci siano due sfumature di signficato : da una parte mi vien da pensare che Laura in realtà non abbia mangiato nulla ( in un passato più o meno remoto ) ; dall’altra parte , invece , credo che Laura abbia mangiato tutto , e lo sto esprimendo con un tono un po ‘ più ” sentimentale ” , di vicinanza , di tenerezza .
Nella seconda frase , anche qui , credo che ci siano due sfumature di signficato : da una parte mi vien da pensare che Laura abbia effettivamente mangiato tutto , e lo sto affermando con sicurezza (rispetto al tono con cui esprimo il concetto) ; dall’altra parte , al contrario , penso che – contemporaneamente – Laura non abbia mangiato nulla ( anche qui credo che giochi un ruolo fondamentale non solo il tono con il quale vogliamo esprimere un determinato concetto , ma anche il rapporto che abbiamo con determinate persone ecc … )
Nella terza frase credo che ci sia un solo signficato : Speravo che Laura mangiasse tutto ( lo desideravo ardentemente ) e infatti lo ha fatto nei migliori dei modi .
Spero sia tutto giusto , d’altronde spero in un suo consiglio …
Caro Mario, la differenza tra i tre periodi risiede nel tipo di rapporto temporale che intercorre tra la reggente (che in questo caso è al passato) e la subordinata. Nel primo periodo la subordinata con l verbo al congiuntivo trapassato è anteriore (precedente) rispetto alla reggente: “ero sicuro (stamattina) che Laura avesse mangiato tutto (ieri)”; nel secondo periodo la subordinata con l verbo al congiuntivo imperfetto è contemporanea alla reggente: “ero sicuro (stamattina) che Laura mangiasse (stamattina) tutto”; nel terzo periodo la subordinata con il verbo al condizionale passato è posteriore rispetto alla reggente: “ero sicuro (stamattina) che Laura avrebbe mangiato (stasera) tutto”. Queste sono le differenze di significato tra questi tre periodi. Per ripassare la concordanza dei tempi con il congiuntivo, ti consiglio questi articoli:
https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/31/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-2/
Un saluto
Prof. Anna
sono giuste queste frasi :
– avrei preferito che mi aveste dato i soldi sul momento , alla fine del lavoro .
– peferirei che mi deste i soldi sul momento , alla fine del lavoro .
– avrei preferito che mi deste i soldi sul momento , alla fine del lavoro .
Cara Marisa, i periodi che mi scrivi sono corretti, esprimono rapporti temporali diversi tra reggente e subordinata: anteriorità (avrei preferito che mi aveste dato i soldi sul momento, alla fine del lavoro), contemporaneità o posteriorità (preferirei che mi deste i soldi sul momento, alla fine del lavoro), contemporaneità o posteriorità (avrei preferito che mi deste i soldi sul momento, alla fine del lavoro).
A presto
Prof. Anna
salve , nella frase : ” Chissà che freddo che avrà fatto ” , è giusto l’uso del futuro anteriore ? Diciamo che rispetto a questa frase , io non ho preso parte alla situazione … Cioè con questo tempo verbale mi sto riferendo ad un evento già concluso , ma sto esprimendo , lo stesso , nel presente , una mia supposizione …
Caro Luca, l’uso del futuro anteriore è corretto in questo caso, infatti questo tempo verbale non si usa solo per esprimere un’azione futura che avviene prima di un’altra espressa al futuro, ma anche per esprimere una supposizione al passato, come nel caso che mi proponi (https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/05/05/il-futuro-anteriore/).
A presto
Prof. Anna
salve , le seguenti frasi sono corrette :
1- l’avesse mai fatto oh ! ( come a dire “avesse mai portato a termine ciò che gli avevo comandato ) .
2- cosa vorrebbero tatuarsi le ragazze , se se lo facessero il tatuaggio .
3- c’ è una ragzza a cui piaccio .
4- è una ragazza con cui / con la quale parlavo in passato .
5- Ti ho lasciato prima io per paura che tu lo facessi prima di me .
Caro Dylan, le frasi che mi scrivi sono corrette (errore di battitura: “ragazze”), riformulerei il secondo periodo in questo modo: “se le ragazze si facessero un tatuaggio, cosa vorrebbero tatuarsi?”.
Un saluto
Prof. Anna
“mezzo chilo di cozze e mezzo chilo di frittura servirebbero a Claudio”
È corretta, vero? il verbo “servire” s’accorda al plurale con i soggetti “mezzo chilo di cozze e mezzo chilo di frittura”.
