Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, continuiamo il nostro studio del modo congiuntivo. Oggi prenderemo in esame il tempo imperfetto del congiuntivo.
Buona lettura!
Prof. Anna
CONIUGAZIONE DEL CONGIUNTIVO IMPERFETTO
cantare | vedere |
che io cantassi | che io vedessi |
che tu cantassi | che tu vedessi |
che lui, lei cantasse | che lui, lei vedesse |
che noi cantassimo | che noi vedessimo |
che voi cantaste | che voi vedeste |
che loro cantassero | che loro vedessero |
sentire | finire |
che io sentissi | che io finissi |
che tu sentissi | che tu finissi |
che lui, lei sentisse | che lui, lei finisse |
che noi sentissimo | che noi finissimo |
che voi sentiste | che voi finiste |
che loro sentissero | che loro finissero |
essere | avere |
che io fossi | che io avessi |
che tu fossi | che tu avessi |
che lui, lei fosse | che lui, lei avesse |
che noi fossimo | che noi avessimo |
che voi foste | che voi aveste |
che loro fossero | che loro avessero |
La prima e la seconda persona singolare sono uguali, per farsi capire è meglio scrivere il soggetto.
Per esempio nella frase: “Marco si chiedeva perché non potessi venire”, non si capisce se si intende “tu” o “io”, quindi è necessario scrivere “Mario si chiedeva perché tu non potessi venire”.
USO DEL CONGIUNTIVO IMPERFETTO
Il tempo imperfetto del congiuntivo si usa per esprimere contemporaneità rispetto al verbo principale, se il verbo della frase principale è all’indicativo passato prossimo o imperfetto, oppure se si ha un verbo che esprime desiderio o volontà al condizionale presente o passato.
Alcuni esempi:
– se il verbo della frase principale è all’indicativo passato prossimo:
• ho desiderato (ieri) che tu ieri sera venissi → contemporaneità;
– se il verbo della principale è all’indicativo imperfetto:
• desideravo (ieri) che tu ieri venissi → contemporaneità;
– se il verbo della frase principale è al condizionale presente:
• vorrei (oggi) che tu oggi venissi → contemporaneità;
• vorrei (oggi) che tu domani venissi → posteriorità;
– se il verbo della principale è al condizionale passato:
• avrei voluto (ieri) che tu ieri venissi → contemporaneità;
• avrei voluto (ieri) che tu oggi venissi → posteriorità.
MI È PIACIUTO FARE QUESTO ESERCIZIO. sEMPRE CHE FACCIO QUESTI ESERCIZI SONO SICURO CHE RIESCO A CIMENTARE SEMPRE DI più la lingua italiana con tutte le sue regole.
Vorrei chiedere se la seguente frase è corretta:
A suo tempo credo che l’avessero mandato
oppure
Credo che l’abbiano mandato
Grazie
Cara Stefania, è corretta la frase con il congiuntivo passato (abbiano mandato).
Per ripassare la concordanza dei tempi con il congiuntivo, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/
Un saluto
Prof. Anna
forse è opportuno parlarne
Cara Maria, attendo le tue considerazioni.
A presto
A me é piaciuto molto questo sito. Mi ha aiutato a provare le mie capacitá.
QUESTA VOLTA HO FATTO TUTTO PER BENINO…E VIVA!
Mi è piaciuto molto questo sitio e me permette studiare meglio
“Ci pensassero loro” è forma corretta italiana?
Grazie.
Maria Tarallo
maritarallo@alice.it
Cara Maria, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Perché è corretto dire “ci pensassero loro”? Perché l’imperfetto del congiuntivo e non “ci pensino loro”?
Cara Maria Teresa, in frasi principali che hanno il congiuntivo in funzione esortativa è possibile usare sia il congiuntivo presente sia il congiuntivo imperfetto. Il congiuntivo imperfetto è proprio dell’italiano centromeridionale e, al di là di questo, ha un sifìgnificato leggermente diverso dal conguntivo presente. Si usa il congiuntivo presente quando il desiderio è percepito come realizzabile, si usa invece il congiuntio imperfetto quando il desiderio è percepito come irrealizzabile o molto meno realizzabile.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna mi può scrivere como si forma il congiuntivo
.Speriamo che(loro-prenotare) viaggio stasera
.Temiamo che (non esserci) più niente da fare
.Era contenta che ieri(Lui-accettare9 l’invito.
Grazie
Cara Irina:
1- speriamo che loro prenotino il viaggio stasera;
2- temiamo che non ci sia più niente da fare;
3- era contenta che ieri lui avesse accettato l’invito.
Un saluto
Prof. Anna
Prof.Anna
grazie per tutto l’aiuto!!!!
Salve, vorrei porle una domanda.
Quale tra queste due frasi è corretta : avrei voluto che tu venissi con me; oppure: avrei voluto che fossi venuto con me.
Grazie per l’attenzione.
Caro Francesco, sono corrette entrambe, nella prima frase la subordinata esprime contemporaneità e posteriorità, nella seconda la subordinata esprime anteriorità.
Un saluto
Prof. Anna
Prof Anna quale delle due frasi è la corretta e perqué:
Era strano che mi figlia non mi telefonasse,ma poi ho saputo che aveva dimenticato il celulare in treno.
Era strano che mi figlia non mi avessi telefonato,ma poi ho saputo che aveva dimenticato il celulare in treno.
Grazie!!!
Cara Irina, entrambe le frasi sono corrette, dipende dal rapporto temporale che vuoi instaurare tra la principale “era strano” e la subordinata “che mia figlia non mi telefonasse – avesse telefonato”; nel primo caso (non mi telefonasse) abbiamo un rapporto di contemporaneità, perché nella principale abbiamo un verbo all’imperfetto (era) e nella subordinata il congiuntivo imperfetto (telefonasse), questo significa che l’azione espressa nella principale (era strano) è contemporanea a quella espressa nella subordinata (telefonasse); mentre nel secondo caso abbiamo un congiuntivo trapassato e quindi abbiamo un rapporto di anteriorità, cioè l’azione espressa nella subordinata (avesse telefonato) è anteriore rispetto a quella espressa nella principale (era strano). Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Prof Anna, grazie ho capito, a volte sbaglio la concordanza dei tempi del congiuntivo e non so come fare per superarlo
Cara Irina, non ti preoccupare, presto verrà pubblicato un articolo sulla concordanza dei tempi col congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonissima questa pagina, grazie
QUESTA ATTIVITà E STATA MOLTO BELLA PERCHè TI FA CAPIRE CHE COSè IL MODO CONGIUNIVO
Cara Prof. Anna,
E’ corretta la seguente frase?
“Non la vedevo da quando avevo 16 anni, molto prima che iniziassi a seguire le tracce di Papa’ “. Ho letto questa frase in un racconto.
Essendo il soggetto lo stesso, non dovrebbe essere ” prima di iniziare”? O e’ accettabile anche cosi’?
Un saluto
Car Daniela, come dici tu se c’è identità di soggetto si può usare la forma implicita con l’infinito, ma è possibile anche usare la forma esplicita; quindi entrambe le frasi sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
Un’altra frase letta nello stesso racconto:
“L’unica persona che sapeva dove fossi stata era….” Sbaglio o dovrebbe essere:
“L’unica persona che sapesse dove fossi stata era….” o forse “l’unica persona che sapesse dove ero stata”?
Sto cercando di capire bene queste regole. Grazie !!!
Cara Daniela, la frase corretta è la prima “l’unica persona che sapeva dove fossi stata”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna!!
Cara Prof. Anna,
cosa ne dice di questa frase? Le sembra corretta?
“Che cosa gliene poteva fregare che in quel momento il commercio estero cinese attraversasse una crisi?”
Grazie!
Cara Irene, la frase che mi scrivi è corretta, l’uso del verbo “fregarsene” è consigliato però all’interno di un registro informale.
Un saluto
Prof. Anna
questo sito mi ha fatto prendere 10 in italiano grazieeeeeeee!!!!!!
Molto bene Chiara, continua così!
A presto
Prof. Anna
Un dubbio… “Cosa accadrebbe Se lui tornasse” è Corretto? ed è Congiuntivo imperfetto?
Ringraziando anticipatamente delle risposta porgo distinti Saluti…
Caro Mwitu, la frase che mi scrivi è corretta ed è un congiuntivo imperfetto.
A presto
Prof. Anna
È corretto scrivere : ” se tu sapessi che regalo tu sia per me”
Cara Monica, la frase che mi scrivi non è corretta, ma bisogna dire: “se tu sapessi che regalo tu sei per me”.
A presto
Prof. Anna
È corretta la frase: ” e non si dica che non abbia intenzioni serie”
Cara Monica, in questo caso il congiuntivo non è necessario, la frase corretta è: “e non si dica che non ho (o hai o ha dipende dal soggetto) intenzioni serie” .
Un saluto
Prof. Anna
sono corrette le frasi che seguono?
-malgrado la carestia di quell’epoca avesse il sopravvento sulla popolazione, Renzo, abile lavoratore e operaio, non subisce gravi perdite.
-sebbene abbia queste caratteristiche, si pensa che Renzo sia un personaggio dinamico.
Certo di una sua risposta le porgo i miei più cordiali saluti.
Caro Simone, nel primo periodo abbiamo un passato espresso da “avesse” e un presente “subisce”, sembrerebbe mancare un accordo temporale, ma spesso il presente viene usato nelle narrazioni per dare vivacità al racconto, quindi è corretto; anche il secondo periodo è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Ho coosciuto oggi questo sito che mi ha aiutato molto. Grazie professoressa Ana.
Qualle frase è più corretta: Credevamo che foste già partiti, o immagiavamo di trovarvi acora qui.
Credevamo che partireste, o immagiavamo di trovarvi acora qui
Nel mio commento ci sono parole sbagliate a causa della tastiera che non fa la lettera “n”. Ho visto doppo. Scusami. Ancora…. HO conosciuto, Credevamo che foste già partiti, non immagiavamo di trovarvi ancora qui.
Credevamo che partireste, non immaginavamo di trovarvi ancora qui
Cara Piscida, la frase corretta è: credevamo che foste già partiti, non immaginavamo di trovarvi ancora qui.
Un saluto
Prof. Anna
E una buona oportunita per praticare la lingua in questo momento perche mi piacerebbe andare in Italia per parlare e imparare bene la lingua italiana. Grazie 1000. Ciao.
Caro Valentin, benvenuto su Intercultra blog!
A presto
Prof. Anna
Mi è piaciuto molto questa lezione. Mi posso riposare ora che ho imparato usare congiuntivo nella forma imperfetto. Questo è stato un problema per prima d’ora. Grazie!
” ma proprio non vuoi che io resti con il gusto della vittoria?!”
questa frase è corretta?!!
Grazie
Cara Prof Anna,
Può dirmi quale frase è corretta e perché
1. Vorrei essere Italiano
2. Vorrei che io fossi Italiano
Grazie,
James
Caro James, è corretta la prima frase: quando il soggetto è lo stesso nella principale e nella subordinata, come in quessto caso: (io) vorrei, (io) essere italiano, è più comune usare l’infinito, cioè la forma implicita, piuttosto che la forma esplicita col congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Molto bello questo programma! Anche se le frasi sono abbastanza facili !
Grazie per l’aiuto !
Gentilissima Professoressa, ho un dubbio su una frase che ha il condizionale nella reggente:
A)Sarebbe meglio optare per una soluzione che le CONSENTA maggiore elasticità di orari.
B)Sarebbe meglio optare per una soluzione che le CONSENTISSE maggiore elasticità di orari.
Mi sembrano entrambe corrette: la prima indica contemporaneità, la seconda posteriorità, ma vorrei avere una Sua conferma.
Grazie mille.
Viv
Cara Viv, la scelta del congiuntivo non dipende dal condizionale (infatti la frase retta da “sarebbe meglio” è “optare per una soluzione”), in realtà si tratta dell’uso del congiuntivo all’interno di una frase relativa (che le consenta-consentisse maggiore elasticità…), in questo caso il congiuntivo esprime un requisito, cioè “maggiore elasticità di orari”, relativo all’oggetto di interesse, cioè “la soluzione”, l’uso del congiuntivo imperfetto sottolinea il valore ipotetico della frase, per il congiuntivo nelle relative ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4895
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof.Anna gentilmente mi può dire se nella frase è ammesso il congiuntivo :
Mi fa piacere che sia credente. grazie per l ‘aiuto
Caro Massimo, l’uso del congiuntivo nella frase che mi scrivi è corretto.
Un saluto
Prpf. Anna
Vorrei sapere se è giusto dire (sarebbe meglio se i cani fossero chiamati esseri umani
Cara Gresya, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Carissima Professoressa, la ringrazio di cuore. Ho già provveduto alla lettura dell’articolo che mi ha consigliato.
In merito alla frase che le ho sottoposto in precedenza, ovvero: “Sarebbe meglio optare per una soluzione che le consenta-consentisse maggiore elasticità di orari”, ho però un nuovo questito da porle:
Se la trasformo in:
A)Sarebbe meglio che Paolo le CONSENTA maggiore elasticità di orari
b)Sarebbe meglio che Paolo le CONSENTISSE maggiore elasticità di orari
Credo sia errata la prima e corretta la seconda. Me ne darebbe conferma, gentilmente?
Ancora mille grazie per la sua pazienza.
Viv
Cara Viv, la tua ipotesi è esatta.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilmente, come mai dice che ” ci pensassero loro” è corretto? Non sarebbe più corretto “ci pensino loro “?
Cara Marzia, il congiuntivo imperfetto nelle frase principale può essere usato per esprimere un desiderio, come nella frase che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
E’ corretto, per esprimere un anteriorita’, usare l’indicativo presente assieme al congiuntivo imperfetto?
es. Ritengo che la lezione fosse poco interessante.
o e’ meglio usare l’indicativo presente e il congiuntivo passato?
es. Ritengo che la lezione sia stata poco interessante.
