Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi ripassiamo un importante modo verbale: il congiuntivo.
Vedremo insieme come si coniuga e soprattutto quando deve essere usato.
Buona lettura!
Prof. Anna
Il congiuntivo presenta l’azione espressa dal verbo come incerta, desiderata, dubbia.
Se chi parla presenta un fatto per lui certo e reale usa il modo indicativo, se invece esprime un dubbio, un’ipotesi, un desiderio, una volontà, usa il modo congiuntivo, che è il modo della possibilità, della soggettività e dell’incertezza.
Vediamo prima di tutto come si coniuga il congiuntivo:
ARE cantare |
ERE vedere |
IRE sentire |
IRE finire |
che io canti | che io veda | che io senta | che io finisca |
che tu canti | che tu veda | che tu senta | che tu finisca |
che lui, lei canti | che lui, lei veda | che lui, lei senta | che lui, lei finisca |
che noi cantiamo | che noi vediamo | che noi sentiamo | che noi finiamo |
che voi cantiate | che voi vediate | che voi sentiate | che voi finiate |
che loro cantino | che loro vedano | che loro sentano | che loro finiscano |
ESSERE | AVERE |
che io sia | che io abbia |
che tu sia | che tu abbia |
che lui, lei sia | che lui, lei abbia |
che noi siamo | che noi abbiamo |
che voi siate | che voi abbiate |
che loro siano | che loro abbiano |
Vediamo ora come si coniuga il congiuntivo dei principali verbi irregolari:
ANDARE: vada, vada, vada, andiamo, andiate, vadano;
BERE: beva, beva, beva, beviamo, beviate, bevano;
DARE: dia, dia, dia, diamo, diate, diano;
DIRE: dica, dica, dica, diciamo, diciate, dicano;
DOVERE: debba, debba, debba, dobbiamo, dobbiate, debbano;
FARE: faccia, faccia, faccia, facciamo, facciate, facciano;
POTERE: possa, possa, possa, possiamo, possiate, possano;
RIMANERE: rimanga, rimanga, rimanga, rimaniamo, rimaniate, rimangano;
SALIRE: salga, salga, salga, saliamo, saliate, salgano;
SAPERE: sappia, sappia, sappia, sappiamo, sappiate, sappiano;
STARE: stia, stia, stia, stiamo, stiate, stiano;
TENERE: tenga, tenga, tenga, teniamo, teniate, tengano;
USCIRE: esca, esca, esca, usciamo, usciate, escano;
VENIRE: venga, venga, venga, veniamo, veniate, vengano;
VOLERE: voglia, voglia, voglia, vogliamo, vogliate, vogliano.
USO DEL CONGIUNTIVO
Il congiuntivo si usa prevalentemente nelle frasi subordinate ed è determinato dal verbo della frase principale, dal tipo di subordinata e da certe espressioni che precedono il verbo.
Il congiuntivo in certi casi si usa anche in frasi indipendenti.
Vediamo ora quando si usa:
• L’uso del congiuntivo in frasi indipendenti:
nelle frasi indipendenti il congiuntivo è usato per esprimere:
⇒ un desiderio o un augurio: possiate essere felici per tutta la vita!;
⇒ un dubbio o una supposizione: non è ancora arrivato: che abbia perso il treno?;
⇒ un’esortazione, un invito: abbia un po’ di pazienza! vada via di qui immediatamente! ( il congiuntivo si usa al posto dell’imperativo nelle terze persone e nella prima plurale);
⇒ una concessione: abbia pure commesso degli errori, ma è sempre un amico.
• L’uso del congiuntivo in frasi subordinate:
si usa in un gran numero di frasi subordinate, vediamo insieme quali sono i verbi che reggono il congiuntivo:
⇒ verbi che esprimono sentimento: temere, piacere, dispiacere, avere paura, sperare, essere contento / felice, vergognarsi:
spero che Marco arrivi presto, sono contento che tu stia bene;
⇒ verbi che esprimono opinione: credere, pensare, ritenere, supporre, avere l’impressione:
credo che loro debbano lavorare di meno, ho l’impressione che tu non dica la verità;
⇒ verbi che esprimono volontà: volere, desiderare, preferire, pretendere, ordinare, ordinare, vietare, permettere:
voglio che tu finisca di mangiare, preferisco che voi veniate da me;
⇒ verbi che esprimono un dubbio: dubitare, non essere sicuro / certo:
dubito che domani ci sia il sole, non siamo sicuri che tu stia bene;
⇒ verbi impersonali: basta, conviene, bisogna, occorre, pare, può darsi, sembra:
bisogna che tu studi di più, pare che loro non vogliano venire;
⇒ il verbo "essere" alla forma impersonale + aggettivo, avverbio o nome:
è meglio che voi vi comportiate bene, è impossibile che Marco non voglia venire;
⇒ il verbo "dire" alla forma impersonale:
si dice che Parigi sia una bellissima città;
⇒ il congiuntivo si usa con le espressioni: prima che, senza che, qualsiasi (qualunque), chiunque, comunque:
esco dalla classe senza che il professore se ne accorga; sarò soddisfatta, comunque vada l’esame.
ATTENZIONE!
Quando il soggetto della frase con il verbo all’indicativo è uguale al soggetto della frase con il verbo al congiuntivo non si usa CHE + congiuntivo ma DI + infinito:
credo di essere in ritardo = credo che io sia in ritardo;
mentre i verbi "potere", "volere", "dovere", "preferire", "desiderare" sono seguiti dall’infinito :
non voglio venire;
preferisco uscire con te.
Ciao Anna,
sono qui di nuovo con le mie domande.
Ci sono alcune cose che non riesco a capire bene.
Cioé:
Ha lampeggiato tutta la notte. oppure:
É lampeggiato tutta la notte.
Ha nevicato tutto il giorno.
É nevicato tutto il giorno.
Ha vissuto quattro anni in Italia,
perció parla bene la lingua.
É vissuto quattro anni in Italia…
L’uccello ha volato via dall’albero.
L’uccello é volato via dall’albero.
Per fortuna non ha piovuto.
Per fortuna non é piovuto.
Non ho potuto addormentarmi.
Non mi sono potuto addormentare.
Qual é giusto?
Grazie mille!
Cate
Cara Cate, nei casi che mi proponi è possibile sia l’uso dell’ausialiare “avere” sia di “essere”: ha lampeggiato = è lampeggiato; ha nevicato = è nevicato; ha vissuto = è vissuto; ha piovuto = è piovuto; ho potuto addormentarmi = mi sono potuto addormentare; mentre “volare” richiede un ausiliare diverso a seconda del significato, per esempio: l’aereo ha volato per quattro ore, ma: l’aereo è volato a Londra, quindi: l’uccello è volato via dall’albero.
A presto
Prof. Anna
E bene di ripetere una volta il congiutivo. Ho fatto 2 sbagli: frase 4 e 7. Per la frase 4 pensavo che 2 possibilite fossero possibile e per frase 7 non sapevo che qualsiasi domande anche un congiuntivo.
Sono sempre molto contenta di questa lezione settimanale.
Grazie!
Gent.ma volevo chiedere se poteva visionare qualche mia relazione per capire se faccio errori grammaticali???oppure se può indicarmi qualche soluzione al caso.
Grazie
Cara Atena, se vuoi puoi inviarmi le frasi in cui pensi di aver fatto errori o i passaggi di cui sei più insicura.
Un saluto
Prof. Anna
Scusate prof ma si dice
Fosse una volta che me ne andasse una giusta
Sarebbe una volta che me ne andasse una giista
Caro Davide, si può dire: “ci fosse una volta che me ne va una giusta”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa, sono brasiliana piacio molto la lingua l`italiana, sono iniciante e ringrazio questa bellissima lezione arreverderLa…
Ciao Inilceia, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Buon giorno professoressa! Io sono straniero, ma sono appassionato dell’italiano! Mi servirebbe sapere quando devo dire: mangiano o mangiono, bevono o bevano, guardano o guardono, cioe, quando devo mettere o o a. Poi vorrei sapere quando si dice guardino, bevino, sentino ecc. Grazie mille in anticipo! Buona giornata!
Caro Giovanni, la vocale della desinenza della terza persona plurale (e delle altre persone) dipende dal modo e tempo verbale (indicativo, congiuntivo, presente, imperfetto ecc.) e dalla coniungazione del verbo (are, ere, ire). Le forma “mangiono”, “guardono”, “bevino”, “sentino” non esistono. “Bevono” è indicativo presente, “bevano” è congiuntivo presente; “guardano” è indicativo presente, “guardino” è congiuntivo presente; “sentono” è indicativo presente, “sentano” è congiuntivo presente. Per ripassare le coniungazioni e la formazione di indicativo e congiuntivo ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2009/10/15/il-presente-indicativo/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/06/16/ripassiamo-il-congiuntivo/.
A presto
Prof. Anna
cara prof.Anna vorrei sapere il significato di ‘permetterselo’ e come si usa grazie.
Caro Abdelmageed, “pemetterselo” viene dal verbo “permettere” nella sua forma riflessiva “permettersi” insieme al pronome diretto “lo”, che funge da complemento oggetto; “permettersi” significa: concedersi qualcosa in particolare se comporta una spesa, prendersi la libertà di fare qualcosa. Per esempio: vorrei comprarmi un computer nuovo, ma non posso permettermelo. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
Un saluto
Prof. Anna
cara prof.Anna,vorrei sapere se i verbi seguenti chiedere ,dire .domandare reggono il congiuntivo o no .e quando si usano come verbi principali nel corso del trasferimento dal DD al DI ,il verbo della dipendente e’ al congiuntivo.grazie.per conclusione volevo dirle grazie di tutto,lei e’ molto gentile.
Caro Abdelmageed, i verbi che mi proponi non reggono in congiuntivo; nemmeno quando uso il discorso indiretto: Luca dice che sei andato via presto. Spero di aver capito bene la tua domanda.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Ana,
Mi è piaciuto davvero questi tipi di esercizi!!!
Abbiamo bisogno sempre di essere in contatto con la Lingua Italiana.
Un Saluto,
Genoveva
Cara Genoveva, un saluto anche a te!
Prof. Anna
cara prof,Anna questa frase ‘quello che facciamo agli altri saro’ fatto a noi nel futuro e alla resa dei conti pagheremo certamente il prezzo.questa frase l’ho fatta ma sento che c’e’ qualcosa che non va.vorrei sapere se esiste in italiano un proverbio o un modo di dire quello che intendo.grazie in anticipo.
Caro Abdelmageed, c’è solo un errore nella tua frase cioè “sarò” invece che “sarà” quindi: “quello che facciamo agli altri sarà fatto a noi e alla resa dei conti pagheremo certamente il prezzo”, in Italia per esprimere questo concetto di solito si dice: “non fare agli altri quello che non vorresti essere fatto a te”.
A presto
Prof. Anna
Perché “non fare agli altri quello che non vorresti essere fatto a te?” E non “non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te?
Cara Alba, sono corrette entrambe le possibilità.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa o un dubbio, vorrei sapere come si deve dire
Magari loro fischino ancora o loro fischiassero ancora.
Magari loro sentano ancora o loro sentissero ancora
Magari loro fischino ancora o loro fischiassero ancora.
Penso che la parola magari in questo caso sia un dubbio quindi si usa il congiuntivo. Ma non sono sicura se si deve usare il congiuntivo presente o imperfetto.
Grazie per l’aiuto.
Marta
Cara Marta, dopo “magari” è necessario usare il congiuntivo imperfetto.
A presto
Prof. Anna
Ottimi esercizi, ne abbiamo bisogno specialmente quano oltre al globbish siamo sommersi da migliaia di persone e messaggi che strapazzano la lingua italiana.
Cara Patrizia, il congiuntivo si usa dopo i verbi che esprimono sentimento, quindi anche dopo il verbo “piacere” se non c’è identità di soggetto, per esempio: mi piace che tu vada al cinema, quindi non è una questione stilistica, l’indicativo non dovrebbe essere usato; se c’è identità di soggetto, si userà l’infinito: mi piace andare al cinema.
A presto
Prof. Anna
io voglio sapere come si usano il verbi.
Salve Prof. Anna
vorrei chiederLe cortesemente come insegnare in modo semplice il Congiuntivo a mio figlio (9 anni IV elementare)
Grazie mille
Cara Cinzia, posso solo rimandarti all’articolo dedicato a questo argomento.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof., mi può indicare l’opzione giusta fra “non credo che mio figlio abbia degli amici che si drogano” e “non credo che abbia degli amici che si droghino”. Sono molto confusa.
Cara Miriam, possiamo usare l’indicativo nella frase introdotta dal “che” relativo, poiché abbiamo già usato giustamente il congiuntivo nella frase introdotta da “non credo” e quindi non è neccessario usarlo anche nella frase relativa, è corretta quindi la frase: “non credo che mio figlio abbia degli amici che si drogano”.
Un saluto
Prof. Anna
le relative sono le più fetenti in assoluto. E’ giusto dire “Non so se ci siano persone che abbiano il suv”? Oppure “che hanno il suv”? E “Mi chiedo se ci siano persone che abbiano il suv”? O “che hanno il suv”? come si fa scegliere il modo corretto da inserire?
Caro Vito, la “colpa” non è delle relative, ma è una questione legata all’uso del congiuntivo: entrambe le frasi sono corrette, useremo il congiuntivo anche nella relativa se vogliamo dare una sfumatura di eventualità o di limitazione, altrimenti possiamo tranquillamente usare l’indicativo.
A presto
Prof. Anna
Gent.ma Prof.Anna, quale è l’espressione corretta: Paolo lamenta che Giorgio disubbidisce. Oppure: Paolo lamenta che Giorgio disubbidisca?
La saluto
Debora
Cara Debora, in questo caso non è necessario usare il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna:
Si dice: Mi domandavo come farei a giocare con lei/mi domandavo come avrei fatto a giocare con lei o è necessario usare il congiuntivo in questo caso?
Cara Lucy, la frase “mi domandavo come avrei fatto a giocare con lei” è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
E’ giusto dire: ” sono sicura che ci sia una spiegazione”….?
Meglio dire: “sono sicura che c’e’ una spiegazione”
Siccome chi parla esprime certezza credo sia giusta solo la seconda frase: sono sicura che c’e’ …..
Ma stranamente mi sembra suoni bene anche la prima: son sicura che ci sia…
Grazie!
Cara Daniela, quelo che dici è esatto: è corretta la seconda frase con l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno.
Mi è sorto un dubbio che mi ha fatto andare in paranoia. xD
Siccome è inerente all’argomento trattato (congiuntivo) ho pensato potessi chiedere qua, in modo da fugare il mio dubbio.
Allora: nella frase “Dalla regia mi dicono che Osvaldo DEVE rimediare alla sua scarsa prestazione” è giusto usare il presente, o sarebbe più corretto trasformare il presente in congiuntivo? A me la frase “Dalla regia mi dicono che Osvaldo DEBBA rimediare alla sua scarsa prestazione” suona sicuramente meglio.
Aspetto la vostra risposta.
Grazie.
Caro Ale, io non userei il congiuntivo, userei o l’indicativo (dalla regia mi dicono che Osvaldo deve rimediare alla sua scarsa prestazione) oppure il condizionale (dalla regia mi dicono che Osvaldo dovrebbe rimediare alla sua scarsa prestazione); il congiuntivo potrebbe essere usato se nella principale ci fosse un verbo di opinione (dalla regia pensano che Osvaldo debba rimediare alla sua scarsa prestazione).
Un saluto
Prof. Anna
Ho più di un dubbio sull’uso del congiuntivo, spero qualcuno possa aiutarmi.
Si può dire: “di sicuro vogliono evitare che si utilizzino i soldi pubblici”? Perché stando alle regole siamo davanti ad una certezza (cioè che vogliono utilizzare i soldi pubblici) però “a orecchio” mi suona meglio l’utilizzo del congiuntivo “utilizzino” che l’indicativo “utilizzano”. E’ sbagliato quindi l’uso di “utilizzino”? Grazie in anticipo 🙂
Caro Mario, dopo “evitare che” ci vuole il congiuntivo, quindi la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna della tempestiva risposta. Mi saprebbe dire anche il perché si usa il congiuntivo in questo caso?
Caro Mario, “evitare” è uno di quei verbi che seguito da “che” regge il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
BUongiorno professoressa Anna ho dei dubbi su queste frasi:potrebbe aiutarmi?
Le hanno rimproverate perchè non (commettere) lo stesso errore.
Ti do il giornale perchè tu (potere) leggerlo.
Li ascoltiamo purchè non (parlare ) tutti insieme.
Queste frasi raggono il congiuntivo,l’indicativo o entrambi?
La ringrazio in anticipo.Alice.
Cara Alice, nelle frasi che mi scrivi ci vuole il congiuntivo: 1- le hanno rimproverate perché non commettessero lo stesso errore; 2- ti do il giornale perchè tu possa leggerlo; 3- li ascoltiamo purchè non parlino tutti insieme.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno!
Ho un dubbio sul congiuntivo:
nella frase: “mi piacciono i testi delle poesie anche quando non si capisce bene cosa vogliono dire” è piu corretto usare il congiuntivo: “vogliano dire” ??
grazie!
Marco
Caro Marco, è corretto usare il congiuntivo, in questo caso è accettabile anche l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
gentile prof.io sono un pò incerta sul modo congiuntivo vorrei un trucchetto per memorizzare + veloce per impararlo.
Grazie in anticipo miri:)
Cara Miri, purtroppo non c’è un “trucchetto”, ma vedrai che con lo studio e l’esercizio lo memorizzerai in fretta.
Un saluto
Prof. Anna
Hola brava de profesor sei aunque yo no entendía nada de lo que ha dicho, mi amigo que habla a italiano dijo seis brava como profesor y ahora mi amigo me dice todo lo que has escrito en Español
Cara Maria, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Yo etendo lo que escribir
Buongiorno, vorrei sapere come si trasforma una frase con il verbo al congiuntivo alla forma passiva.
Grazie
Caro Rocio, la trasformazione avviene mettendo l’ausiliare “essere” al congiuntivo: “credo che Paolo abbia letto il libro” = “credo che il libro sia stato letto da Paolo”.
Un saluto
Prof. Anna
🙂
Salve, ho un dubbio.
“Nella stagione successiva, i due torneranno insieme. E’ un semplice dato acquisito: come e quando ciò accade non ci viene neanche mostrato.”
E’ corretto “accade” o ci vuole “accada”?
Grazie.
Caro Gianni, io userei il futuro: “come e quando questo accadrà”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Prof.
L’altro giorno una mia amica mi ha chiesto di salire sul suo cavallo. Io le ho risposto: “No, salici tu!”. Lei sostiene che “salici” è scorretto. Io l’ho sempre usato ma ora mi vengono dei dubbi.
Grazie. Un saluto. Daniela
Cara Daniela, “salici” è corretto, infatti la particella “ci” può sostituire un complemento introdotto dalla preposizione “su”.
Un saluto
Prof. Anna
buongiorno a tutti….vorrei che voi mi aiutaste nel risolvere un dilemma grammaticale. Proprio ieri stqvo scrivendo un email alla mia professoreasa ed è sorto in me un dubbio…è piu corretto dire : ” mi chiedevo se bastasse presentare il certificato” oppure “mi chiedevo se basti presentare il certificato”?
dopo il SE in questo caso ci vuole il congiuntivo o no?
Caro Rocco, è corretta la frase: “mi chiedevo se bastasse” usiamo il congiuntivo imperfetto poiché nella principale abbiamo un tempo passato (mi chiedevo).
Un saluto
Prof. Anna
Cara Anna,
qual è il modo corretto di formulare questa frase:
– I rumors dicono che io sono la tua ragazza
– I rumors dicono che io sia la tua ragazza
Grazie,
saluti
Cara Lary, in questo caso si può usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Io non riesco a capire bene quando si USA il condizionale o il congiuntivo! Ad esempio come si dice “sapevo che quello sarebbe stato” o “fosse stato”?
Cara Emy, usiamo il condizionale passato quando la frase dipendente ha un rapporto di posteriorità rispetto alla principale, dopo il verbo “sapere” non è necessario un congiuntivo, infatti il verbo esprime certezza.
Un saluto
Prof. Anna
Buon Giorno Prof.Anna,sono nuovo del forum.L
e faccio i complimenti per le informazioni utili che ho letto.
Le scrivo perchè ultimamente noto che parlando faccio molti errori grammaticali invertendo congiuntivo con il condizionale e viceversa;tanto da spingermi a prendere ripetizioni.Sfortunatamente in questo momento non lavoro.
Vorrei che mi indicasse uno o più testi ove poter scavalcare tali lacune che non mi permettono di esprimermi come vorrei…
Grazie
Caro Goirgio, mi risulta difficile consigliarti un testo, non so quale sia il tuo livello e le tue reali esigenze; ma intanto posso consigliarti di esercitarti sul nostro blog con i numerosi test sul congiuntivo; vedrai che con un po’ di esercizio presto migliorerai.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera profesoressa: sono Tenanye di centroamerica…ho trovato il duo sitio internet, e me sembra buono….nelle actualitá studio la lingua italiana, ma il uso dell congiuntivo é difile per me…vorrei alcuni consigli per favore .. il proximo lunedí ho un test, La ringrazzio.
Cara Tenaye, ti consiglio di studiare con attenzione tutti i casi in cui il congiuntivo è necessario.
In bocca al lupo!
Prof. Anna
Gentilissima professoressa Anna, buonasera. Talvolta l’uso del congiuntivo mi manda in crisi e per la seconda volta mi rivolgo a Lei per un chiarimento. Quali delle seguenti frasi non è corretta? Cortesemente, se è possibile, potrebbe spiegarmi in breve il motivo? La ringrazio per la disponibilità.
A) Se trovassi qualcuno che sapesse svolgere questo lavoro ne sarei felice.
B) Se trovassi qualcuno che sappia svolgere questo lavoro ne sarei felice.
C) Se trovassi qualcuno che sa svolgere questo lavoro ne sarei felice.
Ancora Grazie.
Viv
Cara Viv, la frase corretta è la C: “se trovassi qualcuno…ne sarei felice” è un periodo ipotetico della possibilità, mentre “che sa svolgere questo lavoro” una proposizione relativa che non necessita dell’uso del congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Se non sbaglio, la relativa “…che sa svolgere questo lavoro…”non ha bisogno del congiuntivo presente, in quanto “Qualcuno che sa svolgere questo lavoro” indica un fatto reale: e cioè che “Qualcuno che sa svolgere questo lavoro” c’è, ma, sottointeso, bisogna trovarlo; ed oltretutto, se ho ben capito, l’idea di ipoteticità (come di desiderio, di limitazione, di requisiti o di determinate condizioni) è espresso già dalla protasi “Se trovassi qualcuno…”, e quindi la relativa non ha bisogno del congiuntivo; bensì dell’indicativo…
Mi sembra di aver capito
Cara Viv, è esatto.
il se precede solo il congiuntivo?
Caro Andrea, dopo il “se” può esserci anche l’indicativo, come per esempio nel periodo ipotetico della realtà: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3565.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Proffessoressa Anna: c’è una regola per distinguere in una frase è congiuntivo passato o presente? la saluto cordialmente
Cara Acci, non so se ho capito bene la tua domanda, ma se vuoi sapere quando bisogna usare il congiuntivo passato, ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2786; se poi hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
ho accumulato una serie di dubbi sulle seguenti frasi:
1. le persone pensano che chissà quale losco piano lui sta seguendo (vorrei dare una senso di certezza delle persone: posso usare l’indicativo?)
2. la vera questione era che cosa la trattenesse a casa
(corretta?)
3. sono convinto che sua madre le abbia chiesto di me, e chissà se sapesse cosa rispondere (corretta?)
4. poi ci fu il viaggio di ritorno, e credo che debba essersi sentita sola (corretta?)
5.mi chiesi quale fosse il motivo che la induceva a quei sorrisi (corretta?)
Grazie mille!
Michele
Caro Michele, nella prima frase ci vuole il congiuntivo perché c’è il verbo “pensare”; la seconda è corretta; nella terza frase meglio l’indicativo “sono convinto che sua madre le ha chiesto di me e chissà se ha saputo rispondere”; la quarta e la quinta sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
la ringrazio. Mi preme notare quanto sia complesso e sfumato l’uso del congiuntivo, ma per questo anche affascinante, e quindi quanto sia prezioso e piacevole il suo aiuto.
Michele
Gent.ma Prof. Anna, io ho sempre usato questa frase esortativa ‘Dille che andasse lì!’, ma mi hanno fatto notare che è sbagliato e che dovrei dire ‘Che vada lì!’. A me sinceramente la prima espressione veniva spontanea. E’ quindi sbagliato?
La ringrazio della risposta.
Stefania
Cara Stefania, è corretto usare il congiuntivo esortativo, ma presente: “che vada”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
… dimenticavo, complimenti per il blog!
Cara Proffessoressa Anna,
Lei puo’ spiegarmi se il verbo “ringraziare”regge l’indicativo o il congiuntivo? Ho visto entrambi i modi e non sono piu’ sicuro quale sia la forma corretta?
Per esempio:
“Ringrazio a Dio che tu sia (o sei)venuta ieri.
o
“Ringrazio a Dio che non ti sia (o sei)successo niente.
La ringrazio in anticipo.
Rajmund
Caro Rajmund, attenzione perché “ringraziare” è un verbo transitivo, quindi “ringrazio Dio” (non “a Dio”); “ringraziare” non regge necessariamente il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Prof. d’ora in poi userò il presente. Buona giornata!