Ma sarebbe, secondo lei, possibile, nella nostra frase, considerare i soggetti come semanticamente unitari, o l’uno come riformulazione dell’altro, e quindi considerare possibile l’accordo al singolare? Esempio: “la maestosità e regalità del suo portamento ricorda personaggi d’altri tempi”. Forse nella nostra frase iniziale andrebbe considerato solo l’accordo al plurale. Lei che ne dice?
Caro Massimo, in questo caso i due soggetti non possono essere considerati unitari o come riformulazione perché si tratta di due entità differenti, quindi metterei il verbo al plurale.
Un saluto
Prof. Anna
Prof questo è il mio compito
Caro Marco, io non posso visualizzare l’esercizio che hai fatto; tu stesso puoi controllare se e quanti errori hai fatto: le risposte corrette si colorano di verde, quelle scorrette di rosso. Se vuoi farmi sapere il tuo risultato ne sarò lieta.
A presto
Buonasera professoressa le invio il compito
Caro Giancarlo, io non posso visualizzare l’esercizio che hai fatto; tu stesso puoi controllare se e quanti errori hai fatto: le risposte corrette si colorano di verde, quelle scorrette di rosso. Se vuoi farmi sapere il tuo risultato ne sarò lieta.
A presto
Frase numero 6, la risposta suggerita da voi: si aveva trovato. Secondo me la risposta corretta: si era trovato.
Cara Cristina, la risposta corretta suggerita da noi per la frase 6 dell’esercizio è “si era ritrovato”.
Un saluto
Salve, grazie per gli esercizi molto utili. Sto cercando di migliorare i mio italiano, ma conseguito temporum mi da filo da torcere… La mia domande è: nella frase 7 ‘avrai capito’ è il futuro anteriore e ‘non andavano’ e l’imperfetto, quindi per esprimere anteriorità con il futuro anteriore bisogna usare l’imperfetto?
grazie mille,
Halya
Cara Halya, per esprimere contemporaneità (che è quello che richiede la frase 7) può andare bene sia l’imperfetto sia il presente indicativo, mentre per l’anteriorità il passato prossimo o il trapassato prossimo.
Un saluto
Cara Prof.ssa Anna,
nella frase “Non avevamo detto che oggi iniziavamo la dieta” credo ci sia, per quanto riguarda la concordanza verbale, contemporaneità nel passato, perché nella principale abbiamo un trapassato prossimo e quindi per esprimere contemporaneità nel passato possiamo usare nella subordinata l’imperfetto indicativo. Nonostante ciò, l’avverbio “oggi” mi fa storcere un po’ il naso; nel senso che più che contemporaneità, potrei pensare (rispetto all’avverbio “oggi”) che ci sia posteriorità nella subordinata “Non avevamo detto (nel passato, ieri) che (sempre nel passato [oggi], ma in un momento successivo rispetto all’azione espressa nella reggente) iniziavamo la dieta?
Ho un forte dubbio…
Caro Luigi, la tua intuizione è corretta, in questo caso l’imperfetto nella subordinata viene usato al posto del condizionale passato per esprimere il futuro nel passato (imperfetto prospettivo) e quindi un rapporto di posteriorità.
A presto
Ok, quindi potremmo anche scrivere “Non avevamo detto che oggi avremmo iniziato (iniziavamo) la dieta” ? oppure “Mi disse che Giulia sarebbe partita (o partiva) per la Scozia il giorno dopo” per esprimere posteriorità? Diciamo che questa può essere considerata anche una scelta stilistica, cioè scegliere per la posteriorità, nei nostri casi, o il condizionale passato (secondo me più formale)per esprimere il futuro nel passato o l imperfetto prospettivo (più informale).
Giusto?
Caro Luigi, esattamente.
“Non mi ero accorto che fosse qui”
…Reggono l’indicativo i verbi che esprimono, ad esempio, una percezione (accorgersi) in forma affermativa; ma gli stessi verbi che usano regolarmente l’indicativo (come “accorgersi “) possono tuttavia ricorrere al congiuntivo in alcuni casi particolari come ad esempio se la reggente è di significato negativo (Non mi ero accorto che FOSSE qui).
Corretto?
Cara Luisa, è corretto.
I verbi che usano regolarmente l’indicativo (ad esempio “dire”) possono tuttavia ricorrere al congiuntivo in alcuni casi particolari, come per esempio “se la reggente è di significato negativo”: “Non dire che tu sia stato così!”; ovviamente la stessa frase possiamo scriverla anche all’indicativo: “Non dire che tu sei stato così!”.