Grazie:)
Caro Gabriele, è più corretto usare il congiuntivo passato.
A presto
Prof. Anna
Carissima Professoressa Anna, vorrei chiedere questo:
Se scrivessi: Resta fermo lasciando che ci pensasse lei- sarebbe giusto? se al posto del gerundio usassi l’indicativo presente, la frase dovrebbe tramutarsi in: Resta fermo e lascia che ci pensi lei- giusto?
Grazie di tutto, Fabio.
Caro Fabio, in entrambe le frasi si usa il congiuntivo presente, quindi: “resta fermo lasciando che ci pensi lei” e “resta fermo e lascia che ci pensi lei”.
Un saluto
Prof. Anna
sono studiando l’Italiano siccome vado alla scuola serale per imparare la lingua……..
L’esamen sarà martedi allora facendo gli esercizi mi andrò bene…….penso…:-))
Cara Christeò, in bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
questa frase è corretta:”Per chi volesse venire in gruppo, o preferisse lezioni private mi contattasse in privato.” ?
Io avrei scritto “Per chi volesse………mi contatti in privato”
Grazie.
Cara Rosalba, infatti è corretto “mi contatti”.
Un saluto
Prof. Anna
Gent. prof,
si scrive “ho sempre pensato che lei fosse una bella persona” oppure “ho sempre pensato che lei sia una bella persona” ?
grazie
Cara Cinzia, è corretto: “ho sempre pensato che lei fosse una bella persona”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa, ho un dubbio, è corretta la frase: “Non si è accorto che la borsa fosse sul divano” o sarebbe preferibile “Non si era accorto che la borsa fosse sul divano”. Grazie!
Cara Rosa, è meglio “non si era accorto”.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa..
È corretto dire: ” io non mangio nei ristoranti…figurati se mangerei in quei posti”
O sarebbe più corretto dire ” figurati se mangiarsi in quei posti” ??
Cara Neha, è corretto l’uso del condizionale.
A presto
Prof. Anna
Scusi.. nell’ultima frase volevo dire “…se mangiassi in quei posti”
Errore di scrittura
Grazie in anticipo
Chiunque avesse voglia, può venire… Chiunque abbia voglia, può venire… Dato che il congiuntivo imperfetto indica un’ipotesi, diversamente dal tempo presente, io utilizzerei “avesse” o sbaglio? Quindi “abbia” voglia sarebbe scorretto?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, sono corrette entrambe le frasi.
A presto
Prof. Anna
Gent. prof.,
è corretta la frase:
“Il libro si rivolge a persone che volessero imparare l’italiano …”
Non converrebbe l’uso del condizionale: “…che vorrebbero imparare …”
Grazie
Silke
Caro Silke, la frase col congiuntivo è corretta.
A presto
Prof. Anna
Ciao, io ho un dubbio: ho incontrato degli esempi di congiuntivo imperfetto dove il verbo della frase principale era in indicativo. Per esempio, “Credo che vivesse da sola.”. E questa frase corretta? Io pensavo che il verbo della frase principale doveva essere in passato, per potere usare il congiuntivo imperfetto. Grazie!
Caro Jose, di norma il congiuntivo imperfetto si usa quando il verbo della principale è al passato, mentre con il verbo della principale è al presente si usa il congiuntivo passato per esprimere anteriorità, ma a volte è possibile trovare il congiuntivo imperfetto anche quando il verbo della principale è al presente, in questo caso indica un’abitudine nel passato.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie gentile professoressa io ho 10 anni e mi trovo in difficoltà,consigli da darmi?
Grazie in anticipo
P.S (in difficoltà col congiuntivo)
Caro Leonardo, per approfondire questo argomento puoi trovare tutti gli articoli sul congiuntivo nella sezione “argomenti” a destra nella pagina del blog dentro la categoria “congiuntivo”, se hai domande specifice non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.
Quale frase è corretta :
Samanta sarebbe il caso che tu stia tranquilla.
Samanta sarebbe il caso che tu stessi tranquilla.
grazie, Francesca
Cara Francesca, la frase corretta è “Samanta sarebbe il caso che tu stessi tranquilla”, nei casi in cui si ha un verbo che esprime volontà o desiderio al condizionale per indicare il rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto, per esprimere anteriorità si usa il congiuntivo trapassato.
A presto
Prof. Anna
Prof anna mi potrebbe dire una frase al congiuntivo imperfetto???grazie cordiali saluti
Ciao . Vorrei sapere una cosa professoressa 🙂 in classe abbiamo studiato che dopo magari e forse usiamo l’infdicativo .. ma in alcuni esercizi ho trovato che dopo magari e forse i verbi sono usati nel congiuntivo imperfetto. Davvero non ho capito :/ aiutami per favore
salve 🙂
Elina
Cara Elina, usiao il congiuntivo imperfetto o trapassato quando “magari” esprime un desiderio: “magari fosse vero!”.
Un saluto
Prof. Anna
dice:
Ciao Vorrei sapere una cosa professoressa 🙂 in classe abbiamo studiato che dopo magari e forse usiamo l’infdicativo .. ma in alcuni esercizi ho trovato che dopo magari e forse i verbi sono usati nel congiuntivo imperfetto. Davvero non ho capito :/ aiutami per favore
salve 🙂
Elina
Cara Prof Anna,
mi potrebbe chiarire l´uso e significato corretto del condizionale passato + congiuntivo XY..?
Sono un´po´persa perche in uno degli esempi sopra c´e´scritto:
• avrei voluto (ieri) che tu ieri venissi (cong.imperfetto) ? contemporaneità
E poi in una delle domande/risposte:
avrei voluto che fossi venuto (cong.trapassato) con me- la subordinata esprime contemporaneità o anteriorità
Poi volevo anche chiedere come esprimere bene le frasi tipo:
Esempio:
1. Ho incontrato Maria ma che mi piaciesse/sarebbe piaciuta (in presente) non posso dire.
2. Ho icontrato Maria ma che mi fosse piaciuta/ (in quel momento nel passato)
3. Vedi quella macchina? Si´ma che mi piaccia/ non posso dire
Grazie mille del suo aiuto
Buona giornata
R.
Cara Renata, nella risposta infatti c’è un errore (che è stato corretto), la regola vuole che quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio al condizionale passato se la subordinata è al congiuntivo imperfetto esprime contemporaneità e posteriorità, se è al congiuntivo trapassato esprime anteriorità; per quanto riguarda le altre frasi: 1- ho incontrato Maria ma non posso dire che mi piaccia; 2- ho incontrato Maria a non posso dire che mi sia piaciuta; 3- sì, ma non posso dire che mi piaccia.
Un saluto
Prof. Anna
buongiorno,
Ho una domanda sul congiuntivo passato con i verbi volere ,dovere e potere. Quali ausiliare usare?
Tu pensi che io non sia voluto venire . O abbia voluto venire ?
Tu pensi che lei sia potuto /a venire?
Pensi che io abbia dovuto venire o sia dovuto venire?
Io ho usato l’ausiliare essere pero mi è venuto un dubbio.
Grazie del Suo aiuto.
Gabriella
Cara Gabriella, è corretto in queste frasi l’ausiliare -essere-, ti consiglio di leggere questo articolo sulla scelta dell’ausiliare con i verbi modali: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4610
A presto
Prof. Anna
Fare questi esercizi capisco che sono piu pronta per superare Celi3 ~_~
Cara Migena, in bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
buon giorno prof.
volevo chiedere una cosa e’ giusto dire
se sapessero che ci fosse un pezzo di torta in frigo?
grazie
Caro Massimo, puoi usare l’indicativo “se sapessero che c’è un pezzo di torta in frigo”.
Un saluto
Prof. Anna
Le risulta scorretto dire:
” Se chi chiedesse amicizia, si presentasse prima, non avrebbe bisogno di Catene di Sant’Antonio per accusare gli altri di arroganza…”
La ringrazio molto. Cordialità.
Roberto
Caro Roberto, la frase corretta sarebbe: “se chi chiede l’amiciza si presentasse prima, non avrebbe bisogno di…”.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna, vorrei oggi sottoporre alla sua cortese attenzione la questione inerente certe espressioni che dovrebbero richiedere sempre l’indicativo, come ad es. è certo che, è chiaro che, sono certo che e sono convinto che….Sono convinto che e sonoc erto che , in realtà non sarebbero delle convinzioni personali o ipotesi che siano, tali da richiedere il congiuntivo? Sono convinto che lui sia arrivato ma attendo sua conferma, sono certo che si sia sbagliato ma è una mia idea. Per quanto riguarda è certo che, è sicuro che ed è chiaro che, non ho dubbi ad usare indicativo, ma vorrei chiederle, e se iniziassi un discorso con forse è certo che? forse ero sicuro che? oppure è quasi sicuro che? devo ugualmente usare indicativo? infine volevo chiederle, scusandomi se mi dilungo, se con è normale che va bene usare congiuntivo, grazie e buona serata.
Caro Stefano, dopo “sono certo”, “sono convinto” in frasi affermative è corretto usare il congiuntivo, in quanto esprimono certezza; ma spesso per la scelta del congiuntivo la grammatica non riesce a dare regole precise e sempre valide (come per: forse ero sicuro ecc.) perché appunto la scelta dipende da tanti fattori soggettivi: il registro, lo stile, cosa esattamente si vuole comunicare e con quale sfumatura; quindi io direi che con le espressioni che esprimono certezza non c’è bisogno di usare il congiuntivo, ma troverai sicuramente molte eccezioni in cui dopo queste espressioni viene preferito il congiuntivo, dopo “è normale” è meglio usare il congiuntivo in quanto dopo il verbo “essere” usato in forma impersonale seguito da un aggettivo o un avverbio troviamo il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Salve ho dei dubbi su queste 2 frasi:
Vorrei tanto risvegliarmi e scoprire che tutto questo era/sia stato/fosse solo un incubo;
Non è giusto che un giorno renderai migliore la vita di qualcuno che non ti apprezza/apprezzerà/apprezzi e merita/meriterà/meriti mai quanto me.
Grazie
Caro Niccolo, le frasi corrette sono: “vorrei tanto risvegliarmi e scoprire che tutto questo era-è stato solo un incubo”; “non è giusto che un giorno renderai migliore la vita di qualcuno che non ti apprezzerà e meriterà mai quanto me”.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille per i chiarimenti.
Posso chiederle un’altra cosa? Dopo a “se sapessi che” è corretto usare sia il congiuntivo che il condizionale?
Se sapessi che lei spegnerebbe/spegnesse le candeline, io aspetterei.
Grazie di nuovo
Caro Niccolò, nella frase che mi scrivi puoi usare l’indicativo “se sapessi che lei spegnerà le candeline”, l’ipotesi è già espressa da “se sapessi”.
Un saluto
Prof. Anna
è corretto dire: “non che voglia passare per la più in gamba della classe, ma è possibile che…. ecc…” ?
Cara Ambra, meglio dire: “non è che voglia….”, ma sarebbe corretto anche l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna, mi dice se questa frase è corretta?:
1) Il verbale della polizia riportava che Tizio avesse le cinture di sicurezza;
oppure
2) Il verbale della polizia riportava che Tizio aveva le cinture di sicurezza
quale delle due è corretta?
Caro Lukekiss, in questo caso puoi usare l’indicativo imperfetto (aveva).
A presto
Prof. Anna
Buona sera prof. Anna,
sono giapponese che studio da lungo la vostra lingua.
Mia domanda e’ questa:
Perche’ la grammatica italaiana chiama questo modo congiuntivo “imperfetto” ? So che indicativo imperfetto esprime azione o stato che continua o dura in un certo tempo passato (cioe’ azione imperfetta).
Al contrario, mi pare che ll congiuntivo “imperfetto” (certo nel periodo subordinario) non si limita all’ espressione di continuazione o stato di un’azione…In somma perche’ si dice “imperfetto”? Temo che mi sia spiegato bene. Aspetto la sua cortese risposta.
Tsuneo UEDA
Caro Ueda, l’imperfetto (indicativo o congiuntivo) è un tipo particolare di passato, il congiuntivo imperfetto è di solito usato nelle proposizioni subordinate quando la principale al passato esprime insicurezza e ha un ruolo importante nella formazione del periodo ipotetico proprio per il suo valore di insicurezza-irrealtà; come valore temporale entrambi gli imperfetti sono indispensabili quando la reggente è al passato, entrambi poi hanno anche valori modali e non solo temporali, questa sono caratteristiche che hanno comune, quindi è funzionale chiamarli entrambi imperfetti.
Un saluto
Prof. Anna
100. LUKEKISS dice:
Gentile Prof. Anna, mi dice se questa frase è corretta?:
1) Il verbale della polizia riportava che Tizio avesse le cinture di sicurezza;
oppure
2) Il verbale della polizia riportava che Tizio aveva le cinture di sicurezza
quale delle due è corretta?
101. Prof. Anna dice:
Caro Lukekiss, in questo caso puoi usare l’indicativo imperfetto (aveva).
A presto
Prof. Anna
Quindi gentile Prof. Anna la prima è grammaticamente sbagliata? cioè “Il verbale della polizia riportava che Tizio avesse le cinture di sicurezza;?
E’ insomma un errore grave? Io ho scritto così….esame (abilitazione avvocato ) andato….
Caro Lukekiss, non è un errore grave, il congiuntivo dà alla frase una sfumatura di insicurezza.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna, buongiorno.
Le scrivo per chiederle se la seguente frase è corretta: “sarebbero passati anni prima che si sarebbero rivisti”.
Da quel che so, la locuzione temporale ‘prima che’ richiede obbligatoriamente l’uso del congiuntivo, quindi secondo me la frase è grammaticalmente scorretta. Una mia collega, però, ha consultato l’Accademia della Crusca che le ha risposto che l’uso del condizionale è possibile e che dipende dal contesto in cui la frase è inserita. La cosa mi lascia molto perplessa e vorrei chiarimenti in merito…
In attesa di una sua cortese risposta, le porgo i miei più cordiali saluti.
