Caro lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi approfondiremo la nostra conoscenza del congiuntivo, facendo particolare attenzione agli usi di questo modo verbale nelle frasi dipendenti.
Buona lettura!
Prof. Anna
Sappiamo che il modo congiuntivo presenta l’azione espressa dal verbo come incerta, ipotizzabile, desiderata, dubbia o soggettiva e abbiamo già visto come venga usato nelle frasi dipendenti dopo certi tipi di verbi, per esempio i verbi che esprimono un sentimento, un dubbio, una volontà, un’opinione, ecc.
Oggi vedremo in quali tipi di proposizioni dipendenti bisogna usare il congiuntivo.
Il congiuntivo è obbligatorio nelle proposizioni:
• FINALI → introdotte da affinché, perché: ti dico questo affinché tu capisca bene la situazione;
• ESCLUSIVE → introdotte da senza che: voglio dire quello che penso senza che tu ti offenda;
Inoltre il congiuntivo è usato, talvolta in concorrenza con l’indicativo, in molti altri tipi di frasi dipendenti:
• IPOTETICHE → introdotte da nel caso che, caso mai, qualora: ti lascio la cena in caldo qualora ti venga fame;
• CONSECUTIVE → introdotte da in modo che, cosicché, in maniera tale che: gli ho spiegato bene l’uso del congiuntivo in modo che possa parlare italiano correttamente;
• COMPARATIVE → il congiuntivo si usa nella frase dipendente che indica il secondo termine di paragone: è più semplice di quanto tu creda;
• CONCESSIVE → ovvero nelle frasi introdotte da: benché, malgrado, nonostante, sebbene: nonostante io vada sempre in palestra, non mi sento per niente in forma;
• CAUSALI → introdotte da non perché: vado via non perché sia stanco, ma perché mi sto annoiando; Luca non mangia non perché non abbia fame, ma perché non gli piace la cucina cinese;
• TEMPORALI → introdotte da prima che: facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi;
• ECCETTUATIVE → introdotte da a meno che, tranne che: possiamo cenare al ristorante a meno che tu non abbia voglia cucinare qualcosa a casa;
• LIMITATIVE → introdotte da per quel che, per quanto: per quanto ne sappia, Marta è sempre stata una ragazza onesta;
• PROPOSIZIONI A VALORE RESTRITTIVO → introdotte da purché, a patto che, a condizione che: stasera verrò alla festa purché tu mi riaccompagni a casa;
• RELATIVE → nella subordinata relativa il congiuntivo indica una limitazione o un requisito: cerco qualcuno che si intenda di moda; Marco è l’unico che possa aggiustarmi la macchina;
• DICHIARATIVE → precisano il significato di un elemento contenuto nella frase principale: penso questo: che tu sia stato poco gentile.
Cara Professoressa Anna,
Buonasera!
Ho fatto questi esercici com um pò di facilita, ma penso che sarà meglio fare um ripasso della gramatica.
Cordiali saluti,
Milton.
Ho fatto tutto bene!!!!!!!!!!!!!!! Che allegria!
Oh! senza sbagli!! Era facile oggi. Grazie Prof. Anna perche questo mi dia coraggio!
Saluto affectuoso di Maria
l’esempio della frase eccettuativa mi sembra sbagliato. che ne pensate?
ciao, mi chiamo faye ho 12 anni e io studio italiana. io sono olandese
ciao, mi chiamo Faye. ho dodici anni.
io sono francese
Ciao Faye, benvenuta sul Intercultura blg!
A presto
Prof. Anna
Professoressa, ma è sicura dell’accento sul „perche”? Mi pare che sia corretto l’accento acuto: “perché”, non quello grave.
Cara Kamila, hai ragione, un errore di battitura.
Grazie per la segnalazione.
A presto
Prof. Anna
Ciao Prof.Anna
Sono Silvia dalla Argentina,studio italiano da 5 anni e credo che questi essecizi sono molto interessanti per ripassare la grammatica. Grazie per darci questa opportunita.
A presto
silvia
Salve a tutto il Gruppo del sito Zanichelli.
Complimenti. Per quanto riguarda il Vs. impegno e tutto il Vs. lavoro, ritengo che sia un Gran Progetto da portare avanti!!!!
Cara Marilù, grazie per la tua gentilezza.
A presto
Prof. Anna
Salve, Professoressa- Se ci fossero sempre le opzioni da cui potevo scegliere, tipo fornisce Lei in questo test, io sarei in grado di parlare correttamente la maggiorparte delle volte. Il problema si presenta quando le mie scelte esistono solamente nella mente, e devo partire da zero! Comunque, la ringrazio molto per la pratica.
Kate
Cara prof. Anna,
Ho un serio dubbio su quale delle seguenti due forme usare:
1 – “.. non penso che siano..”
2 – “.. non penso che saranno..”
Mi può aiutare?
Grazie e cordiali saluti
Marco
Caro Marco, sono corrette entrambe le frasi ma la prima si riferisce al presente e l’altra al futuro, dipende appunto se la frase retta dal congiuntivo si riferisce al presente o al futuro.
A presto
Prof. Anna
ho seguito i vostri consigli ed è andato tutto bene evviva! che gioia!
Mi scusi professoressa, ma il congiuntivo nelle consecutive non è obbligatorio vero? Perché secondo le grammatiche la proposizione consecutiva regge l’indicativo: il congiuntivo può essere posto per esprimere eventualità o con il cosicché per esprimere una proposizione finale, non credo sia obbligatorio!! E’ solo per evitare un’errore: nell’esercizio 10 è chiaro che l’unica possibilità è il congiuntivo, ma in realtà non bisognerebbe usare il futuro indicativo?
Caro Alessio, le proposizioni consecutive hanno il verbo all’indicativo, si ha il congiuntivo quando la conseguenza è soltanto ipotetica o possibile, mentre si usa il condizionale per indicare una conseguenza realizzabile soltanto a certe condizioni, per esempio: sono così stanco che mi addormenterei.
A presto
Prof. Anna
Good sense of telling, and careful clause to obtain truth regarding my presentation focus, which i am free to consign in academy.
Gli esercizi sono troppo facili, ma ti danno comunque un’idea su come è formato il tempo verbale
“perché”, terminando per “e” chiusa, andrebbe scritto con l’accento acuto.
Caro Francesco, è così.
A presto
Prof. Anna
è giusta questa frase: si era determinata a farlo in modo tale che chiunque fosse transitato su quel tratto di strada avrebbe visto solo la sua opera.
Vi ringrazio in anticipo
Gigi
Caro Gigi, “si era determinata” non è corretto, in questo caso non si usa “si”, quindi “era determinata”.
A presto
Prof. Anna
Ciao Professoressa
Ho ancora un dubbio. Con “l’unico” usiamo sempre il congiuntivo? La frase “Marco è l’unico che può aggiustarmi la macchina” è sbagliata o si può dire così?
Grazie
Cordiali saluti
Cara Barabara, è corretto usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Coinzidentale ho trovato anche questa lezione, perché ho cercato sul sito “fare la spesa”, perché ne volevo avere chiara e le parole che siano chiarite nella questa lezione, volevo anche conoscere e le ho studiato oggi è ho compito due frase scorrette e vado a studiarne ancora molto bene. Anche mi piaconno le due lezione e ho anche visto un paio oltre lezzione che vorrei studiare ancora. Ho girato questa lezione. Sono veramente felice e contenta che ho trovato questo blog e anche con Lei.
Con saluti cordiali dal Olanda
Anita
Cara Anita, meglio dire “casualmente ho trovato anche questa lezione”, complimenti per il tuo impegno e il tuo entusiasmo!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Per la suoCorrezione sono grazievole come al solito e questa mi ricorderò certamente e Lei vedrà che l’userò correttamente in futuro, anche in causa il mio entusiasmo. Un paio giorni fa, ho pensato che potrai parlare ‘l’italiano con qualcuno chi indossava un t-shirt con il testo della gara Formulo Uno di due anni fa sul circuito Monte Carlo, scritto in L’italiano, ma lui non capiscava non molto da cui gliel’ho detto. Lui mi ha chiesto oppure parlo il francese, ma ho detto nel suo lingue:”Solo poche parole; mi scusi”. Mi è stato piacevole. Questo mi è successo in. Un tangenziale di Rotterdam, dove abitano molte persone delle diverse nazionalità, che mi piace, perché laggiù è molto accoglienza e volentieri ci vado e anche non è lontano da cui abito.
Con saluti cordiali dal Olanda
Anita
Cara Prof.ssa Anna,
Perché mi sono accorgo che ho scritto una falsa parole, la correggo: ho scritto:” Mi è successo in un tangenziale di Rotterdam”, ma avevo dovuto scrivere:” Mi è successo in una periferia di Rotterdam”. Un tangenziale è una totale diversa cosa di una periferia e rileggendo tutti i commenti, anche il mio, mi sono accorgo, con quello sono felice e contenta; perciò mio correzione ed si sbagliando è imparare.
Con saluti dal Olanda
Anita
Cara Ania, ancora più corretto sarebbe: “mi è successo nella periferia di Rotterdam”.