Corretto?
Cara Ludovica, in questo caso non è necessario usare il congiuntivo: “non dire (imperativo negativo) che sei stato così!”.
2)”Si prega di fare più attenzione con le buste dell’immondizia”
…il “si” è impersonale perché, usando la particella si con valore di soggetto indefinito, è possibile fare la costruzione impersonale di qualsiasi verbo intransitivo, oppure transitivo (pregare), ma senza oggetto espresso (altrimenti sarebbe stato passivante). Quindi è come se dicessimo “La gente prega di fare più attenzione con le buste dell’immondizia” oppure “Le persone pregano di…”, ma anche “Noi tutti preghiamo di…”.
3)”Ci vuole tanto tempo”
il verbo è il procomplementare “volerci” e significa “essere necessario”. Il “ci” è parte integrante del verbo e quindi non svolge un particolare ruolo sintattico; è perlopiù rafforzativo.
4)”Andandosene”
Nel caso di andarsene, verbo procomplementare che significa “Andare via”, la particella avverbiale ‘ne’ ha il significato di ‘da lì, da qui’, e quindi ‘via’; la particella pronominale ‘si’ ha un valore intensivo, esprime partecipazione affettiva. E “andandosene” è gerundio del verbo “andarsene”. Ah, “andarsene” è formato da “andare (di cui “andarsene” è una forma intensiva) + se + ne”.
5)”Ti sei voluto vendicare?”
Il verbo è il pronominale intransitivo “vendicarsi”, preceduto dal modale “voluto”. Ah, con i verbi modali (dovere, potere, volere) il pronome (in questo caso “ti”) può posizionarsi o prima del verbo (come nell’esempio) o attaccato alla fine dell’infinito seguente.
6)”Con i poteri concessimi”
… il verbo è “concedere’ e il “mi”, in posizione enclitica, funge da complemento di termine e significa “a me”: “Con i poteri concessi a me”.
7) “Lui ci si trova male” e” Ci si trova male”
Intanto tutte e due le frasi hanno in comune il significato di “non sentirsi a proprio agio in una certa situazione, in un determinato luogo o in compagnia di qualcuno”. Nella prima (lui ci si trova male) il verbo è l’intransitvo pronominale “trovarsi” con valore copulativo (I verbi copulativi, o comunque quelli che ne hanno il valore, sono dunque così definiti perché, pur avendo alcuni di essi in particolari contesti anche un significato autonomo, vengono impiegati per unire o legare un nome ad un altro elemento, solitamente costituito da un nome, da un aggettivo, oppure da un avverbio come “male”, negli esempi, che all’interno della frase acquisisce funzione predicativa), e quindi “sentirsi, essere”. Nella seconda, invece, applicando la costruzione impersonale ad un verbo riflessivo, dobbiamo sostituire uno dei due “si” con “ci”. Per esempio, se voglio dire che “la gente si trova male”, per applicare la costruzione impersonale dobbiamo coniugare il verbo alla terza persona singolare (si trova) e poi aggiungere il “si”. Così il risultato sarebbe “Si si trova male”, ma questo in italiano non funziona, perciò sostituiamo il primo “si” con “ci” e diciamo: “Ci si trova male”: e cioè “La gente si trova male”.
Penso sia giusto
Caro Filippo Maria, 5) la forma verbale “vendicarsi” è riflessiva; il resto è corretto.
Quindi, essendo riflessiva diretta, la particella “ti” significa “te stesso”, e quindi complemento oggetto: e quindi è come se dicessimo “Hai voluto vendicare te stesso?”
Penso sia corretto ora…
Sì, è corretto.
giovanni albero
per me, nella frase: Avevo intuito che loro (discutere-anteriorità), qui può essere sia che loro discutevano, e sia che loro avevano discusso, quindi c’è il 50/50 di prenderci, per, me sono giuste tutte e due
.
Caro Marco, per esprimere anteriorità in dipendenza da un tempo passato è necessario usare il passato prossimo (hanno discusso) oppure il trapassato prossimo (avevano discusso); l’imperfetto (discutevano) in questo caso esprime invece contemporaneità. Per approfondire: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/06/01/approfondimento-la-concordanza-dei-tempi-con-lindicativo/
A presto
grazie mille , un’attività importantissima e utile per il nostro percorso.
esercizio difficile ma alcune parole facili