Marina
Cara Marina, solitamente dopo “prima che” troviamo il congiuntivo; sarebbe interessante sapere con più precisione in quale contesto può esserci anche il condizionale.
Un saluto
Prof. Anna
Che ne pensate di questa frase: “Delle volte capitava, quando avevo pensieri felici, che un brivido freddo mi serpeggiava nelle ossa.” E’ errata, forse?
Caro Enzo, sarebbe più corretto usare il congiuntivo “…che un brivido freddo mi serpeggiasse nelle ossa”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa Anna,
Ho un dubbio su questa frase:
Come mai non c’è nessuno che abbia scritto il nome giusto?
Oppure non ha scritto ?
Caro Fabio, è corretto usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna “si è avvicinata per vedere cosa ci fosse dietro di lei” va bene? oppure dal momento che ciò è avvenuto poco fa non si usa il congiuntivo?
Cara Maria, la frase che mi proponi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa Anna. Discutendo con amici è nata la seguente frase:
“Se mi garantisse che facesse la pizza sempre così buona”
È corretta? La discussione sulla correttezza della frase ha tenuto banco per diverse ore.
Non è forse più corretto dire se mi garantisse di fare o se avessi la garanzia che facesse ?
Grazie
Caro Giuliano, sarebbe meglio dire “se mi garantisse di fare…”.
A presto
Prof. Ana
Buongiorno…
È corretto dire, l’unica persona che speravo si fermasse fossi soltanto tu
Cara Veronica, è corretto dire “L’unica persone che speravo si fermasse eri tu”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof. Puo dirmi quale delle due frasi è corretta? “non avrei mai immaginato che un giorno mi avrebbe fatto stare male ogni volta ( o quasi) che lo avrei messo in pratica” oppure “non avrei mai immaginato che mi avrebbe fatto stare male ogni volta che lo avessi messo in pratica ” grazie
Salve Prof. vorrei sapere come si dice, tra le due frasi seguenti:
– ieri venne Antonio
– ieri è venuto Antonio
Grazie.
Saluti
Cara Angela, in questo caso è più corretto il passato prossimo (è venuto) visto che l’azione è avvenuta in un passato non molto lontano (ieri), in alcune regioni tuttavia (per esempio la Sicilia) è prevalente l’uso del passato remoto; ti consiglio questi articoli per approfondire l’argomento: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2172; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1210; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2215
A presto
Prof. Anna
Salve Prof!Ben ritrovata!
Mi potrebbe dire quale delle frasi è corretta:
E io che speravo che oggi avrei acceso il telefono
E io che speravo che di oggi avessi riacceso il telefono.
E’ il perché?
Grazie
Caro Giorgio, è corretta la frase con il condizionale passato se l’azione espressa nella subordinata è posteriore rispetto all’azione espressa nella reggente. A presto Prof. Anna
Salve professoressa,vorrei sapere qual è la forma corretta: “è sorprendente quanto perfettamente capite i miei gusti” o “è sorprendente quanto perfettamente capiate i miei gusti”.
Grazie.
Cara Chiara, è corretta la frase con il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Ho un dubbio, quale frase delle due è corretta?
Ad un certo punto mi basterebbe solo che siano buone.
Ad un certo punto mi basterebbe solo che fossero buone.
“Sia” e “fossi” mi mettono sempre in difficoltà.
Grazie!
Caro Paolo, è corretto il congiuntivo imperfetto.
Un saluto
Prof. Anna
e’ giusto dire:grazie per avermi accettato, sono con voi per qualsiasi cosa è nelle mie facoltà!
Cara Anny, la frase corretta è: “grazie per avermi accettato, sono con voi per qualsiasi cosa sia nelle mie facoltà!”.
Un saluto
Prof. Anna
E’ corretto dire “era per sapere come stavi” oppure “era per sapere come stessi”?
Grazie
Simona
Cara Simona, la frase con l’indicativo è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof!
Qualè la frase giusta:
Era meglio che l’avessi venduta
Era meglio che l’avrei venduta.
Grazie
A presto.E’ molto utile il suo Blog
Giorgio
Caro Giorgio, è corretta la prima frase.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille! Sono contentissima!!! Un abbraccio forte
Cara Signora, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
Mi è piaciuta morto questo sito por lá possibilita di capire i tempi verbal qui. Mi ha aiutato molto.
Grazie mille
Cara Maria Cristina, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
Mi è piaciuta molto questo sito perché ho capito i tempi verbali, in speciali il congiuntivo.
Mi ha aiutato molto.
Grazie mille
Prof,qual ? la frase giista?
Tu dici che volesse
Tu dici che avrebbe voluto?
Grazie
Caro Gio, si può anche usare l’indicativo imperfetto: “dici che voleva”, comunque è più corretta la frase il congiuntivo imperfetto.
Un saluto
Prof. Anna
una curiosità.
Dopo le parole :figurati e magari ,segue sempre il congiuntivo.
Grazie
Caro Giorgio, dipende dai casi, non è comunque sempre necessario il congiuntivo. Prova a farmi degli esempi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Una domanda: alla cena che si terrà in futuro mi piacerebbe che tu ci sia o che tu ci fossi?
Una scommessa con la mia ragazza !
Grazie mille
Caro Marco, è corretto dire “mi piacerebbe che tu ci fossi”.
Un saluto
Prof. Anna
Ho letto questa frase: ed io che pensavo fosti a zappare.
Non sarebbe più corretto: ed io che pensavo stessi zappando.
Grazie
Cara Chiara, entrambe le frasi sono corrette, hanno solo un significato un po’ diverso: la forma “stare+gerundio” indica un’azione in svolgimento (in questo caso nel passato).
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno prof Anna.
Seguo con molta attenzione le sue correzioni.Grazie
Quali delle due frasi e giusta?Grazie
Se potrebbe andarti bene ti consegno subito il libro.
Se potesse andarti bene ti consegno subito il libro.
Caro Leo, dipende dal significato che vuoi dare, se stai esprimendo un’ipotesi reale è corretto dire: “se può andarti bene, ti consegno subito il libro”, mentre se l’ipotesi è presentata come possibile perché il fatto potrebbe o non potrebbe accadere si dovrà dire “se ti andasse bene, ti consegnerei subito il libro”.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna, la ringrazio per le recenti risposte e le vorrei chiedere se è più corretto dire pensavo fosse una cosa che poteva o potesse fare? E già che ci sono è più corretto pensavo fosse una cosa che aveva o avesse potuto fare? sento chi dice in un modo e chi dice in un altro e vorrei maggiore chiarezza, grazie e buona serata. La ringrazio e saluto.
Caro Stefano, è corretto sia usare l’indicativo sia il congiuntivo, il congiuntivo verrà usato se chi parla vuole dare una sfumatura eventuale all’azione.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, questa sera le pongo un dubbio che non riesco proprio a sciogliere: quando una frase inizia con il condizionale, es. ci vorrebbe uno che, avrei bisogno che, preferirei che, sento e leggo che vengono usati indistintamente congiuntivo imprefetto e presente, al di là che un’ipotesi possa essere remota o concreto. A me viene da dire ci vorrebbe uno che calci bene le punizioni, se so di poterlo avere entro breve nella mia squadra, e ci vorrebbe uno che calciasse bene le punizioni se difficilmente so di poterlo avere, e lo stesso mi viene da dire con avrei bisogno che, mi serivrebbe che, preferirei uno che etc etc. In un messaggio recente lei mi ha consigliato di usare sempre l’imperfetto con mi servirebbe che e quindi anche negli altri casi, suppongo, ma vorrei sapere se usare il cong presente, come nei casi sopracitati è ok o non faccio buona figura. La saluto e le auguro buona serata.
Caro Stefano, si usa il congiuntivo imperfetto dopo un verbo al condizionale se questo verbo esprime volontà o desiderio (volere, desiderare, preferire ecc.), quindi direi che è il caso di “ci vorrebbe” e “mi servirebbe”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi scusi, nel msg precedente intendo tutte le frasi con condizionale seguito da uno che , enon solo nel primo caso come ho scritto. Grazie ancora e buonasera.
Essendo straniera mi è stato di grande aiuto. Sono molto contenta e vorrei svolgere anche altri esercizi. Il mio problema è che se non mi esercito nel parlare con una persona che parla corretto no riesco a fare pregressi.
Cara Elena, benvenuta su Intercultura blog!
Vedrai che riuscirai a trovare qualcuno con cui parlare e esercitarti e presto vedrai miglioramenti.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna, sarebbe possibile sapere se è più corretto dire ero passato per vedere come lui si sentiva o come si sentisse? Grazie e buona serata.
Caro Stefano, in questo caso è più comune trovare l’indicativo, ma il congiuntivo non è scorretto, per la scelta del modo verbale nelle interrogative indirette ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, un cordiale saluto. Stasera vorrrei porle 2 questioni: la prima riguarda mi ero accorto che…è corretto usare anche il congiuntivo, in modo da creare una subordinata consecutiva? Mi ero accorto solo ieri che fosse presente. oppure ci vuole solo indicativo perchç viene espressa una certezza o vanno bene entrambi e quale dei due è sostanzialmente più logico? E, infine, vorrei capire meglio se questa frase è più logica con cong o indicativo: ero curioso di vedere che reazione avrebbe avuto quando lo avrei smascherato/avessi smascherato. Grazie e buona serata.
Caro Stefano, nel primo caso è corretto l’indicativo, la frase introdotta da -che- è un’oggettiva, per la scelta tra indicativo e congiuntivo nelle oggettive ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2014/07/03/la-frase-complessa-le-proposizioni-oggettive-indicativo-o-congiuntivo/.
Per quanto riguarda la sconda frase è corretto sia usare il condizionale passato che in questo caso serve a esprimere un futuro nel passato, mentre se si usa il congiuntivo la frase introdotta da “quando” ha sia un valore temporale sia condizionale, cioè l’azione è considerata probabile, non del tutto sicura.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna e grazie per la risposta, solo che ho ancora dubbi inerenti la frase ero curioso di vedere che reazione avrebbe avuto quando l’avessi o avrei smascherato. quando l’avrei o l’avessi smascherato intende dire che è una subordinata temporale? Quello che non capisco è che in entrambi i casi la subordinata, mi pare, sia temporale che condizionale, nel senso che il quando l’avrei o avessi smascherato è sempre successivo al ero curioso di vedere che reazione avrebbe avuto, e le condizioni sono se ,eventualmente, l’avessi smascherato, oppure quando eventualmente l’avrei smascherato. Comunque va bene così, grazie e buona serata.
Caro Stefano, si tratta di una subordinata temporale, in entrambi i casi, ma mentre quella col condizionale composto esprime un futuro nel passato in maniera neutra, quella col congiuntivo trapassato ha una sfumatura di dubbio.
Un saluto
Prof. Anna
Saluti Prof Anna, in ogni caso, sia col cong e sia col condizionale, questa frase viene utilizzata per esprimere un fatto compiuto, o dico male? intendo dire che la persona è stata smascherata. Sennò si dovrebbe dire: sarei stato curioso di vedere che reazione avrebbe avuto eventualmente qualora lo avessi smascherato o fossi riuscito a smascherarlo? Buonasera.
Caro Stefano, non è detto che la persona sia stata smascherata, la frase potrebbe continuare in un altro modo: “ero curioso di vedere che reazione avrebbe avuto quando l’avrei smascherato, ma alla fine è riuscito a farla franca anche questa volta”, l’unico fatto certo in questa frase è “ero curioso di vedere” il resto non è certo che accadrà.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna, mi scusi se torno ancora su questo argomento… Il fatto è che sento e leggo spesso frasi di questo tipo: ci vorrebbe uno che esalti le qualità della squadra, avrei bisogno di qualcuno che mi ascolti, mi servirebbe un giocatore che faccia la differenza etc etc. Non si dovrebbe usare solo il congiuntivo imperfetto, in questi casi e perché tanti utilizzano il cong presente? Attendo ulteriori chiarimenti, grazie e buona serata.
Caro Stefano, si dovrebbe usare il congiuntivo imperfetto perché il verbo della principale è un verbo di desiderio o volontà coniugato al condizionale; mentre se fosse per esempio coniugato al presente (ci vuole uno che esalti le qualità della squadra) il congiuntivo presente sarebbe corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna e grazie sempre x la sua pazienza…Volevo capire come mai, se si dovrebbe usare il cong imprefetto, tanti usano il cong presente con le subordinate rette da frasi con verbi di volontà e desiderio al condizionale. Quel suo dsdovrebbe usare il cong imprefetto vuol dire che si può dire anche ad es. ci vorrebbe una squadra che esalti le mie qualità, invece che esaltasse? Per curiosità, lei con frasi come queste come si esprime? Ad es. dice ci vorrebbe uno che si intenda o si intendesse di questioni tattiche? Grazie e buona serata.
Caro Stefano, se si usa il congiuntivo imperfetto si esprime un desiderio ipotetico e più vago, mentre se uso il congiuntivo presente si esprime un desiderio concreto che ci si aspetta venga soddisfatto nell’immediato futuro.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere se queste due frasi sono corrette : pensavo che ce l’avrebbe fatta o pensavo che ce la facesse…….
Cara Veleria, sono entrambe corrette, ma con un diverso rapporto temporale tra reggente e subordinata, nella prima il condizionale passato esprime un rapporto di postriorità con la reggente al passato, mentre nella seconda il congiuntivo imperfetto esprime un rapporto di contemporaneità con la reggente al passato.
A presto
Prof. Anna
la frase “…le quali hanno confermato la formazione di complessi che presentassero un asse di simmetria.” può essere considerata corretta? grazie
Caro Andrejo, in questo caso userei l’indicativo: “…che presentavano…”.
