Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, dover scegliere se usare una preposizione semplice o una preposizione articolata rappresenta uno dei maggiori dubbi per chi studia l’italiano poiché spesso non esistono regole ben precise e, a seconda delle espressioni, le preposizioni si comportano in modo diverso senza un motivo apparente. Ci sono però delle indicazioni generali grazie alle quali ci si può orientare. Vediamole insieme.
Buona lettura!
Prof. Anna
Analizziamo alcuni casi che ci aiutano a capire quando è corretto usare una preposizione semplice e quando invece è necessario usare una preposizione articolata.
• Con i nomi di parentela:
→ non si usa l’articolo davanti agli aggettivi possessivi mio-mia, tuo-tua, suo-sua, nostro-nostra, vostro-vostra, quindi se dobbiamo usare una preposizione, useremo una preposizione semplice: ho promesso a mia madre che l’avrei aiutata, sono stato a cena da mio fratello;
→ quando il nome di parentela è alterato o è accompagnato da un aggettivo o nel caso di mamma e papà l’articolo si usa e quindi si userà una preposizione articolata: gli occhi della mia sorellina sono azzurri, ho telefonato alla mia nonna materna;
→ quando invece i nomi di parentela sono accompagnati dagli aggettivi possessivi al plurale, è sempre necessario l’articolo e di conseguenza la preposizione articolata: vado a pranzo dai miei zii;
• con i nomi propri non si usano le preposizioni articolate: questo libro è di Giorgio, siamo a casa di Giulia; è possibile sentire usare l’articolo e quindi la preposizione articolata davanti ai nomi propri, ma si tratta di usi regionali;
• quando usiamo la preposizione in per esprimere un complemento di luogo, se è accompagnata da un nome di nazione al singolare, useremo la preposizione semplice: vado in Italia; se il nome della nazione è plurale, useremo la preposizione articolata: vivo negli Stati Uniti da molti anni;
• si usa la preposizione articolata davanti ai nomi degli stati, dei continenti, delle isole o gruppi di isole considerati grandi, dei mari, dei fiumi, dei laghi e delle montagne: sono appena tornata dalla Sicilia (considerata una grande isola), sono appena tornata da Cipro (considerata una piccola isola), andiamo a sciare sulle Alpi;
• non si usa mai la preposizione articolata davanti ai nomi di città: l’architettura di Roma è molto caratteristica; a meno che il nome di città non sia accompagnato da un aggettivo o complemento di specificazione: l’architettura dell’antica Roma è molto caratteristica;
• solitamente quando una preposizione introduce un complemento di fine o di modo è semplice: camera da letto, sono di buon umore, parla a bassa voce, siamo in ansia;
• è obbligatoria la preposizione articolata davanti a un infinito sostantivato: nel cadere ho sbattuto un ginocchio.
Seleziona la risposta corretta fra le opzioni disponibili. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio": vedrai le risposte giuste evidenziate in verde e quelle sbagliate in rosso.
Se mi ricordo bene si dice “la tua mamma” e “il tuo babbo”. È sempre giusto?
Grazie e cordiali saluti
Caro Dressler, la tua ipotesi è corretta, con “mamma”, “papà” e “babbo” è necessario l’articolo quando preceduti da un possessivo e di consegnuenza sarà necessario usare la preposizione articolata: “chiedilo alla tua mamma”; ma spesso l’uso o l’esclusione dell’articolo dopo preposizione dipende da preferenze regionali.
A presto
Prof. Anna
PERFETTO!!!
Non capisco la differenza tra “della Sardegna” e “di Malta” nella frase 5 dell’ esercizio.
Caro Paul, si usa la preposizioni articolata con in nomi di isole considerate grandi (Sardegna) mentre si usa la preposizione semplice con isole considerate piccole (Malta).
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna (e Caro Paul)
non sapevo la regola che la professoressa ha spiegato-Grazie!(anche a te, Paul,per la domanda).
Come sempre, l’argomento e’ molto interessante,utile,ricco e istruttivo.
Stampo la pagina e aspetto per la seconda parte!
Un Grande Grazie
kdela
Cara Kdela, questa regola è riportata nell’articolo. Presto verrà pubblicata la seconda parte.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Nel caso delle isole vale la stessa regola anche per le preposizioni semplici : es “amo la Sardegna e amo anche Corfù”.
