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Aula di Lingue

Quando l’accento fa la differenza

Prof. Anna
accento,   La lingua italiana,   Lessico,   pronuncia

Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, in italiano quando l’accento cade all’interno di una parola di solito non viene segnalato. In alcuni casi però la posizione dell’accento fa la differenza ed è quindi necessario indicarlo. Vediamo quando.

Buona lettura!

Prof. Anna

Esistono diversi casi di parole omografe, cioè scritte allo stesso modo, che si pronunciano diversamente a seconda del significato che assumono. In questi casi l’accento può essere presente per distinguere queste parole, ma non è obbligatorio. Conviene segnalarlo solo se nel testo ci sono effettive possibilità di confusione.

Ecco alcuni esempi di omografi con cambio di accento.

Per approfondire il significato delle parole potete consultare il dizionario online: basta cliccare due volte sulla parola e si aprirà una piccola finestra, cliccando una volta su questa finestra apparirà il significato.

adùlteri ⇒ coloro che tradiscono il proprio coniuge; adultèri ⇒ tradimenti del coniuge;

aguzzìno ⇒ chi maltratta o tormenta; agùzzino ⇒ 3° persona plurale del congiuntivo presente del verbo aguzzare (=acuire);

altèro ⇒ superbo; àltero ⇒ 1° persona singolare del presente indicativo del verbo alterare (=falsificare);

àmbito ⇒ settore; ambìto ⇒ fortemente desiderato (da ambire);

àncora ⇒ attrezzo della nave; ancòra ⇒ avverbio;

benèfici ⇒ aggettivo; benefìci ⇒ plurale del sostantivo beneficio;

circùito ⇒ linea che delimita, percorso; circuìto ⇒ ingannato, raggirato (da circuire);

còmpito ⇒ lavoro, incarico; compìto ⇒ educato;

cònsoli ⇒plurale di console; consòli ⇒ 2°persona singolare presente indicativo del verbo consolare;

desìderi ⇒ 2°persona singolare presente indicativo del verbo desiderare; desidèri ⇒sostantivo;

fòrmica ⇒ laminato plastico; formìca ⇒ animale;

lèggere ⇒ verbo; leggère ⇒ aggettivo;

lèttone ⇒ della Lettonia; lettòne ⇒ grande letto;

malèfici ⇒ aggettivo; malefìci ⇒ nome;

nèttare ⇒ dei fiori; nettàre ⇒ pulire;

nòcciolo ⇒ della pesca; nocciòlo ⇒ albero;

pàgano ⇒ dal verbo pagare; pagàno ⇒ aggettivo;

prèdico ⇒ da predicare; predìco ⇒ da predire;

prìncipi ⇒ plurale di principe; princìpi ⇒ plurale di principio;

rètina ⇒ dell’occhio; retìna ⇒ piccola rete;

rùbino ⇒ 3°persona plurale del congiuntivo presente del verbo rubare; rubìno ⇒ pietra preziosa;

sèguito ⇒nome; seguìto ⇒ participio passato di seguire;

sùbito ⇒ avverbio; subìto ⇒ participio passato di subire;

tèndine ⇒ estremità di un muscolo; tendìne ⇒ piccole tende;

tràdito ⇒ tramandato; tradìto ⇒ da tradire;

tùrbine ⇒movimento dell’aria; turbìne ⇒ macchine motrici;

vìola ⇒ 3° persona singolare del presente indicativo del verbo violare; viòla ⇒ il fiore, il colore, lo strumento musicale;

vòlano ⇒ dal verbo volare; volàno ⇒ elemento meccanico.

 

Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.

1- Il premio Nobel è un premio molto . 2- Ieri i miei vicini di casa hanno un furto. 3- Alessandro è un ragazzo molto , mi fa piacere che tu esca con lui. 4- Sediamoci all'ombra di quel grande . 5- In questo articolo troverai un elenco dei cibi più per il nostro organismo. 6- Hanno una coppia di anziani per poi derubarli. 7- Leggimi il della storia. 8- In casa ho dei mobili in ma vorrei cambiarli. 9- Chi la legge va punito. 10- Cosa per il tuo compleanno?