Salve professoressa Anna, oggi nel parlare ho usato un congiuntivo presente e dopo ripensandoci mi è sorto un dubbio, vorrei il suo parere, le illustro la frase! “cosa ne pensi della questione di quell’azienda che non voglia pagare gli arretrati ai propri dipendenti?”…l’ho usato in maniera corretta?
Caro Matteo, in questo caso potresti usare semplicemente l’indicativo se è un fatto oggettivo, cioè se l’azioneda in questione realmente non paga gli arretrati, in questo caso il congiuntivo non è necessario.
Un saluto
Prof. Anna
Ottimo per un veloce ripasso. Non guasta mai!
Buongiorno Prof. Anna, posso dire ‘mi ha molto deluso’oppure è più corretto dire ‘mi ha molto delusa’? La ringrazio della risposta. buona giornata!
Cara Stefania, sono corrette entrambe le forme; ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3388
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna.
Nella domanda 4 come mai non sia possibile anche la seconda opzione? Dopo il verbo “pensare” non si dovrebbe usare il congiuntivo? Grazie.
Cara Tatyana, poiché c’è identità di soggetto tra reggente e dipedente è molto più comune usare la forma implicita con di+infinito.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie della risposta Prof. Anna. Mi tolga il dubbio per favore…
Quindi se dico “Penso DI AVERE la febbre.” Ma se lo dico altrui sarebbe meglio dire “Penso CHE TU ABBIA la febbre”? O anche CHE TU HAI può andare bene?
Un saluto
Car Tatyana, è corretto “penso di avere la febbre” ma se uso il “penso che” devo usare il congiuntivo “penso che tu abbia la febbre”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof.ssa Anna, ho un altro dubbio: posso scrivere ‘evidenziando quanto il problema sia delicato’ oppure ‘…quanto è delicato’. Visto che si afferma una cosa certa può andare il congiuntivo o è necessario il presente? La ringrazio per la sua dipsonibilità.
Cara Stefania, se non c’è nessuna sfumatura di dubbio o incertezza, puoi usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
questa tabella del verbo congiuntivo è stata utilissima
Vorrei sapere gentilmente se si dice..vorrei che tuto vada o vorrei che tutto andasse…grazie mille
Cara Loredana, si usa il congiuntivo imperfetto “vorrei che tutto andasse bene”, per ripassare la concordanza dei tempi, ti segnalo questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4306
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno prof.ssa Anna, vorrei sapere quale delle due frasi è corretta:
– per questo voglio sapere chi sia o per questo voglio sapere chi è?
grazie
Cara Paola, non è nessario il congiuntivo, quindi: “per questo voglio sapere chi è”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi rispiegate io congiuntivo che non ho capito una mazza. Fatemi 6 righe in cui c’è il trapassato del congiuntivo esprimendo un desiderio che non é stato realizzato nel passato
Cara Valeria, l’uso del congiuntivo trapassato per esprimere un desiderio non realizzato o un’ipotesi non realizzata nel passato si inserisce nello studio del periodo ipotetico dell’irrealtà: se+congiuntivo trapassato nella subordinata e condizionale semplice nella principale: se mi avessero invitato alla festa, sarei venuta; è possibile poi trovarlo nella principale pre esprimere un desiderio non realizzato nel passato: avessi fatto quel viaggio da giovane! Troverai sul blog articoli dedicati ai periodi ipotetici e anche a tutti i tempi del congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Scrivo: “…pioggie e vento oggi ma domanici ci vediamo ed è come se ci sia il sole”. Cosa c’è di sbagliato?
Caro Marco, intanto il plurale di “pioggia” è “piogge”, la frase corretta è: “piogge e vento oggi, ma domani ci vedremo e sarà come se ci fosse il sole”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
perché si usa il congiuntivo in questa frase :
“Leggete testi nei quali la lingua sia usata in maniera naturale”
Grazie
Cara Dana, nella frase subordinata relativa “nei quali la lingua sia usata in maniera naturale” il congiuntivo ha valore limitativo, cioè esprime un requisito (sia usata in maniera naturale) relativamente all’oggetto desiderato (la lingua); per approfondire l’uso del congiuntivo nelle frasi relative ti consiglio di leggere questo articolo:
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4895
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Prof,
vorrei sapere se sia corretta la frase qui sotto formulata:
“Vi chiederemmo di farci sapere se abbiate necessità immediata di questi articoli e se i programmi che abbiamo impostato possano andare bene o vadano modificati.”
Grazie e buona giornata
Alessandro
Caro Alessandro, è possibile anche usare l’inidcativo al posto del congiuntivo (avete necessità; possono andare bene; vanno modificati).
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof. Anna,
è corretto dire “le ho chiesto cosa avesse detto Caio” oppure è meglio utilizzare la frase “le ho chiesto cosa ha detto Caio”? Sono corrette entrambe?
La ringrazio
Cara Lilli, è corretto sia l’uso dell’indicativo sia l’uso del congiuntivo, ma userei il trapassato prossimo “le ho chiesto cosa aveva detto”.
Un saluto
Prof. Anna
Ho un dubbio
È corretto: penso che il nostro rapporto non abbia senso” o “penso che il nostro rapporto non ha senso”
Grazie mille in anticipo
Cara Adele, la frase corretta è quella col congiuntivo, il verbo “pensare” infatti vuole il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma Dott.ssa Anna, ho un dubbio: è meglio scrivere ‘i dati pubblicato sulla monografia’ oppure ‘i dati pubblicati nella monografia’?. La ringrazio tanto come sempre. Stefania
Cara Stefania, è necessario scrivere: “i dati pubblicati”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof.ssa Anna, mi scuso per il post precedente in quanto conteneva un refuso. La mia domanda era inerente all’utilizzo di SULLA o NELLA. Le riformulo la domanda: è meglio scrivere ‘i dati pubblicati SULLA monografia’ oppure ‘i dati pubblicati NELLA monografia’?
La ringrazio molto per la sua disponibilità e pazienza.
Cordiali saluti
Stefania
Cara Stefania, sono corrette entrambe le opzioni.
Un saluto
Prof. Anna
braviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gentile Professoressa Anna,
La ringrazio di tutto cuore per il suo aiuto.
Un saluto caro,
Maria
Il mio commento segue il numero 113. Grazie
La ringrazio prof. Anna, lei è sempre molto gentile. Buona giornata. Stefania
Vorrei sapere qual’e’ la forma grammaticale corretta e da quale regola e’ sorretta :
Vi invitiamo a contattare
Vi invitiamo di contattare
Cara Patrizia, il verbo “invitare” regge la preposizione “a” quando è seguito da un infinito.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma Prof. Anna,
ho un dubbio sull´uso del congiuntivo. Si dice ” Penso che torni domani” oppure “penso che tornerá domani”. Dopo il verbo pensare che é obbligatorio il congiuntivo, ma ho letto che si puó usare anche il futuro. Perché?
La ringrazio anticipatamente,
Marisa
Cara Marisa, è possibile usare anche il futuro quando questo indica un’azione posteriore rispetto a quella della reggente (penso che).
Un saluto
Prof. Anna
Salve, Prof. Anna!
Sto cercando una risposta ad una domanda e così sono arrivata al suo blog; purtroppo non ho trovato la risposta quindi… ecco la mia domanda/dubbio:
E’ corretto dire “Volevo chiederLe se, durante questo incontro, sia ancora necessaria la presenza di Maria.”? Cioè imperfetto di “volere” nella principale seguito dal condizionale presente nella subordinata.
Oppure dovrei dire
“Volevo chiederLe se, durante questo incontro, fosse ancora necessaria la presenza di Maria.” oppure
“Vorrei chiederLe se, durante questo incontro, sia ancora necessaria la presenza di Maria.”?
Cara Noemi, queste subordinate introdotte da SE sono interrogative indirette, quindi puoi usare anche l’indicativo presente: volevo-vorrei chiederLe se la presenza di Maria è ancora necessaria.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie e buona Pasqua!
“Non pensiate che io debba” e “non pensate che io debba”, fra queste due frasi – una con il “pensiate” al congiuntivo; e l’altra con il “pensate” all’indicativo – qual è la differenza? E quando usare l’una o l’altra?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, il congiuntivo nelle frasi indipendenti in questo caso esprime un’esortazione, un invito, quindi “non pensiate che io debba…” significa “non dovete pensare che io debba…”, mentre “non pensate” può essere anche imperativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno,Prof. Anna!
La frase “mi dispiace che io parta” è completamente sbagliata? L’ho trovata in internet a adesso ho un dubbio.
Grazie.
Cara Anna, è una struttura che non si usa, quando c’è identità di soggetto è meglio usare l’infinito: “mi dispiace partire”.
Un saluto
Prof. Anna
Sempre gentile!
La ringrazio!
Rico
“Mi ascolti un attimo” e “Mi ascolta un attimo”, sono entrambe frasi in cui diamo del “lei”. Nella prima, il verbo è all’imperativo? Quando usare l’una o l’altra?
Distinti saluti
Rico
CaronRico, useremo il congiuntivo esortativo (mi ascolti) quando vogliamo esortare qualcuno a fare qualcosa: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2532
Un saluto
Prof. Anna
che tempo è che voi andiate?
Cara Chiara, è un congiuntivo presente.
A presto
Prof. Anna
Grazie!!!
Carissima Prof. Anna,
per favore mi aiuti!
Ho letto in un libro che la congiunzione purché viene usata con il congiuntivo presente ed imperfetto, ma l’ imperfetto nelle frasi mi stona un po’, io lo userei solo con il presente, Lei cosa mi sa dire? e per favore se si usa con l’imperfetto potrebbe farmi un esempio?
Grazie in anticipo
Marifilla
Cara Marifilla, dipende dal tempo dell’azione, se la condizione necessaria (cioè la frase introdotta da -purché) è nel passato, useremo il congiuntivo imperfetto: “ero disposto a perdonarla, purché fosse sincera”.
Un saluto
Prof. Anna
Io domani lo devo studiare per le prove invalsi e ho paura di sbagliarlo … ciao. Valentina
Cara Valentina, in bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
complimenti per il suo blog prof. Anna.
Marco da Milano.
Caro Marco, grazie per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
Prof.Anna
Complimeti per il suo blog.Io sono albanese e studio nella facoltà di lingue straniere .Non avete idea di quanto mi hai aiutato. Grazie mille.
Un saluto ..
Caro Gjergji. benvenuto su Intercultura blog e grazie per il tuo commento.
A presto
Prof. Anna
PROFESSORE ANNA RIPASSIAMO PIU IL CONGIUTIVO
Prof. Anna, Le chiedo aiuto con questa frase: I giorni d’oggi noi pensiamo che i romani furono i migliori costruttori….furono o siano stati? qual’è giusto?
Grazie, un saluto
Cara Rita, la frase corretta è: “al giorno d’oggi pensiamo che i romani siano stati…”.
A presto
Prof. Anna
Grazie!
Prof
Grazie per la lezione sul congiuntivo.
Con riferimento alla sua nota Attenzione
i verbi “potere”, “volere”, “dovere”, “preferire”, “desiderare” sono seguiti dall’infinito :
non voglio venire;
preferisco uscire con te.
Potrebbe per cortesia fare un esempio per i verbi potere e dovere.
Grazie mille
Cara Rita: “puoi aiutare tuo fratello?”; “devo andare al supermercato”.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno
avrei una domanda riguardo il Congiuntivo:
Si può dire “bisogna che io lo chiama”?
O per lo meno si può dire nella lingua parlata?
Caro Andrea, la frase è scorretta, non si può usare nemmeno nella lingua parlata.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof. Ho un dubbio amletico: quale tra queste frasi è più corretta? ” aspetto che allunghino” oppure ” aspetto che allungano”. Mi è stato detto che corretta sia quest’ultima, ma vorrei capire il perché.
Caro Lorenzo, è corretto l’uso del congiuntivo, quindi “aspetto che allunghino”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
sarebbe possibile cancellare la mia richiesta (n. 19 fatta nel 2011)? è ormai passato molto tempo. La ringrazio infinitamente. Cordiali saluti
Buongiorno Professoressa Anna.
Mi sto cimentando a fatica nella traduzione di alcuni fumetti inglesi e mi sono imbattuto in una pagina zeppa di ipotetici congiuntivi a cui non riesco a dare una omogeneità di tempi (passato, trapassato, ecc…) Può aiutarmi gentilmente?
La scena consiste in un ragazzo che parla di una lancia leggendaria. Ecco il testo:
…era fatta di legno di tasso e si dice che fosse stata sferrata direttamente nei cuori di naiose e della fiera deirdre… per tenerli insieme anche nella morte. il tasso è l’albero della morte. l’unico adatto a fare una staffa per
una lancia del genere. Alcuni dicono sia stata la lancia di re
Pisear e altri che fosse stata rubata nella “terra di sotto”, ma tutti concordano che sia appartenuta al vecchio dio di erin e che fosse un arma piena di rabbia, che bramava sangue di guerrieri.
HELP!
Caro Fabio, la scelta dei modi e dei tempi mi sembra corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
è corretto dire “mi chiedo cosa manca per un grande amore” o si tratta di licenza poetica (visto che è il verso di una canzone)?
La ringrazio e la saluto cordialmente
Caro Ciro, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof.ssa Anna, molto lieto di leggere di questa pagina. Sono uno studente universitario di Medicina e chirurgia – primo dubbio, sarebbe preferibile scrivere “in Medicina”? – ed accanito sostenitore della Crusca! Tuttavia, alle volte mi capita di cadere vittima di atroci dubbi.
Quello per cui le scrivo oggi è il seguente: se, nelle subordinate ipotetiche del II tipo (eventualità), sia lecito o meno usare i tempi al passato e, se sì (il mio schema logico non lo esclude), come rendere al meglio la consecutio temporum. Le faccio un esempio: “Mi chiedevo se avessimo la certezza che l’esame SIA(?)scritto” o ” Mi chiedevo se avessimo la certezza che l’esame SARA’ scritto”, quindi se sia preferibile l’uso dell’indicativo futuro in virtù del fatto che esso è retto da un verbo come “avere la certezza” che denota chiaramente una indiscutibilità dell’azione futura e pertanto richiede il modo indicativo.
Certo che sarà gentile nel rispondere alla mia richiesta d’aiuto, Le auguro una splendida giornata d’estate.
Loris (pseudonimo)
Caro Loris, la frase introdotta da “se” è un’interrogativa indiretta e non un periodo ipotetico, è possibile quindi usare sia l’indicativo (se avevamo la certezza) sia il congiuntivo per sottolineare il valore dubitativo della frase (se avessimo la certezza), per la rase successiva la tua ipotesi è corretta, userei l’indicativo futuro “sarà scritto”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Di Loris, un lettore: “Mi chiedevo se avessimo la certezza che l’esame SARA’ scritto”. Poiché è un’interrogativa indiretta, non potremmo usare anche il condizionale: “Mi chiedevo se avremmo la certezza che l’esame sarà scritto”. Come dice Lei, “con i verbi chiedere, domandare e non-sapere potremmo utilizzare il condizionale nell’interrogativa indiretta”. Se ho sbagliato… mi farebbe capire meglio?
Distinti saluti
RIco
Caro Rico, nelle interrogative indirette è possibile usare il condizionale per sottolineare che quanto espresso è soggetto a una condizione, per es. “non so cosa avrebbe deciso- se avesse potuto scegliere-“, non è però il caso della frase che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
Ho sbagliato solo la frase numero 4
Credo di aver trovato un errore ortografico in questo articolo, ma grazie lo stesso per averlo condiviso
Cara Livia, sarebbe utile se tu mi segnalassi l’errore in modo che possa essere corretto.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa Anna, siamo un gruppo di ragazzi ed essendoci sorto un dubbio durante la cena abbiamo trovato questa pagina, vorremmo sapere se la frase
“Mi ha bloccato su facebook per paura che l’avrei poi preso in giro” è corretta o regge solo il congiuntivo e quindi “mi ha bloccato su facebook per paura che lo prendessi in giro” .
E anche “temevo che Dino sarebbe venuto alla festa” si può dire in entrambe le eventualità che Dino sia poi venuto o meno alla festa?
La ringraziamo
Distinti saluti
Fosca e amici.
Cara Fosca, entrambe le frasi sono corrette; per quanto riguarda l’ultima frase è possibile usarla anche se poi Dino è andato alla festa.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera, vorrei chiedere una cosa..le espongo il mio dubbio:
alla domanda cosa vorresti che sapessero,
è giusto rispondere “che sapessero” o “che sappiano” ?
secondo me “che sapessero”..ma vorrei un suo parere..
la ringrazio in anticipo.
Cara Taty, la risposta sarà: “vorrei che sapessero…”.
Un saluto
Prof. Anna
Vendendo è una voce verbale espressa al modo congiuntivo
Caro Ciccio, “vendendo” è un gerundio presente.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
perché devo usare il congiuntivo in questa frase:
Cerchiamo una ragazza che sappia usare la macchina da scrivere?
Potrei anche dire: cerco una ragazza che sa usare la macchina.
Grazie,
Chris
Caro Christopher, i questo caso il congiuntivo attribuisce alla frase un valore limitativo, cioè esprime un requisito (il saper usare la macchina da scrivere) o una limitazione relativamente all’oggetto desiderato (una ragazza), per approfondire questo argomento ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4895
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
grazie mille per la spiegazione. L’articolo soprammenzionato è bellissimo e dà gli esempi chiarissimi. Più che vado avanti con l’italiano più che scopro come la vostra lingua è complessa, piena di sfumature.
Nel blog non ho ancora visto un articolo sulla pronuncia. Ho tanta difficoltà a capire quando si usa la “e” aperta e la “e” chiusa. Mi piacerebbe che Lei approfondissi questo argomento in futuro.
Grazie ancora
Chris
Caro Christopher, nell’ortografia italiana si usano due tipi di accento: l’accento grave si mette sulle E e sulle O aperte e sulle altre vocali accentate (cioè, portò, tradì) e l’accento acuto che si mette sulle E e sulle O chiuse (perché, fégato); grazie per il suggerimento, ne terrò conto.
A presto
Prof. Anna
Buona sera professoressa Anna,
È corretta la frase: ” non mi sono accorto se la sedia fosse rotta o no”
Saluti
Salvatore
Caro Salvatore, “accorgersi” è di solito seguito da “che”, quindi sarebbe più corretto dire “non mi ero accorto che la sedia era rotta”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof.Anna sul testo non ne ho sbagliata una!Questo sito è molto utile!
Cara prof. Anna sono nuova ho un dubbio sulla frare ” Siamo stati dei privilegiati ad essere stati illuminati dalla tua luce” grazie mille ciao
Cara Daniela, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima Professoressa,
oggi mio figlio a scuola ha scritto un invito al Preside e tra le tante cose scriveva così:” I nostri genitori dicono che Lei sia una persona gentile, disponibile e sappia svolgere bene il suo lavoro.” Mi chiedo se abbia usato bene il congiuntivo. Grazie.
Cara Maria, sarebbe stato sufficiente usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
“Già che abbia dormito, è importante…”. Nella subordinata di questa frase, ci vuole il congiuntivo? E’ una concessiva?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, ci vuole il congiuntivo perché la reggente è costituita dal verbo “essere”+ un aggettivo (è importante), in questi casi è necessario il congiuntivo (è bello che, è necessario che ecc.).
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Professoressa,
Qual è la frase corretta e perché?
1. Poi qualcuno mi spiegherà perché il film duri più di due ore
2. Poi qualcuno mi spiegherà perché il film dura più di due ore
Grazie in anticipo.
Cara Francesca, è corretta la frase con l’indicativo, si tratta di una proposizione causale introdotta da “perché” e vuole il modo indicativo.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof, vorrei sapere se questa coniugazione è corretta:
“Evidentemente, è Necessario che si sollevino polemiche e si scuotano le coscienze, affinché…”
A parere mio si, mi riferisco in particolare all’utilizzo del congiuntivo in” si scuotano le coscienze”,perché da quel che ricordavo, il congiuntivo si utilizza un’ipotesi, un desiderio, una volontà.
Grazie mille
Cara Alice, il congiuntivo è corretto perché nella reggente c’è l’espressione “è necessario”.
A presto
Prof. Anna
Ciao, molto utile, però mi é rimasto un dubbio:
Come faccio ha trasformare una frase dall’indicativo al congiuntivo ?
Caro Emanuele, la tua domanda non mi è del tutto chiara, puoi farmi un esempio?
A presto
Prf. Anna
“Sono venuto non perché volessi farlo, ma perché mi faceva piacere”. E’ una frase causale in cui, prevalentemente, non si utilizza il congiuntivo, ma l’indicativo ad es.: sono venuto perché mi faceva piacere; diversamente dalla frase su esposta.
In questo caso, perché si utilizza il congiuntivo?, forse per la relazione tra i due perché… Mi farebbe capire meglio?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, usiamo il congiuntivo per esprimere una causa fittizia introdotta appunto da “non perché” e seguita in genere da un’altra causale con il verbo all’indicativo (ma perché mi faceva piacere).
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa,
é corretto dire:
-mi ha chiesto se avrei partecipato al convegno
partecipazione in un futuro s’intende
-mi ha chiesto se avessi partecipato al convegno
partecipazione passata,già avvenuta.
Ho bisogno di una conferma!
Grazie
Cara Stefania, le tue ipotesi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
Ciao! Per favore, potrebbe aiutarmi:
Esiste una pastiglia che cura/curi il cancro?
Non esiste una pastiglia che cura/curi il cancro.
Hai mai visto una macchina che andava/andasse veloce?
No ho mai visto una macchina che andava/andasse veloce.
E corretto utilizzare il congiuntivo?
Cara Luxi, l’uso del congiuntivo è corretto, ti consiglio di leggere questo articolo sull’uso del congiuntivo nelle frasi relative: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4895
A presto
Prof. Anna
Vorrei sapere se questa frase é giusta,vorrebbe che andassi con lei ad una lezione di gestualità
Cara Pina, la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Noto che molte persone di varia scolarità, volendo esortare qualcuno usano il congiuntivo imprfetto anziché il presente. È giusto? (Es.” Che andassero all’inferno! ” anziché ” Che vadano all’inferno!”).
Grazie. Cordialmente.
Caro Dante, il congiuntivo imperfetto può prendere il posto del congiuntivo presente in una sollecitazione o desiderio.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Vorrei chiedere quando si usa(o non) il congiuntivo nei periodo ipotetici.
Per esempio:
“Vorrei chiederLe se sia/è possibile che io facessi/ faccio…?”
“In caso se io sapessi qualche novità te lo avrei detto (?)”
Cara Angi, la prima frase non è un periodo ipotetico ma un’interrogativa indiretta (se sia/è possibile), in questo caso è corretto sia l’indicativo sia il congiuntivo se si vuole esprimere il valore dibitativo della frse, mentre la frase “che io facessi/ faccio…” è retta da “è possibile” e ci vuole il congiuntivo, ma presente “che io faccia”, la seconda invece è un periodo ipotetico, sarebbe coretto “se io sapessi qualche novità te lo direi” (possibilità); “se io avessi saputo qualche novità te lo avrei detto-te lo direi”(irrealtà), ti consiglio questi articoli sul periodo ipotetico: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3565; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3634
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
vorrei sapere quale delle due frasi è corretta:
“Speriamo che ti piaccia”
“Speriamo che ti possa piacere”
Cara Ana, sono corrette entrambe le frasi.
A presto
Prof. Anna
Professoressa, è corretta la frase: “Non venite a dirmi che la preoccupazione principale di questo Paese è la banda larga”. Oppure avrei dovuto usare il congiuntivo presente “sia”?.
Cordialmente,
Giovanni
Caro Giovanni, è corretto l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
“Non venite a dirmi che la preoccupazione principale di questo Paese è/sia la banda larga” (cit.).
“La preoccupazione principale di questo Paese” (principale); “è la banda larga” (subordinata di primo grado), quindi è corretto l’indicativo; “non venite a dirmi” (subordinata di secondo grado).
Oppure: “La preoccupazione principale di questo Paese” (principale); “non venite a dirmi” (subordinata di primo grado); “è la banda larga” (subordinata di secondo grado). Se cosi fosse il modo verbale dovrebbe essere il congiuntivo “sia”, visto che la subordinata di secondo grado dipende da “non venite a dirmi”.
Quale mia interpretazione è corretta?
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, una frase per essere tale deve avere un verbo, quindi la principale è “non venite”, “a dirmi” (sub. primo grado), “che la preoccupazione principale di questo Paese è la banda larga” (sub. secondo grado).
Un saluto
Prof. Anna
Si dice “Vorrei che voi abbiate la stessa fortuna”….oppure “vorrei che voi aveste la stessa fortuna”?
grazie
Caro Klaus, è corretto “vorrei che aveste…”.
A presto
Prof. Anna
“Non venite a dirmi che la preoccupazione principale di questo Paese è/sia la banda larga” (cit.).
La sua risposta “Caro Rico, una frase per essere tale deve avere un verbo, quindi la principale è “non venite”, “a dirmi” (sub. primo grado), “che la preoccupazione principale di questo Paese è la banda larga” (sub. secondo grado).
In una frase negativa il verbo, in questo caso “dire”, non dev’essere seguito dal congiuntivo? O la frase non è negativa, ma lo è solo il verbo “non venite” ( e non dire)? Mi farebbe capire meglio? Grazie
Distinti saluti
Rico
Caro Rico, la frase negativa è “non venite”.