Cara Ivana, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof . Ann
Si dice “ho visto del Vulcano( s’intende il vulcano) soltanto la cima o la vetta? grazie mille. Elena
Cara Elena, è corretto usare sia “cima” sia “vetta”, ma è meglio dire “del vulcano ho visto soltanto la cima (o la vetta)”.
A presto
Prof. Anna
Ottimo davvero!
Grazie . professoressa Ana.
Mi è piacuta molto questo esercizio. Piacerebbe di ricevere molti altri per poter imparare e scrivere bene l’italiano.
Grazie.
Cara Tania, se vuoi ricevere ogni settimana una notifica quando un articolo viene pubblicato nel blog, è necessario iscriverti, per farlo basta seguire le indicazione che troverai sulla sinistra della pagina; se invece vuoi trovare articoli o esercizi su determinati argomenti, basta cercare ciò che interessa scegliendo un argomento nel menu a tendina sempre sulla sinistra della pagina oppure digitando il nome dell’argomento che cerchi nello spazio in alto “cosa cerchi?”.
A presto
Prof. Anna
G.ma Prof.
Perché: Poi, dopo…?
Quando una frase potrebbe introdurre congiuntivo e indicativo allo stesso momento: “Se vieni adesso, se venissi adesso” Perché?. (mi capita spesso di svolgere prima gli esercizi, poi leggere la lezione). Mica sarò pigro?
Mille grazie.
Caro Rino, “se vieni” è la protasi di un periodo ipotetico della realtà, in cui l’ipotesi è presentata come un fatto reale e per questo si usa l’indicativo: “se vieni, mi fa piacere”, mentre “se venissi” è la protasi di un periodo ipotetico della possibilità, in cui l’ipotesi è presentata come possibile, perché il fatto potrebbe o non potrebbe accadere e quindi nella protasi si usa il congiuntivo imperfetto e nell’apososi (cioè la frase principale) si usa il condizionale presente: “se venissi, mi farebbe piacere”. Per ripassare questo argomento, ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/.
A presto
Prof. Anna
Come al solito:
Gentilissima
Grazie!
Nei due esercizi relativi ai tipi…
Ho commesso 2/20
L’aggravarsi delle situazioni sociali;
Senza una casa, senza un lavoro, complicata assistenza sanitaria ecc.
portano malinconia
Molta gente soffre,
molti stanno male
non vi sono miglioramenti sociali.
Ma perché i politici non pensano alla
serenità dei propri cittadini?
Infondo sono in Parlamento per decidere
le sorti e il futuro di coloro i quali
esistono per dare vita alla vita.
Prof.Anna
ho fatto bene:)gracie
Caro Giorgio, molto bene!
A presto
Prof. Anna
ancora qualche errori ! tuttavia capisco bene … mi sono precipitata
Tante Grazie Professoressa
Cara Norma, qualche errore non è grave. Riprova e andrà meglio.
A presto
Prof. Anna
Ho trouvato i corsi molti interressanti speriamo al futuro di trovare piu di esercisio
Non capisco della londra vittoriana
Normaalemente davanti un nome di cita non si usare preposizione artculata
Grazzie
Caro Mhammed, come si dice nell’articolo, se il nome di città è seguito da aggettivo o da complemento di specificazione è necessario usare la preposizione articolata.
Un saluto
Prof. Anna
Studio italiano da due anni.Mi piace molto quest blog!Grazie!
Cara Ivana, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Studio italiano da due anni.Mi piace molto quest blog!Grazie!
Gentile professoressa Anna,
non riesco a capire ancora perché si dice l’arte del calzolaio invece di l’arte di calzolaio. Grazie mille
Cara Yuanyuan, riferendoci alla figura del “calzolaio” (il calzolaio) è necessario usare anche l’articolo e quindi la preposizione articolata “del calzolaio”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Professoressa Anna.Buona giornata
Ciao , Prof. ,
io non posso capire perchè non mettiamo l’articolo con i nomi sigolari di parentela ? mentre lo mettiamo con i nomi alterati e plurali , ecc…..
Caro Mohamed, l’articolo determinativo non si usa con nomi di parentela singolari, non modificati preceduti da aggettivi possessivi davanti, probabilmente perché non c’è l’esigenza di specificare per mezzo dell’articolo determinativo un parente, essendoci già l’aggettivo possessivo.