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Commenti [30]

  1. arturo scrive:

    C’è un altro esempio:
    Casinò – Casìno
    Cs Arturo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Arturo, grazie per il tuo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  2. andree scrive:

    Gentile Prof.
    Questa questione degli accenti in italiano è davvero un casino.
    Da almeno 10 anni il vostro bellissimo sito ci incute le regole per almeno scrivere bene l’italiano.
    L’articolo sul mensile “Adesso” di febraio scorso sulla “scelta” di certi editori di usare l’accento acuto
    dove convenzionalmente (quale convenzione?) si usa l’accento grave mi “ha dato i numeri”.
    C’è chi vuole abbolire le suocere… però, l’accento circonflesso l’ha fatta. Non disesperiamo.
    Cordiali saluti e grazie sempre e ancora per il vostro carissimo impegno

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andree, grazie a te per il tuo intervento.
      A presto
      Prof. Anna

      • andree scrive:

        Cara Prof.
        Grazie, ma magrellina la risposta, forse dovrei scusarmi per aver scritto il commento a caldo .
        Peccato che l’ortografia non venga corretta prima di pubblicare i commenti.
        Quindi autocorrezione a freddo: febbraio, abolire.
        Alla prossima !

        • Zanichelli Avatar

          Caro Andree, perdonami, ma pensavo che la tua fosse una considerazione più che una domanda, comunque l’accento acuto si mette sulla -e sulla -o chiuse (perché, poiché), mentre l’accento grave si mette sulla -e e sulla -o aperte e sulle altre vocali accentate (cioè, portò, tradì, rossoblù), ormai in disuso l’accento circonflesso. Queste sono le indicazione per l’uso dell’accento, al di là delle “scelte” di alcuni editori.
          Un saluto e a presto
          Prof. Anna

          • andree scrive:

            Omero / omero (umero)
            Visto ieri su RAI 1 = Reazione a catena trasmissione qualche volta anche su YouTube.

            Ma c’é una parola che io non capisco: che centra “pappardella” con la parole “memoria”?
            Grazie

          • Zanichelli Avatar

            Caro Andree, la parola “pappardella” si usa anche per indicare un discorso o uno scritto sconnesso o ripetitivo, lungo e noioso. In relazione alla parola “memoria” si può usare ad esempio in una frase come: “imparare questa pappardella a memoria”, ovvero “imparare a memoria questo discorso lungo e noioso”. Non ho capito invece il tuo primo quesito.
            Un saluto
            Prof. Anna

          • andree scrive:

            Riflessioni sull’accento fonico:
            Omèro /òmero era un contributo mio,
            poi grazie per la spiegazione + collegamento “pappardella” e “memoria.
            Adesso sto leggendo il giallo “Il cacciatore di teste” da Jo Nebo (editore Einaudi 2013)
            e si legge: ” I principî base sono molto semplici”.
            Ma qual è qui la necessità dell’accento circonflesso? Il senso della parola mi pare chiaro,
            cioè princìpio = fondamento, valore)
            Grazie

          • Zanichelli Avatar

            Caro Andree, fino a tempi abbastanza recenti i plurali in -ii potevano essere scritti anche con una sola “i” con l’accento circonflesso (î).
            Un saluto
            Prof. Anna

  3. Rino scrive:

    Eh,eh,eh,eh,eh
    questa volta 10/10.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Rino!
      A presto
      Prof. Anna

      • Rino scrive:

        Prof, ma se l’accento non c’è, si potrebbe dare una fonia considerando il tipo della parola se piana, sdrucciola, bisdrucciola ecc.?
        Grazie notte.

        • Zanichelli Avatar

          Caro Rino, non sarebbe possibile risalire all’accento esatto.
          Un saluto
          Prof. Anna

  4. Manuela scrive:

    Il capitàno capitanò la nave: cose che càpitano ! Vecchio giochino di parole .

    • Zanichelli Avatar

      Cara Manuela, grazie per il tuo contributo!
      A presto
      Prof. Anna

  5. Martin scrive:

    Molto interessante

  6. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Questa volta tutti i risposti mi sono venuti in verde. Ho studiato questa lezione più lungo e ripetutamente, che mi piaccia veramente e penso, che mia forma è ritornata da me.
    Scorso Giovedì avevo avuto un appuntamento informatico per chiarire, come fa l’esame colonscopia; ne fa in altro modo di ca 20 anni fa e ho potuto scelere fra un Anastasia leggere e un antidolorifico via l’infuso e ho scelto per l’ultima opzione. Con questa ho il risciò diventare nauseante, ma contra di questo hanno anche le sue medicamente. E con un anastetica, anche se leggera, non sa mai e ho le mie esperienze. Con la mia opzione non sento niente durante l’esame. Dunque non sono troppo preoccupata. Spero ricevere le medicamente giuste, piuttosto, un intervento, che mi liberà dai miei problemi intestinali. Se le medicamente riduceranno questa maggiormente, sono anche soddisfatta. In ogni caso, sarò felice, se avrei questa cosa dietro le spalle, per usare una recente tema.
    Con questo Lei do i miei saluti dal mio cuore
    Anita dalla Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, ottimo risultato!
      In bocca al lupo per il tuo esame.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

      • Cara Prof.ssa Anna,
        Prima Lei ringrazio dall cuore mio per la sua compassione. In olandese abbiamo anche le stesse parole con diversi significati, ma tutte siano senza accento e dobbiamo ascoltare al contesto con cui ne sono parlato e vedere anche al questo contesto. Anche è possibile dare un altro significato per usare un atro accento, ma ne sono eccezione. Tutto insomma è possibile usarle in una conferenza. Ne sono barzalette solo possibile farne in Olandese. contesto con cui ne sono parlato e vedere anche al questo contesto. Anche è possibile dare un altro significato per usare un atro accento, ma ne sono eccezione.
        Sono veramente felice aver potuto fare un scelto fra una narcosa leggere e il anastatica fra il fusione, perché l’ultima opzione trovo il più sicuro. In 1955 ebbi avuto un esperienza quasi morte da un narcosa con gas esilarante e con questo gas e ne ho ancora l’impatto da, nel frattempo quasi ridotto totalmente e dopo ho avuto ancore strane esperienze sotto narcosa, perciò sono felice se posso stare al mia concienza, quando dev’essere operato. Con una narcosa non mai sa, ma necessario è necessario e con questa opzione sono più tranquilla. Con questo Lei do i mei saluti dal mio cuore
        Anita dalla Olanda

        • Zanichelli Avatar

          Cara Anita, tanti saluti anche a te.
          Prof. Anna

  7. Interessantissimo,come sempre.

  8. Cara Prof.ssa Anna,
    Questa volta tutti i risposti mi sono venuti in verde. Ho studiato questa lezione più lungo e ripetutamente, che mi piaccia veramente e penso, che mia forma è ritornata da me.
    Scorso Giovedì avevo avuto un appuntamento informatico per chiarire, come fa l’esame colonscopia; ne fa in altro modo di ca 20 anni fa e ho potuto scelere fra un Anastasia leggere e un antidolorifico via l’infuso e ho scelto per l’ultima opzione. Con questa ho il risciò diventare nauseante, ma contra di questo hanno anche le sue medicamente. E con un anastetica, anche se leggera, non sa mai e ho le mie esperienze. Con la mia opzione non sento niente durante l’esame. Dunque non sono troppo preoccupata. Spero ricevere le medicamente giuste, piuttosto, un intervento, che mi liberà dai miei problemi intestinali. Se le medicamente riduceranno questa maggiormente, sono anche soddisfatta. In ogni caso, sarò felice, se avrei questa cosa dietro le spalle, per usare una recente tema.
    Con questo Lei do i miei saluti dal mio cuore
    Anita dalla Olanda

  9. Salve Prof. Anna! Dal momento che per me l’italiano é una lingua straniera, tendo invariabilmente a confondere le parole «di più» e «in più». Per conseguenza me piacerebbe sapere le sue differenze se ne ha alcuna. Grazie in anticipo!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gabriel, “di più” significa “in maggior misura” (costa di più; l’ho pagato di più), “in più” indica eccedenza rispetto all’aspettativa (mi ha dato un euro in più di resto).
      Un saluto
      Prof. Anna

  10. Lucia scrive:

    Grazie! E’ molto buono!

  11. Martin scrive:

    Grazie per questo chiarimento!

  12. Ana scrive:

    Buon pomeriggio. Per me questa aula è molto importante

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ana, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  13. Io ho fatto solo tre errori.

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