Un saluto
Prof. Anna
La frase che mi mette dubbi è “ora sento se avessero posto” riferito ad una prenotazione ad un ristorante.
Grazie per la risposta.
Caro Tommaso, si può usare l’indicativo “ora sento se hanno posto”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna,
Boungiorno ! Mi potrebbe chiarire che tempo è lafraseb”Fosse stata amata”.
Grazie
Cara Sadra, è una forma passiva di congiuntivo trapassato.
Un saluto
Prof. Anna
Salve professoressa.
Vorrei abusare della sua disponibilità per risolvere un dubbio sorto dopo una conversazione con un amico.
Il dibattito verteva sulla seguente frase: “Ti seri messo davanti perché…..” i puntini lasciano intendere l’area della proposizione al centro del nostro dubbio: è più corretto completare il periodo con “io non la vedessi” o con “io non la veda”?
Le faccio presente che il contesto in cui è stata pronunciata la frase lasciava intendere che colui che ha detto la frase fosse certo che il motivo per cui tale persona si fosse posta davanti all’altra fosse quello di impedirgli di scorgerla.
Io credo che la forma più corretta sia la prima (“perché io non la vedessi”), anche se a seguito del dibattito ho più che un dubbio.
Tra l’altro qualcuno ha anche ipotizzato l’utilizzo dell’indicativo, in una frase che poi suonerebbe in questo modo: “Ti sei messo davanti per non farmela vedere” (che non suona nemmeno male a dire il vero). Le sarei inoltre grato se potesse fornirmi anche una spiegazione sull’utilizzo di una forma piuttosto che un’altra in suddetto periodo.Grazie
Caro Franco, la frase corretta è: “Ti eri messo davanti perché io non la vedessi”, usiamo il congiuntivo imperfetto perché il verbo della reggente è al passato; anche la frase “ti sei messo davanti per non farmela vedere”, la prima è una finale esplicita, quest’ultima invece iplicita, con l’infinito.
Un saluto
Prof. Anna
“Si fa sempre più raro imbattersi in persone che parlano con parole educate dal cuore e che hanno nei modi la gentile delicatezza del pesco”.
Mi scusi Prof. Anna è corretta questa frase scritta con i verbi declinati con l’indicativo? Grazie
Caro Michele, l’indicativo è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Anna , questi esercizi mi hanno aiutato a capire bene il congiuntivo . Nel esercizio ho sbagliato solo il numero 4 . Mi ha fatto pensare tanto perché non ho mai sbagliato un esercizio così !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! . Questa spiegazione basta e avanza per prendere un buon voto !!!
Molto bravo Attilio!
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa si dice correttamente se a me non interesserebbe di te o se a me non interesassi di te? Grazie
Cara Mihaela, la frase corretta è: “se non mi interessasse di te”.
A presto
Prof. Anna
Cara Profesoressa,
mi dica per favore se nella frase “Non so se gli abitanti del vilaggio 20 anni dopo la guerra ricordassero le vittime dell’attentato (del 1943) e visitassero le loro tombe al cimitero) l’uso del congiuntivo imperfetto e’ corretto o no. Grazie
Anna
Cara Anna, l’uso del congiuntivo imperfetto è corretto, se parli comunque di un’azione avvenuta nel passato e non nel presente.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
Parlando mi è appena capitato di dire la seguente frase: “Per favore controlla questi prodotti al negozio, giusto per sapere se ci siano”
Sono stata corretta, dicendo che la frase giusta è “se ci sono”. Ma la mia era un’ipotesi, non so se la cosa che cerco ci sia o meno al negozio, forse mi sono lasciata ingannare?
Grazie!
Cara Sarah, in questo caso è meglio l’indicativo: “…giusto per sapere se ci sono”; nelle interrogative indirette è possibile anche usare il congiuntivo ma per sottolineare il valore dubitativo della frase per es: “non so se ci siano”, “mi chiedo se ci siano”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof.Anna
La ringrazio per l’opportunita’che ci offre di poter migliorare la nostra grammatica(credo che un po tutti ne abbiano bisogno io per primo)Una curiosita’: io ho una cultura medio-bassa spesso faccio fatica ad esprimermi in modo corretto ,stranamente ho superato il questionario senza errori addirittura le risposte per me era scontate pur non conoscendo le regole grammaticali tuttavia ho un buon orecchio e la frase corretta la giudico dal suono….. E’possibile questo secondo lei?
Grazie
Caro Alessandro, se sei italiano questo è possibilissimo; spesso sentiamo che qualcosa “suona” bene o male ma non conosciamo la regola grammaticale; complimenti in ogni caso per il buon risultato (che non è scontato).
Un saluto e a presto
Prof.. Anna
Salve professoressa, ho un dubbio sulla seguente frase:
‘Immagino di essere una persona che ha/abbia ….’
Grazie mille.
In effetti i miei dubbi riguardano tutte queste possibilità:
-Immagino di essere (come) una persona che ha/abbia scalato una montagna
-Immaginiamo una persona che ha/abbia scalato una montagna
-Immagino una persona che ha/abbia scalato una montagna con mille pensieri che gli stravolgono/stravolgano la testa
-Immagino una persona con mille pensieri che gli stravolgono/stravolgano la testa
Grazie mille per l’aiuto.
Cara Anna, nelle frasi che mi proponi il verbo “scalare” può essere sia all’indicativo sia al congiuntivo, userai il congiuntivo se vuoi dare una sfumatura eventuale alla frase, ma sono corretti entrambi, mentre il verbo “stavolgere” può essere all’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa!,
Avrei un dubbio:
È corretto dire: ” perché non sapevo da dove si passava o ” perché non sapevo da dove si passasse” ?
E “sapevo a cosa si riferiva” o “sapevo a cosa si riferisse”?
Molto spesso purtroppo mi viene il dubbio sull’uso dell’imperfetto a dispetto del congiuntivo.. Come potrei ovviare a questo problema?
Caro Matteo, le frasi che ti fanno sorgere questo dubbio sono delle interrogative indirette, la prima introdotta da -da dove- e la seconda da -a cosa-; questo tipo di proposizioni possono avere il verbo all’indicativo o al congiuntivo se si vuole sottolineare il valore dubitativo della frase, quindi sono corrette entrambe le forme.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof.,ho un dubbio per la seguente frase che ho scritto relativamente a un programma…mi piacerebbe andasse in prima serata…tanto che poi l’ho cambiata scrivendo…mi piacerebbe fosse trasmesso in prima serata.mi puo’ risolvere il dilemma onde evitare di incappare nello stesso problema?Grazie mille
Cara Marta, entrambe le frasi sono corrette, sicuramente il verbo “trasmettere” è più specifico.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof.,
le spiacerebbe dirmi se questa forma del periodo ipotetico è corretta?
“…nel caso arrivino molte mail, Luca sveglia il reparto competente”
Congiuntivo presente + indicativo presente? Esiste questa forma?
Il contesto: le mail arriveranno certamente, forse poche, forse molte.
Oppure è d’obbligo usare congiuntivo imperfetto + condizionale presente? “nel caso arrivassero… Luca dovrebbe svegliare”
Grazie mille
Veronica
Cara Veronica, non si tratta di un periodo ipotetico vero e proprio, ma una proposizione condizionale, il verbo può essere al congiuntivo presente, per quanto riguarda la principale io userei o il futuro (sveglierà) o il verbo “dovere” (deve, dovrà).
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
trovo questo blog assolutamente utile.
Cordiali saluti,
Angelo
Caro Angelo, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Salve, vorrei sapere se questa frase è corretta:
Vorrei vedere se a casa di loro facessero quello che hanno combinato a piazza di Spagna!
Grazie
Caro Marco, non è corretto “a casa di loro”, ma bisogna dire “a casa loro” ed è meglio “in piazza di Spagna”.
Un saluto
Prof. Anna
Ho un dubbio che mi attanaglia da tempo sul congiuntivo… quando dico per esempio
Vorrei che voi SIATE o FOSTE? Devo usare il presente o imperfetto? E perché? Grazie!
Caro Marco, è corretto il congiuntivo imperfetto “vorrei che voi foste”; per approfondire questo argomento ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4306
A presto
Prof. Anna
Salve…. Grazie della tabella ……Domani ho l’ interrogazione
Caro Ciao, in bocca al lupo!
A presto
Prof. Anna
Buonasera prof.ssa , nell’ esercizio ho sbagliato la n 4 e la n 7 . Arrivederla
É molto bello e io ho imparato molti verbi mi è stato molto ?aiuto
Cara Naima, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Salve Prof Anna.
Ho scoperto da poco il vostro blog e sarei felice se lei potesse aiutarmi a risolvere i miei numerosi dubbi sull’uso del congiuntivo e dell’indicativo,leggendo e correggendo,le frasi che le scriverò.
Mi scuso in anticipo,perchè le scriverò numerose frasi e quindi un messaggio troppo lungo. Le frasi in questione sono le seguenti:
1-“Penso che un attaccante che ha fatto 20 goal,meriti/merita il posto da titolare”.
2-“Penso che se un attaccante si impegna/impegni così tanto,voglia/vuole sempre giocare”.
3-“La gente pensa che tu sei/sia il fidanzato di Giovanna”.
4-“Vi vedo e penso che siete/siate fratelli”.
5-“Penso che io non debba dimostrare niente a nessuno/penso di non dover dimostrare niente a nessuno”.
6-“Lo sai che quando penso che una persona ha/abbia sbagliato,la critico senza problemi”.
7-“E pensare che questa era la foto migliore/e pensare che sarebbe dovuta essere la foto migliore”.
8-“E pensare che l’ho anche aiutato”.
9-“Se penso che la crisi è aumentata/sia aumentata,mi innervosisco”.
10-“E’ come dire che Abbiati è/sia più forte di Buffon”.
11-“A prescindere se uno è/sia o meno tifoso della Roma”.
12-“Erano convinti che la guerra era/fosse necessaria”.
13-“Non hai la certezza che il prodotto è/sia buono,solo perchè è di marca”.
14-“Chiunque venisse/venga sorpreso a rubare,verrà punito”.
15-“Chiunque venisse sorpreso a rubare,veniva punito”.
16-“Chiunque mangiasse di nascosto,veniva punito”.
17-“Qualcuno avvisi/avvisasse Michele”.
18-“Pensavo che dicessi che la pasta fosse/era già cotta”.
19-“Pensavo che le avresti detto/dicessi che l’amavi/l’amassi”.
20-“Pensavo che le avresti detto/dicessi che la ami”.
21-“Anche se mi dicesse “questo jeans è Armani”,comunque lo acquisterei se e solo se mi piacesse”.
22-“Non farmi credere che ti sei dimenticato/che ti sia dimenticato/di aver dimenticato come si gioca a calcio”.
23-“Lo sapevo che si pronunciasse/pronunciava così”.
24-“Bho,io sapevo che si pronunciasse/pronunciava così”.
25-“Penso che rinnoverà/rinnovi”.
26-“Penso che avrà rinnovato/abbia rinnovato”.
27-“A meno che non si trasferisca/trasferirà tra un mese”.
28-“Puo essere che si trasferisca/trasferirà tra un mese”.
29-“Ti sembra che ho/abbia la faccia di uno che scherza?”.
30-“Se Giovanni riuscisse a dimostrarmi che quello che ha detto è/sia vero,non avrei problemi a scusarmi”.
31-“Peccato che tu sei il primo a comportarti così”.
Nonostante sappia che verbi come “sapere,dire,capire e ricordare”,richiedono(o richiedano?) di norma l’indicativo,nelle frasi 23 e 24,l’uso del congiuntivo non mi sembra errato.
Lo stesso penso delle frasi negative e ad esempio,confrontando la frase “non capisco cosa c’è di male” con “non capisco cosa ci sia di male”,oppure la frase “non dico che tu devi perdonarla” con “non dico che tu debba perdonarla”,direi che tutte le frasi,sia quelle con l’indicativo che quelle con il congiuntivo,mi sembrano esatte,anche se tra le frasi con l’indicativo e quelle con il congiuntivo,colgo una sfumatura di significato diversa. Sbaglio a ragionare così?
Invece,nelle frasi n.25 e n.26,oltre al congiuntivo,è giusto utilizzare il futuro semplice nella prima e quello anteriore nell’altra,nonostante questi ultimi,facciano parte dell’indicativo che esprime certezza?
Allo stesso modo,nelle frasi n.27 e n.28,è possibile utilizzare sia il futuro semplice che il congiuntivo presente?
Per quanto riguarda invece le frasi n.7 n.8 e n.29,nonostante nelle frasi sia presente il che unito al verbo “pensare” nelle prime due e il verbo “sembrare” nell’ultima,l’utilizzo del congiuntivo mi sembra errato,come anche nella frase n.31,nonostante la locuzione “peccato che”,regga di norma il congiuntivo. Mi potrebbe spiegare il motivo e se c’è una differenza tra frasi come: “peccato che tu debba andar via” e”peccato che tu sei il primo a comportarti così”, “ti sembra che ho la faccia di uno che scherza” e “sembra che sia tutto apposto” e infine “aspetto il regalo che mi hai promesso” e “aspetto che Luca finisca di fare i compiti”?
Le chiedo ancora una volta se cortesemente,potrebbe correggere le frasi che le ho scritto,una ad una,al fine di aiutarmi a risolvere i miei dubbi.
La ringrazio in anticipo e la saluto.
Caro Raffaele, il verbo “pensare” vuole il congiuntivo nel significato di “supporre”, mentre vuole l’indicativo nel significato di “essere convinto”, la scelta dipende quindi da cosa vuole comunicare chi parla o scrive, le frasi in cui ho lasciato entrambi le opzioni sono entrambe corrette
1-”Penso che un attaccante che ha fatto 20 goal meriti/merita il posto da titolare”.
2-”Penso che, se un attaccante si impegna così tanto, voglia/vuole sempre giocare”.
3-”La gente pensa che tu sei/sia il fidanzato di Giovanna”.
4-”Vi vedo e penso che siete/siate fratelli”.
5-”Penso che io non debba dimostrare niente a nessuno/penso di non dover dimostrare niente a nessuno”. (è corretta sia la forma implicita che la forma implicita)
6-”Lo sai che quando penso che una persona ha/abbia sbagliato la critico senza problemi”.
7-”E pensare che questa era la foto migliore/e pensare che sarebbe dovuta essere la foto migliore”.
8-”E pensare che l’ho anche aiutato”.
9-”Se penso che la crisi è aumentata, mi innervosisco”.
10-”E’ come dire che Abbiati è più forte di Buffon”.
11-”A prescindere dal fatto che uno sia o meno tifoso della Roma”.
12-”Erano convinti che la guerra era/fosse necessaria”. (sono corrette entrambe, si tratta di una scelta stilistica)
13-”Non hai la certezza che il prodotto sia buono solo perchè è di marca”.
14-”Chiunque venga sorpreso a rubare, verrà punito”.
15-”Chiunque venisse sorpreso a rubare, veniva punito”.
16-”Chiunque mangiasse di nascosto, veniva punito”.
17-”Qualcuno avvisi Michele”.
18-”Pensavo che dicessi che la pasta era già cotta”.
19-”Pensavo che le dicessi che l’amavi”.
20-”Pensavo che le avresti detto che la ami”.
21-”Anche se mi dicesse “questo jeans è Armani”, comunque lo acquisterei se e solo se mi piace”.
22-”Non farmi credere che ti sei dimenticato/di aver dimenticato come si gioca a calcio”.
23-”Lo sapevo che pronunciava così”.
24-”Bho, io sapevo che si pronunciava così”.
25-”Penso che rinnoverà/rinnovi”.
26-”Penso che rinnoverà (sono convinto che lo farà nel futuro) / abbia rinnovato (suppongo che lo abbia fatto nel passato)”.
27-”A meno che non si trasferisca tra un mese”.
28-”Puo essere che si trasferisca tra un mese”.
29-”Ti sembra che abbia la faccia di uno che scherza?”.
30-”Se Giovanni riuscisse a dimostrarmi che quello che ha detto è vero, non avrei problemi a scusarmi”.
31-”Peccato che tu sei il primo a comportarti così” (indicativo in un registro colloquiale, ma di norma ci vuole il congiuntivo)
“Lo stesso penso delle frasi negative e ad esempio,confrontando la frase “non capisco cosa c’è di male” con “non capisco cosa ci sia di male”,oppure la frase “non dico che tu devi perdonarla” con “non dico che tu debba perdonarla”,direi che tutte le frasi,sia quelle con l’indicativo che quelle con il congiuntivo,mi sembrano esatte,anche se tra le frasi con l’indicativo e quelle con il congiuntivo,colgo una sfumatura di significato diversa. Sbaglio a ragionare così?” Il tuo ragionamento è corretto, le frasi che scrivi sono interrogative indirette che ammettono sia l’indicativo che il congiuntivo se si vuole dare un valore dubitativo alla frase.
Per quanto riguarda la frase “aspetto il regalo che mi hai promesso” il verbo “promettere” non è retto dal verbo “aspettare” ma è il predicato della frase relativa introdota da “che” che si riferisce a “il regalo”, per questo non è al congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, da quando seguo i suoi consigli ho eliminato diversi dubbi ma parecchi ancora ne ho e spero di scioglierli con le sue risposte sempre precise. Da tempo non capisco se con non so se rivolto al passato sia più adatto congiuntivo o indicativo. Es.non so se fosse venuto o se era venuto? Non so se giocasse o giocava bene? La saluto e le auguro buona serata.
Caro Stefano, le frasi che mi scrivi sono interrogative indirette rette da “non so”, queste frasi possono avere sia l’indicativo, sia il congiuntivo quando si vuole sottolineare il valore dubitativo della frase; quindi sono corrette entrambe le forme, dipenda da cosa vuoi esprimere e come lo vuoi esprimere (un registro più o meno formale).
A presto
Prof. Anna
Salve prof!
Grazie a lei miglioro sempre più la grammatica.Grazie.
Qual? la frase giusta?
Pensavi che non ti avessi fatto o avrei fatto l’insalata?
Cara Gio, nelle oggettive possiamo usare il condizionale per le frasi ipotetiche o che hanno sfumature di eventualità, quindi il condizionale è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
buona sera, volevo sapere qual è la forma corretta: “Non pensate di tornare da sole a casa!” o “Non pensiate di tornare da sole a casa!” (si può usare il congiuntivo esortativo) anche per la seconda persona plurale o va bene solo con la terza singolare e la prima plurale?
Grazie
Caro David, in questo caso è corretto anche usare il congiuntivo esortativo.
Un saluto
Prof. Anna
nella frase: “E tu scegli parole che sfiorando le cose, ne rispettino la figura, per non ingannare, per non ingannarsi” è corretto il congiuntivo “rispettino” o va usato l’indicativo “rispettano”?
Caro David, in questo caso è solo una scelta stilistica, l’indicativo è comunque corretto.
Un saluto
Prof. Anna
grazie, prof. Anna per le risposte che mi ha dato. Volevo chiederle un’altra consulenza. Nella frase “Sapevo che le scale possono scendere e che quegli stessi occhi potevano far male” estratta da uno scritto tutto al passato, posso usare l’indicativo presente “possono”, sottraendolo alle regole della consecutio se considero l’espressione “le scale possono scendere” come un’affermazione valida sempre, a prescindere dal momento in cui si svolge l’azione?
Ancora grazie,
Caro David, è corretto usare il presente indicativo.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof,grazie per le risposte celeri.
Ho un dubbio fra queste due frasi:
a)non sapevo che era morto
b)non sapevo che fosse morto
Sono entrambe giuste ..la persone è veramente deceduto.
Grazie
Al prossimo dubbio.
Caro Gio, meglio usare il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna, è possibile sapere se è corretto dire sembrava uno che aveva nascosto qualcosa? sul sito answers mi dicono che ci vuole congiuntivo imperfetto nella relativa. Io credo ci voglia indicativo, xkè la frase mi sembra tale e quale a frasi che lei consiglia con indicativo nella relativa, se non ricordo male,tipo pensavo fosse uno che mi stava spiando. Userei congiuntivo nella relativa se dovessi dire pensavo ci fosse uno che mi stesse spiando. Aspetto suoi consigli, grazie e arrivederci.
Caro Stefano, è corretto usare l’indicativo, puoi consultare questo articolo sull’uso del congiuntivo nelle frasi relative: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4895
Un saluto
Prof. Anna
Mi scusi Prof. Anna, ho dimenticato di dire che la frase la intendo come sembrava fosse uno che aveva nascosto qualcosa, e naturalmente utilizzo congiuntivo qualora dicessi sembrava che avesse nascosto qualcosa. Saluti da Stefano.
ciao
Gentile Prof. Anna,
La ringrazio per la disponibilità e per i chiarimenti che mi hanno aiutato tantissimo e se possibile,vorrei ulteriori delucidazioni.
Nel caso utilizzassi: “avvisasse”,nella frase 17,”pronunciasse” nelle frasi 23 e 24,”trasferirà” nelle frasi 27 e 28 e “sia” nella frase 30,commetterei dei gravi errori?
Osservando la vostra correzione della frase 18,sono giunto alla conclusione che il secondo congiuntivo(in questo caso fosse al posto di era),non è necessario.
Allo stesso modo,in frasi come: “sembra che sia un bambino che abbia dei problemi”,potrei sostituire “abbia”,con la terza persona dell’indicativo presente “ha”?
E se così fosse,se utilizzassi spontaneamente il congiuntivo,per ben “due volte”,sia nella frase 18 che nell’ultima frase che le ho scritto,sbaglierei?
Come ultima cosa,vorrei dei chiarimenti su un altro dubbio amletico:
1-Vorrei sapere se fosse/sia/è/sarebbe possibile prendere un appuntamento con voi.
2-Vorrei sapere se posso/possa/potrei guidare la tua auto.
In queste due frasi,è possibile l’uso di tutti e tre i modi verbali?
La ringrazio nuovamente in anticipo.
Caro Raffaele, “avisasse”, “pronunciasse” non sarebbero corretti; “trasferirà” è accettabile nella frase 38, “sia” nella frase 30 non sarebbe corretto; è corretto l’indicativo nella frase relativa “che ha dei problemi”, nella frase 18 il congiuntivo non sarebbe scorretto, nemmeno nella frase 31. Per quanto riguarda la frase 1 sono corretti i tempi presenti, quindi -sia-sarebbe-è; così come per la frase 2.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera Prof. Anna, la ringrazio per la risposta e vorrei adesso sottoporle due casi, sperando di non risultare troppo noioso ma mi sento come le donne quando chiedono agli esperti di calcio della regola del fuorigioco!! Scusi per la divagazione ma fatico parecchio a distinguere i tipi di subordinata, pur studiando spesso le pagine di questo blog. Mi spiego meglio: per frasi tipo credo sia uno che gioca bene non ho problemi,il problema è negli altri casi, come distinguere e caropire la differenza tra subordinata soggettiva e oggettiva in particolare. Il secondo caso riguarda il pronome indefinito nessuno che giustamente richiede sempre il congiuntivo prima delle subordinate e in queste 2 frasi dopo nessuno la subordinata è relativa? non avevo nessuno che la potesse guardare; non c’era nnulla che potessi fare. mi scusi ancora e buona serata.
Caro Stefano, posso consigliarti questi articoli sulle oggettive e soggettve: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=6716; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=6742; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=7595; nelle due frasi con “nessuno” e “nulla” la subordinata che segue è relativa e il “che” si riferisce rispettivamente a “nessuno” e “nulla”.
Un saluto
Prof. Anna
C.A. Prof.ssa Anna
Buonasera, necessiterei gentilmente di un chiarimento in merito alla forma magiormente corretta della seguente frase che esprime un invito rivolto ad amici:
“se questa sera non aveste impegni, potremmo uscire” ovvero ” se questa sera non avete impegni, potremmo uscire”
In attesa di certamente gradito e pronto riscontro, ringrazio e saluto distintamente
Cara Stefania, è corretta la seconda frase.
Un saluto
Prof. Anna
Tante grazie Prof. Anna e da un paio di giorni ho un pò più chiara la distinzione tra subordinate oggettive e soggettive e sarò lieto anche di seguire i suoi consigli, buona serata.
Prof. Anna ri-buonasera, grazie ancora x i link suggeritimi, vorrei, se possibile, un paio di chiarimenti: nella frase credo che chiara sia già partita, quale sarebbe il complemento oggetto? é sottinteso, forse? vorrei capire la distinzione di queste 2 frasi x capire meglio la funzione del pronome relativo che; credo sia uno che mi sta spiando, e qui non dovrei avere dubbi a usare l’indicativo nella realtivo o anche, e cheido conferma, il congiuntivo qualora volessi dare una sfumatura alla frase e quindi credo sia uno che mi stia spiando. se invece dico, credo ci sia uno che mi stia spiando, anche dopo il secondo che uso il congiuntivo, xkè mi aveva spiegato che mentre ne primo caso ci si riferisce a una persona concreta, nel secondo ci si riferisce a un’ipotesi di persona e da qui il congiuntivo nella relativa. Vorrei solo capire se in questo secondo caso il secondo che è una congiunzione come il primo che o è un pronome relativo che utilizza la solita sfumatura. Spero di essermi spiegato decentemente e la ringrazio anticipatamente, buona serata.