Un saluto
Prof. Anna
Utile
Buon giorno, vi scrivo poiché non mi è chiaro cosa sia preferibile adottare nella seguente frase
Come riportato nelle nostre comunicazioni, qualora il profilo di suo fratello risulti/risultasse idoneo rispetto alle posizioni ricercate sarà nostra cura contattarlo per approfondimenti.
Cara Rebecca, sono corrette entrambe le frasi, il congiuntivo imperfetto determina una minore probabilità che quanto viene ipotizzato effettivamente si realizzi rispetto al congiuntivo presente.
A presto
Prof. Anna
Spiegazioni chiare! Grazie mille!
Comunque vorrei sapere se dopo “caso mai” va usato l’indicativo o il congiuntivo. Grazie!
Caro Artusi, è necessario usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Il congiuntivo si usa dopo l’espressione “il fatto che”?
Caro Gabriele, è necessario il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Suggerisco di cambiare la frase proposta come esempio di causale (Luca non mangia non perché non abbia fame, […]). Non é di immediata comprensione, soprattutto per studenti di italiano ai primi anni. (troppe negazioni)
Cara Serena, grazie per il suggerimento, ho inserito anche un’altra frase.
A presto
Prof. Anna
Spero abbia capito bene, mi confermi !
Caro Rocco, non ho capito a cosa ti riferisci.
A presto
Prof. Anna
1 – Ci veidamo martedì salvo che piova ( signfica che se piove non ci vediamo )
2 – Fiorello era cresciuto insieme col signor Vispi, salvo il fatto che questi era diventato ricco padrone” ( significa ” con l’unica differenza che”, “ma” , ” mentre ” , ” al contrario ” , cioè a marcare la differenza tra i due ; quindi ” il padrone ” è diventato, probabilmente, più ricco di Fiorello )
Cara Emma, nel primo caso “salvo che” significa “a meno che, eccetto il caso che” e la frase è corretta, la seconda frase invece non funziona, “salvo” non significa “ma” o “al contrario”.
Un saluto
Prof.Anna
Mi trovo di fronte a questa frase e mi sorge un dubbio:
Quando la zia mi (invitare)………………. a cena, spero che mi prepari le tagliatelle al ragù.
nella principale io inserirei il futuro semplice (inviterà) non l’indicativo presente (invita).
voi cosa ne pensate?
Cara Lia, usare il futuro semplice sarebbe corretto, ma il presente non è scorretto. Nel parlato e in tutti i contesti informali il presente si può usare invece del futuro, solitamente però in questi casi è presente un avverbio o un’altra determinazione temporale a cui è demandato il compito di collocare cronologicamente l’azione.
Un saluto
Prof. Anna
“Qualora ti eleggano” “Qualora ti elegessero”; ho letto che entrambe le forme sono corrette; ma con il congiuntivo presente l’ipotesi è vista come piú probabile rispetto a “qualora vi arrivassero (ma entrambe sono corrette)”. Il congiuntivo presente si può usare in un contesto al presente, quando si sceglie di indicare una probabilità meno remota di quella espressa dal congiuntivo imperfetto (più remota, più lontana anche in termini desiderio e possibilità). Il congiuntivo imperfetto determina una minore probabilità (nell’ottica mentale del parlante) che quanto viene ipotizzato effettivamente si realizzi, rispetto al congiuntivo presente (alta probabilità che qualcosa si realizzi). Tuttavia ripeto che entrambe le forma sono corrette (anche se ormai utilizzate in usi per lo più elevati o ricercati)
Corretto?
Cara Veronica, è corretto.
“Hanno litigato seriamente non perché fosse cattivo il fratello, ma perché mancavano le istituzioni”; “non perché” introduce una proposizione causale esplicita al congiuntivo imperfetto (la quale è una proposizione subordinata che indica la causa per cui avviene ciò che è espresso nella proposizione reggente “hanno litigato”), ovviamente al passato.
Corretto?
Corretto.
Espressioni “Per quanto ne sappia”, “Per quanto ne so”.
Entrambe sono corrette, ma con degli accorgimenti…Le frasi limitative introdotte da “per quanto” possono essere seguite dall’indicativo o dal congiuntivo:
“Piero è stato via tutta la settimana per quanto ne so” (Io ho usato l indicativo per dare una maggiore connotazione di certezza, cioè per quanto riguarda la mia sfera di conoscenza).
“Per quanto ne sappia, Maria era contenta di questo accordo” (Io ho usato il congiuntivo invece per dare una maggiore connotazione d’incertezza; qui “per quanto ne sappia” si avvicina a “suppongo”).
Tuttavia, l uso del congiuntivo sicuramente è molto più tipico del linguaggio formale.
In aggiunta, se invece queste frasi sono introdotte da “che”, si usa solo il modo congiuntivo:
“Anna è laureata in medicina, che io sappia”.
“Nessuno al mondo è riuscito a fare di meglio, che io sappia”.
Mi sembra giusto…
Caro Enzo, è giusto.
Anche in questa useremo il congiuntivo, in quanto la proposizione limitativa, che è una proposizione subordinata che limita la validità di quanto detto nella proposizione reggente (e l’uso del congiuntivo ha anche una funzione concessiva), specifica che quanto è in essa dichiarato vale solo relativamente a un certo ambito o punto di vista: “Ti metterò la crema, per quanto possa darti sollievo”.
Ok?
Corretto.
Stessa sfumatura limitativa, ma col congiuntivo imperfetto in riferimento al passato: “Diedi loro una mano per quanto fosse possibile (sto esprimendo contemporaneità)”. In più, non avrei potuto scrivere “Diedi loro una mano per quanto sia stato possibile” perché Il congiuntivo passato (sia stato+possibile) si distingue dal congiuntivo imperfetto per il fatto di non poter essere usato in costruzioni dove il verbo della principale è al passato (Diedi).
Sbaglio?
Caro Enzo, non sbagli.
Concordanza temporale con l espressione “per quanto” con valore limitativo (subordinata limitativa).
Al presente:
1 Lo faccio, per quanto sia possibile (contemporaneità)
2 Lo faccio, per quanto sia stato possibile (anteriorità?)
3 Lo faccio, per quanto sarà possibile (posteriorità)
Al passato:
4 L ho fatto, per quanto fosse possibile (contemporaneità)
5 L ho fatto, per quanto fosse stato possibile (anteriorità)
6 L ho fatto, per quanto sarebbe stato possibile (posteriorità?)
Potrebbero essere corrette?
Caro Costantino, sono corrette (attenzione: l’espressione).
“In modo tale che” regge il congiuntivo?
Caro Massimo, sì.
“Si dà il caso che” ho letto che regge il congiuntivo; è corretto?
Caro Lauro, è corretto.
Congiuntivo limitativo e Congiuntivo dubitativo:
Congiuntivo limitativo:
Ad esempio, “Che io sappia, oggi tizio usciva alle 13, quindi ancora dovrebbe essere in ufficio”. In questo caso “Che io sappia” significa ”per quanto ne so io“. Qui il congiuntivo limitativo rientra nella proposizione dipendente limitativa.
Congiuntivo dubitativo:
Ad esempio, con la stessa espressione “che io sappia”, ma con un senso diverso e dubitativo; “Che tu sappia/che voi sappiate, ecc, Giovanni è ancora in ufficio?”. Qui “che tu sappia” significa “Hai qualche informazione in merito?”, “Hai saputo notizie da lui o da qualcun altro?”; o più precisamente ho dei DUBBI (dubitativo) sulla presenza di Giovanni, per cui chiedo informazioni. Tuttavia, allo stesso tempo, oltre che dubitativo, il congiuntivo può avere anche qui un valore limitativo: infatti è come se dicessimo “Per quanto riguarda la tua sfera di conoscenza (“che tu sappia”, quindi), Giovanni è ancora in ufficio?”. Quindi direi dubitativo (per via dell’interrogazione e del dubbio), ma anche limitativo, per via della limitazione della conoscenza.
Corretto?
Caro Filippo, il tuo ragionamento è corretto.
1)Cercavo un posto in cui ci fosse un castello
…”in cui” introduce una relativa (al passato) al congiuntivo con valore direi limitativo.
Esatto?
Cara Laura, è esatto.
Esercizio interessante e completato con successo. Per fortuna.:)
Mi trovo però qui perchè mi sono trovato a correggere una frase di un amico che scriveva: ” i piloti di jet volano come se possano rinascere” . Io ho corretto in “i piloti di jet volano come se potessero rinascere”.
La spiegazione che ho dato è dovuta al fatto che ci troviamo davanti ad un periodo ipotetico, che come lei riporta qui sopra, in concorrenza all’indicativo si esprime il congiuntivo. Ma in questo caso, ho argomentato, che si usa il congiuntivo imperfetto perche siamo nel campo di una ipotesi irrealizzabile con un periodo ipotetico misto. Indicativo presente e congiuntivo imperfetto. E’ corretta la mia argomentazione?
Grazie
Cara Giulia, non si tratta di un periodo ipotetico, la frase introdotta da “come se” è una comparativa ipotetica, queste proposizioni hanno il verbo al congiuntivo solitamente imperfetto o trapassato; per ripassarle puoi leggere questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2023/03/30/le-proposizioni-comparative-di-analogia-o-di-somiglianza/.
Un saluto e a presto