A presto
Prof. Anna
Mi piacciono questi esercizi, mettono a prova le mie capacità !
Cara Adriana, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, un cordiale saluto da Stefano M. Oggi vorrei porle questa frase: sembra che la cosa più preziosa che c’era in quella casa fosse un diamante dell’800. Ho il dubbio tra c’era o ci fosse. Sarei per l’indicativo, dato che esprimo una cosa concreta, però quel più preziosa potrebbe richiedere il congiuntivo? Vorrei inoltre sapere qualcosa sul verbo risultare che a mio parere può essere coniugato sia col cong che con indicativo: dagli esami risultava che avevo un osso leso; da quel che avevo sentito (voce da confermare) mi risultava che avesse superato l’esame. Mi affida a lei…Grazie e buona serata.
Caro Stefano, se nella frase precedente alla relativa c’è un superlativo relativo, la frase relativa avrà il congiuntivo, per evitare però una ripetizione, meglio dire “sembra che la cosa più preziosa in quella casa fosse un diamante”; mentre il verbo “risultare” vuole il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, grazie per le risposte. Quindi, se non ho capito male, la frase, come l’ho posta io, dovrebbe essere: pare che la cosa più preziosa che ci fosse in quella casa fosse un dimanate dell’800. Poi certamente è meglio impostare la frase come l’ha scritta lei. Riguardo al verbo risultare, ok per il congiuntivo e quindi va usato anche se dico dagli esami risultava che avessi un osso leso? Oppure dal registro risultava che fossero sposati? Trattandosi di certezze pensavo andasse l’indicativo. Con il verbo ecidenziare è la stessa cosa o ci vuole indicativo? Le chiedo conferma o eventuali correzioni. Grazie e a presto.
Caro Stefano, la frase che mi scrivi è corretta; come per molti altri casi è corretto anche usare l’indicativo, mentre se è preceduto da -non- è necessario il congiuntivo: “non mi risultava che fossero sposati”, con “evidenziare” ci vuole l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna e grazie x le delucidazioni. Con evidenziare ci vuole indicatiVo se dico ad es. dagli esami si evidenziava che avevo un osso leso; se ibvece dico avevo evidenziato il fatto che mi avessero incastrato è ok? grazie e buona serata.
Caro Stefano, la frase è corretta, sarebbe stato corretto anche l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna e grazie x le delucidazioni. Con evidenziare ok indicativo ma se dico avevo evidenziato che mi avessero incastrato o che potessero incastrarmi, oltre che avrebbero potuto incastrarmi, va bene? buona serata e grazie.
Caro Stefano, in questo caso il congiuntivo non è necessario, negli esempi precedenti era corretto per la presenza dell’espressione “il fatto che”, mentre in queste prime due frasi è corretto l’indicativo: “avevo evidenziato che mi avevano incastrato- che potevano incastrarmi”, mentre il condizionale passato è corretto per esprimere posteriorità rispetto alla principale.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno. E’ corretta la frase:
“Mio papà mi chiese se mi fosse piaciuto provare”.
Grazie
Federica
Cara Federica, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Quale delle due frasi é corretta?
Se andassi a scuola, avrei studiato.
Se fossi andata a scuola, avrei studiato.
Grazie.
Cara Micol, la frase corretta è la seconda, si tratta di un periodo ipotetico dell’irrealtà: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno gentile prof. Anna
alla domanda: perché non ti sei preoccupato di tuo figlio?
Quale di queste tre forme è la risposta corretta (considerando che non si ha certezza di dove sia il ragazzo)?
1) Ho ritenuto che poteva essere con un’amica
oppure
2) Ho ritenuto che possa essere con un’amica
oppure
3) Ho ritenuto che avrebbe potuto essere con un’amica
Io opterei per la prima.
Grazie, Giorgio
Caro Giorgio, dopo il verbo “ritenere” è necessario il congiuntivo, detto questo poichè stiamo parlando al passato (ho ritenuto) se l’azione espressa dal verbo della subordinata è contemporanea a quella espressa dal verbo della reggente è corretto dire “ho ritenuto che potesse essere con un’amica” se invece l’azione espressa dal verbo della subordinata è posteriore a quella espressa dal verbo della reggente corretto dire “ho ritenuto che avrebbe potuto essere con un’amica”.
Un saluto
Pro. Anna
Grazie mille per la pàgina. Spero di trovare altri esercizi così interessanti.
Saluti
Cara Lisset, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Bellissimo questo sito e vorrei approfittare per togliermi un dubbio che mi ronza in testa da qualche giorno.
1) Se pensassi che tu vorresti essere qui per me, sarei pazza
2) Se pensassi che tu volessi essere qui per me, sarei pazza
Quale delle due forme è corretta?
Non riesco a districarmi da questo dubbio… io opto per la prima…
Cara Sabrina, è più corretta la prima.
Un saluto
Prof. Anna
La ringrazio molto professoressa.
Le auguro una buona giornata.
Sabrina
Perchè non lo proponete a tanti politici che dovrebbero parlare bene l’italiano
Questo sito mi è piaciuto molto. Mi ha aiutato molto a capire le mie capacità. Grazie e una buona giornata a tutti e a tutte. Un bacio
Cara Martina, benvenuta su Intercultura blog.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Salve, ho un dubbio che mi sta letteralmente affligendo su una frase, volevo domandarle se mi può dare una risposta ben motivata per piacere.
Siccome ci lamentavamo che piovesse solo nel weekend adesso piove tutta la settimana.
Non vorrei fare la figura dell’ignorante ma non riesco a dare una motivazione abbastanza convincente a “piovesse” nella frase sopra scritta. 🙁
Affliggendo* (scusi l’errore)
La ringrazio 🙂
Cara Sara, dopo il verbo “lamentarsi” il congiuntivo non è necessario, quindi puoi usare l’indicativo “ci lamentavamo che pioveva”.
A presto
Prof. Anna
buonasera ,la prof mi segnato un errore in questa frase:questi pensieri mi provocano molta tristezza ,perchè ho pensato che fossero la fine di una parte di me (fossero è l’errore)?
Cara Antonella, il congiuntivo imperfetto “fossero” è corretto dopo “ho pensato che”, “perché” si scrive con l’accento acuto e dopo la virgola ci vuole uno spazio. Non so se sono questi che ha considerato errori (se è questa la forma scritta la professoressa ha visto), forse avresti potuto scegliere meglio le parole per esprimere il concetto.
Un saluto
Prof. Anna
Buona opportunità per imparare la grammatica italiana.
Caro Arcione, benvenuto su Intercultura blog!
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Cara prof.
pur avendo sempre parlato un italiano perfetto, nell’ultimo anno inizio ad avere dubbi, incertezze e perplessità su alcune forme tipo:
-figurati se avremmo mai discusso per quelle sciocchezze o figurati se avessimo mai discusso per quelle sciocchezze?
– non avrei mai pensato che potessero rispondermi o non avrei mai pensato che mi avrebbero risposto
Cara Margaret, nel primo caso è corretta la frase con il condizionale, nel secondo caso sono entrambe corrette, ma nella prima frase, quella con il congiutivo imperfetto, abbiamo un rapporto di contemporaneità tra principale e subordinata, mentre nella seconda frase, quella con il condizionale passato, abbiamo invece un rapporto di posteriorità tra principalee subordinata.
A presto
Prof. Anna
Magari venissi a prendere il caffè da me…è corretto???
Cara Lidia, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Ho scritto a una persona la frase: “sono contenta che sia arrivato a fare tutto da solo” e questa persona mi ha corretto, dicendomi che avrei dovuto scrivere: “sono contenta che sei arrivato a fare tutto da solo”.
Vorrei sapere quale delle due versioni è la corretta.
Grazie mille
Cara Mau, sono corrette entrambe le frasi, dopo “sono contenta” è possibile trovare sia l’indicativo sia il congiuntivo, se usi il congiuntivo ti consiglio di specificare la persona “sono contenta che tu sia…” in quanto le tre persone singolari sono uguali e potrebbero esserci fraintendimenti.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera! Una domandina.. Avevo scritto ad una persona per chiedere alcune informazioni, ma loro non hanno risposto. Gli scrivo un messaggio ancora e mi rispondono in un modo molto maleducato che fossero in vacanza. Allora rispondo; “ma come potrei sapere che siate in vacanza?” e mi hanno preso in giro.. Era un errore così enorme usare il congiuntivo presente o la frase così discortese? Grazie a priori!
Cara Maria, la frase non è assolutamente scortese, il congiuntivo però non è necessario in questo caso, sarebbe stato corretto scrivere “come potevo sapere che siete in vacanza?”.
Un saluto
Prof. Anna
Qual è la forma corretta?
-Figurati se mi avrebbe fermato il suo parere
-Figurati se mi avesse fermato il suo parere
Caro Rosario, in questo caso il condizionale dopo il “se” è corretto perché introduce un’interrogativa indiretta, ma non capisco il signifiacato dell’espressione “fermare il parere”.
Un saluto
Prof. Anna
Bungiorni a tutti!
Vorrei sapere perche credo/dubito/temo/… e’ qualche volta accompagnato con congiuntivo imperfetto; per esempio: “Dubito che vendesse la sua macchina.” quando si deve dire: “Dubito che abbia venduto la sua macchina.”, no?)
Grazie in avanti.
Matea
Cara Matea, la tua osservazione è giusta: il tempo corretto per esprimere anteriorità se il verbo della reggente è al presente (e vuole il congiuntivo) è il congiuntivo passato e non imperfetto, anche se volte si trova, ma non è corretto.
Un saluto
Prof.Anna
BUONA SERA,
INFORMO SE SI PUO’ DIRE IN ITALIANO, DAL MOMENTO CHE TI HO CONOSCIUTO ? OPPURE DOBBIAMO DIRE DAL MOMENTO IN CUI TI HO CONOSCIUTO
Caro Yuchun, è corretta la seconda frase che mi scrivi.
A presto
Prof. Anna
Prof Anna è corretto dire: mi ero scordata come ci si sentisse dopo aver guardato un bel film ?
o è piu corretto dire mi sono scordata come ci si sente dopo aver guardato un bel film ?
Cara Clara, nelle interrogative indirette (come quella che tu mi scrivi introdotta in questo caso da “come”) è possibile usare sia l’indicativo sia il congiuntivo, quindi sono corrette entrambe le frasi. Per approfindire questo argomento: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna
può dirmi se queste frasi sono corrette: a) successe che la farfalla distrasse il cacciatore b) successe che la farfalla distraesse il cacciatore
Grazie
Caro Salvatore, è corretta la seconda frase che mi scrivi.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna,
chiedo scusa per il tempo che le rubo e per la mia imbarazzante ignoranza, ma mi permetta di chiederle: se trasformassi la frase – successe che la farfalla distrasse il cacciatore- in – successe che la farfalla distraeva il cacciatore- eliminerei l’errore?
Grazie
Caro Salvatore, devo rettificare la mia risposta precedente: la frase “successe che la farfalle distrasse il cacciatore” è corretta. Perdona l’errore.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno Prof. Anna,
quale delle due frasi è corretta:
Qualora vi arrivi dei video…
Qualora vi arrivasse dei video…
Cara Angela, la frase corretta, dopo “qualora” si usa il congiuntivo, ma la scelta tra congiuntivo presente o imperfetto dipende dal grado di probabilità che si vuole esprimere: “qualora vi arrivino dei video” presental’ipotesi come piú probabile rispetto a “qualora vi arrivassero”.
Un saluto
Prof. Anna
ho imparando appena l’ Italiano, me interesa molto. vorrei andare a visitare il suo paese.
Cara Edith, benvenuta su Intercultura blog! Spero che tu presto possa visitare il nostro Paese!
Un saluto
Prof. Anna
ho imparando appena l’ Italiano, me interesa molto. vorrei andare a visitare il suo paese.
Dopo una certezza mi è venuto un dubbio atroce: “…qualora lo riteneste opportuno” oppure “qualora lo riteniate opportuno” ?
Molte grazie
Carla
Cara Carla, la scelta tra congiuntivo presente o imperfetto dipende dal grado di probabilità che si vuole esprimere: il congiuntivo presente presenta l’ipotesi come piú probabile rispetto al congiuntivo imperfetto.
Un saluto
Prof. Anna
Volevo sapere se questa frase è giusta? E se non lo è perché…
Se invece trovassi un lavoro come badande, lo si può considerare? ( di aver fatto lo stage)
Cara Kris, sarebbe meglio usare il condizionale: “lo si potrebbe considerare”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, la frase ‘Per chi volesse andare, glielo facesse presente ‘ è corretta?
Grazie in anticipo per la risposta 🙂
Cara Katty, la frase che mi scrivi non è del tutto corretta, meglio dire: “se qualcuno vuole andare, deve farglielo prasente”.
Un saluto
Prof. Anna
Ho appena scoperto questo sito… Buonissimo!
Cara Celstin, benvenuta su Intercultura blog, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Salve, vorrei un parere su questa frase “Comunque, io so chi fosse mio padre” è corretta?
Grazie anticipatamente, saluti.
Cara Assunta, in questo caso sarebbe più adatto l’indicativo, poiché il verbo “sapere” non esprime un dubbio o un’eventualità: “so chi era mio padre”, se il verbo fosse preceduto da una negazione, potremmo usare il congiuntivo “non so chi fosse mio padre”.
Un saluto
Prof. Anna
Esercizio interessante
Salve prof. Anna,
vorrei sapere se la frase seguente è corretta:
“Carlo uscì di casa pensando al fatto che aveva messo il suo amico nei guai, anche se non proprio di sua spontanea volontà, visto che non poteva certo immaginare che il professore INTERROGASSE/AVREBBE INTERROGATO proprio lui.”
Vorrei sapere se in questa frase e in altre dello stesso tipo è meglio usare il congiuntivo passato o il condizionale passato. Al mio orecchio suonano entrambi corretti, ma lo sono davvero?