Caro Stefano, l’enunciato “credo che Chiara sia già partita” è formato da due frasi (due verbi), -credo- che è la principale, -che Chiara sia già partita- che è una subordinata oggettiva perché funge da complemento oggetto della principale; quindi non c’è un complemento oggetto ma una proposizione oggettiva. Le tue ipotesi riguardo l’uso del congiuntivo nelle relative sono corrette, sarebbe comunque corretto anche usare l’indicativo “credo ci sia uno che mi sta spiando”, comunque il secondo -che- è un pronome relativo, il primo -che- è sottinteso (credo che), perché è possibile omettere il -che- quando il verbo della subordinata è al congiuntivo e quando nella principale si trova un verbo di timore o dubbio (-credo- in questo caso).
A presto
Prof. Anna
Grazie prof Anna.
Seguo con precisione sia le domande degli utenti sia le sue risposte.Veramente molto utili.Veramente!
Ogni volta che leggo un libro ,controllo con estrema precisione le frasi;cosa che prima non facevo.
Spesso mi sorgono dubbi come questi:
1)incerta se avrebbe o no sacrificato.
2)immaginava che avrebbe fatto un buon affare.
Io avrei messo per entrambi il congiuntivo essendo frasi dubbie.
Come faccio a riconoscere il modo giusto?
Grazie
Caro Gio, la frase “se avrebbe o no sigificato” è un’interrogativa indiretta, queste proposizioni possono avere il verbo sia al condizionale in genere per sottolineare che quanto espresso nell’interrogativa è soggetto a una condizione , o al congiuntivo soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase; la frase “che avrebbe fatto un buon affare” è una proposizione oggettiva, anche queste frasi possono avere il congiuntivo oppure il condizionale per sottolineare un valore potenziale.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa Anna,ho visto scritta questa frase:
Se quando lei sostiene di essere stata con lui fosse invece in palestra.
E’ giusta?
Io sapevo che dopo il verbo sostenere seguisse il modo indicativo o condizionale ;quindi diventerebbe :
se quando lei sostiene di essere stata con lui era invece in palestra”
Sbaglio?
Grazie
Caro Gio, il verbo al congiuntivo non è retto da “sostenere” (che invecce regge “essere stata”), ma da “se”.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera Prof. Anna, nella frase che segue, il verbo “potere” va al passato remoto(1) o al congiuntivo imperfetto(2)?
(1):”Forse tutti quanti abbiamo escluso o non abbiamo mai desiderato che Gesù non poté piangere il dolore per quelli che restavano”
(2):”Forse tutti quanti abbiamo escluso o non abbiamo mai desiderato che Gesù non potesse piangere il dolore per quelli che restavano”.
Se vanno bene entrambi (poté – potesse), quale si preferisce?
Grazie,
Caro David, dopo il verbo “desiderare” ci vuole il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof Anna è giusta questa frase?
Ho provato più volte a scriverle per dirle che se fosse ancora interessato.
Dopo il verbo dire io metterei indicativo o condizionale ,sbaglio?
Grazie
Caro Gio, la frase così non è corretta, o meglio non è completa, infatti manca l’apodosi del perioso ipotetico, la protasi è “se fosse ancora interessato”; se non intendevi formare un perioso ipotetico, non capisco bene il senso della frase “ho provato più volte a scriverle per dirle che…(ero-sono ancora interessato?)” in questo caso sarebbe corretto l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna,sono ritornato con nuovi dubbi e spero ancora una volta che lei mi aiuti.
1-Non ho capito perchè siano/sono così scontrosi.
2-Avevo capito che fosse/era fidanzato,invece non è così.
3-Dubito che sia/è così.
4-Non dubito che sia/è così.
5-Aah,adesso ho capito perchè Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
6-Aah,adesso ho capito il motivo per cui Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
7-Non volevo essere così scontroso/non avrei voluto essere così scontroso.
8-Mi ero dimenticato che era/fosse così faticoso.
9-Temevo che potesse/avrebbe potuto.
10-Emiliano ha chiesto a Tino se fosse possibile/sarebbe stato possibile/sarebbe possibile/è possibile avere in regalo una maglietta.
11-Capisco che/mi rendo conto che Michele abbia/ha più confidenza con Giovanni.
12-Ognuno faccia/facesse quel che vuole.
13-Che ognuno faccia/facesse quel che vuole.
14-Non è che parlavamo/parlassimo male di lui.
15-Non è vero che abbia/ha tanti soldi.
16-Non voglio sapere quale sia/qual è il motivo che ti ha/abbia spinto ad agire in questo modo.
17-Fortuna volle che incontrai/incontrassi.
18-Non sapevo se volessi/volevo continuare a studiare.
19-Era chiaro che fosse/era uno scherzo.
20-Direi che sia il caso di punirlo.
21-Dobbiamo capire chi sia/è l’intruso.
22-Dovremmo capire chi sia/è l’intruso.
23-Non poteva sapere che fosse stato/era stato lui.
24-A meno che non siano due squadre che abbiano/hanno lo stesso nome.
25-Non è detto che il problema sono/siano gli alunni.
Nelle frasi n.1 e n.4,vista la presenza della negazione,il congiuntivo non mi sembra errato.
Nelle frasi n.5 e n.6,nonostante ci sia “ho capito” che esprime certezza,la frase prosegue con il “non” ed è come se quest’ultimo,mi “suggerisse” di utilizzare il congiuntivo.
Allo stesso modo,nelle frasi n.2,n.3 e n.19,è come se utilizzando il congiuntivo,il significato della frase,diventasse più dubbio e incerto ed è come se la frase apparisse più corretta grammaticalmente.
Nelle frasi n.14,n.15,nonostante ci sia la negazione,mi sembra esatto sia l’uso del congiuntivo che l’uso dell’indicativo,anche se spesso,navigando su Internet,nelle frasi dove vi era “non è che”,spesso veniva utilizzato il congiuntivo.
Nella frase n.20,l’uso del congiuntivo presente non sembra errato e qualora fosse così,vorrei capire la differenza tra frasi come: “vorrei che ti impegnassi di più” e “direi che sia il caso di punirlo”. Perchè nella prima frase,si usa il congiuntivo imperfetto,mentre nella seconda il congiuntivo presente?
Sono sbagliati i miei ragionamenti?
In attesa delle vostre correzioni e spiegazioni,la saluto e la ringrazio in anticipo.
Caro Raffaele, 1- è corretto l’indicativo; 2- sono corrette entrambe le frasi; 3 e 4- è corretto il congiuntivo col verbo -dubitare-; 5 e 6- è corretto l’indicativo; 7- sono corrette entrambe; 8- sono corrette entrambe; 9- sono corrette entrambe, il congiuntivo imperfetto stabilisce un rapporto di contemporaneità, il condizionale passato di posteriorità; 10- sono tutte corrette, il condizionale passato stabilisce un rapporto di posteriorità; 11- è corretto l’indicativo; 12_ è corretto il congiuntivo presente; 13- dipende dalla frase reggente; 14- è corretto il congiuntivo; 15- è corretto l’indicativo; 16- sono corrette entrambe le opzioni; 17- è corretto il congiuntivo; 18- è corretto l’indicativo; 19- è corretto l’indicativo; 20- è corretto l’indicativo; 21e 22- sono corrette entrambe le frasi; 23- è corretto l’indicativo; 24- sono corrette entrambe; 25- è corretto il congiuntibo. Il verbo “volere” necessita del congiuntivo, se è coniugato al condizionale presente necessita del congiuntivo imperfetto, come tutti i verbi di volontà o desiderio; ecco perché “vorrei che ti impegnassi”, ma “direi che sia il caso”.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof,
È corretto questa frase ?. Se lei può, potremmo sentirci domani per condividere i punti da discutere e propongo di mangiare qualcosa insieme.
Grazie
Cara Fabiana, la frase è corrretta.
Un saluto
Prof. Anna
Dunque, riferendosi al giorno dopo non occorreva scrivere “se lei potrà….? Grazie mille
Cara Fabiana, è corretto anche il presente per riferirsi al futuro.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna,sono ritornato con nuovi dubbi.
1-Non ho capito perchè siano/sono così scontrosi.
2-Avevo capito che fosse/era fidanzato,invece non è così.
3-Dubito che sia/è così.
4-Non dubito che sia/è così.
5-Aah,adesso ho capito perchè Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
6-Aah,adesso ho capito il motivo per cui Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
7-Non volevo essere così scontroso/non avrei voluto essere così scontroso.
8-A meno che non siano due squadre che abbiano/hanno lo stesso nome.
9-Non è che la pasta sia/è più buona della carne.
10-Non ho detto che ha/abbia ragione.
11-Dobbiamo capire chi sia/chi è il colpevole.
12-Dovremmo capire chi sia/chi è il colpevole.
13-Direi che è/sia il caso di punirlo.
14-Mi ricordavo che fosse/era fidanzato.
15-Marco ha chiesto ad Attilio se fosse possibile/sarebbe possibile/è possibile/era possibile avere in regalo una maglietta.
16-Non è detto che sia/è così.
17-Non ricordo se lui all’epoca giocava/giocasse a basket.
18- Sapevo che fosse/era un giocatore forte(su un giornale sportivo,hanno scritto “sapevo che fosse un giocatore forte”,ma non so se l’utilizzo del congiuntivo imperfetto sia esatto).
19- Non è che a Mariano non va/vada di studiare.
20-Se avessi saputo che quello fosse/era tuo padre,gli avrei riservato un trattamento di favore.
21-Non devi mangiare nessun alimento che contenga/contiene lattosio.
22-Non vorrei che si fosse/si sia offeso.
23-Dovevo aspettarmelo/avrei dovuto aspettarmelo.
24-Ognuno faccia/facesse quel che vuole.
25-Avevamo pensato che ci fosse qualcosa che non andava/andasse.
26-Pensavo che non foste/sareste usciti.
27-Ho pensato potesse piacerle/ho pensato che le sarebbe piaciuto.
Nelle frasi n.1 e n.4,vista la presenza della negazione,il congiuntivo non mi sembra errato.
Nelle frasi n.5 e n.6,nonostante ci sia “ho capito” che esprime certezza,la frase prosegue con il “non” ed è come se quest’ultimo,mi “suggerisse” di utilizzare il congiuntivo.
Allo stesso modo,nelle frasi n.2 e n.3,è come se utilizzando il congiuntivo,il significato della frase,diventasse più dubbio e incerto.
Nella frase n.18,forse è stato utilizzato il congiuntivo,nonostante il verbo sapere esprima certezza,perchè la frase è al passato? E’ sbagliato o è giusto utilizzare il congiuntivo in questi casi?
Nelle frasi n.12 e n.13,è giusto utilizzare il congiuntivo presente,nonostante la presenza di un condizionale? Se si,che differenza c’è tra le frasi n.12 e n.13 e frasi come “vorrei che fosse”? Perchè è un errore scrivere “vorrei che sia”?
In attesa delle vostre correzioni e spiegazioni,la ringrazio e la saluto.
Caro Raffaele, per alcune frasi ti ho già risposto, altre frasi hanno la stessa costruzione di quelle a cui ti ho già risposto, le altre: 18- meglio “sapevo che era”; 20: è corretto: “se avessi saputo che quello era”; 21: “che contiene”; 22: “che si fosse”; 25: “che non andava”; 26: sono corrette entrambe; 27: sono corrette entrambe.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna,sono ritornato con nuovi dubbi.
1-Non ho capito perchè siano/sono così scontrosi.
2-Avevo capito che fosse/era fidanzato,invece non è così.
3-Dubito che sia/è così.
4-Non dubito che sia/è così.
5-Aah,adesso ho capito perchè Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
6-Aah,adesso ho capito il motivo per cui Pino non attribuisca/attribuisce importanza alla politica.
7-Non volevo essere così scontroso/non avrei voluto essere così scontroso.
8-A meno che non siano due squadre che abbiano/hanno lo stesso nome.
9-Non è che la pasta sia/è più buona della carne.
10-Non ho detto che ha/abbia ragione.
11-Dobbiamo capire chi sia/chi è il colpevole.
12-Dovremmo capire chi sia/chi è il colpevole.
13-Direi che è/sia il caso di punirlo.
14-Mi ricordavo che fosse/era fidanzato.
15-Marco ha chiesto ad Attilio se fosse possibile/sarebbe possibile/è possibile/era possibile avere in regalo una maglietta.
16-Non è detto che sia/è così.
17-Non ricordo se lui all’epoca giocava/giocasse a basket.
18- Sapevo che fosse/era un giocatore forte(su un giornale sportivo,hanno scritto “sapevo che fosse un giocatore forte”,ma non so se l’utilizzo del congiuntivo imperfetto sia esatto).
19- Non è che a Mariano non va/vada di studiare.
20-Se avessi saputo che quello fosse/era tuo padre,gli avrei riservato un trattamento di favore.
21-Non devi mangiare nessun alimento che contenga/contiene lattosio.
22-Non vorrei che si fosse/si sia offeso.
23-Dovevo aspettarmelo/avrei dovuto aspettarmelo.
24-Ognuno faccia/facesse quel che vuole.
25-Avevamo pensato che ci fosse qualcosa che non andava/andasse.
26-Pensavo che non foste/sareste usciti.
27-Ho pensato potesse piacerle/ho pensato che le sarebbe piaciuto.
28-Ammesso che il Parma vinca/vincesse tutte le partite,non riuscirebbe comunque a salvarsi.
Nelle frasi n.1 e n.4,vista la presenza della negazione,il congiuntivo non mi sembra errato.
Nelle frasi n.5 e n.6,nonostante ci sia “ho capito” che esprime certezza,la frase prosegue con il “non” ed è come se quest’ultimo,mi “suggerisse” di utilizzare il congiuntivo.
Allo stesso modo,nelle frasi n.2 e n.3,è come se utilizzando il congiuntivo,il significato della frase,diventasse più dubbio e incerto. E’ sbagliato il mio ragionamento?
Nella frase n.18,forse è stato utilizzato il congiuntivo,nonostante il verbo sapere esprime certezza,perchè la frase è al passato? E’ sbagliato o è giusto utilizzare il congiuntivo in questi casi?
Nelle frasi n.12 e n.13,è giusto utilizzare il congiuntivo presente,nonostante la presenza di un condizionale? Se si,che differenza c’è tra le frasi n.12 e n.13 e frasi come “vorrei che fosse”? Perchè è un errore scrivere “vorrei che sia”?
In attesa delle vostre correzioni e spiegazioni,la ringrazio e la saluto.
secondo me la frase 22 è incerta.
dipende da cosa si intende per “non vorrei” perché colloquialmente si usa il non vorrei per dire “credo che” quindi in questo caso il congiuntivo ci starebbe…
es. non vorrei che il firewall l’abbia bloccata
non si tratta di desiderarlo o non desiderarlo, si tratta di crederlo o non crederlo…
Cara Stefania, è corretto usare il congiuntivo imperfetto in dipendenza da un verbo di volontà o desiderio coniugato al condizionale, capisco il tuo ragionamento ma quando dico “non vorrei che” (anche nella modalità che hai presentato) ci si riferisce sempre a qualcosa che, credo che probabilmente sia accaduta, ma non vorrei che fosse accaduta, cioè, per dirlo in parole semplici, si tratta di qualcosa che non ci farebbe piacere, questa sfumatura esiste: “non vorrei che il firewall l’avesse bloccata” (esprimo la possibilità che sia stato il firewall a bloccare qualcosa, e se fosse così, non mi farebbe piacere), “non vorrei che si fosse sbagliato” (esprimo la possibilità che si sia sbagliato e, se così fosse, non mi farebbe piacere).
Un saluto
Prof. Anna
Professoressa Anna, questa frase è scritta in modo corretto? la ringrazio e le auguro di nuovo serena giornata
Ogni qualvolta ho visto questo film, ingenuamente, mi son chiesto:
Caro Michele, si scrive “ogniqualvolta”.
Un saluto
Prof. Anna
Mi scusi professoressa, riscrivo il primo commento, temo sia andato perduto. Questa frase è corretta. La ringrazio
“Dicono che in ogni uomo, fin dalla nascita, c’è una parte femminile
Non è esatto, ne ha due”
Servirebbe molto sito .
Ha servito a me che sono una stupida con i verbi.
Buon Giorno Professoressa Anna , La contatto perchè vorrei avere delle Informazioni. Mio figlio è all’ultimo anno , della Scuola Primaria , ha difficoltà nei verbi. Vorrei concentrarmi quest’estate ad un percorso di potenziamento ( Grammatica ) in quanto ci sono delle evidenti lacune! Per favore può consigliarmi…La ringrazio per la sua gentilezza!
Cara Ludovica, non conoscendo le difficoltà di tuo figlio posso solo consigliarti di chiedere consiglio alle maestre che lo seguono.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera spett.Le Anna, mi sono casualmente imbattuto nel suo blog perché ho il seguente problema: leggo spesso per motivi professionali le leggi che scrivono a Roma e che pubblicano…faccio molta fatica a capire perché non riescano a coniugare nemmeno un congiuntivo correttamente ovvero mi imbatto spesso nella seguente forma verbale:
“Nel caso in cui le ditte HANNO ottenuto l’autorizzazione”
Invece di:”nel caso in cui le ditte ABBIANO ottenuto l’autorizzazione”.
Secondo Lei sono io troppo esigente?Sono io che sbaglio a coniugare?
Grazie per la disponibilità’
Le sarei molto grato (non essendo un assiduo lettore del suo blog e non me ne voglia) se potesse rispondermi anche alla mail che Le ho indicato.
Cordialità’
Caro Marco, non sei troppo esigente, la frase che mi scrivi è corretta con il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Buonasera prof, le chiedo qual`e` il modo verbale da usare: `se avete/aveste trovato delle chiavi siete pregati di rivolgervi ai sig.ri Rossi”
Grazie per la sua attenzione
Cara Julia, è corretto “se avete”, attenzione -qual- si scrive senza apostrofo.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna, Lei spiega che il congiuntivo si usa nelle frasi di dubbio, incertezza,etc. quando invece si ha certezza si usa l’indicativo. Però, mi chiedo, nella frase: scegli quella corretta:
Penso di avere la febbre.
Penso che io abbia la febbre
quella esatta è la prima.Il mio dubbio sorge nel momento in cui dico “penso” di avere la fretta, quindi non sono sicura, e di conseguenza dovrei usare il congiuntivo e dire “penso che io abbia la febbre”
La ringrazio anticipatamente per la spiegazione.
Claudia
Cara Claudia, quando c’è identità di soggetto tra la reggente e la subordinata si preferisce la forma implicita con l’infinito (perso di avere la febbre).
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof.Anna,
il mio dubbio è che in certi casi coi verbi “penso, credo” si possa usare anche l’indicativo. Per es. mi suonano corrette entrambe le frasi:
-Penso che sia una brava persona.
-Penso che è una brava persona.
Con i verbi di opinione non vedo così sbagliato l’uso dell’indicativo, perché non si può stabilire il grado di certezza, diciamo, che c’è dietro a un’opinione. Il “penso, credo, etc” potrebbe voler dire “lo penso davvero, ne sono convinto”, e quindi esprimere certezza.
E sempre restando su questo tema, anche se “penso di avere la febbre” suona meglio di “penso che ho la febbre”, quest’ultimo non mi sembra sbagliato, o no? (Si è sempre il discorso di usare l’indicativo e non il congiuntivo…).
Mi può illuminare?
Grazie infinite
Cara Silvia, dopo “penso che” è necessario il congiuntivo, “pendo di avere la febbre” è una frase corretta perché quando c’è identità di soggetto tra principale e subordinata è preferibile la forma implicita con l’infinito, mentre non è corretta la frase “penso che ho la febbre”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, aggiungo una postilla…
-Credo mi stia ammalando.
-Credo di starmi ammalando.
Quando c’è un verbo con ausiliare, la regola cambia? Perché da quello che si è detto dovrebbe essere sbagliata la prima frase e corretta la seconda, eppure mi suona abbastanza male. Forse però è solo l’abitudine…Grazie ancora e scusi per le domande un po’ banali, ma a volte mi vengono dei dubbi di questo genere, inoltre penso che la grammatica a scuola non sia studiata abbastanza (i miei ricordi risalgono alla prima media…).
Cara Silvia, il verbo “stare” non è un ausiliare; comunque sono corrette entrambe le frasi, nella prima la subordinata è esplicita (congiuntivo) nella seconda implicita (infinito), quest’ultimo caso è possibile se cìè identità di soggetto tra reggente e subordinata (in questo caso -io-).
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere se questa frase è giusta oppure no grazie:
“Non sappiamo se arriverebbe in tempo”
Cara Luciana, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima prof.ssa Anna, uno dei miei dubbi sull’uso del congiuntivo:
È corretto dire: Volevo sapere (soggetto = io verbo = indicativo imperfetto) se fosse necessario……(se + congiuntivo) o si deve invece continuare ad usare l’indicativo anche dopo il se?
Grazie infinite!
Caro Bruno, si tratta di un’interrogativa indiretta e quindi anche l’uso dell’indicativo è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof si dice: non so se potesse essere lei o non so se potrebbe essere lei .. Grazie mille
Cara Floriana, in questo caso la frase introdotta da -se- è un’interrogativa indiretta e quindi l’uso del condizionale presente è corretto, anche perché la frase mi sembra si riferisca al presente e non al passato.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
sto scrivendo la tesi e mi è sorto un dubbio… in parte credo di aver trovato la risposta nella conversazione, ma non sono convinta e soprattutto non capisco per quale motivo mi suoni decisamente meglio l’uso del congiuntivo piuttosto che dell’indicativo.
ecco la frese:
“Ero sicura che si potevano/potessero attirare molti studenti a cui avrei voluto dedicare le mie attenzioni…”
l’indicativo mi suona davvero male, non so se ciò sia dovuto a un mio errore, oppure a una qualche lieve sfumatura nel significato..
grazie!
Cara MariaL, ti giro questo link sull’argomento dell’Accademia della Crusca che credo possa risolvere il tuo dubbio: http://forum.accademiadellacrusca.it/phpBB2/viewtopic.php@t=119.html
A presto
Prof. Anna
Salve Prof.Anna, è corretto solo ieri sera ho pensato che poco prima avesse capito male oppure si può dire anche ieri sera ho pensato che abbia capito male? grazie e buona serata.
Caro Stefano, non è corretto in questo caso usare il congiuntivo passato, ma è corretto il congiuntivo trapassato.
Un saluto
Prof. Anna
MI scusi, volevo anche chiederle se è corretto solo stavo pensando che avesse capito male oppure è ok pure stavo pensando che abbia capito male? grazie e buona serata.
Salve prof. Anna, la ringrazio per le sue risposte sempre chiare ed esaurienti e mi scusi se qualche volta ripeto le domande…Ho salvato tanti link di questo sito e a volte mi capita di vedere in ritardo qualche risposta e poi ho sempre tanti dubbi, a prescindere…Oggi sarò rapidissimo, e vorrei chiederle di illuminarmi con il verbo preferire. Ho questi dubbi: preferisco una persona che mi dica cosa pensa piuttosto di una persona che mi dica cosa non pensa; preferisco le persone che mi dicono o che mi dicano quello che pensano. Insomma credo abbia inteso la natura del mio dubbio. Nessun dubbi invece quando il che è subito dopo il preferisco… Saluti e buona serata.
Caro Stefano, nelle frasi relative, come quelle che mi proponi, il congiuntivo viene usato se la frase ha un valore limitativo: in questo genere di frasi il congiuntivo esprime un requisito o una limitazione relativamente all’oggetto desiderato. Immaginiamo una frase nella quale il soggetto desideri qualcosa; se l’oggetto del desiderio è chiaro e il soggetto è sicuro di volerlo, la frase relativa avrà il modo indicativo e l’oggetto potrà essere preceduto da un articolo determinativo: – voglio comprare il vestito che ho visto ieri in quel negozio-, – cerco il libro che stavi leggendo l’altro giorno -, -preferisco le persone che mi dicono la verità -. Se invece il soggetto della frase desidera qualcosa, ma pone delle limitazioni, dei requisiti o delle condizioni, troveremo facilmente il congiuntivo. Se l’oggetto desiderato è un sostantivo spesso è preceduto dall’articolo indeterminativo: – Voglio comprare un vestito che sia economico, – cerco un libro che sia avvincente e divertente allo stesso tempo-, -preferisco una persona che mi dica cosa pensa-. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
gentile prof. anna
qual è la frase corretta secondo Lei
Bisognava che ti allenassi meglio oppure
bisognava che ti fossi allenato meglio?
non mi è sempre chiaro quando un imperfetto indicativo regge un imperfetto o un trapassato congiuntivo
grazie e buona serata
Gentilissima Prof.ssa Anna buon giorno,
Sono impegnato nella lettura del romanzo di J. Joyce Ulysses e perciò sto leggendo i libri di critica/recenzione del medesimo romanzo, scritti da commentatori italiani.
Ho visto che quando si riferiscono al romanzo non apostrofano l’articolo: trovo sempre “lo Ulisse” o “nello Ulisse” (un esempio da Umberto Eco: “Se si seguono le varie revisioni dello Ulisse”). Qual’è la regola in questo caso?