Un saluto
Prof. Anna
Proprio quello che mi ci voleva!
1/10.
Gentile professoressa Anna,
scrivo per esporre una perplessità e, di conseguenza, l’inettitudine della quale non posso che dolermi.
Il mio dubbio è se sia possibile utilizzare, anziche la preposizione articolata «delle», separatamente la preposizione semplice «da» seguita dall’articolo determinativo «le».
Ringrazio anticipatamente e, con l’occasione, le faccio i complimenti per il Suo impegno.
SB
Caro Stefano, l’uso delle preposizioni articolate è obbligatorio, quindi non è possibile usare “da” separatamente dall’articolo.
A presto
Prof. Anna
Perché dico : a casa a ballare a pranzo….
E poi: al lavoro al mare. al ladro…
Qual èa regola? Grazie
Cara Enrica, ti consiglio di leggere questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/; se dopo averlo letto hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno! un dubbio sulla preposizione di. Perché si dice l’ unità d’ Italia e invece il sud dell’ Italia?
Cara Marilena, è possibile dire Sud Italia (più comune), sud d’Italia e sud dell’Italia.
Un saluto
Salve perché della Londra Vittoriana ? e una citta e non ci vuole l’articolo …..
Caro Ewa, quando il nome di città è accompagnato da un aggettivo (in questo caso: “vittoriana”) o un complemento di specificazione si usa la preposizione articolata.
A presto
Prof. Anna
perché in percolo no al pericolo? e un nome astratto?
imparare a memoria no alla memoria ?
Cara Ewa, solitamente i complementi di modo sono introdotti da preposizioni semplici, come nel caso di “in pericolo”, “di cattivo umore” o “a memoria”.
Un saluto
Prof. Anna
Cose è di+ infinitivo, quale caso usa DI con verbo
grazie
Caro Shermi, ti consiglio di leggere questo articolo sull’uso delle preposizioni prima di un verbo all’infinito: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/11/22/luso-delle-preposizioni-prima-di-un-verbo-allinfinito/. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie per la lezione utile. Mi è stato insegnato ad usare la preposizione articolata con i nomi di paesi maschili, come “nel Canada”. È corretto?
Caro Charlie, non è corretto usare la preposizione articolata con i nomi di paesi maschili singolari, ma si usa la preposizione semplice: “in Canada”; se il nome della nazione è plurale, useremo la preposizione articolata, ad esempio: “negli Stati Uniti”.
A presto
Prof. Anna
Fatto. La scelta multipla è più semplice.
Grazie Prof. Saluti
Cara Prof. Anna,
E’ corretto: Vivere/abitare in Sicilia.->(grande isola-senza l’articolo)
Grazie per la risposta in anticipo.
Cara Nora, è corretto dire “vivere/abitare in Sicilia”.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof,ssa Anna,
Mentre ordinare il mio email inbox, mi sono accorta, non aver fatto questa lezione e dopo l’aver letto una volta, ho risposte le domande e solo la 9ª frase è rimetta in rosso e il risultato m’ha fatto orologia. Con cari saluti dalla Olanda
Anita
Cara Anita, è sempre utile ripassare argomenti così importanti come la scelta tra preposizione semplice o articolata.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Sono contenta, che abbia fatto Intuitivamente questo testo. È sempre utile e mi piace farlo, come Lei ha detto. Anche sono sorpresa quando mi accorgo che sappia scrivere sulle diverse teme dalla mia memoria. Ho scritto molto diverse idee nelle notizio del mio IPad, ma ne ho perso dopo i problemi dei internet. Non riscio trasponderli allo USB-stick, ma in Icluod sembra essere da fare, ma come funziona, non capisco. Sono una membra del’unione anziani, e riscio chiedere aiuto sulle diverse teme, ma per i problemi del internet, devo inscrivermi in internetcorso del stesso settore e mi costerò un sacco di soldi e mi sono lamentata su di esso alcune volte, ma senza successo. L’aiuto dello “studente a casa” è più economico è sempre posso telefonarlo e ho il suo telefono numero. Penso di chiederlo.