Grazie mille.
Intendevo il congiuntivo imperfetto, naturalmente, e non quello passato.
Caro Mario, sono corretti entrambi i tempi verbali, il congiuntivo imperfetto in dipendenza di un tempo passato (poteva) esprime un rapporto di contemporaneità, cioè le azioni espresse nelle reggente e nella dipendente sono contemporanee, mentre il condizionale passato in dipendenza di un tempo passato esprime un rapporto di posteriorità, cioè l’azione espressa nella dipendente è posteriore rispetto a quella della reggente. Per ripassare la concordanza dei tempi con il congiuntivo, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/.
A presto
Prof. Anna
quando usiamo il presente e il passato e il imperfetto del conjuntivo veramente …
Caro Harratbariza, non ho capito il tuo intervento. Se vuoi, prova a riscrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
Salve ho un dubbio, è un errore grammaticale dire ”non è vero che nessuno avvesse mai trattato quelle tematiche” ? so che il congiuntivo presente sarebbe stato più opportuno.
Cara Maria, dopo “non è vero che” possiamo usare semplicemente l’indicativo: “non è vero che nessuno ha (o aveva, dipende a che tempo ti vuoi riferire) mai trattato quelle tematiche?”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve professoressa Anna.
“Sono curiosa di sapere cosa ci fosse dentro a quel bicchiere.” È corretto?
Grazie in anticipo!
Cara Michela, la frase è corretta, in questo caso il congiuntivo non è obbligatorio, ma si può usare per sottolineare il valore ipotetico della frase.
A presto
Prof. Anna
Mi piace molto fare questi esercizi!!!
è corretto dire …. “se tu sapessi cucinare e mi invitassi….” ??
Caro Riccardo, è corretto perché entrambi i verbi dipendono da “se”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
Avrei un dubbio sulla seguente frase e le chiederei quale delle due forme è corretta o, nel caso lo siano entrambe, in cosa consiste la diversa sfumatura di significato nel caso congiuntivo e condizionale non fossero intercambiabili.
“Aveva promesso un libro a chiunque avesse svolto tutti i compiti entro il giorno dopo.”
“Aveva promesso un libro a chiunque avrebbe svolto tutti i compiti entro il giorno dopo.”
Grazie, Matteo.
P.S. Ne approfitto per fare la seguente correzione e, avendoci riflettuto sopra, chiederle un parere sulla mia interpretazione.
*o, nel caso lo siano entrambe e fossero intercambiabili, in cosa consiste la diversa sfumatura di significato.
Dunque, la mia conclusione è che se usi il congiuntivo la subordinata “a chiunque avesse svolto tutti i compiti entro il giorno dopo” è la protasi retta dall’apodosi implicita “che avrebbe regalato un libro” e retta da questa. La frase sarebbe quindi: “Aveva promesso (che avrebbe regalato) un libro a chiunque avesse svolto tutti i compiti entro il giorno dopo.”
Col condizionale invece non sottintendi la presenza di una subordinata ed il condizionale svolge il consueto ruolo di posteriorità rispetto al passato.
Se così non fosse, non comprendo come mi venga così naturale l’uso del congiuntivo laddove la consecutio vorrebbe il condizionale passato. C’è però da dire contro la mia stessa tesi che se uno togliesse il complemento oggetto la frase, seppur priva di significato logico, sintatticamente regge.
“Aveva promesso a chiunque avesse svolto tutti i compiti entro il giorno dopo.”
Cambiando il verbo: “Aveva scritto a chiunque avesse svolto tutti i compiti entro il giorno dopo.”
Che poi c’è chiunque, quindi potrebbe essere anche una relativa con valore restrittivo. Insomma, tanta confusione, anche legata al fatto che non tocco un libro di grammatica da ormai troppo tempo. Spero possa risolvere tutti i miei dubbi, e grazie ancora!
Caro Matteo, è corretta la frase con il congiuntivo, in questo caso “chiunque” ha valore di pronome relativo indefinito e introduce, come hai giustamente osservato, una proposizione relativa restrittiva, questo tipo di proposizioni può reggere il congiuntivo, presentando l’azione come eventuale, non del tutto certa, non è sicuro che qualcuno riuscirà a svolgere tutti i compiti entro domani.
Un saluto
Prof. Anna
“dovevo star qui fin quando non avessi scelto il futuro” è forma corretta?
Grazie mille.
Caro Claudio, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Grazie per questo esercizio
Buonasera Prof. Anna: tempo fa parlammo del verbo evidenziare e del verbo risultare e mi è rimasto solo un piccolo dubbio sul verbo risultare: mi disse che andrebbe sempre usato il conguntivo, giusto? L’unico dubbio che ho è relativo a un qualcosa di certo espresso da esami: dagli esami risultava inequivocabile che avessi o avevo un legamento rotto? grazie e buona serata.
Caro Stefano, dopo “risulta che” se c’è un margine di dubbio può esserci il congiuntivo, se invece si vuole dare all’azione un aspetto oggettivo è corretto l’indicativo, e quindi nella frase che mi scrivi l’indicativo è corretto.
A presto
Prof. Anna
Mi scusi, avrei anche un piccolo dubbio relativo al verbo evidenziare che giustamente mi ha detto che richiede sempre il congiuntivo. Solo che leggo spesso frasi di questo genere e gradirei sapere cortesemente se ci può stare o meno il congiuntivo: aveva evidenziato come la società avesse rescisso il suo contratto. Io usserei l’indicativo, ma aspetto suo consiglio, grazie e arrivederci.
Caro Stefano, il verbo “evidenziare” solitamente regge l’indicativo, ma in questo caso si tratta di un’oggettiva introdotta da “come” e in questi casi il verbo va preferibilmente al congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera,
vorrei chiedere se questa frase è corretta: “dici che è ora di un bagno?”
Grazie
Cara Marilisa, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
MI E’ PIACIUTO
Caro Philip, benvenuto su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
grazie tante . ma devo dire gli esercizi erano molto semplici.
Spero che almeno il dolce era salato o fosse salato
Un mio amico mi ha corretto dicendo che ci va il fosse
Ero convinta il contrario (-:
Cara Carmy, la frase corretta è quella con il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Spesso nel passato mi chiedevo perché in alcuni gruppi,in una discussione o qualsiasi altra evenienza VENIVA O VENISSE,paradossalmente,schiacciato da tutti chi ERA O CHI FOSSE nel giusto.
Cara Monica, nella prima frase sono corretti sia il congiuntivo sia l’indicativo perché le interrogtive indirette possono avere entrambi i modi verbali, il congiuntivo sottolinea il valore dubitativo della frase, nella seconda frase puoi usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera ho un dibattito sull” uso di una frase:
“se sapessi che non stessi male ci andrei” oppure
” se sapessi di non stare male ci andrei” .. quale forma e’ più corretta?
Grazie
Cara M.Teresa, è corretta la seconda frase che mi scrivi.
A presto
Prof. Anna
Salve, ho letto la spiegazione iniziale sull’uso dell’imperfetto congiuntivo e risposto correttamente alle domande, seguito anche qualche commento ma sono tanti perciò a questo punto preferisco farle direttamente la mia domanda: “Vorrei sempre vedere coi tuoi occhi cosicché i miei potessero brillare della luce dei tuoi”; l’ho scritta io ma non mi convince, di getto mi sembra più corretta “Vorrei sempre vedere coi tuoi occhi cosicché i miei possano brillare della luce dei tuoi.”.
Dove sbaglio?
Cara Maria, il congiuntivo presente è corretto (possano) in quanto mi sembra che tu ti voglia riferire al presente (o al futuro).
A presto
Prof. Anna
Si
Grazie per la risposta, sono sicura che ci rileggeremo in futuro
È corretto dire se tu non c’eri ti sarei venuta a cercare
Cara Simona, il periodo è corretto, l’uso dell’imperfetto indicativo nel periodo ipotetico è diffuso (e consigliato) sorattutto nella lingua parlata.
Un saluto
Prof. Anna
prof ana non ho ançora çapito il senso contemporaneità potresti piegare ?
Caro Angelos, si ha un rapporo di contemporaneità quando il verbo della dipendente esprime un’azione contemporanea (che cioè si svolge nello stesso periodo di tempo) a quella espressa dal verbo della reggente: “penso (oggi) che tu (oggi) sia felice”, “pensavo (ieri) che tu (ieri) fossi felice”.
A presto
Prof. Anna
Mi piace approfondire la lingua italiana,quindi vorrei sapere se la frase”ho capito da chi abbia imparato la figlia”è giusta?grazie
Cara Carmelina, in qesto caso il congiuntivo non è necessario, puoi usare l’indicativo: “ho capito da chi ha imparato mia figlia”.
A presto
Prof. Anna
mi piace moltissimo questa pagina tante grazie
Cara Carolina, benvenuta su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa, in questa frase che tempo è corretto usare il congiuntivo presente o imperfetto?
Io credo più il congiuntivo presente, ma suona benissimo anche l’altro tempo. Questa cosa mi confonde.
“Nel caso in cui in un futuro prossimo ci sia/fosse bisogno di un’altra figura che collabori con la vostra galleria, mi rendo disponibile”
Cara Francesca, sono corrette entrambe le soluzioni con una sottile differenza di significato: il congiuntivo imperfetto esprime un’azione che ha meno possibilità di realizzarsi, il congiuntivo presente esprime un’azione che ha più possibilità di realizzarsi.
Un saluto
Prof. Anna
È corretto dire “Se c’eri tu avreste vinto”? O “se c’eri tu avreste vinto?” Dopo il “se” si può usare l’imperfetto o è corretto solo il condizionale?
Volevo dire “se c’eri” o “se ci fossi” scusi
Cara Selena, la frase che mi scrivi è corretta, si tratta di un periodo ipotetico misto, che sostituisce a volte, in particolar modo nelle lingua parlata, un periodo ipotetico dell’irrealtà: “se ci fossi stata tu, areste vinto”, quindi con il congiuntivo trapassato dopo il “se”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof, vorrei sapere qual’è la frase corretta: “se lei avesse avuto… si fosse…” oppure “se lei avesse avuto… si sarebbe…” Grazie!!
Cara Maria, è corretta la seconda frase che mi scrivi. Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie per la lezione..spero ricevere ancora di più per poter ben fare l’esame di lingua italiana
Cara Elvira, in bocca al lupo per l’esame!
A presto
Prof. Anna
questo sito è ottimo per ripassare le strutturedei congiuntivi!!!!!….grazieeeeee
Sono troppo facili
Vorrei chiedere se è’ giusto, ” in qualsiasi ruolo mi troverei” o “in qualsiasi ruolo mi trovassi”?
Grazie della gentilezza.
Caro Giorgio, è corretta la frase con il congiuntivo, se usi il congiuntivo imperfetto stai parlando di un’azione avvenuta nel passato.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Professoressa,
vorrei sapere se la seguente frase è corretta: “vi ho letto questo racconto per farvi capire che persona fosse (un tempo) Luca”. Comunque credo sia decisamente errata.
Grazie anticipatamente
Caro Stefano, il periodo che mi scrivi è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere se questa frase è corretta:
“Chi vuole fare le foto, le facesse”
Grazie
Cara Miley, in questo caso è corretto usare i congiuntivo presente: “le faccia”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille per questo ottimo website.
Lo apro stesso quando ho bisogno di aiuto.
Sara Simoska di Macedonia
Cara Sara, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof Anna,
qual è la frase corretta
“..la informano sulla situazione che si potrebbe venire a creare qualora tutti si iscrivano” o
“..la informano sulla situazione che si potrebbe venire a creare qualora tutti si iscrivessero” o
“..la informano sulla situazione che si potrebbe venire a creare qualora tutti si iscriveranno” ?
Grazie
Teresa
Cara Maria Teresa, dopo “qualora” è necessario usare il congiuntivo. Il congiuntivo presente presenta il desiderio dell’interlocutore come piú probabile rispetto al congiuntivo imperfetto; quindi i primi due periodi che mi scrivi sono corretti.
Un saluto
Prof. Anna
Gradirei un suo parere su questa frase: Se la proposta formulata riscontrasse un vostro interesse sarei disponibile ad un incontro presso… Grazie mille
Caro Mario, il periodo che mi scrivi è corretto, si tratta di un periodo ipotetico della possibilità (https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/).
A presto
Prof. Anna
prima di quanto pensavamo, o di
quanto pensassimo?
Caro Alessandro, è corretto usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
prof Anna gradirei sapere tra le due frasi quale è la corretta
“se avessi saputo prima che si INTENDESSE procedere in tal senso avrei espresso le mie riserve già in quella sede”
oppure “se avessi saputo che si INTENDEVA procedere…………..”
grazie
Giancarlo
Caro Giancarlo, in questo caso è corretto usare l’indicativo “si intendeva”.
Un saluto
Prof. Anna
E’ giusto quando tu fossi venuto,l’avresti visto oppure quando tu saresti venuto l’avresti visto? Grazie mille
Cara Franca, nel caso in cui “quando” significhi “se” è corretto usare il congiuntivo trapassato (se fossi venuto, l’avresti visto), mentre nella frase con il condizionale passato il valore è solo temporale.
Un saluto
Prof. Anna
Urge aiuto! Stasera e’ nata una discussione tra amici sulla correttezza della seguente frase ‘volevo vedere come lo facessi’. C’e chi sostiene che la forma corretta sia ‘volevo vedere come l’avresti fatto’, chi sostiene che sia giusta in estrambi i casi. Chi ha ragione?
Cara Maria Grazia, in questo caso il congiuntivo non è necessario, mentre il condizionale passato esprime un rapporto di posteriorità rispetto alla reggente: “volevo vedere (nel passato) come lo avresti fatto (nel futuro)”.
Un saluto
Prof. Anna
” È come se Alberto non fosse capace di giocare ma ci provasse lo stesso , ecco , non cambierebbe nulla ” .
Salve, in questo periodo non ho capito, anche se corretta , la successione dei due congiuntivi imperfetti ( fosse e provasse ) . Certo, non scriveremmo mai “sarebbe capace ” e ” proverebbe “… In sintesi, potrebbe spiegarmi, cortesemente, che tipo di ragionamento dovrei fare , prima di inserire una successione di ” congiuntivi imperfetti ” , in frasi di questo tipo ?
Cara Camilla, la seconda frase con il congiuntivo imperfetto è coordinata (coordinazione fra subordinate) a quella che la precede (come se Alberto non fosse capace), ha la stessa funzione logica e quindi necessita del medesimo modo verbale: “ma (è come se) ci provasse lo stesso”.
Un saluto
Prof. Anna
Ė giusta la frase: se sapessi che mio figlio mancasse di rispetto…
Grazie!
Cara Loredana, puoi usare l’indicativo: “se sapessi che mio figlio manca di rispetto”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve prof.Anna mi potrebbe chiarire dei dubbi che mi tormentano? Queste frasi sono corrette?
“Mi chiedevo/stavo chiedendo se ti andrebbe di uscire”
“Vorrei/ volevo chiederle se potrebbe chiudere la finestra”(è una cortesia giusto?)
“Devo scoprire se avrei potuto superare il test “(sottinteso qualora mi fossi impegnato)
Grazie mille
Cara Erika, i periodi che mi scrivi sono corretti.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
volevo togliermi un dubbio, è corretto dire :
….ma è normale che volesse prima accertarsi.
Grazie
Cara Francesca, il periodo che mi scrivi è corretto, se ti riferisci al passato si può usare anche il congiuntivo passato “ma è normale che abbia voluto prima accertarsi”, mentre solitamente il congiuntivo imperfetto (volesse) si usa se l’azione ha valore durativo.
Un saluto
Prof. Anna
Salve,
ho un dubbio su questa frase :
Ho voluto lasciarti qualcosa che ti ricordasse questo primo anno insieme…è corretta?
Grazie mille
Cara Francesca, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Qualche volta mi vengo dei dubbi sull’uso del congiuntivo…
Per esempio: É giusto quello che ho scritto in questa e-mail?
“Chiedo scusa se insisto nella mia richiesta. Ne abbiamo soltanto una lezioni in più, prima delle vacanze pasquali. Non vorrei che i libri arrivassero quando gli studenti sono già partiti…”
Caro Giorgio, l’uso del congiuntivo è corretto, ma ti faccio qualche altra correzione: “chiedo scusa se insisto con la mia richiesta. Abbiamo soltanto un’altra lezione prima delle vacanze pasquali…”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
ho letto una lettera formale che mi ha fatto venire un dubbio sull’uso del congiuntivo, riporto qui sotto l’ossatura della frase, omettendo solo ciò che non ne altera in alcun modo la struttura grammaticale:
“Il sottoscritto (…) CHIEDE che il proprio appartamento (…) fosse assegnato direttamente al cugino Tal dei Tali”.
“Fosse assegnato” o “sia assegnato”?
Grazie in anticipo per il chiarimento, un saluto
Caro Marco, è corretto “sia assegnato”.
Un saluto
Prof. Anna
P.S. Se possibile mi interesserebbe avere anche una breve spiegazione sul caso in modo da non sbagliare in futuro.
Grazie ancora.
Caro Marco, in dipendenza da un tempo presente per esprimere contemporaneità è necessario usare il congiuntivo presente, non imperfetto.
A presto
Prof. Anna
Mi è piaciuto questo esercizio
è bell esercizio
mi piace
Vorrei sapere se la frase
Ero quasi sicura che tu sperassi che io mi dimenticassi di te
Cara Barbara, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Me ne sono andato senza che nessuno se lo accorgesse.possiamo formulare la frase in questo modo?grazie in anticipo.
Caro Cristos, è corretto dire “me ne sono andato senza che nessuno se ne accorgesse”.
Un saluto
Prof. Anna
Quando abbiamo un complemento oggetto come in questo caso (questa cosa) usiamo la particella;per esempio quando diciamo la domanda (mi prometti di fare gli esercizi; qualcuno risponde si te lo prometto (cioè questa cosa) non diciamo te ne prometto.il secondo esempio è qualcosa di diverso;grazie in anticipo.
Caro Cristos, la particella “ne” non sostituisce un complemento oggetto, ma un complemento indiretto introdotto dalle preposizioni “di” o “da”, il verbo “accorgersi” regge un complemento introdotto da “di” (accorgersi di qualcosa) che quindi può essere espresso dalla particella “ne” (me ne accorgo=mi accorgo di questa cosa), nella frase che mi scrivi (te lo prometto), il pronome “lo” sostiutisce un’intera frase (oggettiva): “mi prometti di venire?” “sì, te lo (di venire) prometto”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi scusi, vorrei sapere se questa frase è corretta “Se non dovesse stare a badare a me forse vi sareste già sposati”. Grazie
Caro Mirko, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
1)lo farei, nel eventualità che tu mi dicessi tutta la verità. 2)lo farò purché tu mi dica tutta la verità. 3)nel eventualità che tu mi avessi detto tutto,avrei potuto aiutarti. 4) andrò a casa a meno che Mario ci possa entrare.. perché ha dimenticato le chiavi. 5)vado al supermercato in modo da comprare tutti i prodotti che mi occorrono per fare questo dolce.6)sono rientrato a casa prima che facesse buio.7)Mario si comporta come se fosse la persona più ricca del mondo 8)mi si comportava come se ci fossimo conosciuti da molto tempo.sono giuste le frasi? grazie
Caro Giorgio, la frase 4 non è corretta, è corretto dire: “andrò a casa purché Mario riesca a entrarci, perché ha dimenticato le chiavi”, anche la frase 5 non è corretta, ma è corretto dire “si comportava come se ci conoscessimo da molto tempo”.
Un saluto
Prof. Anna
Possiamo dire 1)non volevo che tu ti sentissi che io ti ingannasi.)2)non avrei voluto comprare questo prodotto se tu non lo avessi avuto bisogno
Caro Giorgio, è corretto dire: “non volevo che tu pensassi che ti ingannassi”, “non avrei voluto comprare questo prodotto, se tu non ne avessi avuto bisogno”.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei chiedere se la frase è corretta:
Sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato e speravo con tutto il cuore che io fossi stata (o sarei stata?) al tuo fianco come tu lo sei stato con me al mio 18° compleanno
È URGENTE ..grazie
Cara Annalaura, il periodo è corretto (che io sarei stata).
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera, è più corretto dire : “se voi foste ancora qua, tutto sarebbe andato diversamente”. Oppure : “tutto sarebbe andato diversamente se loro fossero ancora qua”.
Grazie 🙂
Cara Alice, nel periodo ipotetico della possibilità l’ipotesi, che è presentata come possibile, si riferisce al presente (se voi foste ancora qua, tutto andrebbe diversamente), nel periodo ipotetico dell’irrealtà l’ipotesi, che è presenteta come irreale, si riferisce al passato (se voi foste stati ancora qua, tutto sarebbe andato diversamente), sono entrambi corretti, dipende da quello che vuoi esprimere.
Per ripassare il periodo il periodo ipotetico ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/.
A presto
Prof. Anna
Salve, ho appena sentito un giornalista dire, riguardo una situazione passata data per certa:
-Non c’erano strade che potessero portare in cima.
In questo caso non sarebbe da usare l’indicativo in quanto qualcosa di certo e privo di dubbio?
Caro Matteo, entrambi i modo sono corretti, il congiuntivo sottolinea il valore eventuale della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Salve, vorrei sapere se queste frasi sono corrette oppure no (dal punto di vista dei tempi verbale) e le differenze:
1) Pensavo che si sarebbe sistemato tutto quando il bambino sarebbe nato.
2) Pensavo che si sarebbe sistemato tutto quando il bambino fosse nato.
3) Pensavo che si sistemasse tutto quando il bambino sarebbe nato.
4) Pensavo che si sistemasse tutto quando il bambino fosse nato.
Grazie.
Caro Doxos, nelle frasi 1 e 2, il primo condizionale passato, in dipendenza da un verbo al passato (pensavo), esprime un’azione posteriore rispetto a quella espressa dalla reggente, anche nella frase introdotta da “quando” il verbo al condizionale passato esprime il futuro del passato, il congiuntivo imperfetto invece dà un senso ipotetico alla frase. Nelle frasi 3 e 4 il congiuntivo iperfetto, in dipendenza da un verbo al passato (pensavo), esprime un’azione contemporanea rispetto a quella espressa dalla reggente. Per rendere il periodo meno pesante, si potrebbe dire: “pensavo che si sarebbe sistemato tutto con la nascita del bambino”.
Un saluto
Prof. Anna
Chiarissima! Grazie mille!
Salve. Ho appena visto un giornalista porgere la seguente frase: “Se facessi qualcosa che ti farebbe arrabbiare… (continua con un’apodosi che non ricordo)”.
È corretta? Di che proposizione si tratta (da ignorante azzardo un periodo ipotetico con un… oggettiva?), che tipo di legame lega le due proposizioni? Sostituire il condizionale con un congiuntivo presente o imperfetto sarebbe sbagliato o ne cambierebbe solamente il tempo di riferimento?
Grazie per il tempo dedicatomi.
Caro Matteo, la frase introdotta da “che” è una relativa che in questo caso si può tranquillamente usare il presente indicativo: “se facessi qualcosa che ti fa arrabbiare”.
Un saluto
Prof. Anna
Nella relativa in oggetto il condizionale è corretto? Se fosse sostituito con un congiuntivo presente o imperfetto?
Caro Matteo, in questo caso il valore ipotetico è già espresso dalla frase precedente (se facessi qualcosa), quindi è sufficiente usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
E’ come se prima di affrontare un esame , andassi dal professore e gli rispondessi male .
e’ corretto il periodo ?
il secondo e’ lo stesso , ma con delle aggiunte : E ‘ come se prima di affrontare un esame , andassi dal professore e gli rispondessi male , mi boccerebbe !
E’ corretta anche la seconda frase ?
Caro Claudio, i periodi che mi scrivi sono corretti, la punteggiatura però non lo è, è necessario scrivere: “E‘ come se, prima di affrontare un esame, andassi dal professore e gli rispondessi male, mi boccerebbe!”.
A presto
Prof. Anna
E’ come se vi foste conosciuti da sempre
E’ come se vi conosceste da sempre
sono esatti questi periodi per esprimere un rapporto fra una coppia di persone che ne incontra un’altra per la prima volta , ma che va d’accordo e si trova in sintonia immediatamente ? Spero di essere stato chiaro 🙂 grazie
Caro Gastone, meglio dire: “è come se vi conosceste da sempre”.
A presto
Prof. Anna
E’ come se vi conosceste da sempre
E’ come se vi foste conosciuti da sempre
sono esatte le frasi per esprimere un rapporto di due persone che ne incontrano altre due per la prima volta , ma che nonostante cio’ vanno d’accordo e si trovano in sintonia immediatamente ?
Gentile Prof. Anna, le pongo un mio dubbio.
Quale frase è corretta? Perché? Potrebbe spiegarmi di che tipo di proposizioni si trattta?
“Qualora avessimo avviato un esperimento all’interno del quale, tra i tanti, uno studente fosse/fosse stato/sia/sia stato/sarebbe stato affiancato da un professionista, che riuscirebbe (corretto?) a migliorare le prestazioni, lei riuscirebbe a riconoscerlo?”
Caro Matteo, riferito al passato il periodo corretto è: “qualora avessimo avviato (passato) un esperimento all’interno del quale, tra i tanti, uno studente fosse stato (passato) affiancato da un professionista, che sarebbe riuscito (passato) a migliorarne le prestazioni, lei riuscirebbe a riconoscerlo?”. Si tratta di un periodo ipotetico dell’irrealtà (qualora avessimo avviato un esperimento, lei riuscirebbe), le frasi introdotte da “del quale” e da “che” sono proposizioni relative.
A presto
Prof. Anna
Pensavo che non sapessi fossero 5 le declinazioni in latino
Pensavo che non sapessi erano 5 le declinazioni in latino
Secondo lei sono corrette entrambe ? Ma che differenza c’è fra le due ?
Caro Riccardo, sarebbe meglio dire: “pensavo che non sapessi che le declinazioni in latino sono cinque”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
quale delle seguenti frasi è corretta? Due amici si vedon di sera tarda ed uno è sorpreso di vedere l’altro in un certo luogo e lo esterna, suscitando nell’altro la risposta:
“Dove pensi che dovrei essere a quest’ora?”
“Dove pensi che debba essere a quest’ora?”
Perché è giusta l’una o l’altra, di che proposizioni si tratta?
La ringrazio per la sua puntuale gentilezza.
Caro Matteo, le frasi introdotte da “che” in questo caso sono oggettive. Le oggettive esplicite rette da un verbo che esprime opinione (pensare) possono avere il verbo sia al congiuntivo sia all’indicativo, sono quindi corrette entrambe le possibilità. Si usa il modo condizionale quando l’azione espressa dall’oggettiva è legata a una condizione, a un’ipotesi, anche sottintesa.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna. È corretta la seguente espressione?
“Lo misi alla prova per vedere come si sarebbe comportato”
Grazie mille e auguri.
Caro Matteo, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Buonasera, gentilmente vorrei chiedere se è corretta questa frase:
Pensavo avessi prenotato per il campo… parlando in prima persona.
Caro Marco, se anche il soggetto della subordinata è “io” è meglio usare la forma implicita “pensavo di aver prenotato”.
A presto
Buongiorno, ho un dubbio riguardo la seguente frase:
“Si è protratto più a lungo di quanto ….. “. Il verbo corretto per concludere la frase è “sperava” o “sperasse”?.