Grazie infinite! Bruno Leone
Caro Bruno, solitamente usiamo “lo” se il nome dell’opera che segue è in lingua straniera “lo Ulysses”, la regola rimane comunque la medesima, infatti è corretto in ogni modo dire “l’Ulisse”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Mi piace, che Lei abbia consigliato questa lezione, che non mai abbia visto e l’ho guardato e studiato lungo, e rimangola su questa posta particolare che ho creato per le lezione che voglio studiare ripertamente, perché mi sono accorto che devo studiarla di nuova, perché dopo un periodo lungo l’ho dimenticato per un maggior parte. Laggiù ho anche le oltre lezione su questa tema installato, in questo modo le trovarò facilmente Solo mi sono sbagliato la frase 3, perché entrambi le frase mi pare possibile. Questo lezione studio ancore molto bene e poi risponderò le domande della lezione nuova. Mi sembra meglio. Prossimo Venerdì vedrò il mio medico della famiglia e poi posso chiedergli anche sull medicina nuova per i miei intensini, perché non credo di aver’ prescritto la dosa correttamente e vuoglio essere sicura sulle case da cui ho i miei dubbi e in ogni caso il mio piede sinistra si vede meglio di nuova, da cui sono contenta. Questa accumulo di liquidi e via oggi è spero che rimanga così.
Con saluti cordiali dall’Olanda
Anita
Cara Anita, sono contenta che il tuo piede stia piano piano guarendo!
A presto
Prof. Anna
Salute prof.Anna,
il mio dubbio è sulla correttezza (magari non è bellissima da sentire) della consecutio temporum nella seguente frase ” è come sei voi andaste dal vostro datore di lavoro e gli dite:”…..” ” …..
Grazie per il prezioso supporto!
Caro Fabio, la frase corretta è: “è come se voi andaste dal vostro capo e gli diceste”.
A presto
Prof. Anna
Penso che io abbia la febbre, perché non va bene?
Caro Rino, la frase è corretta, ma quando abbiamo lo stesso soggetto nella principale e nella subordinata (in questo caso -io-) è più comune trovare la forma implicita: “penso di avere la febbre”.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao, vorrei sapere se si dice .. ha raccontato come la sua famiglia in questo momento “abbia fatto” delle scelte importanti o …”ha fatto”…
grazie
Cara Pine, le oggettive introdotte da “come” reggono per lo più il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Preg.mo Prof. ANNA,
Le chiedo cortesemente di poter verificare
il seguente periodo : ” Non voglio parlare
di me…vorrei che oggi tu sorrida “.
Caro Francesco, la frase corretta è: “non voglio parlare di me…vorrei che tu oggi sorridessi”, quando nella reggente si ha un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale (vorrei) per indicare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto (come nel tuo caso: sorridessi), per indicare un rapporto di posteriorità si usa il congiuntivo trapassato.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa Anna,
Quale delle due forme è corretta?
– Mi piace che siete allegri
– Mi piace che siate allegri
Grazie
Caro Mattia, meglio usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Salve prof,leggendo una frase mi è venuto un dubbio.Si dice “l’amore è qualcuno che ti chiede (o che ti chieda?)se hai mangiato.”grazie
Cara Didi, in realtà sono corrette entrambe le frasi, se usi il congiuntivo vuoi sottolineare il calore eventuale della frase, l’indicativo invece presenta l’azione come obbiettiva.
Un saluto
Prof. Anna
Secondo lei è qual’è il modo più facile per imparare tutte queste regole
Cara Sofia, il modo migliore è sicuramente farne esperienza, quindi esercitarsi e provare a usarle nel parlato e nello scritto, senza paura di sbagliare. Attenzione, “qual è” si scrive senza apostrofo.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof.Anna, avrei una questione da sottopore alla sua sempre cortese e gentile attenzione, nonchè pazienza: preferisco una verità che fa male ad una bugia che illude. Seguendo il suo discorso di un precendente messaggio, in questo caso uso indicativo xkè mi riferisco a un qualcosa di certo. Se invece pongo una condizione o requisito è corretto dire preferisco una verità che faccia male ad una bugia che illuda? Spero di aver capito, grazie e buona serata.
Caro Stefano, la tua ipotesi è corretta, il congiuntivo sottolinea anche il valore eventuale della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna, mi scusi se è un peirodo che pongo troppe domande ma dia pure precedenza agli altri utenti. il dubbio che ho oggi è se è più corretto dire le offerte di lavoro sono rivolte a persone che hanno o che abbiano determinati requisiti? La ringrazio e la saluto cordialmente.
Caro Stefano. sono corrette entrambe le frasi, dipende dalla sfumatura che il parlante vuole attribuire alla frase.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno, volevo porre la seguente domanda:
sempre piu’ spesso si sentono espressioni del tipo:
“che lo facesse / che telefonasse / che lo dicesse, ecc. ” (riferito a persone che dovrebbero fare qualcosa ).
Mentre a me sembra piu’ corretta la forma:
“che lo faccia / che telefoni / che lo dica, ecc.”
Sono giuste entrambe le forme?
Grazie.
Caro Paolo, come dici tu, è più corretto usare il congiuntivo presente, ma negli italiani regionali a volte si può trovare il congiuntivo imperfetto per esprimere una sollecitazione, questa forma non corrisponde all’italiano standard, ma è assai diffusa.
Un saluto
Prof. Anna
Cordialissima Prof Anna, sarebbe possibile sapere che tipo di subordinata è quella di questa frase? preferisco che una persona ci metta l’anima. credo si tratti di un’oggettiva o soggettiva solo che fatico ancora a distinguerle, mentre decisamente più agevole è ricooscere le relativa… La saluto, la rimgrazio e le auguro buona serata.
Caro Stefano, si tratta di un’oggettiva.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno prof,ho un dubbio.questa frase è corretta o devo usare il congiuntivo.?”tu vivi nei miei sogni e ti auguro di realizzare i tuoi.”grazie.
Cara Giovanna, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna, un cordiale saluto. Grazie per le sue risposte, sempre molto preziose. Potrebbe per favore farmi due esempi con la frase le offerte di lavoro sono rivolte a persone che hanno/abbiano determinati requisiti, così per capire meglio la differenza tra indicativo e congiuntivo? Mille grazie e buona serata.
Caro Stefano, entrambe le frasi sono corrette e possono essere usate negli stessi contesti, ma usando il congiuntivo si sottolinea ulteriormente che l’oggetto cercato o desiserato è soggetto a determinati requisiti o limitazioni.
Un saluto
Prof. Anna
penso di aver fatto un errore nella seguente frase:
“…forse sarebbe piu’ contento se qualcuno gli spiegasse che e’ per il bene della comunita’…”
potete per favore aiutarmi a capire se l’utilizzo dei congiuntivi in questa frase e’ corretto o meno?
Caro Nur, l’utilizzo del congiuntivo è corretto, si tratta di un periodo ipotetico della possibilità (forse sarebbe piu’ contento se qualcuno gli spiegasse), anche l’utilizzo degli altri modi verbali è corretto. Per approfondire questo argomento ti consiglio il seguente articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3565.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, grazie per la risposta precendente e mi trovo davvero molto bene su questo sito, e trovo molto interessanti anche tutti gli altri argomenti, e non solo quelli inerenti alla lingua italiana. Oggi sarò più rapido che mai e le chiedo se è corretto dire ci lamentiamo che uno stato vada male. Userei il congiuntivo perchè esprimo uno stato d’animo, ma attendo il suo consiglio. Grazie e buona serata.
Caro Stefano, con il verbo “lamentarsi” (mi lamento del fatto che) userei il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof Anna, lei è sempre molto gentile e la ringrazio per le risposte recenti. Vorrei sapere, però, se in tutti i casi col verbo lamentare è meglio l’indicativo, oppure se in taluni casi è d’obbligo il congiuntivo. Leggo spesso frasi tipo: si lamentavano che facessi domande, si lamentavano che andasse in rovina la gente che non la pensava come loro. Anche in questi casi farei meglio ad usare indicativo, se non ho capito male? Non avrei dubbi, invece, nel dire non andava bene che facessi domande, ma aspetto sua conferma. Grazie e buona serata.
Caro Stefano, è corretto usare il congiuntivo dopo “lamentarsi”, non considerare la mia risposta precedente.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Ho una domanda io uso molto il congiuntivo presente Vengano es: “se loro vengano ” ” non so se vengano “…etc è un errore ? Grazie in anticipo
Caro Jonathan, le frasi che mi scrivi non sono corrette, nella prima è coretto il congiuntivo imperfetto se vuoi fare un periodo ipotetico della possibilità (ma dipende da cosa vuoi esprimere): “se loro venissero” o trapassato per un periodo ipotetico dell’irrealtà: “se loro fossero venuti” o l’indicativo per un periodo ipotetico della realtà: “se loro vengono”, per ripassare i periodiipotetici ti consiglio questi articoli: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3565; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3634. Non so cosa vuoi esprimere ma se è una constatazione è corretto l’indicativo: “non so se vengono”.
Un saluto
Prof. Anna
se si vuole fare una modifica
se si volesse fare una modifica
quale delle due è corretta
Caro Giovanni, sono corrette entrambe le frasi, dipende da cosa vuoi esprimere, la prima frase è la protasi di un periodo ipotetico della realtà, la seconda invece di un periodo ipotetico della possibilità: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3565
Un saluto
Prof. Anna
Si può dire “come se sia” ? Ad esempio “vivi ogni momento come se sia l’ultimo”. Secondo me è sbagliato, ma l’ho sentito in una canzone, che per l’esattezza dice “vivi ogni momento, come se l’ultimo sia”.
Caro Simone, l’utilizzo del congiuntivo presente non è corretto, è necessario usare il congiuntivo imperfetto: “come se fosse”.
Un saluto
Prof. Anna
Utile esercizio.
Buongiorno,
è più corretto dire:
“non mi interessa come sei abituata” o utilizzare il congiuntivo “non mi interessa come tu sia abituata?”
Grazie
Caro Alessandro, le proposizioni oggettive introdotte da “come” (come in questo caso) hanno solitamente il congiuntivo, ma la frase con l’indicativo non è scorretta.
Un saluto
Prof. Anna
Avevo un dubbio. Si può dire “come se non si sapesse chi vincesse”?
Cara TiziaCaia, è meglio dire “come se non si sapesse chi vincerà”.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa,
nel romanzo che sto terminando di leggere, mi sono imbattuta in questa frase:”Non so quali sono i tuoi piani e non insisterò per saperli ma, se ti va, abito qui vicino e potresti venire a fare colazione. ”
Secondo lei non sarebbe più corretto : Non solo quali siano i tuoi piani..ecc ?
Grazie, saluti
Cara Valentina, è corretto sia usare il congiuntivo sia l’indicativo, se l’interrogativa indiretta è retta dal verbo “sapere” alla forma negativa sono corretti entrambi i modi: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille della spiegazione, rapida ed esaustiva. Ripassare le regole non fa mai male;questa non la ricordavo 😉
Cara Valentina, benvenuta su Interculturablog!
A presto
Prof. Anna
Gentilissima Anna, qualche giorno fa è stato approvato la bozza del nuovo codice degli appalti. All’art. 31 c’è scritto: “il RUP è nominato con atto formale del soggetto responsabile dell’unità organizzativa, che deve essere di livello apicale, tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità medesima, dotati del necessario livello di inquadramento giuridico in relazione alla struttura della pubblica amministrazione ….. Non mi è chiaro chi deve essere di livello apicale, il “soggetto responsabile dell’unità organizzativa” o i “dipendenti di ruolo addetti all’unità medesima” ? Grazie mille!
Caro Nico, direi “il soggetto responsabile dell’unità organizzativa”.
Un saluto
Prof. Anna
Quindi, se ho capito bene, il livello apicale è riferito al responsabile dell’unità organizzativa e non alla categoria (livello) del RUP. Grazie professoressa!
Caro Nico, direi di sì.
A presto
Prof. Anna
‘La vera differenza la fa se si spera o si teme di essere trattati per come si tratta’
È corretta come frase?
La ringrazio.
Cara Genny, non userei il verbo “fare” ma semplicemente il verbo “essere”, “la vera differenza è se…”.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei sapere se con il congiuntivo si potesse usare l’aggettivo qualcosa.
Cara Pia, “qualcosa” è un pronome, è possibile usarlo in una frase con il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
Ho un dubbio se nella frase che segue su debba usare il congiuntivo o sia corretto lindicativo:
SE TI DICONO……non zarebbe corretti6dire se ti dicessero?
Grazie
Cara Valentina, sono corrette entrambe le frasi: qualla con l’indicativo esprime un’ipotesi reale, quella con il congiuntivo un’ipotesi possibile.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
Se sto parlando al presente, ma uso “come se” mi viene istintivo usare il congiuntivo al passato. Vorrei capire se è corretto o no.
“E, come se stia per fare la cosa più naturale del mondo, si rimette in macchina” o “E, come se stesse per fare la cosa più naturale del mondo, si rimette in macchina”.
Grazie
Cara Raffaella, dopo “come se” ci vuole il congiuntivo imperfetto o trapassato se si vuole esprimere un’azione passata.
A presto
Prof. Anna
Una buona idea questo sito
Caro Komla, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao prof. Anna
Ho un dubbio nella frase seguente:
Siete rimasti male che io (sia o sono) andato a cena con loro !!
Caro Enrico, puoi usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Si può dire: “mi sembra che domani c è lezione”.
O si deve usare esclusivamente il congiuntivo? “Mi sembra che domani chi sia lezione”
Grazie.
Buongiorno,
Mi potrebbe dare la risposta se sia giusta la frase :
“vorrei chiederVi gentilmente a che ora si svolgesse l’esame?”
Grazie in anticipo Agnieszka
Cara Agnieska, la frase corretta è: “vorrei chiedervi gentilmente a che ora si svolge (oppure “si svolgerà”) l’esame”.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Prof.ssa!
Mi domandavo se con il verbo “credere” fosse possibile utilizzare il modo indicativo in luogo del congiuntivo. Lei cosa mi dice a riguardo? Saluti, Chiara
Cara Chiara, è possibile usare solo l’indicativo futuro per esprimere un’azione nel futuro: “credo che arriverà presto”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno. Sono in contesa con un mio amico. Per me è corretto dire”prima che possa parlargli passera ‘ molto tempo” per lui”prima che potrò…” chi ha ragione?
Caro Marco, è corretto usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Finalmente una lezione completa sull’uso del congiuntivo assassino. O vittima?
Buongiorno Anna,
volevo chiederle un chiarimento su una frase: posso dire “Ci sono delle cose che vorresti che togliessi?” ?
Basterebbe dire “che io togliessi” o è necessario cambiare la forma dei verbi
La ringrazio molto
Cara Gaia, è corretto sia “che togliessi” sia “che io togliessi”.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno ho dei dubbi nell’uso del congiuntivo per due frasi .
Volevo sapere se per favore mi potete aiutare a capire quale delle due è esatta.
“Troviamo il punto che divide il ferro in due parti uguali” dal mio punto di vista è corretta la frase, tuttavia una persona che conosco mette in dubbio “il divide con il divida.
Analogo discorso nella frase
“tracciamo una linea sul retro del paraurti che indica la posizione del danno” o indichi ?
Vi ringrazio
Caro Giulio, il congiuntivo nelle frasi relative si usa quando il soggetto della frase desidera qualcosa, ma pone delle limitazioni, dei requisiti o delle condizioni, il congiuntivo quindi esprime un requisito o una limitazione relativamente all’oggetto desiderato.
Se l’oggetto desiderato è un sostantivo spesso è preceduto dall’articolo indeterminativo, quindi nella prima frase è corretto usare l’indicativo, ma sarebbe corretto anche il congiuntivo se la parola “punto” fosse preceduta dall’articolo indeterminativo, nella seconda frase è corretto usare il congiuntivo ma è possibile trovare anche l’indicativo. Per aprofondire l’uso del congiuntivo nelle frasi relative ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/03/14/il-congiuntivo-nelle-frasi-relative/.
Un saluto
Prof. Anna
Spett.le prof. Anna, qual è la forma corretta:
“Un uomo di colore impegnato in una rissa è andato bene che qualcuno non ha sparato” o “non abbia sparato”?
Grazie. Cordiali saluti.
Caro Cristian, in questo caso è corretto il congiuntivo, la frase corretta sarebbe: “un uomo di colore coinvolto in una rissa: gli è andata bene che qualcuno non (gli) abbia sparato”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof.sa,
per favore come si deve dire:
– risulta pacifico che Mario Rossi può richiedere …
– risulta pacifico che Mario Rossi possa richiedere …
Grazie molte
Giuseppe
Caro Giuseppe, userei il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Buonasera Prof.ssa Anna le chiedo se sia corretta la frase:
“ho scoperto che esistessero gli tsunami quando in una delle puntate, dopo un terremoto, comparve dall’orizzonte un’onda anomala….all’epoca credevo fosse una fantasia…mah…!!!!…
Forti emozioni…
Sono stato bacchettato, e vorrei capire se ho commesso errori grammaticali lievi o imperdonabili. …Ringraziandola per la sua certa è cortese risposta, le porgo cordiali saluti.
Caro Valerio, non userei il congiuntivo “esistessero”, ma l’indicativo “esistono” e “comparve all’orizzonte”, per il resto la frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Buonasera, ho un dubbio linguistico, è corretto dire:”speriamo che non ci rispondino adesso…..”.
Grazie mille
Cara Claudia, la forma del verbo corretta è: “che non ci rispondano”.
A presto
Prof. Anna
Gent.ma Prof.ssa Anna,
ho un forte dubbio su una frase che un collega mi ha riferito durante un colloquio; Mi disse: “non avrei mai pensato che sarebbe diventato magistrato”.
Io gli ho obiettato che, in questo caso, fosse più giusto il congiuntivo, cioé: “non avrei mai pensato che fosse diventato magistrato.
Secondo lei, quale è il modo verbale più giusto?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Eusebio
Caro Eusebio, in questo caso si vuole esprimere un azione futura (sarebbe diventato) rispetto a un’altra che avviene nel passato (non avrei mai pensato) e quindi l’uso del condizionale passato è corretto che serve proprio ad esprimere posteriorità in dipendenza da un tempo passato.
Un saluto
Prof. Anna
Dubbio:
“Per non dimenticare come si fa…” o “per non dimenticare come si faccia…”.
Grazie!
Cara Annalisa, l’indicativo in questo caso è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera prof. Anna, mi saprebbe dire per cortesia se le due seguenti frasi sono corrette entrambe o solo la seconda?
“Quando torni cosa pensi che potrebbe essere importante trovare in casa e che ora non hai?”
“Quando torni cosa pensi che possa essere importante trovare in casa e che ora non hai?”.
Ringrazio in anticipo e auguro buon Ferragosto.
Caro Carlo, i modi e i tempi verbali sono corretti in entrambe le frasi, ma non ne capisco il significato (trovare in casa e che ora non hai?).
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
vorrei dissolvere il seguente dubbio: è grammaticalmente corretto dire “Penso che potrebbe sembrare…(eccetera)” oppure “Penso che possa sembrare…(eccetera)” oppure entrambe sono entrambe corrette? Perchè?
Caro Nik, entrambe le frasi sono corrette, se si usa il condizionale si sottolinea il valore ipotetico della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Ragazzi mi date la certezza matematica che venite al raduno?
Questa la frase incriminata,non si doveva ( o poteva) usare “veniate” in luogo di “venite”?Grazie.
Caro Gianluca, in questo caso è corretto usare l’indicativo e non il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Questa frase è corretta?Comunicare alle famiglie,periodicamente , i risultati inerenti al profitto raggiunto, nonchè anomalie comportamentali che potessero nuocere alla personale crescita educativa ed alla vita scolastica
Caro Salva, sarebbe meglio usare il congiuntivo presente “possano”.
Un saluto
Prof. Anna
interessante
Ultimamente mi erano sorti tant.mi dubbi sull’uso corretto del verbo con il famoso Se. Grazie ho imparato che debba fare un ritorno allo studio
È giusto : Non vedevo l’ora di provare che si sbagliasse
Vorrei sapere se è corretto scrivere : Penso che certa gente ha il dono dell’ubiquità …oppure Penso che certa gente ha il dono dell’ubiquità
Cara Enrica, dopo il verbo “pensare” è necessario usare il congiuntivo: “penso che certa gente abbia il dono dell’ubiquità”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve,
È giusta la frase “mi accorgo sempre più di quanta ignoranza ci sia in giro”? O sarebbe meglio mettere l’indicativo presente “c’è”?
Grazie.
Cara Katia, sono corretti entrambi i modi verbali.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Professoressa,
Leggo su un sito internet la seguente frase:
“Cerchiamo partner che vogliano integrare il nostro know how alle proprie soluzioni”
E’ giusto usare usare l’espressione “vogliano” in questa frase? non è più giusto utilizzare “vogliono”?
Saluti
Caro Ivan, nella frase relativa in questione l’uso del congiuntivo è corretto, ha valore limitativo, esprime cioè un requisito o una limitazione relativamente all’oggetto desiderato. Per approfondire questo e altri uso del congiuntivo nelle frasi relative, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/03/14/il-congiuntivo-nelle-frasi-relative/.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Per caso ho visto questa lezione e l’ho studiata un po’ e mi era chiara presto, quindi ho compieto le domande.
Solo ho scelto la 6º frase scorretta, ma pensavo che Giulia fosse la 3º persona singolare, quindi questa frase “So che Giulia stia bene”, è corretta secondo me, ma la frase mi è venuto in rosso. Sono sorpresa da. Forse Lei mi spiegarebbe il mio sbaglio.
Con cari saluti dal Olanda
Anita
Cara Anita, la frase corretta è “so che Giulia sta meglio”, in questo caso usiamo la terza persona singolare del presente indicativo “sta” e non il congiuntivo “stia” perché dopo il verbo “sapere” è corretto usare l’indicativo e non il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Chissà chi volesse una mamma come te
Cara Stefania, in questo caso userei il condizionale: “chissà chi vorrebbe una mamma come te” per sottolineare il valore dubitativo della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma ho un dubbio improvviso:
Si invitano, pertanto, coloro che hanno maturato o abbiano maturato le giornate?
Ringrazio in anticipo.
Mauro
Caro Mauro, le frasi sono entrambe corrette, l’uso del congiuntivo in questa frase, che è una relativa, assume un valore limitativo, cioè esprime un requisito o una limitazione (il requisito in questo caso è: che abbiano maturato le giornate).
Un saluto
Prof. Anna
Si dice: “tra le due non so chi è più bella” oppure “tra le due non so chi sia più bella”? O sono entrambe forme corrette?
Cara Maria, la frase introdotta da “chi” è un’interrogativa indiretta, questo tipo di preposizione può avere sia l’indicativo sia il congiuntivo, quindi le frasi che mi scrivi sono entrambe corrette. Per approfondire questo argomento, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/.
A presto
Prof. Anna
Sono soddisfatto di me stesso. Mi sono cimentato nella prova del congiuntivo qui sopra, le ho azzeccate tutte. Deve tenere presente che ho solo la licenza elementare, però essendo molto anziano forse influisce non poco il vissuto. Una cosa mi è stata rilevata tempo fa da un amico e cioè: quando scrivo la parola – QUI – tendo ad accentarla, mi si dice che è sbagliato; è vero? Grazie della risposta.
Caro Simplicio34, ti faccio i miei complimenti per l’ottimo risultato.
Su “qui” e su “qua” l’accento non si mette.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Gentile Anna sono corrette le seguenti frasi?
1-non.so che tipi di dolci tu preferisca
2-Mi sembra che la torta.sia riuscita bene
3-marco pensava che il suo amico lo.aiutasse
4-Era necessario che tu partissi
5-Dubito che Maria arrivasse/o sia arrivata in tempo
6-non ho capito cosa tu voglia/volesdi da me
7-Speravamo che finissi I.compiti in tempo
Grazie!!!!!
Caro Marco, le frasi che mi scrivi sono corrette, di seguito le opzioni giuste: 5- dubito che Maria sia arrivata in tempo; 6- non ho capito cosa tu volessi da me.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao Anna,
Per queste frasi è’ meglio usare il congiuntivo presente o imperfetto?
Dobbiamo andare a casa e mi piacerebbe che qualcuno ci accompagni.
Dobbiamo andare a casa e mi piacerebbe che qualcuno ci accompagnasse
Non e’ che sia particolarmente soddisfatto.
Non è che fossi particolarmente soddisfatto
Grazie mille
Caro Sergio, la frase corretta è “mi piacerebbe che qualcuno ci accompagnasse” perché quando abbiamo un verbo che esprime volontà o desiderio al condizionale nella frase reggente, nella subordinata avremo il congiuntivo imperfetto per esprimere anteriorità o posteriorità (https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/12/01/il-condizionale-nelle-frasi-indipendenti/), nel secondo caso invece sono corrette entrambe le frasi, la prima (congiuntivo presente) si riferisce al presente, la seconda (congiuntivo imperfetto) invece al passato.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera Anna.Parlando di.congiuntivo spesso.nei.libri.base della.lingua italiana si.incontra la frase”stesse zitto”, ma ho letto che e”sbagliato….e”.corretto dire “Stia.zitto”.
Grazie
Caro Marco, il congiuntivo imperfetto può prendere il posto del congiuntivo presente in una sollecitazione o un’esortazione, questo accade soprattutto negli italiani regionali centromeridionali, è preferibile però usare il congiuntivo presente.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Anna, armato della sola licenza elementare, le chiedo un altro aiuto ( il 1° l’ho fatto il 27 u.s.), le chiedo in che casi va scritto QUEI o QUEGLI. A me parrebbero equivalenti. Sia paziente, me lo spighi. Grazie
Caro Simplicio, per scegliere è necessario ricordare le regole per la scelta dell’articolo determinativo; si usa “quei” nei casi in cui si userebbe “i” ⇒ i ragazzi, quei ragazzi; si usa “quegli” nei casi in cui si userebbe “gli” ⇒ gli zaini, quegli zaini, gli alberi, quegli alberi; ti consiglio questo articolo per ripassare anche le altre forme di aggettivi dimostrativi: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/03/31/gli-aggettivi-dimostrativi/; e quest’altro articolo sulle regole per la scelta dell’articolo determinativo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/03/31/gli-aggettivi-dimostrativi/. Se hai altri dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Salve,
in riferimento a quei e quegli nel caso ci sia un aggettivo nel mezzo cambia qualcosa nell’applicare la regola?