Con questo Lei saluto cordialmente dalla Olanda, dove abbiamo celebrato scorso venerdì il compleanno del nostro re e avremo il giorno memoriale alle vittime del secondo guerra mondiale al 4º Maggio ed il 5º avremo il giorno della liberazione. Sempre ne verrá una festa grande
Anita
Cara Anita, allore buone feste!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Ho camminato più volte con un inglese alleato e ho ascoltato la sua storia di guerra e questa è stata una grande esperienza. Li ringrazio molto di aver combattuto per la nostra libertà e democrazia e talvolta ho visto alcune lacrime di emozione brillare nei loro occhi attraverso i loro sorrisi. E mi viene sempre la pelle d’oca. Anche spero viene prendere dagli alleati americani nello Jeep dalla seconda guerra mondiale per passeggiare un giro, come hanno fatto in questo periodo dopo questa guerra. Sempre né sono autentici e loro prendono lì e la una donna al bordo e le donne che hanno quella fortuna, siedono fra i soldati in jeep. Mi sembra un esperienza enorme. Quest’anno spero di nuovo sulla opportunità, per questo devo stare su una posta non così occupata nella ruota. L’opportunità è più piccolo, ne ho visto già. Ma ne proverò. Con questo Lei saluto dal mio cuore dalla Olanda
Anita
Professoressa, si dice “comprare in rete” o “comprare sulla rete”, intendendo fare un acquisto: “Ho comprato questo telefono in rete/sulla rete (per “rete” intendendo internet)”.
Caro Diego, è più comune dire “comprare in rete”.
“Abitava a campo de fiori ove c era una finestra DA CUI (corretto anche DALLA QUALE) si affacciava”.
È giusto l uso della preposizione “da” come completamento indiretto (complmento di luogo, moto da luogo che risponde alla domanda “da dove?”); cui, pronome invariabile per genere e numero, si usa per persona, animale o cosa in funzione di complemento indiretto preceduto da una preposizione
Saluti.
Cara Rosa, è corretto.
Si può scrivere “Dipendere dai soldi, dai medicinali, dalle droghe, ecc”? cioè la proposizione “da” in questo caso va bene con il verbo “dipendere”? e con il senso di “Sottostare alla “volontà di qualcosa”, ecc? “Tizio dipende dalle droghe, ecc”?
Caro Carlo, sì, è corretto.
Insegno italiano in Brasile e uno degli argomenti più difficili per i miei alunni sono le preposizioni articolate. Tutti michiedono perché dico ” Vado a teatro” e Vado al cinema. Oppure Vado a scuola e vado al supermercato. C’è per caso, qualche spiegazione facile per dare loro una regola generale che possa lasciarli più sicuri quando devono usarle?
Cara Francesca, purtroppo non c’è una regola, si tratta di espressioni che si sono fissate in questo modo. Per un ulteriore approfondimento: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/02/09/preposizione-semplice-o-articolata-seconda-parte/.
Un saluto
Buongiorno, nella frase “Avere un colloquio di lavoro presso/per/con/ un negozio specializzato nella vendita di prodotti e accessori di qualità per animali”, si usa quale preposizione? “presso”, “per”, “con” oppure altro?
Grazie
Cara Marisa, direi che “presso” è l’opzione più adatta.
Buongiorno,
si dice;
Vado a pranzo dai miei zii o dagli miei zii?
GRAZIE
Regalo un libro ai miei zii o regalo un libro agli miei zii?
so che a+GLI DIVENTA agli ma qui nel testo sopra è stato scritto dai miei zii e non agli zii
Cara Maria Sarta, l’articolo si sceglie in base alla parola che segue, in questo caso la parola è “miei” (e non “zii”) e quindi l’articolo è “i” e non “gli”: “regalo un libro ai miei zii”.
A presto
Cara Maria Sarta, si dice “vado a pranzo dai miei zii”.
Un saluto e a presto
GRAZIE MILLE
si dice “lavoro da scaffalista” o “lavoro di scaffalista”?
Caro Claudio, sono corrette entrambe le opzioni.
Prof, ho un dubbio: si dice “La capanna dello zio Tom” o “La capanna di zio Tom” (aldilà del titolo del libro che ormai è cristallizzato)? È per capire, in questi casi, la differenza tra la preposizione semplice “di” e quella articolata “dello”…
Grazie!
Caro Filippo Maria, quando il nome di parentela è accompagnato da un nome proprio l’articolo solitamente è necessario, ma frequentemente viene omesso.
Capito, prof.; ma sarebbe meglio “dello” oppure “di”, e perché? Grazie mille
Sarebbe meglio “dello” proprio perché solitamente è presente l’articolo e quindi la preposizione articolata.
1)”Ho conseguito il diploma di maturità al liceo artistico”
2)”Ho conseguito il diploma di liceo”
3)”Ho conseguito il diploma del liceo artistico”
…Professoressa, la differenza fra le tre le opzioni, tutte corrette, sta nel fatto che con “al liceo artistico” (quindi la frase 1) intendiamo il luogo in cui abbiamo ottenuto il diploma; mentre, come ho letto in un suo articolo, si usa la preposizione semplice (“di” della frase 2) se il nome che segue la preposizione ha un significato generico (“liceo”, inteso genericamente e in cui viene rilasciato un diploma); al contrario, come ho letto in un suo articolo, si usa la preposizione articolata (“del” della frase 3) se il nome (“liceo”) è seguito da un aggettivo (“artistico”, appunto). Comunque aarebbe meglio “del” proprio perché solitamente è presente l’articolo e quindi la preposizione articolata (di+il=del).
2) “Fratelli, per intendere sia maschi che femmine”:
Nel plurale il termine “fratelli” può indicare sia i soli maschi (“Tra fratelli si vogliono molto bene”), sia, con senso collettivo, maschi e femmine (“Giulio e Lucia sono fratelli”; “L’amore tra fratelli”; “I continui litigi tra fratelli”; “Siamo cinque fratelli, di cui due femmine”;”Sono figlio unico, non ho fratelli”). Al contrario per indicare individui di solo sesso femminile il termine utilizzato è “sorelle”.
Penso sia tuttto corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
“Soffrire”:
… può significare “Essere soggetto a un male fisico o morale (anche+ “da” per indicare il limite al quale si arriva o dal quale si parte, quindi con riferimento temporale)”: ”Mio padre soffre di poliomielite dalla nascita (anche “fin dalla nascita”, ecc;) “.
Penso sia corretto
Cara Giovanna, è corretto.
1)”Ci siamo scritti nello stesso istante”
…Il verbo è il riflessivo reciproco “scriversi” e significa, anche in senso assoluto, “Comunicare mediante scambio epistolare e non solo” (io ho scritto a te e tu hai scritto a me…)
2)”È possibile congedarsi con rispetto”
…Il verbo è “congedarsi” (e non “congedare”) e può significare “prender commiato, salutare partendo, accomiatarsi, chiedere e ottenere il permesso d’andar via: congedarsi da qualcuno, dagli amici, dalla famiglia, dagli ospiti”.
Penso sia giusto
Caro Paolo, è corretto: “congedarsi” è una forma riflessiva.
Quindi è tutto corretto?
Sì.
Buongiorno,
ma quando uso “essere” + partire, venire, tornare, etc. il resultato è: sono di Germania. Vero?
Cara Iris, la frase non è corretta *sono di Germania, se voglio dire che “vengo dalla Germania” nel senso che sono originario della Germania, dirò “sono tedesco”, la costruzione “essere di” col significato di “essere originario di” è corretta solo se è seguita da un nome di città “sono di Berlino”, “sono di Roma”, ma non con il nome di una nazione. Non ho capito cosa intendi per “essere + partire, venire, tornare”. Prova a farmi degli esempi. Se vuoi ripassare e approfondire l’uso delle preposizioni “di” e “da”, ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/07/10/uso-della-preposizione-di-approfondimento/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/12/03/approfondimento-uso-della-preposizione-da/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/01/28/test-40-di-o-da/.
Se hai altri dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
grazie mille!
“Dentro (il)” o “Dentro a”:
La grammatica insegna che “dentro”, quando è usato come preposizione, si può costruire sia direttamente (“Stiamo dentro l’acqua”), sia con l’ausilio della preposizione “a” (“Stiamo dentro all’acqua”). Quindi ci troviamo dinanzi a due forme corrette.
Penso sia corretto
Caro Riccardo è esatto: “dentro a” è una locuzione prepositiva.
Un saluto