Il congiuntivo suona meglio, ma volevo capire se l’uso dell’indicativo fosse scorretto.
Grazie in anticipo.
Cara Sofia, quella introdotta da “più a lungo di” è una proposizione comparativa di maggioranza, la scelta del modo verbale nelle comparative è nella maggior parte dei casi legata al registro: il congiuntivo prevale nei contesti più formali, l’indicativo in quelli più colloquiali, il condizionale indica invece una possibilità ipotetica, quindi entrambe le possibilità che mi proponi sono corrette.
A presto
ottimo
Buonasera,
vorrei cortesemente sapere se la seguente frase sia giusta o meno:
“Credo (ora) che tu (prima) mi volessi dire questo”.
È così sbagliata la concordanza indicativo presente / congiuntivo imperfetto?
Grazie
Emma
Cara Emma, la concordanza non è sbagliata: si usa il congiuntivo imperfetto se l’azione ha un valore durativo. Per ripassare questo argomento ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/.
A presto
Mi è piaciuto tanto questo sito.mia aiutato a fare i miei compiti in conjiuntivo
Benvenuta Cristina! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Gentile Prof.ssa Anna,
La frase seguente è corretta?
Nel caso non fossi ancora guarita, potrei cambiare di nuovo l’appuntamento?
Grazie mille!
Cara Steffy, il periodo è corretto.
A presto
Salve,
vorrei sapere se è corretto dire “per chi fosse interessato”.
grazie mille
Caro Federico, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof, con l espressione “essere convinti”, è corretto utilizzare, a seconda dei contesti, o l indicativo o il congiuntivo? Spiego…
Da un lato, l’espressione “essere convinti” esprime certezza, perciò l’uso dell’indicativo sarebbe corretto; infatti con verbi che esprimono certezza, sicurezza, convinzione (io sono sicuro che, io sono convinto che, etc) l’indicativo è giusto. Però gli stessi verbi, in frasi negative, richiedono invece il congiuntivo (io non sono convinto che le cose vadano dette); come anche in situazioni di controfattualità al passato (e cioè con riferimento a stati di cose, alternativi rispetto a quelli reali, derivanti da un’ipotesi contraria a un fatto realmente accaduto: “Ero convinto che facesse freddo”, ma poi la realtà smentì quella convinzione: faceva caldo). In più “Essere convinti”, soprattutto se usata al passato, lascia un pizzico di insicurezza: “Ero convinto che fosse difficile (invece era facile)”.
In ultima analisi, precisiamo che il congiuntivo non è solo il modo dell’eventualità, ma anche quello della soggettività, pertanto se il verbo reggente non è impersonale ( “È certo che Paolo ha detto…”, il verbo della reggente è impersonale), potremmo usare l’uso del congiuntivo (“Sono convinto (sicuro) che tu sia nel giusto”). Va detto, però, che in situazioni come queste, nella scelta tra indicativo e congiuntivo, l’elemento della soggettività del parlante può giustificare l’alternativa a quanto è ritenuto più logico, tradizionale, diffuso. Insomma, per esempio, “Sono convinta che le cose vadano dette” non è un’opzione scorretta. Ricapitolando, con “Essere convinti (e simili)” di norma si mette l’indicativo, ma quando ci si riferisce a una situazione passata, si può ricorrere al congiuntivo per indicare che la sicurezza è stata successivamente smentita dalla realtà (controfattualità). Prendendo come esempio la frase: “Ero convinta che Chiara non fosse (stata) sincera durante l’interrogatorio (ma poi mi sono reso conto che aveva detto la verità)”. E ovviamente si usa il congiuntivo anche quando la frase è negativa: “Non ero sicuro che Chiara fosse sincera. E infine, dopo un verbo che esprime certezza, se chi parla presenta un fatto come se per lui fosse definitivamente certo e reale, allora il modo indicativo è la soluzione naturale; se invece si vuole comunque sottolineare l’elemento della soggettività, anche nell’ambito di una cosa data per certa (come dire: non è sicuro per tutti, non è una realtà scientifica e oggettiva, è una certezza mia, della mia mente), allora può essere anche stilisticamente più raffinato scegliere il congiuntivo, che è il tipico modo della soggettività, oltre che dell’incertezza e del dubbio ( “Sono sicura che Paolo va in Scozia”, ma anche si usa il congiuntivo nella frase: “Sono sicura che lui si sia comportato correttamente nei vostri confronti”).
Corretto?
Caro Antonio, il tuo ragionamento è corretto.
Un saluto
Anche in questa frase, per la scelta tra il congiuntivo e l indicativo, possiamo rifarci al ragionamento sopraesposto:
“Tizio è convinto che Caio sta in ospedale per una malattia”
(se chi parla presenta un fatto come se per lui fosse definitivamente certo e reale, allora il modo indicativo è la soluzione naturale).
…Ma anche:
“Tizio è convinto che Caio stia in ospedale per una malattia”
(se invece si vuole comunque sottolineare l’elemento della soggettività, anche nell’ambito di una cosa data per certa [come a dire: non è sicuro per tutti, non è una realtà scientifica e oggettiva, è una certezza mia, della mia mente], allora può essere anche stilisticamente più raffinato scegliere il congiuntivo, che è il tipico modo della soggettività, oltre che dell’incertezza e del dubbio).
Caro Antonio, il tuo ragionamento è corretto.
Caro Antonio, è corretto.
Dimenticavo, se i soggetti coincidono, possiamo usare anche l infinito:
“Tizio è convinto di essere in ospedale per una malattia” che equivale a “Tizio è convinto che stia/sta (sempre Tizio) in ospedale per una malattia”.
Caro Antonio, è corretto.
“Pensava che non venissi più”
“Pensava che fossi venuto”
Prof, queste due frasi possiamo dire che stiano esprimendo delle condizioni che poi non si sono realizzate? “Pensava che non tornassi più (ma poi sono tornato)”; “Pensava che fossi tornato (ma poi in realtà non sono tornato)”: credo che l’uso del congiuntivo imperfetto e del trapassato, nei nostri casi, esprima delle situazioni di controfattualità al passato: cioè per indicare, ricorrendo al congiuntivo e con riferimento a delle situazioni passate, che determinate sicurezze [Pensava che non tornassi più/Pensava che fossi tornato] sono state successivamente smentite dalla realtà [ma poi sono tornato/ma poi in realtà non sono tornato]).
È giusto?
Cara Alice, è giusto.
Finalmente ho capito! Grazie ☺️
Mi fa piacere!
Un saluto
“non ho mai sentito l’esigenza che qualcuno mi facesse o complimenti”… è corretto l uso del congiuntivo imperfetto? io credo si, intanto perché ci stiamo riferendo al passato nella subordinata rispetto alla principale anch’essa al passato; e poi perché il verbo nella principale “sentire” è accompagnato dalla negazione, il che equivale ad un incertezza della percezione…
È corretto?
Caro Corrado, è corretto.
”è come se volessi che qualcosa si compisse” è corretta la concordanza e il congiuntivo imperfetto? poi non capisco quale sia la principale in questo periodo e quali le subordinate…
Forse ho capito: “È qualcosa” principale; “come se volessi” proposizione comparativa subordinata di primo grado; “che si compisse” subordinata oggettiva di secondo grado (il congiuntivo imperfetto dell oggettiva di secondo grado fa riferimento alla verbo “volere”, della subordinata di primo grado, che come tipo di verbo ammette il congiuntivo imperfetto, e non il congiuntivo presente “si compia”.
Spero sia giusto…
Corretto
Caro Enrico, è giusto.
Caro Enrico, la concordanza è corretta; la principale è “è”.
Ok, quindi la principale è ”è”; “come se volessi” proposizione comparativa subordinata di primo grado; “che qualcosa si compisse” subordinata oggettiva di secondo grado. Ora è ok
Caro Enrico, è giusto.
Nelle proposizioni principali il congiuntivo imperfetto può esprimere un desiderio (congiuntivo desiderativo)
“Fossimo tutti promossi”
“Ce ne fossero di attori così bravi”
tutto corretto?
Tutto corretto.
“All idea che” regge il congiuntivo?
Mi sentivo rassicurata all’idea che fosse lì.
Soffrivo all’idea che fosse morta dal freddo o dalla fame.
Credo si stia ancora abituando all’idea che sia permanente.
Sono favorevole all’idea che sia necessario un limite massimo per la spesa nel prossimo periodo di sette anni, fino al 2013.
?
Caro Luca, è corretto.
Prof, nella frase “Sapessi quante volte gliel’ho detto!”, il congiuntivo imperfetto (corretto) credo abbia valore desiderativo, indicante un desiderio, una speranza, sentita come irrealizzabile, per l interlocutore in questo caso (come se dicessi “Se tu sapessi quante volte gliel’ho detto”).
Mentre in quest’altra “Innaffiavo la povera pianta, ma non vedevo miglioramenti; che fosse morta?”; qui il congiuntivo imperfetto esprime “dubbio” in passato; al contrario il congiuntivo presente indica invece l’attualità del momento dell’enunciazione: “Innaffio la povera pianta, ma non vedo miglioramenti; che adesso sia morta (“morta” dovrebbe essere un aggettivo predicativo che completa il senso del verbo)?”
Spero sia corretto…
Caro Andrea, è tutto corretto.
bellissimo questo esercizio utilissimo
Caro Emanuele, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
“Ci fosse uno che” e “Ci sia uno che” credo siano entrambe corrette, ma il congiuntivo desiderativo (perché di quello probabilmente stiamo parlando) esprime un desiderio; e quando è usato al presente, di solito indica un desiderio percepito come realizzabile: “Ci sia uno (adesso) che (ieri) mi abbia regalato qualcosa”. Quando è usato all’imperfetto, indica un desiderio sentito come irrealizzabile (ma non per forza passato): “Ci fosse uno (adesso) che (ieri) mi avesse regalato qualcosa”;
Mi chiedevo se fosse corretto: “Ci fosse uno che” e “Ci sia uno che” credo siano entrambe corrette, ma il congiuntivo desiderativo (perché di quello probabilmente stiamo parlando) esprime un desiderio; e quando è usato al presente, di solito indica un desiderio percepito come realizzabile: “Ci sia uno (adesso) che (ieri) mi abbia regalato qualcosa”. Quando è usato all’imperfetto, indica un desiderio sentito come irrealizzabile (ma non per forza passato): “Ci fosse uno (adesso) che (ieri) mi avesse regalato qualcosa”;
Caro Giuliano, il tuo ragionamento è corretto.
Salve, le stesse frasi con la principale al passato, e quindi con il congiuntivo trapassato per esprimere un desiderio sentito come realizzabile o irrealizzabile nel passato:
“Ci fosse stato (in passato) uno che (sempre in passato, anche se come sappiamo il tempo della relativa non segue quello della principale: e cioè è svincolato dalla consecutio temporum della principale, di cui comunque segue l’ordine cronologico) mi regalasse qualcosa”.
Caro Giuliano, è corretto.
“Risulta che” e “Non risulta che” reggono il congiuntivo
Caro Riccardo sì, reggono il congiutivo.
“Nel caso in cui tu venissi” e “Nel caso in cui tu venga” sono corrette entrambe le soluzioni con una sottile differenza di significato e di ragionamenti:
Ragionamento 1- “Il congiuntivo imperfetto esprime un’azione che ha meno possibilità di realizzarsi, il congiuntivo presente esprime un’azione che ha più possibilità di realizzarsi”.
Ragionamento 2- Tuttavia, secondo me, il tempo del congiuntivo nella subordinata ipotetica (introdotta in questo caso da “nel caso in cui”, e detta anche subordinata condizionale o protasi) dipende dalla consecutio temporum, e non solo dal grado di ipoteticità che si vuole attribuire alla proposizione. Se, pertanto, la subordinata instaura con una reggente un rapporto di contemporaneità, al presente nella reggente corrisponderà il presente nella subordinata: “Ti aspetto nel caso in cui tu venga (presente, contemporaneità)”, che diventerebbe “Se vieni, ti aspetto” oppure “Se venissi, ti aspetterei”, o anche, meglio ancora, somiglierebbe al periodo ipotetico dell’eventualità greco, e rappreseterebbe una possibilità un po’ piú concreta (“qualora [se] tu venga, ti aspetto”). A qualunque passato nella reggente corrisponderà, invece, il congiuntivo imperfetto: “Ti ho aspettato nel caso in cui tu venissi (passato, contemporaneità)”, che diventerebbe “Se fossi venuto, ti avrei aspettato” o, informalmente, “Se venivi, ti aspettavo”. Se la subordinata instaura un rapporto di anteriorità con la reggente, al presente corrisponderà il passato: “Ti aspetto nel caso in cui tu sia venuto”, che diventerebbe “Se sei venuto, ti aspetto (o “aspetterò”)”; al passato corrisponderà il congiuntivo trapassato: “Ti ho aspettato nel caso in cui tu fossi venuto”, che diverrebbe, esprimendo un’ipotesi del passato che non si è verificata; ma, se si fosse verificata, avrebbe avuto una certa conseguenza nel presente, e quindi la premessa può riferirsi al passato e la conseguenza nel presente, “Se tu fossi venuto, ti aspetterei”. D’altronde, la lingua è fatta di sfumature e per comunicare è necessario farle proprie perché una frase può essere perfettamente grammaticale ma se non ci aiuta ad esprimere chi siamo rimane qualcosa di sterile (direi io). Insomma, credo che entrambi i ragionamenti (1 e 2) ci possano stare. E a dirla tutta, li condivido entrambi.
Pensa che possa starci tutto il mio discorso?
Caro Michele, il tuo ragionamento è corretto.
Veramente bello fare questi test, oggi purtroppo con le varie tecnologie e social spesso e volentieri rischiamo strafalcioni con la nostra lingua.
Caro Mirko, ne troverai moltissimi su questo blog e se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Le proposizioni temporali esplicite se esprimono anteriorità sono introdotte da “prima che” e hanno il verbo al congiuntivo (presente o imperfetto):
“Succede prima che tu arrivi”
“È successo prima che tu arrivassi”.
Mentre il congiuntivo trapassato è possibile, se proprio si vuole sottolineare il succedersi degli eventi (ecco che entra in gioco la concordanza dei tempi):
È successo (ieri) prima che (prima di ieri) fossi arrivato (anteriorità).
Caro Luciano, è giusto.
“Fosse l ultima cosa che faccio!” è un congiuntivo desiderativo?
Caro Mario, il significato sarebbe “anche se fosse l’ultima cosa che faccio”.
Esatto; comunque è un congiuntivo desiderativo?
Sì.
…e da quello che ho letto, quando, il congiuntivo desiderativo (come nel nostro esempio “fosse l’ultimacosa che faccio!”), è usato all’imperfetto, indica un desiderio sentito come irrealizzabile (anche al presente).
Corretto?
Caro Mario, è corretto. Attenzione: “ultima cosa”.
1″Sarebbe bello se avessi un aiutante”, periodo ipotetico della possibilità.
2″Sarebbe bello che avessi un aiutante”, si usa il congiuntivo imperfetto (e non presente) nella subordinata soggettiva, perché retta dalla principale (“Sarebbe bello” al condizionale), che esprime desiderio (e che rientra quindi nella categoria dei verbi esprimenti “volontà, desiderio, occorrenza, speranza, preferenza, ecc), e che quindi ammette il congiuntivo imperfetto nella subordinata e non il congiuntivo presente.
3″Sarebbe meglio che avessi un aiutante”, stesso discorso della frase 2; il verbo al condizionale della principale rientra nella categoria dei verbi esprimenti “desiderio, volontà, speranza, occorrenza, ecc”
Caro Carlo, è esatto.
Quale tra le 3 frasi è corretta?
1. Se ci fosse qualcosa che lui potesse fare, quale sarebbe?
2. Se ci fosse qualcosa che lui possa fare, quale sarebbe?
3. Se ci fosse qualcosa che lui potrebbe fare, quale sarebbe?
Caro Andrew, tra queste io sceglierei la 3, si potrebbe usare anche l’indicativo “Se ci fosse qualcosa che lui può fare, quale sarebbe”.
Un saluto
– Credo che nessuno abbia idea di quello che fosse stato, nel medioevo, il vivere…etc-
È giusta questa frase?
Cara Carla, io in questo caso userei l’imperfetto indicativo: “Credo che nessuno abbia idea di quello che era, nel medioevo, vivere…”.
Un saluto
Penso che le seguenti frasi siano corrette:
1 “Credo (oggi) che (in passato con valore durativo, e quindi al congiuntivo imperfetto) avessimo la professoressa Rossi come docente”
2 “Credo (oggi) che (ieri o in passato, ma indicando un evento passato ben definito e finito, e quindi al congiuntivo passato) abbiamo avuto la professoressa Rossi come docente”.
Caro Davide, è corretto.
Buongiorno! vorrei sapere se la seguente frase è corretta:
“Non sapevo che Chiara quest’anno avrebbe compiuto 40 anni”
o è più giusto scrivere:
“Non sapevo che Chiara quest’anno compisse 40 anni”
Grazie per la risposta!
Cara Barbara, sono corrette entrambi i periodi, nel primo la subordinata è posteriore alla reggente, nel secondo la subordinata è contemporanea alla reggente. Se vuoi ripassare la concordanza dei tempi, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/.
A presto
Salve! Volevo chiedere, è corretta la frase: “Se ogni volta che tu parlassi”
Caro Samuele, così non è corretta, puoi dire “se ogni volta che tu parli”.
A presto
Vorrei sapere se la seguente frase è corretta:
Chi ha un posto fisso, pregasse che un giorno non si trovi nella situazione della signora…
Cara Anna Maria, potresti dire così: “chi ha un posto fisso speri di non trovarsi nella situazione della signora”.
Un saluto
Non le lascio un comento, ma le sottopongo la frase tratta di un mio futuribile libro se io potessi avere il piacere di un suo cortese commento e/o di una sua, ancora più gradita, correzione. Grazie da Maurizio Anastasio: (Pianengo, CR)
“La strategia sulla quale ho basato l’intero sviluppo del libro si è dimostrata, alla prova dei fatti, versatile, flessibile; debbo, però, far presente che una tale strategia non sarebbe sempre applicabile se la persona, che avesse deciso di utilizzarla, non fosse in grado di leggersi dentro. “
Caro Maurizio, il periodo che mi scrivi è corretto, se dovessi darti un suggerimento io toglierei le virgole che separano la relativa “che avesse deciso di utilizzarla”.
A presto
Buongiorno,
quale delle seguenti frasi è quella corretta?
– Luca avrebbe dovuto ritirarsi finché non fosse stato ripescato
– Luca avrebbe dovuto ritirarsi finché non fosse ripescato
Se fosse così gentile da motivare brevissimamente la risposta gliene sarei davvero grato, così ne capisco la logica.
Grazie mille per il vostro lavoro
Caro Alessandro, io sceglierei la prima opzione: la frase introdotta da “finché” è una temporale con una sfumatura ipotetica (ovvero non è certo che Luca sarà ripescato) che dipende da una verbo al passato, per questo si usa il congiuntivo trapassato (in questo caso passivo) e non imperfetto.
Un saluto
mi è piaciuto tanto è stato molto facile grazie.
Caro Diego, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
mi è servito molto questo esercizio
Cara Martina, benvenuta su Intercultura blog; se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Se fossimo tutti dello stesso parere, sarebbe bellissimo
Cara Lucia, il periodo che mi scrivi è corretto, è un periodo ipotetico della possibilità. Per approfondire l’argomento: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/.
A presto
Vorrei che Sabrina trascorresse/trascorra le vacanze con noi?
Quale congiunto usare? trascorresse o trascorra?
Cara Manuela, quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale (vorrei) per esprimere contemporaneità o posteriorità nella subordinata ci sarà il congiuntivo imperfetto (trascorresse), mentre per esprimere anteriorità il congiuntivo trapassato (avesse trascorso). Per approfondire: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/31/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-2/. Se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.
A presto
avrei potuto essere aiutato o aiutata ( a seconda di chi lo dica) è giusta come espressione ???!! invece avrei potuto essere stato aiutato/aiutata è oltreché più rara della prima anche ridondante e quindi in definitiva sbagliata, non è vero?
Caro Fabio, entrambe le frasi sono corrette.
Un saluto
…le invio la lettera, ci farebbe piacere se venisse letta nell’incontro di domenica
o meglio: …..ci farebbe piacere che fosse letta nell’incontro di domenica
quale delle due frasi è meglio utilizzare? grazie Luisa
Cara Luisa, io sceglierei la prima.
A presto
Buonasera, quale frase è corretta ” Mi aspettavo che i maestri fossero severi e che ci dessero tanti compiti” o “Mi aspettavo che i maestri sarebbero stati severi e che ci avrebbero dato tanti compiti”.
Caro Emmaus, entrambi i periodi sono corretti, con una differenza di significato: nel primo esempio l’uso del congiuntivo imperfetto nelle subordinate (fossero, dessero) esprime un rapporto di contemporaneità tra reggente e subordinate, nel secondo esempio l’uso del condizionale passato (sarebbero stati, avrebbero dato) esprime un rapporto di posteriorità tra reggente e subordinate. Per ripassare le regole sulla concordanza dei tempi, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/
Se hai altri dubbi, non esitare a scrivermi.
Un saluto
Salve professore, ho un dubbio sulla concordanza dei tempi. Quali delle due frasi è corretta?
„È bellissimo perché è come se io stia passando un altro pomeriggio con te“
„è bellissimo perché è come se io stessi passando un altro pomeriggio con te“.
Quale tipo di congiuntivo bisogna usare, e perché? Grazie per la risposta, saluti
Cara Ama, “come se” introduce una proposizione comparativa di analogia (di somiglianza o di uguaglianza) con valore ipotetico, il verbo è al congiuntivo imperfetto o trapassato, quindi l’opzione corretta è: “è bellissimo perché è come se io stessi passando un altro pomeriggio con te”.
Un saluto
Salve, nelle frasi “Si fosse degnata di ringraziarmi!” e “Avesse cambiato idea!” parliamo di un congiuntivo indipendente, e in particolar modo “desiderativo”. Infatti il congiuntivo trapassato nelle nostre frasi indipendenti (fosse degnata, avesse cambiato) si usa per esprimere un desiderio riferito al passato che non si è mai avverato.
Giusto?
Caro Gianluca, è corretto.
ok
Salve, di base “È certo che” (e simili) richiede l’indicativo. Tuttavia, quando ci si riferisce ad una situazione passata per indicare che la sicurezza è stata successivamente smentita dalla realtà (controfattualità), si può ricorrere al congiuntivo. Oppure, si può ricorrere al congiuntivo (con “È certo che” e simili) quando la frase dipendente viene dislocata a sinistra (anche se il verbo della frase principale non lo richiede). E, in più, si può ricorrere al congiuntivo anche quando (sempre dopo un verbo che esprime certezza come nel nostro caso) si vuole sottolineare l’elemento della soggettività (anche nell’ambito di una cosa data per certa); come dire: non è sicuro per tutti, non è una realtà scientifica e oggettiva, è una certezza mia, della mia mente: allora può essere anche stilisticamente più raffinato scegliere il congiuntivo, che, oltre che dell’incertezza e del dubbio, è il tipico modo della soggettività. Quindi, facendo alcuni esempi, scriverei:
1″È certo che è bravo” (indicativo)
2 “Ero certo che dicesse la verità” (invece mentiva; congiuntivo)
3 “Che dicesse la verità, è certo” (dislocazione, congiuntivo, in più stiamo esprimendo anteriorità con valore durativo nel passato)
4 “Sono certo che dica la verità” (soggettività, congiuntivo).
Corretto?
Caro Filippo, è corretto.
fantastico! grazie mille! sono anni che sto cercando imparare bene, italiano! i congiuntivi sono difficili, e ho sempre confusione. Direi li e’ spiegato chiaro, si capisce molto meglio!
Cara Mahsa, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Sappiamo che “Non è che” può reggere il congiuntivo:”Non è che sia contrario ciò, anzi.. “; quindi, di conseguenza, penso sia corretto, l’uso del congiuntivo, anche sotto forma di interrogativa diretta: “Non è che il colpevole sia lui?”. Certo è che, in forma di interrogativa diretta, l’indicativo, con l’espressione “Non è che”, è altrettanto corretto: “Non è che il colpevole è lui?”.
Corretto?
Caro Guglielmo, è corretto.
Se nella reggente figura il condizionale presente di un verbo indicante volontà, desiderio, opportunità (come volere, desiderare, pretendere, esser conveniente, aspettare, con il senso di “Attendere ansiosamente o fiduciosamente, desiderare”; e simili;…), la dipendente si costruisce col congiuntivo imperfetto:
1) “Mi aspetterei che si facesse avanti”.
2) “Non mi aspetterei che tutti fossero d’accordo con me”.
Come accennato all’inizio, “aspettare”, in questi casi, e usato con il significato di “Attendere ansiosamente o fiduciosamente, desiderare”, e non, prettamente, di “Essere o restare in attesa dell’arrivo di qualcuno o del verificarsi di qualcosa” (allora in quel caso nelle subordinate, rette da un condizionale presente nella principale, avremmo usato il congiuntivo presente); nella seconda frase è altrettanto corretto il congiuntivo imperfetto, in quanto il verbo “aspetterei” (preceduto dalla negazione) significa comunque attendere nella speranza di non ricevere o di non ottenere qualcosa, un consenso, etc. Per completezza, le riporto alcuni esempi, qualora utilizzassimo il verbo “aspettare”, ma non con il senso di “Attendere ansiosamente o fiduciosamente, desiderare” (quindi rientrante nella categoria dei verbi indicanti “volontà, desiderio, ecc.”), bensi con quello (e quindi non rientrante nella categoria dei verbi indicanti “volontà, desiderio, ecc.”) di “Essere o restare in attesa dell’arrivo di qualcuno o del verificarsi di qualcosa”:
3) “Aspetterei che i negozi aprano”.
Penso sia tutto corretto…
Caro Filippo Maria, è tutto corretto.
Salve prof. Anna,
Avrei un dubbio: Se sapessi che fosse giusto, mi impegnerei
Se sapessi che sarebbe giusto, mi impegnerei
Quale delle due è corretta?
Grazie
Cara Maria, la frase introdotta da “che” è un’oggettiva retta dal verbo “sapere” che può reggere l’indicativo (se sapessi che è giusto) oppure il condizionale (se sapessi che sarebbe giusto).
Un saluto
Buongiorno Prof. Anna.
le chiedo se questa frase, estrapolata da un commento su Facebook, è formulata correttamente:
“Lo sapevo perché è stato sbagliato dall’inizio ma pensavo che avreste fatto una ristrutturazione che potesse ripristinare la possibilità.”
Grazie per la risposta.
Cara Maria, la frase è corretta, un po’ macchinosa forse.
E’ corretto scrivere:
Sarei disponibile solo se non c’è nessun altro che sia disponibile.
Cara Tiziana, non è necessario usare il congiuntivo: “Sarei disponibile solo se non c’è nessun altro che è disponibile”.
Un saluto
Salve, se potete aiutarmi, la frase è questa: Già da venerdì scorso dopo la riunione girava voce che ero candidata!!
Si deve per forza usare che fossi o è accettabile nei limiti colloquiali usare anche che ero candidata.
grazie molte.
Caro Domenico, in questo caso è necessario usare il congiuntivo.
A presto
quale frase è corretta : non risulta che ABBIA effettuato
oppure non risulta che HA effettuato
Caro lui, è corretta la frase con il congiuntivo: “non risulta che abbia effettuato”.
A presto