Il mio dubbio è quale delle seguenti frasi è giusta
Quei strani comportamenti
Quegli strani comportamenti
Grazie mille per la risposta,
Un saluto
silvia
Cara Silvia, si deve sempre tenere in considerazione la parola immediatamente successiva (in questo caso “strani”), come per gli articoli: “quegli strani comportamenti”.
A presto
Prof. Anna
Sto aspettando che ci assumano.
Sto aspettando che ci assumono.
Cara Grace, è corretta la frase col congiuntivo: “sto aspettando che ci assumano”.
A presto
Prof. Anna
Una bella esercizio
Caro Mac, sono contenta che ti sia sembrato un bell’esercizio.
A presto
Prof. Anna
Salve, recentemente mi hanno fatto sorgere un dubbio sentendo dire la frase “Non è colpa mia se mi sentirei più rappresentata da un sasso piuttosto che da certi elementi”. Ora, io credo che la frase sia sbagliata e che davanti il se ci vada sempre il congiuntivo o l’indicativo, nonostante il fatto che, considerando il periodo nel suo complesso, dire “Non è colpa mia se mi sentissi rappresentata da un sasso…”. Effettivamente “suona” male in entrambe le forme. Che succede a questo punto? Si va avanti col congiuntivo nonostante suoni male all’orecchio? O altrimenti, non è possibile che sia sbagliata l’impostazione della domanda? Grazie anticipatamente e scusi l’eventuale ignoranza.
Caro Mattia, la frase non è sbagliata, in questo caso siamo in presenza di una proposizione soggettiva introdotta da “se” e il verbo può essere al condizionale. Ci sono altri casi in cui il “se” può essere seguito da condizionale, per esempio quando introduce un’interrogativa indiretta: “non so se sarei capace di farlo” oppure quando introduce una proposizione dubitativa: “vedi se potrebbe aiutarmi”.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera, prof. Anna.
Mi è sorto un dubbio leggendo una discussione su Facebook.
Domanda: Questo è il mio disegno, che ne pensate?
Risposta: Penso che è bellissimo!
Di solito con il “penso” si usa il congiuntivo, ma in questo caso tale verbo è stato usato per richiamare la domanda e, probabilmente (in modo errato), come sostituto di “secondo me”. Quindi, in questo caso, non è giusto utilizzare il presente?
Caro Giac, alcuni verbi possono avere sia il congiuntivo sia l’indicativo con sfumature diverse di significato, il verbo “pensare” è seguito da indicativo quando significa “essere convinto”, mentre è seguito da congiuntivo quando significa “supporre”.
Un saluto
Prof. Anna
se avesse vinto il si ,oppure se avrebbr vinto il si
Ciao. Mah si dice trovo che le regole andrebbero rispettate o si dice trovo che le regole vadano rispettate.?
Cara Marcia, sono corrette entrambe le frasi.
Un saluto
Prof. Anna
Salve, cosa succede però quando il soggetto della frase con l’indicativo e il soggetto della frase con il congiuntivo coincidono e la frase si riferisce al passato?
“In quel periodo credo che stavo leggendo la Divina Commedia”.
“In quel periodo credo che stessi leggendo la Divina Commedia”.
“In quel periodo credo di star leggendo la Divina Commedia”.
Grazie
Cara Viola, generalmente quando il soggetto della reggente e della subordinata è lo stesso si preferisce la costruzione implicita di+infinito, ma “stare+gerundio” tendenzialmente non si usa all’infinito, quindi o cambiamo costruzione “in quel periodo credo di aver letto la Divina Commedia” oppure usiamo la forma esplicita “credo che stessi leggendo”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa,
Solamente oggi ho avuto la fortuna di incontrarLA mentre frugavo nel web alla ricerca del congiuntivo.
Grazie.
Mi consideri Sua fedelissima lettrice
Cara Maria Antonietta, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Carissima professoressa Anna,
Non no messo la virgola prima di :mentre.
Mi perdoni..
Ancora grazie
Cara Maria Antonietta, la virgola in questo caso non è obbligatoria.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma prof Anna
recentemente ho scritto la seguente frase: “… leggendolo, mi par d’intendere che vertesse al…”.
Dovevo mettere :” che verta”, vero?
Grazie! Buona domenica.
Anna 🙂
Cara Annalisa, se ti riferisci a un’azione che avviene nel presente è corretto il congiuntivo presente.
Un saluto
Prof. Anna
si trattava di un mio intervento riguardo un articolo scritto giorni prima, ne deduco che avrei dovuto usare il presente.
Grazie
Salve, si dice “ora si spiega il perché tu abbia fatto ciò” o “ora si spiega il perché tu hai fatto ciò”? Qual è la regola da seguire in questo caso? Grazie!
Caro Francesco, la frase introdotta da “perché” è un’interrogativa indiretta, questo tipo di proposizioni possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo, per approfondire ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/.
A presto
Prof. Anna
Semmai ce l’avessero mai avuta o
Semmai ce l’abbiano mai avuta
Caro Caruso, meglio il congiuntivo imperfetto ed eviterei la ripetizione di “mai”.
A presto
Prof. Anna
“è frustrante il fatto ch’io non riesca a togliermelo dalla testa sebbene ABBIA/AVESSI conosciuto tante persone”
Cara Ella, è corretto: “sebbene abbia conosciuto”.
A presto
Prof. Anna
mi puoi coregere queste quasi?
1)nell’ipotesi che qualcuno di voi non posa essere presente alla consegna delle pagelle, vi avviso che potete ritirarle in segreteria
2)Nel caso le mie foto siano venute male, mi potresti mandare qualche copia delle tu?
3)Qualora tu desiderassi venire in viaggio con noi, accertati che il tuo passaporto non sia scaduto
4)Se non era danneggiata dalle piogge acide, la Selva Nera sarebbe tra gli ambienti naturali più pittoreschi d’Europa
5)Se arrivi prima tu, tienimi un posto vicino a te
Cara Itfrancescapa, la 4 non è corretta, è necessatio dire: “se non fosse danneggiata dalle piogge acide”. Le altre frasi sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa, la frase ” non ci credo ma dicono che funziona lo stesso ” è corretta?
Grazie per la cortese risposta
Caterina
Cara Caterina, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Posso sapere se questa frase è corretta?
” Direi che molti abbiano bisogno di ripassare le più semplici regole grammaticali”
Cara Morena, nella frase che mi scrivi il congiuntivo non è necessario, meglio usare l’indicativo “direi che molti hanno bisogno di ripassare”.
Un saluto
Prof. Anna
Accade nella vita che ci si appassiona ad un’ idea e che si voglia impegnarsi per realizzarla.
Cara Teresa, meglio usare il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof.ssa vorrei sapere se è corretto l’ uso dell indicativo del verbo appassionare nella frase che segue.O bisognerebbe scrivere appassioni?
“Accade nella vita che ci si appassiona ad un’ idea e che si voglia impegnarsi per realizzarla.”
Una lezione molto interessante dalla quale ho appreso molti spunti per correggere i miei errori grammaticali!
Caro Nico, se hai altri dubbi non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Buona serata! Vorrei sottoporle una mia curiosità linguistica: é più corretto dire :” Credo che si DEBBA conoscere i segni” o :”Credo che si DEBBANO conoscere i segni”? Grazie. Manuela
Cara Manuela, la frase corretta è la seconda.
Un saluto
Prof. Anna
non è giusto dire;penso che io abbia la febbre?
Caro Marco, la frase che mi scrivi è corretta, però quando la reggente e la subordinata hanno il medesimo soggetto (come in questa caso) è più comune trovare la forma implicita: “penso di avere la febbre”.
Un saluto
Prof. Anna
LORO PENSAVANO CHE POTEVANO RICANDIDARSI A BREVE. E’ CORRETTO?
Cara Michela, il verbo “pensare” è seguito da indicativo quando significa “essere convinti”, quindi in questo caso è corretto usare l’indicativo, per quanto riguarda l’uso dei tempi verbali, il tempo della dipendente all’imperfetto indica un rapporto di contemporaneità con il verbo della reggente anch’esso all’imperfetto, per esprimere posteriorità si sarebbe dovuto usare il condizionale passato: loro pensavano che si sarebbero potuti ricandidare a breve, quest’ultima soluzione sarebbe stata più corretta, in quento “a breve” indica un tempo futuro.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima Prof, potrebbe aiutarmi, ho un dubbio. Esempio: Io esco senza una giacca e prendo freddo, è corretto dire-
Se io metessi la giacca non sentirei/non prenderei il freddo?
Grazie mille!
Mi scuso, ho trovato un’altra cosa che non capisco, magari mi potrebbe chiarire anche questa.
Se devo dire “Facciamo finta che…” dopo è corretto usare il verbo al congiuntivo oppure all’indicativo?
Ho sentito due canzoni e nella prima si usava l’indicativo “Facciamo finta che io sono un re / Che questa è una spada e tu sei un soldato / Facciamo finta che io mi addormento / E quando mi sveglio è tutto passato…”,
nella seconda invece il congiuntivo “Ombretta Colli – Facciamo Finta Che”
E un’altra cosa, mi scuso per tante domande.
Perché si dice “Spero che mi sono spiegato” e non “Spero che mi sia spiegato”? E’ perché parlo di me e non di un’altra persona?
Grazie di nuovo.
Cara Vicky, se la frase è affermativa è possibile trovare l’indicativo, ma se la frase è negativa è meglio il congiuntivo “faccio finta che non sia mai successo”. Per quanto riguarda il secondo dubbio, il verbo “sperare” vuole il congiuntivo quindi la frase con l’indicativo non è corretta, ma è corretta “spero che mi sia spiegato”, quando abbiamo lo stesso soggetto nella reggente e nella dipendente, come in questo caso (io), è comune usare la forma implicita con l’infinito: “spero di essermi spiegato”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Vicky, la frase che mi scrivi è corretta, si tratta di un periodo ipotetico della possibilità, per ripassare questo argomento ti consiglio il seguente articolo: scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Anna,
mi occupo di traduzioni giuridiche. Nelle frasi che iniziano con il “se” è meglio utilizzare il congiuntivo presente o il congiuntivo imperfetto?
Un esempio: “Se il tribunale decida nel senso della sostituzione, il nuovo soggetto acquisirà il diritto di richiedere …”.
Grazie.
Cara Fei, se l’ipotesi è presentata come un fatto reale (periodo ipotetico della realtà), si usa l’indicativo (presente, passato, futuro): “se il tribunale deciderà nel senso della sostiuzione, il nuovo soggetto acquisirà…”; se l’ipotesi è presentata come possibile (periodo ipotetico della possibilità), si usa il congiuntivo imperfetto dopo il “se” e nell’apodosi il condizionale: “se il tribunale decidesse…, il nuovo soggetto acquisirebbe…”. Per ripassare il periodo ipotetico: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/.
A presto
Prof. Anna
Ciao,
forse non è capito tutto ma ho un dubbio.
Qui vedo che “⇒ il congiuntivo si usa con le espressioni: prima che, senza che, qualsiasi (qualunque), chiunque, comunque”
ma doppo vedo che questa è la frase corretta: “Ti telefonerà prima che tu parta.”
Invece io pensavo che era questa: ” Ti telefonerò prima che tu parti.”
Aiutooo!
Grazie mile.
Cris
Caro Cris, “parta” è la seconda persona singolare del congiuntivo presente del verbo “partire”, mentre “parti” è la seconda persona singolare dell’indicativo presente del verbo “partire”; è corretta la frase con il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Signora Anna salve,mi imbatto a caso in questo sito perché sto cercando informazioni specifiche riguardo l’uso del congiuntivo e trovo scritto:
Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi ripassiamo un importante modo verbale: il congiuntivo.
Vedremo insieme come si coniuga e soprattutto quando deve essere usato.
Buona lettura!
Prof. Anna
Ma non si dovrebbe scrivere: …vedremo insieme come si coniughi ….e soprattutto quando dovrebbe essere usato.
Credo sia un congiuntivo e non un presente il modo verbale che più si addica a questa frase.
Discorso ipotetico: si avanza l’ipotesi o comunque si parte dal presupposto che si sappia presumibilmente coniugare il verbo al congiuntivo e contestualmente si sappia usarlo ed inserirlo nella frase.
Le scrivo proprio per porle una domanda : potrebbe essere cambiato qualcosa riguardo l’uso del congiuntivo da 30 anni a questa parte?..forse l’impostazione attuale delle frasi non richiede più l’uso rigido del congiuntivo?
Ho letto domande simili alla mia tra i suoi lettori e spesso vedo come risposta che non si debba usare il congiuntivo ma l’indicativo.Es.: Paolo lamenta che Giorgio disubbidisca!
Lei suggerisce l’indicativo, ma io non sono d’accordo e credo che possa essere il congiuntivo la forma verbale più adatta perché il senso della frase è che Paolo lamenta che Giorgio(presumibilmente)disubbidisca! essendo l’obbedienza o la disobbedienza un valore non assoluto e non uguale per tutti.
Ci sono altri innumerevoli esempi qui abbastanza simili..
Grazie
Cristina
Cara Cristina , le frasi introdotte da “come” e “quando” sono interrogative indirette, questa tipologia di subordinate possono avere l’indicativo, il congiuntivo (usato soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase) e il condizionale, per sottolineare che quanto espresso nell’interrogativa è soggetto a una condizione (anche sottintesa). Il verbo “lamentare” non necessita del congiuntivo, non esprime di per sé un dubbio, un’ipotesi, un desiderio o una volontà, ma in questo caso significa “segnalare, denunciare qualcosa di negativo”, usare il congiuntivo non è però scorretto se si vuole conferire alla frase una sfumartura dubitativa
Un saluto
Prof. Anna
Quale di queste due forme è corretta:
Che il mondo stava cambiando era evidente.
oppure
Che il mondo stesse cambiando era evidente.
Caro Elio, con aggettivi indicanti certezza (evidente) solitamente si trova l’indicativo, ma non è scorretto il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie. pof. Anna
Gentile Professoressa, in questa fa frase è corretto l’uso del congiuntivo?
Lui è uno che sa bene cosa voglia dire (o cosa vuol dire?) vivere di musica e per la musica, ma soprattutto quali siano (o qual sono) i conti da fare con la realtà
Grazie,
Giovanni
Caro Giovanni, le interrogative indirette (cosa voglia dire; quali siano) possono avere sia il congiuntivo sia l’indicativo, quindi entrambe le soluzioni che mi proponi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
Professoressa, si chiamano interrogative indirette perché presumono una domanda?
Nel caso preciso: cosa vuol dire vivere di musica? Lui lo sa.
È così?
Grazie ancora
Giovanni
Caro Giovanni, è così.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno,
volevo sapere se si poteva dire “volevo vedere se le cose tra di noi potessero andare bene” oppure sarebbe preferibile “potevano andare bene”.
Grazie
Cara Cassandra, meglio usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Ma l’uso del congiuntivo può essere considerato un errore grave?
Grazie
Cara Cassandra, non è assolutamente un errore, nelle interrogative indirette è possibile usare il congiuntivo, tuttavia quando abbiamo un verbo di percezione (vedere) in forma affermativa è comune trovare l’indicativo, il congiuntivo serve a sottolineare il valore dubitativo della frase.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera prof. Anna, qual è la frase corretta (indicativo 1^ frase o congiuntivo 2^)?
Non è raro che, in alcuni casi , la comunicazione venga inviata più volte al vs. indirizzo senza poi ricevere risposta.
Non è raro che, in alcuni casi , la comunicazione viene inviata più volte al vs. indirizzo senza poi ricevere risposta.
Grazie come sempre…
Caro Luigi, è corretta la frase con il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna, ho un dubbio riguardo a questa frase: “Caro Lorenzo Jovanotti, sappi che ti ritengo in parte responsabile del fatto che io non SIA ancora diventata nonna”. È giusto usare il congiuntivo oppure in questo caso, essendo il soggetto della frase principale lo stesso di quella dipendente, avrebbe dovuto scrivere “Caro Lorenzo Jovanotti, sappi che ti ritengo in parte responsabile del fatto che io non SONO ancora diventata nonna”? Ringrazio anticipatamente.
Caro Alessandro, in questo caso il congiuntivo non è necessario, ma non per il motivo che ipotizzi tu, ma perché si sta presentando un fatto come reale e certo e non incerto, ipotizzabile o dubbio.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof. Anna,
vorrei chiederle un chiarimento sull’uso del congiuntivo nelle frasi oggettive che dipendono dal verbo “ritenere”. Capita spesso di trovare frasi con il verbo dell’oggettiva al modo indicativo. Ecco alcuni esempi:
—”gli studiosi hanno ritenuto che l’apporto culturale non era stato sufficiente…”
—”il giudice ha ritenuto che non c’era la volontà di uccidere…”
—”il collegio ha ritenuto che sussistono diversi elementi…”
—”la commissione ha ritenuto che la sua offerta è stata presentata oltre l’orario…”
—”il 50% ha ritenuto che l’auto a trazione anteriore si distingue per la facile ripresa…”
L’uso dell’indicativo nella subordinata è sbagliato? A mio avviso sembra semplicemente trasmettere un maggiore grado di certezza/minore senso di ipoteticità.
Le sarei grata se potesse confermare se la presenza dell’indicativo nelle oggettive rette da “ritenere” sia da considerarsi un errore nei contesti in cui si vuole trasmettere maggiore certezza nell’affermazione.
La ringrazio fin da ora per la cortese attenzione,
E. Marana
Cara Marana, dopo i verbi che esprimono un’opinione è necessario il congiuntivo, questo è il caso di “ritenere” che significa “credere, giudicare”.
A presto
Prof. Anna
Bello sto sito. lo si dovrebbe offrire a chiunque voglia imparare la lingua italiana.
Si può dire: “Non so se lo conosciate”?
Io l’ho sempre usato ma sono stata corretta da varie persone.
Grazie
Cara Marilde, nelle interrogative indirette esplicite (come la frase che mi scrivi) il verbo può essere all’indicativo e anche al congiuntivo, usato soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase, quindi la frase da te proposta è corretta.
A presto
Prof. Anna
chiaro ed esaustivo. Peccato che se ne stia perdendo l’uso nella lingua parlata.
Cara professoressa , ho un dubbio. Il verbo pensare può essere utilizzato con i tempi all’indicativo? Le chiedo questo perché ho sentito una canzone con la seguente frase: “penso che eravamo due passi piccoli”.
Se può essere utilizzato con l’indicativo, quale significato assume?
Caro Gabriele, “pensare” regge l’indicativo quando significa “essere convinto”; mentre regge il congiuntivo quando significa “supporre”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa Anna,
Vorrei che mi aiutasse a chiarire un dubbio. Quale delle due è corretta:
1. Sono contento che vi troviate bene nella nostra cittá
2. Sono contento che vi siate trovati bene nella nostra città.
Grazie mille!
Francesco
Caro Francesco, sono corretti entrambi i periodi, nel primo la subordinata col congiuntivo presente esprime un rapporto di contemporaneità rispetto alla reggente, nel secondo la subordinata col congiuntivo passato esprime un rapporto di anteriorità rispetto alla reggente, dipende quindi da cosa vuoi esprimere.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille Prof. Anna! Saluti dal Messico.
Buongiorno prof. Anna,
visto che ho bisogno di fare una richiesta aziendale al mio capo, le chiedo gentilmente qual è la giusta frase tra le seguenti:
1) Visto che purtroppo il mio cellulare personale non funziona più correttamente, volevo cortesemente chiedervi se ci fosse la possibilità di averne uno aziendale.
2)Visto che purtroppo il mio cellulare personale non funziona più correttamente, volevo cortesemente chiedervi se c’è la possibilità di averne uno aziendale.
Devo utilizzare il congiuntivo (frase1) o il modo indicativo (frase 2)?
Grazie in anticipo
Caro Luigi, grammaticalmente sono entrambi corretti, ma se vuoi mantenere un registro formale, ti consiglio di usare l congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Ciao Anna!ho un dubbio circa una frase scritta da un mio amico!
Avevo già capito che sei un tipo che non fa sconti!
È corretta o sarebbe corretto scrivere avevo già capito che FOSSI un tipo che non fa sconti .
Grazie in anticipo per la delucidazione
Cara Loredana, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Salve. Si dice: senza che passasse un giorno in cui non pensassi a lei;
oppure: senza che passasse un giorno in cui non abbia pensato a lei;
oppure: senza che passasse un giorno in cui non ho pensato a lei?
Grazie.
Caro Luca, la prima frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima Professoressa,
leggendo un testo di B. Severgnini ho trovato delle frasi al congiuntivo. Per esempio:
“Tutti si lamentano di quanto faccia schifo l’Italia, di quanto ci si viva male, di quanto si sia sfortunati a vivere in questo paese …
L’uso del congiuntivo dipende dal verbo “lamentarsi” o dal “quanto” e perché?
Grazie mille
Just
Caro Just Munos Esteve, le frasi introdotte da “di quanto” sono interrogative indirette, questo tipo di proposizioni possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo, soprattutto per sottolineare il valore dubitativo della frase.
Un saluto
Prof. Anna
mi sono chiesta se il Congresso, quest’anno, non sia stato addirittura più interessante di quello precedente
siamo in dubbio sul “non”
Cara Valeria, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Me piace
Caro Alberto, benvenuto su Intercultura blog!
Attenzione, è corretto dire: “mi piace”.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Salve professoressa,
Vorrei approfittare della sua gentilezza per avere dei chiarimenti su una frase:
“Il mio scopo è creare immagini che trasmettono/trasmettano queste emozioni”
Qual è la forma corretta?
Caro Gianluca, in questo caso il congiuntivo è corretto perché attribuisce alla frase un valore finale. Per approfondire l’uso del congiuntivo nelle frasi relative, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/03/14/il-congiuntivo-nelle-frasi-relative/.
A presto
Prof. Anna
Molto utile ed interessante. Grazie
Grazie
In una discussione con botta e risposta, é corretto dire:
– prima che me ne torno nella mia città?
Oppure
– prima che me ne torni nella mia città?
Considerando l’evento del tornare certo?
Grazie mille
Caro Nicola, dopo “prima che” è necessario usare il congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille per la celere e cortese risposta.
Grazie tanto per queste spiehazioni
(Il sorriso aiuta a vivere meglio per cui bisogna arginare tutto ciò che lo impedisce). La terza persona del verbo “impedisce” è corretta? Oppure ci voleva il congiuntivo “impedisca”. Grazie
Caro Luciano, l’uso dell’indicativo in questo caso è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Mi farebbe piacere che ci sia dell’altro.
Mi farebbe piacere ci fosse dell’altro
Grazie
Cara Daniela, è corretto il secondo periodo che mi scrivi. Quando nella principale si ha un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale presente o passato (mi farebbe piacere) per indicare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto, per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato.
A presto
Prof. Anna
Buonasera, qual è la forma corretta?
1) Ecco perché Marco, nonostante non abbia vinto ancora niente, continua a portare a casa riconoscimenti e premi.
2) Ecco perché Marco, nonostante non abbia vinto ancora niente, continui a portare a casa riconoscimenti e premi.
Grazie
Caro Salvo, è corretto il primo periodo che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
Buona sera Professoressa Anna.
Avrei piacere se poteste correggermi questa frase nel caso ci fossero errori riguardo il congiuntivo.
– “A volte anche a noi è capitato di ordinare una pizza e loro si sbagliassero nel mettersi d’accordo tra loro, e facessero casino con le ordinazioni.”
Cara Alssia, sarebbe meglio dire: “a volte anche a noi è capitato che, mentre ordinavamo una pizza, loro si sbagliassero nel mettersi d’accordo tra loro e facessero (sempre lo stesso soggetto?) casino con le ordinazioni”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille per la risposta, Professoressa.
Sì, il soggetto è sempre lo stesso, ma da quanto ho capito il congiuntivo è corretto, è solo l’impostazione della frase ad essere sbagliata e/o confusionaria?
Cara Alessia, è proprio così.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof., a mio figlio di 7 anni è stata corretta dalla maestra d’italiano la frase “Io credo che questa recita abbia fatto emozionare tutti i genitori” con “Io credo che questa recita ha fatto emozionare tutti i genitori”. Potrebbe darmi chiarimenti in merito?
Cara Valeria, il verbo “credere” regge il congiuntivo, quindi è corretta la prima frase che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei un parere su questa celebre frase di THOMAS Mann..
giudizi di alcune importanti personalità della cultura nel corso dei secoli da cui si resta davvero sorpresi e commossi.
“Sono veramente innamorato di questa bellissima lingua, la più bella del mondo… per me non c’è dubbio che gli angeli nel cielo PARLANO ITALIANO”
Il dubbio è questo: PARLANO ITALIANO oppure PARLINO ITALIANO?
Grazie
la parte “giudizi di alcune importanti personalità della cultura nel corso dei secoli da cui si resta davvero sorpresi e commossi” è stata inserita per errore-
Caro Egidio, dopo l’espressione “non c’è dubbio” è possibile trovare sia l’indicativo sia il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Avrei dei dubbi…
Prima frase : ” Ho paura che DOBBIATE parlare ”
Seconda frase : ” Ho capito che DOVETE / DOBBIATE guadagnare ” .
Nella prima frase credo che si debba usare il congiuntivo perché la frase esprime incertezza ( Ho paura ) ; comunque non ne sono certo .
Nella seconda frase sarei indeciso … Uso l’indicativo ( Dovete) oppure il congiuntivo ( Dobbiate ) ? … Mi verrebbe da dire : ” Ho capito che DOVETE guadagnare ” , in quanto la frase esprime certezza ( Ho capito ) … Cosa ne pensa ?
Caro Alessandro, le tue ipotesi sono corrette, nella prima frase è necessario il congiuntivo, nella seconda l’indicativo.
A presto
Prof. Anna
ciao signora Anna.
un grand saluto a te della terra dei faraoni .egitto.
a dire il vero provo di imparare l italiano da tanti anni e qualche volta lo trovo difficile e perdo la speranza poi mi viene un po di ottimismo.e quando sono intrato a questo sito mi hai fatto amare questa lingua. grazie mille a te. ma ho bisogno di un tuo consiglio per essere meglio in italiano.
alla fine scusa mi tanto perche la mia scrittura contiene tanti sbaglii.
omar sherif.
Caro Omar, benvenuto su Intercultura blog!
Sono certa che non solo provi a imparare l’italiano, ma riuscirai a impararlo senza problemi, con un po’ di pazienza e di impegno. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
buon giorno cara anna, e buon anno , nonostante sia in ritardo.
sono contento per la tua risposta e come sei troppo gentile, so che non e un posto dei complementi, ma quando mi rispondi di aspettare le mie domande , ti dovrei ringraziato, come e bello il tuo modo di spiegare mi ha fatto vedere la lingua italiana con occhi nuovi . non sono giusto se ti dico grazie perche il tuo favore e piu grande di (grazie). allora, ti mandero un ‘ aero pieno delle domande. ma dovresti avere un’ aero porto pieno della pazienza.
omar.
cara Anna, dimmi il tuo opinione generalente anche se io sabaglii.
1- non sono sicuro te lo abbia dato o no.
2- se il sole venisse in ritardo sarebbe strano.
3- se la avessi riparato ora sarebbe pronta.
4- se mi avessi obbedito non sarebbe successo problema.
5- se ti fossi convinto del io consiglio saresti meglio.
6- se la avessi amato del cuore non la avrei parlato cosi.
7- se la avessi visto ti sarebbe piacciuto.
8- avevo l’impressione che io fossi bravo.
9- sarei un medico se fossi laureato in facolta di mediccina.
10- se cambi il modo di vivere sarei piu felice.
11- se capissero come la gente ti
12- se ti laureassi in tempo con buon punteggio ti darei un bel regalo. ( intendo il futuro lontano).
13- se ti fossi laureato ti avrei dato .
14- se non mi avessi consigliato di continiuare a studiare non ti avrei faticato cosi.
cento milioni grazie e tutta la mia stima cara Anna.
Ecco alcune frasi corrette: 3- se la avessi riparata ora sarebbe pronta, 4- se mi avessi obbedito non ci sarebbe stato nessun problema, 5- se fossi convinto del mio consiglio staresti meglio, 6- se la avessi amata di cuore non le avresti parlato così, 7- se la avessi vista ti sarebbe piaciuta, 8- avevo l’impressione di essere bravo, 9- sarei un medico se fossi laureato alla facolta di medicina, 10- se cambiassi modo di vivere sarei piu felice, 11- se capissero come la gente ti (non capisco questa frase), 12- se ti laureerai in tempo con un buon punteggio ti farò un bel regalo, 13- se ti fossi laureato ti avrei fatto un bel regalo, 14- se non mi avessi consigliato di continiuare a studiare non avrei faticato così.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof. Ana
Oggi ho letto sul Corriere della sera questa frase ed il commento di essere sbagliata. Si puo per favore indicarmi il perche?
Grazie mille!
“noi volesimo fare un referendum sull’ euro”
Cara Christina, la frase (noi volessimo fare un referendum), così decontestualizzata, non è corretta perché il congiuntivo non è giustificato.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille!
gentile prof Anna,
1- posso dire ( fosse vero?) o ( sia stato vero?) ?.
2- ( se fossimo sposati io sarei molto carina…..). lei intende se lo avesse sposato sarebbe molto carina ?.
3- (se sposeremo saro molto carina ). vero o falso?.
con tutta la mia stima.
omar sherif.
Caro Omar, 1- la frase “fosse vero” è corretta, significa “se fosse vero”; 2- la tua ipotesi sul periodo 2 è corretta; 3- è corretto dire “se ci sposeremo sarò molto carina”.
A presto
Prof. Anna
cara prof, Anna.
veramente la cara e tu, perche mi fai tranquillo quando mi rispondi con il tuo modo piu di fantastico.
spero di non essere stufa quando te mando tanti dubbi come prossimo:
-( credevo che luisa sarebbe partita domani).
non posso dire (credevo che luisa partisse domani). perche ( sarebbe partita)significa che luisa non puo partire o non parte?.
posso dire ( volevo che luisa partisse domani)?.
mi faccia la cortesia di mettere la frase scorsa al futuro?.
grazie carissimaaa.
omar sherif.
Caro Omar, il condizionale passato (sarebbe partita) indica che l’azione è posteriore rispetto a quella della reggente che ha il verbo al passato (credevo), “credevo (oggi) che Luisa sarebbe partita (domani)”. Per quanto riguarda l’ultima frase è meglio dire “vorrei che Luisa partisse domani”. Per approfondire la concordanza dei tempi con il congiuntivo, ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/31/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-2/.
A presto
Prof. Anna
cara Prof anna.
1- se si lavasse isuoi denti non sarebbe stato male e non si avrebbe bisognato andare del dentista .( da piccolo fino ora e dopo).
2- se avesse lavato isuoi denti ieri io non lo colpissi (ieri).
3- se lavorasse( dapprima e fino ora e dopo) avrebbe avuto soldi.
4- se avesse lavorato ieri prendesse la compensa( ieri).
5- vorrei che marta fosse partita ieri.
6- ho voluto che o volevo che marta partisse ieri.
7- credevo (oggi) che Anna avesse risposto(ieri) alle mie domande.
* cara mia quando la studia e difficcile mi rifugio a questo modo di pensare e penso con una voce alta. vorrei che mi dessi cosa avessi notato al piu presto.(anche mi correggi il congiuntivo di questa frase.
tutta la mia stima e ti auguro la buona salute.
omar sherif.
Caro Omar, 1- se si fosse lavato i denti non sarebbe stato male e non avrebbe avuto bisogno di andare dal dentista; 2- se ieri si fosse lavato i denti io non lo avrei colpito (in che senso “colpito”?); 3- se lavorasse avrebbe dei soldi; 4- se ieri avesse lavorato avrebbe preso la ricompensa (o meglio “la remunerazione” o “la paga”); 5- vorrei che Marta fosse partita ieri; 6- volevo che Marta partisse ieri; 7- credo che Anna abbia risposto alle mie domande. Il periodo corretto è: “vorrei che mi dicessi cosa hai notato”.
Un saluto
Prof. Anna
gentile frof. Anna,
grazie mila a te e ho un dubbio sul numero (1) intendevo che se mio figlio lavava i denti non sarebbe stato male. percio ho detto( se si lavasse identi non sarebbe stato male). e una altra cosa se dico ( se si fosse lavato identi io non lo avrei sgridato)?.
– alla prima frase il verbo lavasse esprime anteriorita imperfetta e il risultato o protasi si esprime posteriorita.
– alla seconda( fosse lavato- avrei sgridato) indicano al passato e erano allo stesso giorno.
e vero o no?
ce altra domanda io parlo con te e ti dico (se mi lasciassi completare capiresti cosa voglio dire).e corretto?.
grazie
omar sherif.
Caro Omar, nella prima frase si vuole dire che “mio figlio non si è lavato i denti”, si tratta quindi di un periodo ipotetico dell’irrealtà, che si forma con “se” + congiuntivo trapassato (che esprime un’ipotesi non realizzata nel passato) e il condizionale passato (per esprimere una conseguenza non realizzata nel passato), quindi : “se mio figlio si fosse lavato i denti (nel passato) non sarebbe stato male (nel passato)”, così come nel periodo: “se si fosse lavato i denti (nel passato) io non lo avrei sgridato (nel passato)”; se invece vuoi esprimere una conseguenza non realizzata nel presente, dovrai usare il condizionale presente: “se mio figlio si fosse lavato i denti (nel passato), non starebbe male (nel presente)”, Per ripassare il periodo ipotetico dell’irrealtà, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/. L’ultimo periodo che mi scrivi è corretto, ma è meglio usare il verbo “finire”: “se mi lasciassi finire, capiresti cosa voglio dire”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentle Prof.ssa Anna,
Secondo Lei quali di queste frasi è corretta?
Tutti sanno quanto i gatti sappiano cacciare.
Tutti sanno quanto i gatti sanno cacciare.
La ringrazio.
Saluti,
Steffy
Cara Steffy, le interrogative indirette possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo, ma quando sono rette dal presente indicativo del verbo “sapere” solitamente troviamo l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Quindi sono entrambe corrette?
Nella frase “Tutti sanno che i gatti amano cacciare.” si deve usare l’indicativo (su questo non ho dubbi), ma quando inserisco “quanto” nella frase, mi sorge un dubbio… e non solo a me, ma anche a tanti altri italiani.
Cara Steffy, sono corrette entrambe le frasi.
Un saluto
Prof. Anna
per le frasi “penso di avere la febbre” e “penso che io abbia la febbre” credevo che fossero entrambe corrette. Anzi sebbene sia più di uso comune la prima, la seconda mi sembrava comunque corretta perchè vi è una espressione di dubbio che nella regola richiede il congiuntivo
Caro Ottavio, le frasi sono entrambe corrette, quando c’è identità di soggetto tra reggente e dipendente è più comune usare la forma implicita (penso di avere la febbre), ma anche la forma esplicita (in questo caso col congiuntivo) è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Professoressa, ho fatto questa osservazione perchè nel test proposto dal V/s sito avendo opzionato la seconda frase (quella col congiuntivo) me la indicava come errore. Ad ogni modo grazie al suo intervento ho dissipato ogni dubbio.
Professoressa ho letto una intervista dove credo l’interlocutore sbagli il congiuntivo. La frase è la seguente:
“«Tecnicamente è facile, i pagamenti sono elettronici. Quanto all’ impatto macroeconomico, è più gestibile di quanto si pensa”
Non andava detto “…è più gestibile di quanto si pensi.”?
Caro Ottavio, la tua ipootesi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Buonasera prof,
mi spieghi chiaramente perché si dice penso (verbo che non dà certezza…) di avere la febbre, invece che, penso che io abbia la febbre.
Grazie
Caro Luigi, quando c’è identità di soggetto tra reggente e subordinata (come in questo caso) è più comune l’uso della forma implicita (con l’infinito), ma anche la forma esplicita con il congiuntivo è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Ottima e dotta spiegazione del Congiuntivo.-
Buongiorno,
Secondo voi quale di queste due frasi è corretta?
1. Possibile che ci sia qualcuno che non lo ha ancora assaggiato?
2. Possibile che ci sia qualcuno che non lo abbia ancora assaggiato?
Io ero sicura della prima, ma una discussione mi ha fatto sorgere dubbi.
Grazie per l’attenzione che potrete dedicare al mio messaggio.
Cordialmente, SC
Cara Silvia, sono corrette entrambe le frasi, l’uso del congiuntivo sottolinea il valore dubitativo della frase.
Un saluto Prof. Anna
Professoressa altro dubbio nel comporre la frase:
– sarei contento se prosegua la sua carriera
– sarei contento se proseguisse la sua carriera
Mi viene più “naturale” la seconda ma il condizionale che precede è al presente
Caro Ottavio, il periodo corretto è infatti il secondo. Quando nella reggente c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale (sarei contento), per indiare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto (proseguisse), per esprimere anteriorità si usa il congiuntivo trapassato (avesse proseguito).
A presto
Prof. Anna
Grazie Professoressa. Sempre se trova il tempo mi piacerebbe che esaminasse la seguente frase per verificare se l’uso del congiuntivo risulti corretto: “State parlando solo della reazione di quella persona ma non della azione di quell’altra, dimenticando di come abbia fatto male il suo intervento”.
Si dice – abbia fatto male il suo intervento o
– ha fatto male il suo intervento
e già che ci troviamo se è giusto dire
– se l’uso del congiuntivo risulti corretto
– se l’uso del congiuntivo risulta corretto
Cordiali saluti
Caro Ottavio, sono corrette sia le frasi col congiuntivo sia quelle con l’indicativo.
A presto
Prof. Anna
Buon giorno,
è più corretto dire
“fino a che ho capito che stesse male”
o
Fino a che ho capito che stava male
Grazie
Cara Chiara, è corretto dire “fino a quando ho capito che stava male”.
Un saluto
Prof. Anna
Salve! Ho un grande dubbio!
Nel caso di una frase del genere, è corretto l’ultilizzo del congiintivo o del passato remoto? :
“Se pure voi abbiate ragione, non credo sia un trattamento da riservare a qualsivoglia essere umano”
“Se pure voi aveste ragione… etc”
Grazie!
Cara Noemi, è corretto usare il congiuntivo imperfetto: “anche se voi aveste ragione”.
Un saluto
Prof. Anna
Ciao Anna. Non so mai quando usare il “te” o “tu”. Molto interessanti gli esempi con la prova a risposta multipla
Cara Marina, ti consiglio di leggere questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/10/31/uso-di-io-e-tu-mee-te/. Se dopo averlo letto hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
ho un dubbio circa l’uso del congiuntivo nelle frasi subordinate e rette da una forma impersonale del verbo, anche nel caso in cui siano verbi che di norma reggono l’indicativo, poiché verbi di certezza.
Tra le suo note leggo che nel caso il verbo dire sia nella forma impersonale, regge il congiuntivo. Vale la stessa cosa anche nel seguente caso?
Si può dire che abbia raggiunto una certa maturità (La forma che ritengo corretta)
Si può dire che ha raggiunto una certa maturità (Mutuata dalla regola che il verbo dire in genere regge indicativo)
E come ci si comporta in genere negli altri casi in cui si impiegano i verbi in forma impersonale che reggono una subordinata? Richiedono sempre il congiuntivo?
Le pongo alcuni esempi per chiarire:
Si può affermare che abbia una certa stabilità / Si può affermare che ha una certa stabilità
SI può osservare che l’oggetto in questione sia diventato un oggetto di tendenza / SI può osservare che l’oggetto in questione è diventato un oggetto di tendenza.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta
Caro Zigo, i verbi in forma impersonale non richiedono neessariamente il congiuntivo, richiedono invece il congiuntivo se sono alla forma negativa, ad esempio: “non si può dire che”; sono preferibilmente seguiti dal congiuntivo i verbi impersonali: “basta, conviene, bisogna, occorre, pare, può darsi, sembra” e l’espressione “si dice”, quindi nelle frasi che mi scrivi si può usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille, ma nel caso li usassi, parlo di uno scritto che sto realizzando, risulterebbe un errore? Non so perché certe frasi mi suonano male con l’indicativo mentre mi appaiono più armoniche con il congiuntivo
Caro Zigo, non si tratta di un errore, se quella è la sfumatura che tu vuoi dare, puoi usare il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa, ho sentito questa frase: “se io starei con te”.
In effetti non suona molto bene ma siccome è stata difesa da un personaggio autorevole, ora le chiedo se è corretta.
Grazie
Caterina
Cara Caterina, dipende dal contesto in cui questa frase è inserita.
Un saluto
Prof. Anna
In questa frase ” non capisco perché non possa farlo ” non dovrei inserire l’infinito al posto del congiuntivo “possa” , visto che il soggetto della frase con il verbo all’indicativo è uguale al soggetto della frase con il verbo al congiuntivo ( anche se nel mio esempio non è presente la costruzione ” CHE + CONGIUNTIVO ) ? Oltretutto non riesco a scriverla in un altro modo … Mi suonerebbe male . Forse dovrei scrivere : ” Non capisco perché non potrei farlo ” o ” non capisco perché non posso farlo , ma con l’infinito credo sia scorretta riproprorla…
Cara Caterina, essendo un’interrogativa indiretta puoi usare sia l’indicativo “non capiso perché non posso farlo”, sia il congiuntivo “non capiso perché non possa farlo” sia il condizionale “non capisco perché non potrei farlo”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara prof.anna
ho un dubbio perché è molto dificile pe un italiano usare il conguntivo nella sua quotidianità?
saluti !
Caro Ulises, si assiste a un fenomeno di semplificazione della lingua, accompagnato forse da un po’ di pigrizia.
Un saluto
Prof. Anna
Buonasera sig.ra Anna
vorrei sapere se é corretto scrivere :
Sarebbe auspicabile che il risultato delle prossime elezioni riporti , oppure riportasse ?
grazie .
Caro Marco, è corretto usare il congiuntivo imperfetto (riportasse). Quando nella reggente abbiamo un verbo di volontà o desiderio coniugato al condizionale (sarebbe auspicabile) per indicare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa l’imperfetto congiuntivo, per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato.
A presto
Prof. Anna
Si dice: facevano capire chi erano o facevano capire chi fossero
Cara Vittoria, sono corrette entrambe le possibilità.
Un saluto
Prof. Anna
Buon pomeriggio Prof. Anna,
intanto ringrazio Lei e chiunque si occupi di queste sezioni meravigliose.
Il mio quesito in merito al congiuntivo deriva dal sentire, di quando in quando, una coniugazione quale “che noi si sia andati in gita”, “che noi si sia fatto questo e quello”. Non trovando alcun riscontro nelle coniugazioni ufficiali della lingua italiana, volevo chiedere se questa forma verbale sia considerata corretta o sia piuttosto un’errata influenza dialettale di qualche regione, pertanto inappropriata nella lingua italiana.
Inoltre avrei alcuni dubbi sulla correttezza di frasi come le seguenti:
“Non credo che riuscirò mai a farlo, un domani” oppure “non credo di riuscire mai a farlo, un domani” oppure “non credo che io riesca mai a farlo, un domani”;
“Dovete ammettere che quella giacca è molto elegante” oppure “dovete ammettere che quella giacca sia molto elegante”;
“Sapevo che amaste ballare” oppure “sapevo che amate ballare”;
“Non comprendo la ragione che mi spinge a fare così” oppure “non comprendo la ragione che mi spinga a fare così”.
“Mi accorgo che vi sto fissando” oppure “mi accorgo di starvi fissando” oppure “mi accorgo che io vi stia fissando”.
“Concludo sempre che la mia giornata divenga/diventi migliore, se vedo i miei amici” oppure “Concudo sempre che la mia giornata diviene/diventa migliore, se vedo i miei amici”.
Grazie per l’attenzione e complimenti per il sito.
Un altro dubbio:
“E’ evidente che avresti voluto farlo da lungo tempo” oppure “è evidente che volevi farlo da lungo tempo” oppure è più corretto “è evidente che avresti voluto farlo molto tempo fa”.
Cara Ema, sono corretti tutti i periodi che mi proponi.
Un saluto
Prof. Anna
CaraEma, nelle prime due frasi che mi scrivi è presente un costrutto impersonale (si sia andati, si sia fatto), la presenza del soggetto “noi” è tipica dell’italiano di certe regioni; ecco le tue frasi corrette: “non credo che un domani riuscirò a farlo”; “dovete ammettere che quella giacca è molto elegante”; “sapevo che amate ballare”; “non comprendo la ragione che mi spinge a fare così”; “mi accorgo che vi sto fissando”; “concludo sempre che la mia giornata diventa migliore, se vedo i miei amici”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie infinite!
Differenza nelle frasi:
penso di avere la febbre e
penso che tu abbia la febbre.
Perché nel primo caso non si può usare il condizionale?
Cara Daniela, nel primo periodo il costrutto è implicito, cioè con il verbo all’infinito. Questo costrutto è possibile quando la reggente e la dipendente hanno lo stesso soggetto: “io penso di (io) avere la febbre”, quindi non è possibile usarlo nel secondo periodo in cui ci sono due soggetti diversi (io e tu). Sarebbe possibile usare il costrutto esplicito con il congiuntivo anche nel primo periodo (penso che abbia la febbre), ma è meno comune e può creare fraintendimenti.
Un saluto
Prof. Anna
La frase
” la cosa che mi fa imbestialire è che lei non considera Maria, gli anni che ha e le sue richieste ”
È corretta ?
Cara Swami, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof,
Grazie per aver risposto
Io avrei un altro dubbio,
la frase sarebbe stata comunque corretta se avessi scritto “La cosa che mi fa imbestialire è che lei non CONSIDERI Maria…
Cara Swami, la frase non è scorretta.
Un saluto
Prof. Anna
La frase
” la cosa che mi fa imbestialire è che lei non considera Maria, gli anni che ha e le sue richieste ”
È corretta ?
Ciao
Scusate non so come sia potuto succedere non ho fatto caso all’invio
Gent.ssima professoressa mi chiedevo se la segue frase: …occorre prima ruotare la bussola fino a quando l’indicatore dell’ azimut non combacia con il nord magnetico” di fatto vada corretta con il verbo al congiuntivo: …occorre prima ruotare la bussola fino a quando l’indicatore dell’ azimut non combaci con il nord magnetico.
Caro Ottavio, è corretto usare l’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Si può dire: “davi per scontato che partissi oggi” o meglio dire ” che sarei partita oggi”?
Grazie
Cara Cassandra, poiché la subordinata è posteriore alla reggente è corretto usare il condizionale passato.
Un saluto
Prof. Anna
E come fare per non sbagliare? C’è una regola per la giusta concordanza ? Grazie
Cara Cassandrae, ti consiglio questi articoli sulla concordanza dei tempi: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/06/01/approfondimento-la-concordanza-dei-tempi-con-lindicativo/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/18/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-1/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/10/31/la-concordanza-dei-tempi-con-il-congiuntivo-2/.
A presto
Prof. Anna
1)venite da casa nostra ché abbiano i ragazzi compagnia 2)venite ché ci vedremo un’ po’abbiamo molto tempo di incontrarci.possiamo formulare così le frasi;grazie in anticipo!
Caro Cristos, le frasi che mi scrivi non sono corrette. Il loro significato non è del tutto chiaro, ma puoi provare a formularle in questo modo: 1- venite a casa nostra ché ci sono i ragazzi e possiamo stare in compagnia; 2- venite ché così ci vediamo e stiamo un po’insieme.
Un saluto
Prof. Anna
Non ero sicuro se questo ché aveva il significato di affinché!!
Nella prima frase volevo dire venite a casa nostra affinché i ragazzi abbiano compagnia e nella seconda frase volevo dire venite affinché ci vediamo un po’..questo (ché)non ha il significato di affinché; non vuole congiuntivo..non posso capire qual è la differenza tra che è ché
Caro Cristos, “ché” sta per “perché” e può introdurre una proposizione finale con il verbo al congiuntivo oppure una causale con il verbo all’indicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Caro Cristos, “ché” sta per “perché” e può introdurre una proposizione causale o finale.
Un saluto
Prof. Anna
Possiamo dire magari che tu sia sempre bene e ancora mi comporta (in generale)come se fosse/sia un rifiuto;; (metaforicamente)grazie in anticipo.
Caro Cristos, non so se ho capito bene il significato del periodo che mi scrivi: “magari (=sarebbe bello) tu stessi sempre bene, mi comporto ancora come se (non capisco vìcosa vuoi dire, “fosse un rifuito” a chi o a cosa è riferito? Qual è il collegamento tra le due frasi?).
A presto
Prof. Anna
Dal punto di vista grammaticale è assolutamente sbagliato dire: ….speriamo che ci sarà anche il prossimo anno scolastico
Cara Grazia, il periodo che mi scrivi non è scorretto.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
Nella frase “Cucinerei una torta benché…” è meglio usare SIA o FOSSE difficile? Grazie per la cortese risposta
Cara Cristina, in questo caso è meglio usare il congiuntivo presente.
A presto
Prof. Anna
buono questo metodo per valutare non solo la propria preparazione ma anche la possibilità di studiarlo il congiuntivo
Ciao,
vorrei sapere quale frase è più corretta tra le due seguenti:
1) io pensavo che sapesse che stessi scherzando.
2) io pensavo che sapesse che stavo scherzano.
Grazie
Un saluto
Caro Luca, la seconda frase è corretta.
A presto
Prof. Anna
È giusto scrivere questa frase?
“Io e Tizio volevamo sincerarci se ci fosse qualcosa che più vi servirebbe”
Cara Gea, è meglio dire: “volevamo sapere se vi serve qualcos’altro”.
Un saluto
Prof. Anna
Bella lezione
il metodo glielo suggerirto io, qualche giorno fa. È sbagliato? La forma corretta è questa: il metodo gliel’ho suggerito?
Cara Grazia, la frase “il metodo gliel’ho suggerito” è corretta, ma se vuoi sottolineare il fatto che sei stata proprio tu a suggerirglielo puoi dire: “il metodo gliel’ho suggetrito io” (ma non è corretto: “glielo suggerito io”).
Un saluto
Prof. Anna
Si dice “ha piovuto” o “è piovuto”? Ovviamente la domanda vale anche per verbi simili.
Cara M. Paola, i verbi che indicano fenomeni meteorologici possono avere come ausiliare sia “essere” sia “avere”. In particolare il verbo “piovere” quando ha il significato di “cadere della pioggia dal cielo” può formare i tempi composti sia con l’ausiliare “essere” sia con l’ausiliare “avere”, quando invece viene usato nei suoi significati figurati forma i tempi composti soltanto con l’ausiliare “essere” (sono piovute critiche). Un saluto Prof. Anna
Buongiorno, chiedo gentilmente la versione corretta della frase “al miglior amico che potevo trovare..” oppure “al miglior amico che potessi trovare” sono corrette entrambe? Oppure solo una? Quale?
Grazie mille
Cara Daniela, se nella frase precedente alla relativa c’è un superlativo relativo, la frase relativa avrà il congiuntivo, quindi è corretta la seconda frase che mi scrivi.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa, innanzitutto grazie per le rapide risposte, approfitto ancora della sua disponibilità, e le chiedo se l’ espressione è corretta:…”me la sono fatta fare e girare…” Espressione molto brutta ma è corretta? Grazie mille
Cara Grazia, anche se non conosco il contesto in cui la frase è inserita, è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno Prof. Anna,
ho dei dubbi su questa frase:
“Percepisco qualche parola di rimprovero e non c’è dubbio che stanno litigando.”
oppure
“Percepisco qualche parola di rimprovero e non c’è dubbio che stiano litigando.”
Quale forma è corretta? Perché qui non si esprime un dubbio, ma una certezza (“non c’è dubbio”), però mi suona meglio quella con il congiuntivo.
Grazie infinite!
Daniele
Caro Daniele, come hai giustamente osservato si esprime una certezza e quindi è corretto usare l’indicativo, ma non è scorretto nemmeno l’uso del congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Grazie Prof. Anna,
avrei un’altro quesito, spero di non essere invadente:
“Riusciva difficile trarre la conclusione che, qualche ora dopo, quella stessa persona avesse deciso di andar via”
oppure
“Riusciva difficile trarre la conclusione che, qualche ora dopo, quella stessa persona avrebbe deciso di andar via”
qui non so proprio dire quale possa essere la forma più corretta (forse la prima?).
Grazie ancora
Daniele
Caro Daniele, il condizionale passato esprimere un rapporto di posterirità (cioè un’azione che avviene posteriormente, dopo) con il verbo (l’azione) della reggente, quindi in questo caso è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie ancora!
è giusto dire “a me basta che tu mi dedichi una canzone? “
Cara Yasmine, il periodo che mi scrivi è corretto.
A presto
Prof. Anna
Professoressa le frasi seguenti sono corrette entrambi o è preferibile quella con il verbo al congiuntivo?
– Non sussistono ulteriori rischi che richiedano azioni preventive
– Non sussistono ulteriori rischi che richiedono azioni preventive
Caro Ottavio, è preferibile la frase con il congiuntivo.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa potrebbe cortesemente esaminare la correttezza dei verbi al congiuntivo inseriti nella frase seguente:
Nell’ambito del progetto laddove insistano lungo i piani di calpestio aperture, forometrie, asole che costituiscono oggettivi elementi critici ai fini della sicurezza devono essere previste opportune barriere che impediscano la caduta dall’alto.
Caro Ottavio, nel periodo che mi scrivi i verbi sono corretti.
A presto
Prof. Anna
Salve,
in riferimento a quei e quegli nel caso ci sia un aggettivo nel mezzo cambia qualcosa nell’applicare la regola?
Il mio dubbio è quale delle seguenti frasi è giusta
Quei strani comportamenti
Quegli strani comportamenti
Grazie mille per la risposta,
Un saluto
silvia
Grazie per gli auguri ricevuti e ad ognuno di voi giunge un abbraccio.
Oppure
Grazie per gli auguri ricevuti e ad ognuno di voi giunge un abbraccio.
Qual è la forma corretta?
Caro Caol, le due frasi sono uguali.
Un saluto
Prof. Anna
Professoressa è corretto in entrambi i casi scrivere:
1) …occorrerebbe, di concerto con il reparto manutenzione,capire se per loro insistono una serie di impatti che potrebbero richiedere una sospensione dei lavori
2) …occorrerebbe, di concerto con il reparto manutenzione,capire se per loro insistano una serie di impatti che potrebbero richiedere una sospensione dei lavori
Caro Ottavio, sono corretti entrambi i periodi. Le interrogative indirette possono avere il verbo sia all’indicativo sia al congiuntivo.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille professoressa. .
Cara Prof. questa frase: Si dice che le persone che facciano sport sono piu felice rispetto a chi non lo fa per niente. é corretta?
Cara Caroline, puoi usare l’indicativo: “si dice che le persone che fanno sport sono più felici rispetto a chi non lo fa per niente”.
Un saluto
Prof. Anna
La seguente frase si può scrivere in entrambi i modi?
1) Si raccomanda di mantenere i DPI ordinari (caschetto, scarpe di sicurezza ecc.) fino a quando non si esca dall’area di
cantiere
2) Si raccomanda di mantenere i DPI ordinari (caschetto, scarpe di sicurezza ecc.) fino a quando non si esce dall’area di
cantiere
Caro Ottavio, è meglio usare l’indicativo (fino a quando non si esce).
Un saluto
Prof. Anna
Grazie professoressa
Gentile professoressa, ci sono errori nella seguente frase?
Penny è la gattina più triste che ho incontrato, vorrei tanto aiutarla ma non so cosa posso fare.
Grazie
Cara Caterina, è necessario usare il congiuntivo: “Penny è la gattina più triste che abbia incontrato, vorrei tanto aiutarla ma non so cosa posso fare.”
A presto
Prof. Anna
incredibile quanto la nostra lingua sia devastata: cinema, giornalismo ed ultimamente, purtroppo e sempre più frequentemente, letteratura, tutti concorrono impuniti
multerei i giornalisti, la tv ed i doppiatori….in primis
sono sicura che nel giro di breve si otterrebbero risultati soddisfacenti!!
Cara Scila, grazie per il tuo intervento.
A presto
Grazia non ricorda che mia madre è morta o di dice non ricorda che sia morta?Sono più propensa per la prima opzione
Cara Laura, in questo caso puoi usare l’indicativo: “Grazia non ricorda che mia madre è morta”.
A presto
benissimo
una gentilezza..è corretto “l’ultimo che va via metta o mette in frigo la torta? grazie
Caro Giuseppe, se si tratta di un’esortazione si usa il congiuntivo (metta).
A presto
Gentile Anna, sto leggendo un romanzo e alcune forme mi lasciano perplesso.
Incontro di frequente frasi di questo tipo:
– Mi chiesi cosa ci facevo lì
– Mi chiesi perché lo sostenevo
– Se dio esiste è un vecchio…
– Non sapevo niente di come viveva
– volevo chiedergli se era tornato suo figlio
– voleva capire che intenzioni avevo
Io invece avrei usato:
– Mi chiesi cosa ci facessi lì
– Mi chiesi perché lo sostenessi
– Se Dio esistesse sarebbe un vecchio
– Non sapevo niente di come vivesse
– volevo chiedergli se fosse tornato suo figlio
– Voleva capire che intenzioni avessi.
Qual è la forma corretta? Una delle due? Entrambe? Se sono entrambe corrette, qual è la differenza?
Grazie
Caro Marco, le interrogative indirette (come: “mi chiesi cosa facevo lì”) possono avere il verbo all’indicativo, al congiuntivo e al condizionale, quindi entrambe le possibilità che mi proponi per questo tipo di frasi sono corrette (ad esempio: non sapevo niente di come viveva, non sapevo niente di come vivesse); mentre il terzo periodo che mi scrivi (Se dio esiste è un vecchio) è un periodo ipotetico della realtà, in questo caso l’ipotesi è presentata come un fatto reale e i verbi sono all’indicativo, mentre il periodo “se Dio esistesse sarebbe un vecchio” è un periodo ipotetico della possibilità perché l’ipotesi è presentata come possibile, in questo caso nella protesi c’è il congiuntivo imperfetto e nell’apodosi il condizionale semplice; quindi tutte le frasi che mi scrivi sono corrette, sceglierai quella che è più adatta a ciò che vuoi comunicare.
Per ripassare le interrogative indirette ti consiglio questi articoli: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/29/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-prima-parte/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/;
mentre per i periodi ipotetici questi: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/15/il-periodo-ipotetico-della-realta-e-il-periodo-ipotetico-della-possibilita/; https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/29/il-periodo-ipotetico-dellirrealta/
A presto
Grazie mille, farò sicuramente uso dei link.
Se posso ancora approfittare, è un problema di ausiliare:
– Vedendola con sua figlia pensai che avrebbe potuto essere mia.
– Vedendola con sua figlia pensai che sarebbe potuta essere mia.
Quale?
Grazie
Caro Marco, i verbi modali (potere, volere, dovere) vogliono l’ausiliare “avere” quando sono seguiti dal verbo “essere”: “Vedendola con sua figlia pensai che avrebbe potuto essere mia”.
Ti giro questo articolo sulla scelta dell’ausiliare dei verbi modali: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2013/01/10/la-scelta-dellausiliare-con-i-verbi-modali/.
Un saluto
buongiorno prof,
mi può dire se magari quale frase è corretta :
anche se lo sapesse, non credo che lo capisca
anche se lo sapesse, non credo che lo capirebbe
grazie tanto
letizia
Cara Letizia, entrambe le frasi sono corrette: le oggettive possono avere il verbo sia al congiuntivo (che lo capisca) sia al condizionale (che lo capirebbe) quando la frase ha una sfumatura ipotetico-eventuale.
Un saluto
Cara Professoressa mi può indicare la forma corretta, si scrive “notai che la signora mi stesse guardando”o posso anche scrivere “notai che la signora mi stava guardando”La ringrazio Cordiali saluti.
Cara Aurelia, si usa l’indicativo dopo il verbo “notare”: “notai che la signora mi stava guardando”.
Un saluto
Prof, nelle frase “Non avrei mai immaginato di poter lavorare con voi (che secondo me, scritta così, esprimerebbe sia contemporaneità sia posteriorità)” (per esprimere anteriorità forse scriverei “Non avrei mai immaginato [ieri] di aver potuto lavorare [prima di ieri] con voi “) è giusto usare l’ infinito se il soggetto della principale e il soggetto della subordinata è lo stesso (come nel mio caso)? Mentre se avessi scritto “Non avrei mai immaginato (in passato) che tu (sempre nel passato, ma in un momento successivo rispetto all’azione espressa nella reggente) avresti lavorato con noi (posteriorità); oppure “Non avrei mai immaginato (in passato) che (sempre in passato) tu lavorassi con noi (contemporaneità); “Non avrei mai immaginato (ieri) che tu (prima di ieri) avessi lavorato con noi (anteriorità). Il verbo “immaginare” richiede il congiuntivo perché esprime opinione e considerazioni personali, ma non precisamente volontà e desiderio; infatti quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale presente o passato (volere, preferire ecc.) per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato: vorrei (oggi) che tu (ieri) fossi stato sincero, avrei voluto (ieri) che tu (prima di ieri) fossi stato sincero; per indicare, invece, un rapporto di posteriorità si usa il congiuntivo imperfetto: vorrei (oggi) che tu (in futuro) arrivassi; avrei voluto (in passato) che tu (sempre nel passato, ma in un momento successivo rispetto all’azione espressa nella reggente) arrivassi (ma anche “fossi arrivato”, quindi “trapassato congiuntivo”) Per indicare, invece, un rapporto di contemporaneità si usa il congiuntivo imperfetto: vorrei (oggi) che tu (oggi) arrivassi; avrei voluto (in passato) che tu (sempre nel passato) arrivassi (ma anche, al limite, “fossi arrivato”, quindi “trapassato congiuntivo”).
Tutto giusto?
Caro Alessandro, tutto giusto, ma per indicare posteriorità e contemporaneità in dipendenza da un verbo che indica volontà o desiderio coniugato al condizionale presente o passato si usa solo il congiuntivo imperfetto, mentre per indicare anteriorità il congiuntivo trapassato.
Un saluto
Perfetto, quindi, ricapitolando, le frasi corrette sono:
1 Anteriorità, “vorrei (oggi) che tu (ieri) fossi stato sincero”; “avrei voluto (ieri) che tu (prima di ieri) fossi stato sincero” (Trapassato congiuntivo).
2 Posteriorità, “vorrei (oggi) che tu (in futuro) arrivassi’; ”avrei voluto (in passato) che tu (sempre nel passato, ma in un momento successivo rispetto all’azione espressa nella reggente) arrivassi”.
3 Contemporaneità, “vorrei (oggi) che tu (oggi) arrivassi”; “avrei voluto (in passato) che tu (sempre nel passato) arrivassi” (Congiuntivo imperfetto in entrambe le frasi, la 2 e la 3).
Esatto.
Mi chiedevo se ci potremmo vedere domani o mi chiedevo se ci potessimo vedere domani?
C’è il se ma in senso futuro non va il condizionale? Tutti mi dicono che con il SE va sempre il congiuntivo.
Grazie…io credo che sbaglino loro
Cara Rosanna, entrambi i modi verbali sono corretti con le interrogative indirette. Per quanto riguarda il congiuntivo dolo il “se” ti consiglio la lettura di questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2021/09/23/si-puo-usare-il-condizionale-dopo-il-se/
A presto
Sera, è corretto l uso del congiuntivo in queste frasi?
bisogna che andiate via
ho bisogno che tu dica la verità
serve che diciate la verità
mi serve che andiate via
… il congiuntivo si usa con alcuni verbi ed espressioni impersonali (bisogna che, serve che), nelle frasi oggettive (ho bisogno che tu dica la verità) e nelle soggettive (mi serve che andiate via; in questa frase, oltre la subordinata ad essere soggettiva, si costruisce con il congiuntivo perché il verbo indica un’apparenza una necessità, un bisogno (servire, bisognare: “Mi dispiace che Giuseppe non sia venuto”).
Corretto?
Caro Claudio, le frasi che mi scrivi sono corrette. Il congiuntivo si usa con le espressioni impersonali; in alcune oggettive e in alcune soggettive.
“Non serve che io te lo dica”.
Analisi: “Non serve”, principale con verbo impersonale (i verbi impersonali non hanno un soggetto e si usano solo alla terza persona singolare, come “non serve”, ad esempio); “che io te lo dica”, subordinata soggettiva al congiuntivo per via dell’espressione impersonale “non serve”, che può richiedere il congiuntivo.
Corretto?
Caro Filippo, è corretto.
“Non capisco che (che cosa, cosa) diciate” è un’interrogativa indiretta, corretto?
Sì.
ok
“Siateci!”
“Siatene felici!”
…sono congiuntivi esortativi, giusto?
Esatto.
Se solo togliessi le mani dagli occhi, capiresti quanto vali.
È corretto?
Cara Hope, è corretto.
Salve Anna,
Oggi ho detto una frase in cui penso di aver fatto un errore grave, ma vorrei una spiegazione esauriente:
“ volevo vedere se sarebbe venuto da te a dirtelo”. Io penso che la frase giusta sarebbe stata:” volevo vedere se fosse venuto da te a dirtelo” grazie
Cara Vivi, in realtà la prima opzione è corretta: la frase introdotta da “se” è un’interrogativa indiretta, questo tipo di proposizione regge sia il condizionale sia il congiuntivo. Per approfondire:https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/. Se hai altri dubbi, non esitare a scrivemi.
A presto
“Se dovesse capitare che il pacco non contenga la fattura, potete richiederla velocemente e facilmente al nostro Servizio Clienti”
….dopo la congiunzione “che” usiamo il congiuntivo presente “contenga” perché preceduto dal verbo “capitare”, il quale appunto richiede il congiuntivo.
Analisi del periodo:
“Se dovesse capitare, potete richiederla velocemente e facilmente al nostro Servizio Clienti”, periodo ipotetico della possibilità, la cui protasi ha il verb al congiuntivo imperfetto (dovesse), mentre l’apodosi ha il verbo all’imperativo (potete); “che il pacco non contenga la fattura”, subordinata soggettiva retta da “se dovesse capitare” con il verbo al congiuntivo presente in quanto “capitare” (con uso di verbo impersonale) regge il congiuntivo nella subordinata soggettiva che, nel nostro caso, esprime contemporaneità al presente rispetto alla reggente “se dovesse capitare”.
Esatto?
Caro Filippo, è esatto.
avevo la possibilità di leggere, prima che fossero pubblicate dai giornali italiani,
Il dubbio: fossero o venissero?
Caro Diego, entrambe le costruzioni sono corrette: la forma passiva si può costruire con l’ausiliare “venire” al posto di “essere”, questa costruzione è possibile solo se nella corrispondente frase attiva c’è un verbo in un tempo semplice.
A presto
Prof, ho un dubbio…Il verbo “sembrare” richiede il congiuntivo; ma nell’espressione “Mi sembra ieri che…” perché si utilizza l’indicativo? forse perché in riferimento a “ieri” significa che ci stiamo riferendo ad una cosa già accaduta, e quindi oggettiva, indicativa? Esempio: “Mi sembra ieri che HO VINTO il provino…”
Caro Filippo, l’espressione “sembra ieri che” significa “ho l’impressione che sia passato poco tempo da quando”, la sfumatura di incertezza e di soggettività non ricade sull’azione espressa dal verbo della subordinata (che infatti all’indicativo) ma sul termine “ieri” (sembra che fosse ieri).
Quindi, quando utilizziamo questa espressione, è corretto l’uso dell’indicativo? Se ho ben capito …
Esatto.
“Ha vissuto” o “è vissuto”?
Ho fatto questo ragionamento…
Entrambi sono giusti. Il verbo “vivere” si coniuga con l’ausiliare “essere” nell’uso intransitivo: “Sono vissuto qui a lungo”. Al contrario, nell’uso transitivo, “vivere” prende l’ausiliare “avere”: “Loro hanno vissuto giornate indimenticabili”.
Corretto?
Caro Iacopo, è corretto.
Anche in questa frase usiamo l’ausiliare “essere” perché in senso intransitivo: “Ludovica è sempre vissuta in un contesto in cui…”, ma “avere” se è presente il complemento oggetto: “Ludovica ha sempre vissuto un contesto in cui…” (qui “un contesto” è il complemento oggetto).
Mi pare corretto
Caro Iacopo, è corretto.
Ciao Anna, ho un dubbio rispetto all’utilizzo del verbo in una frase subordinata:
è meglio utilizzare il presente o l’imperfetto in questo caso?
Vi contato perché desideravo….Vi contatto perché desidero
molte grazie
Caro Filippo, sono corretti entrambe le opzioni: in questo caso l’imperfetto serve a fare una richiesta in modo garbato (imperfetto attenuativo).
Un saluto
“Basti o basta dire che, basta o basti pensare che, basta o basti osservare che” si usano per sottolineare come un fatto sia sufficiente per definire una situazione. Da quello che ho capito si può dire sia “basti” sia “basta” ma dipende dal contesto… Formalmente sarebbe più corretto “basti…”, informalmente “basta”; in più, se vogliamo usare una costruzione esortativa (quindi utilizzando il congiuntivo esprime), useremo appunto il congiuntivo: “(che) basti pensare che non perde il suo tempo!”. Diversamente, se vogliamo essere più categorici, useremo l’indicativo: “basta dire che è così!”.
Spero sia corretto….
Caro Luca, è corretto.
Salve, ho un dubbio grammaticale che mi sta tormentando da giorni, impedendomi di terminare una traduzione d’un testo poetico che mi è stata affidata. Il dubbio è il seguente: è possibile dire in italiano “Chiunque POTESSE capire le mie disgrazie e dovesse soffrire per me, condividerebbe il mio pianto.”? O ancora: “Chiunque CAPISSE le mie disgrazie e SOFFRISSE per me […]”? Non so, ma a mio parere suona male l’uso del congiuntivo imperfetto e non riesco a capire se sia scorretto o meno. Forse sarebbe meglio utilizzare il congiuntivo presente e dire “Chiunque POSSA CAPIRE/CAPISCA le mie disgrazie e SOFFRA per me […].
Grazie mille!
C
Cara Chiarona, poiché mi sembra un periodo che si riferisce al presente (“condividerebbe il mio pianto”: il verbo è al condizionale presente), non c’è motivo di usare il congiuntivo imperfetto, meglio usare il congiuntivo presente.
Un saluto e a presto
Grazie mille per l’aiuto e a presto!
Perché “penso che io abbia la febbre” non é corretto ? Se il verbo pensare regge il congiuntivo?
Cara Antonella, il periodo è corretto, ma quando c’è identità di soggetta tra reggente e subordinata (in questo caso il soggetto è “io”) si usa la forma implicita: “penso di avere la febbre”.
Un saluto
Perché “penso che io abbia la febbre” non é corretto ? Se il verbo pensare regge il congiuntivo?
Se nella reggente figura il condizionale presente di un verbo indicante volontà, desiderio, opportunità (come volere, desiderare, pretendere, esser conveniente e simili;…), la dipendente si costruisce col congiuntivo imperfetto: “Desidererei che tu dicessi la verità”; anche con la negazione: “Non desidererei che dicesse delle bugie” (in questo caso è sempre corretto il congiuntivo imperfetto nella subordinata, in quanto “non desidererei” nella principale significa “Desiderare comunque che qualcosa NON avvenga, volere fortemente che qualcosa non accada”; nel nostro esempio: “Volere fortemente, e quindi desiderare, che tizio non dica bugie, ecc…”).
Penso sia corretto
Caro Filippo Maria, è corretto.
.pensiamo che alcuni genitori non RIescono o RIESCANO con uno?
Cara Francesca, quando “pensare” significa “essere convinto” vuole l’indicativo (pensiamo che alcuni genitori non riescono), quando significa “suppore” il congiuntivo (.pensiamo che alcuni genitori non riescano).
A presto
ho qualche dubbio sull’uso del apostrofo..
Caro Javier, ti consiglio di leggere questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/01/12/approfondimento-su-elisione-e-troncamento/ e se hai ancora dei dubbi o delle domande, non esitare a scrivermi.
A presto
1)”Avevo capito che foste/eravate cugini di sangue”
…Il verbo “capire” può reggere o l’indicativo con il senso di “comprendere, rendersi conto”; oppure reggere il congiuntivo con il significato o di “trovare naturale” (ma non è il nostro caso) o, ed è il nostro caso, in una situazione di controfattualità al passato e quindi avvicinandosi al significato di “pensavo, credevo”. Infatti dire “Avevo capito che foste cugini di sangue” significa che poi la realtà smentì quella convinzione: e cioè “non lo eravate”. È come se dicessimo “Avevo capito (e cioè “pensavo, credevo”) che foste (congiuntivo imperfetto) cugini di sangue (ma poi la realtà smentì quella certezza)”. In sintesi, con verbi che esprimono certezza, sicurezza, convinzione (se pur soggettiva: “Avevo capito…”, intimamente, ecc…) l’indicativo è corretto e normale e ben rappresentato nella tradizione letteraria antica e moderna (quindi dire “Avevo capito che eravate cugini di sangue” è altrettanto corretto). Gli stessi verbi, in frasi negative, richiedono il congiuntivo (“Non avevo capito che foste cugini di sangue”), come anche in situazioni di controfattualità al passato (esempio iniziale).
2)”Pensavo foste sinceri”
…Si usa il congiutivo perché “pensare” significa cAvere una certa opinione su qualcuno o qualcosa (anche + di, o + che e cong)”.
3)”Tizio mi aveva assicurato che il testimone fosse/era innocente”
…Entrambi i tempi, congiuntivo e indicativo, sono corretti. Il verbo della principale è “assicurare” col significato di “Rendere certo di un fatto, rassicurare” o “Affermare con sicurezza” e di base, con questa accezione, reggerebbe l’indicativo (“era”); d’altronde, amche in questo caso, se non erro, il congiuntivo è possibile in una situazione di controfattualità in passato: “Tizio mi aveva assicurato che il testimone fosse innocente (ma in realtà non lo era; probabilmente era colpevole, ecc…)”. Anche qui, “…con verbi che esprimono certezza, sicurezza, convinzione (se pur soggettiva: “Mi aveva assicurato…”, intimamente, ecc…) l’indicativo è corretto e normale e ben rappresentato nella tradizione letteraria antica e moderna (quindi dire “Tizio mi aveva assicurato che il testimone era innocente” è altrettanto corretto). Gli stessi verbi, in frasi negative, richiedono il congiuntivo, come anche in situazioni di controfattualità al passato (come in questo caso).
Penso sia giusto
Caro Ludovico, è corretto.
1)”Eviterei che lo facesse (e non “faccia”)”
…Quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale presente o passato (volere, preferire, anche evitare, ecc.) per indicare un rapporto di contemporaneità si usa il congiuntivo imperfetto (come la frase numero 1).
Penso sia giusto
Caro Filippo, è corretto.
Come sempre grazie mille per la spiegazione e per mettere esercizi che ci fanno dubitare, ci mettono alla prova di più ed e così che davvero si impara, grazie ancora per il suo sforzo di pensarne.
Grazie a te Ale!
A presto
Grazie. A presto.
Buon giorno. Mi fa piacere trovare degli essercisi in italiano. Grazie. Cercheró di continuare la visita al vostro posto. grazie. Distinti saluti.
Cara Ana, benvenuta! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto