Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi studieremo il trapassato prossimo, vedremo insieme come si forma e quando si usa.
Buona lettura!
Prof. Anna
FORMAZIONE DEL TRAPASSATO PROSSIMO
Il trapassato prossimo si forma con l’imperfetto degli ausiliari essere o avere più il participio passato del verbo, per esempio:
io ero (⇒imperfetto dell’ausiliare essere) andato ( ⇒participio passato del verbo);
lui aveva (⇒imperfetto dell’ausialiare avere) visto ( ⇒participio passato del verbo).
Osserva la seguente tabella:
Ausiliare essere all’imperfetto | Participio passato del verbo |
io ero | partito / a |
tu eri | partito / a |
lui era | partito / a |
noi eravamo | partiti / e |
voi eravate | partiti / e |
loro erano | partiti / e |
Ausiliare avere all’imperfetto | Participio passato del verbo |
Io avevo | mangiato |
tu avevi | mangiato |
lui aveva | mangiato |
noi avevamo | mangiato |
voi avevate | mangiato |
loro avevano | mangiato |
Il trapassato prossimo:
del verbo essere → io ero stato /a , tu eri stato / a, lui era stato, ecc.
del verbo avere → io avevo avuto, tu avevi avuto, lui aveva avuto, ecc.
USO DEL TRAPASSATO PROSSIMO
Il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa:
→ al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;
→ al passato remoto: persi il treno perchè avevo fatto tardi;
→ all’imperfetto: non volevamo fare l’esercizio che la professoressa ci aveva assegnato.
Abbiamo visto che il trapassato prossimo si usa per esprimere un’azione anteriore rispetto a un’altra passata, ma quando l’azione passata è sottintesa, cioè non e espressa, si può usare anche da solo.
→ Bello questo film! Non l’avevo ancora visto!
→ Non ero mai stato a Firenze prima d’ora.
Spesso il trapassato prossimo è accompagnato da avverbi di tempo come: mai, prima, ancora, sempre, ecc.
ALTRI USI DEL TRAPASSATO PROSSIMO
Anche il trapassato prossimo può avere nella lingua parlata un valore modale:
→ trapassato prossimo di cortesia: si usa soprattutto col verbo venire, per esempio: buongiorno, ero venuto a parlare con Lei; in questo caso il trapassato prossimo sostituisce il passato prossimo e si usa per evitare una frase troppo diretta in modo che la comunicazione risulti più cortese.
Salve! grazie,
Grazie, per ezercici, molto bene.
Ottimi esercizi!
Grazie per gli ottimi esercizi.
complimenti!!!!!!!!!!
tutto perfetto!!!!!!!
grazie avevo 7 ani di fare esercizi in italiano
Grazie per gli esercizi.
Grazie per gli esercizi, mi piac tanto fare questa pratica
Cara prof. Anna.
Sono di nouvo io-Nicky.La volevo ringraziare di nuovo per i suoi esercizi che sono molto utili per noi che stiamo provando di studiare la lingua italiana. Vorrei chiedere anche una cortesia per i prossimi esercizi- di pubblicare qualcosa su nomi che al singolare sono maschili ma al plurale diventano femminili.
Grazie.
Nicky
Cara Niky, ti consiglio di leggere l’articolo intitolato “il nome”, troverai alcuni esercizi che ti possono interessare.
A presto
Prof. Anna
Grazie per tutti, baci.
Cara Sandra, un saluto anche a te!
A presto
Prof. Anna
Carissima, mi piace molto questo esercizio, grazie!! buon fine settimana.. baci
Cara Inilceia, buon fine settimana anche a te!
Prof. Anna
Buongiorno! Sn lilly e ho scoperto da ieri questi test! Sn molto importante per me!Grazie mille e complimenti!
Ciao Lilly, benvenuta su Intercultura blog!
Un saluto
Prof. Anna
perfetto!”!!!…grazie !!!!!
Grazie degli esercizi, però i veri pronomi della 3° persona singolare sono EGLI ed ELLA, mentre quelli della 3° persona plurale sono ESSI ed ESSE,perché non usarli? Sono così belli.
Cara Noce, nell’articolo non vengono segnalati questi pronomi perché non sono usati frequentemente nella lingua parlata; da un punto di vista strettamente didattico la scelta è stata quella di fornire agli studenti il lessico che si avvicina maggiormente alla lingua di tutti i giorni in modo che possano comprendere e comunicare più facilmente possibile.
Un saluto
Prof. Anna
ooooooooh!
ho risposto a tutti gli esercizi e tutto era benissimoooooo
Grazie a Dio !
complimenti a tutti !
Vorrei sapere, per favore, se questa frase è corretta: rispetto a quest’anno, l’anno scorso eri stato molto più clemente nel farci fare gli esercizi”.
La ringrazio anticipatamente
Maria E.
Cara Maria, la frase che mi scrivi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
salve grazie molto bene
i need your help
please help me
Cara Fatine, se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
ci sono di nuovo con le domande 🙂 .
Non capisco quando il Trapassato Prossimo e il Futuro Anteriore si usano nelle frasi indipendenti. Ho letto che quest’uso si chiama epistemico e viene usato o quando l’azione posteriore rispetto a quella indicata dal Trapassato Prossimo viene sottintesa oppure quando c’è solo l’indicazione del tempo al posto di essa.
Nell’esempio portato da Lei: Bello questo film! Non l’avevo ancora visto!
dov’è questa situazione non espressa?
E non posso assolutamente usare al posto del Futuro Anteriore o del Trapassato Prossimo il Futuro Sempice o il Passato Prossimo rispettivamente? Per es.: Tra 5 anni sarà andata in pensione. Tra 5 anni andrà in pensione. Non sono uguali?
Solo questi 2 tempi verbali hanno questa particolarità? O c’è qualche altro tempo composto che si può usare epistemicamente?
Grazie in anticipo!
Cara Ilga, l’uso epistemico ha lo scopo di indicare una supposizione, cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata, quest’uso si ha con il futuro semplice: “stanno suonando alla porta, sarà sicuramente mio fratello”; e con il futuro anteriore: “Marta non c’era al bar; sarà uscita con Luca”; questo non accade per il trapassato prossimo che invece si usa per esprimere un’azione anteriore rispetto a un’altra passata, nell’esempio che tu riporti: “bello questo film! Non l’avevo ancora visto!” l’azione passata sottintesa sarebbe: ho visto questo film (non l’avevo ancora visto!).
Un saluto
Prof. Anna
Ho un’altra domanda che però non riguarda questo tema.
Dopo “direi” quale tempo verbale si può usare? So bene che dopo il Condizionale Presente va il Congiuntivo Imperfetto, però molto più spesso sento le altre varianti.
Per esempio, quale frase è più corretta:
(Non) direi che hai ragione.
(Non) direi che tu abbia ragione.
(Non) direi che tu avessi ragione.
Cara Ilga, cito Massimo Birattari, dalla sua grammatica (Italiano. Corso di sopravvivenza, Milano, Ponte alle Grazie, 2000, p. 289): “Cominciamo dal caso, non infrequente, in cui il verbo reggente è un condizionale (come direi, crederei, penserei). Molto spesso il condizionale presente si associa a un congiuntivo imperfetto: «Vorrei che la smettessero», «Andrei subito a casa se il primo treno non fosse fra tre ore». Questo però non implica (come sembrano dare per scontato anche talune grammatiche) che da un condizionale presente debba sempre dipendere un congiuntivo imperfetto. Osservate queste frasi:
Non direi che Halloween XIV sia orrendo; è solo inutile.
Non saprei dire se Halloween XII e XIII fossero peggio perché non li ho visti.
I condizionali direi e saprei dire sono semplicemente una forma ingentilita del presente indicativo dico e so. Per questo si comportano, ai fini della dipendenza, come presenti indicativi, e reggono (obbligatoriamente) un presente congiuntivo se l’azione è contemporanea, e un imperfetto se è anteriore. E se l’azione della dipendente è posteriore? Bisogna usare il futuro indicativo: Tenderei a credere che la situazione economica peggiorerà”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof. Anna, grazie per la risosta. Però intendevo dire un’altra cosa. Questi usi, riportati da Lei, li conosco. Mi interessa proprio l’uso sottinteso, come nel mio esempio: Tra 5 anni sarà andata in pensione. Tra 5 anni andrà in pensione. Non sono uguali?
Oppure: Ti avevo detto di fare i compiti!
Paolo aveva letto il giornale.
Nella frase: Prima di venire in Italia avevi già studiato l’italiano? Capisco che “prima di venire”, cioè l’arrivo di questa persona a cui si fa la domanda, è proprio quella situazione sottintesa. Ma nelle altre?
Cara Ilga, come già sai il futuro e il il futuro anteriore possono indicare una supposizione, ma il futuro anteriore si usa in ralazione ad un’altra frase per esempio al presente: Giulia non c’è, sarà andata a fare la spesa; in questo caso non avremmo potuto usare il futuro semplice (andrà a fare la spesa), mentre le due frasi che mi scrivi tu non sono collegate ad un’altra frase per questo si possono usare sia il futuro semplice che quello anteriore, quindi sono uguali; mentre per quanto riguarda il trapassato prossimo, si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato, che può essere sottintesa, per esempio nella prima frase ciò che è sottinteso è molto intuitivo: (non hai fatto i compiti), ti avevo detto di fare i compiti; nella seconda frase è meno intutivo, infatti questa frase da sola, senza alcun contesto di riferimento, non ha molto senso.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna, La ringrazio tantissimo, come sempre, per le Sue gentilissime risposte! Adesso mi è tutto chiaro. Grazie!
grazie pro.ana ma vorrei sapere l’uso del trapassato prossimo quando le frase viene come questa esempio “Dopo quello che era successo con il suo precedente libro non era certamente da pensare che l’edizione della nuova opera avvenisse senza difficoltà”. e grazie infinite
Cara Radwa, non so se ho capito bene la tua domanda, ma, nella frase che mi scrivi (era successo), il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa all’imperfetto (era).
Un saluto
Prof. Anna
scusa pro. Mi dispiace, ma ho scritto la frase sbagliata
Ottima risorsa! Complimenti per il blog. I quiz sono molto utili. Nella domanda numero 6 tutte e due le risposte sembrano corrette.
Caro Dante, ti ringrazio per il gentile commento; nella domanda numero 6 la prima opzione è quella corretta perché l’azione del “comprare” è precedente a quella del “dimenticare”, quindi è corretto “avevo comprato”.
A presto
Prof. Anna
Molto eficiente, grazie
Grazie mile
molto eficiente,grazie mille
Molte grazie, mi hanno aiutato molto con le spiegazioni e gli esercizi.
Un saluto cordiale,
Cristina
Cara Cristina, un saluto anche a te.
Prof. Anna
Grazie !
E mi diverto dagli esercizi
Prof anna ti ringrazio mille perché questi esercizi mi hanno aiutato molto troppo
Prof anna ti ringrazio mille perché questi esercizi mi hanno aiutato molto troppo complimenti
graazie per gli esercizi , mi ha aiuttato molto
graazie per gli esercizi , mi ha aiutato molto
Buonasera Prof. Anna,
trovo molto interessante questa pagina, anzi vengo spesso a trovare qualche esercizio da fare e così mettermi alla prova con l’italiano.
Ho un dubbio. Spero essere aiutata.
Ho trovato un dialogo in un libro, in cui si fa l’introduzione del “Trapassato Prossimo”. Parte del testo dove viene scritto il Trapassato è: “Prima di partire, avevo frequentato un corso all’università di Amsterdam.”, “Prima di trasferirmi, ero già stato altre volte in Italia” e così via.
Poi c’è un esercizio dove si intitola “Prima di”. Si deve trasformare le frasi secondo l’esempio (Mi lavo le mani e poi mi metto a tavola = Prima di mettermi a tavola, mi lavo le mani) Poi ho fatto questa frase “Abbiamo controllato bene i bagagli e poi siamo partiti”. Io ho scritto “Prima di partire, avevamo controllato bene i bagagli”. Però le chiavi dell’esercizio dice che è sbagliata la risposta. Che è giusta così: Prima di partire, abbiamo controllato bene i bagagli”. Perché non si mette il trapassato prossimo? Se è un’azione al passato fatta prima di un’altra anche passata? Da ieri che sto a pensare e non riesco trovare la risposta giusta. Ringrazierei tanto il vostro aiuto.
Cara Silvia, in realtà sono corrette entrambe le frasi, sia quella col passato prossimo, sia quella col trapassato; il tuo ragionamento è comunque giusto.
A presto
Prof. Anna
buonasera prof Anna
innanzitutto La rigrazio per la lezione 🙂 ma posso chiederla un favore! quando c’é un esercizio in cui dobbiamo coniugare i verbi nel passato prossimo , imperfetto e trapassato. come posso sapere se il verbo nella seconda azione metterlo nell’imperfetto o nel passato prossimo. davvero un po complicato 🙂 spero che mi aiuterà perché ho un esame la settimana prossima !
A presto
Elina
Cara Elina, nell’articolo che ti consiglio viene spiegata la differenza fra l’uso del passato prossimo, remoto e imperfetto (http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2172); il trapassato prossimo si usa per emrpimere un’azione anteriore rispetto a un’altra espressa al passato.
Un saluto
Prof. Anna
buonsera prof.Anna
innanzittuto la ringrazio per questa interessante lezione. posso chiederla un favore !se nell’ esercizio devo mettere i verbi all’imperfetto , al trapassato e al passato prossimo . come posso sapere se il verbo della seconda azione lo metto all’inperfetto o al passato prossimo ?? davvero un po complicato ma cosa faccio se mi incontra questo tipo di esercizio perché la settimana prossima avrò una esame di grammatica ! spero che mi aiuta.
A presto
Elina
salve prof.Anna
la ringrazio per l’articolo ora capisco bene e sono pronta per l’esame di domani.
tanti saluti.
Elina
Riporto un passo dei Malvoglia, ripreso dal sito della Treaccani: Nel dicembre 1863, ’Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron ’Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don Giammaria, il vicario, gli aveva risposto che gli stava bene (Verga 19706: 56).In questo brano ci sono tre trapassati prossimi. Senza entrare nell´analisi stilistica, vi vorrei chiedere se fosse possibile usare il passato remoto al posto del trapassato e qual é, da un punto di vista grammaticale, la differnza tra le due scelte. Si puo´affermare che il trapassato prossimo lo possiamo usare in frasi indipendenti? Se sí non mi risulta chiaro la differenza tra quello e gli altri tempi al passato.
Vi ringrazio per la disponibilitá e il prezioso servizio che offrite.
Caro Roberto, grammaticalmente sarebbe stato corretto usare anche usare il passato remoto, i trapassati, a differenza dei passati (prossimo e remoto), sono definiti tempi relativi perché non specificano una determinazione temporale in modo assoluto, ma presuppongono un riferimento a un tempo passato, espresso all’interno dello stesso periodo o ricavabile dal contesto.
A presto
Prof. Anna
voglio ringraziare per daremo questi esercizio sono molto grato a Lei sono inizialmente nella lingua italiana che voglio imparare la lingua italiana con voi
al fino vorrei dire a Lei grazie mille per tutte cose prof Anna
MINA
Prof. Anna
Il trapassato prossimo mi ha risultato di molta utilitá per la ubicazione dell’azione nel tempo. Grazie
Credo di aver trovato un errore ortografico in questo articolo, ma grazie lo stesso per averlo condiviso
Caro Amerigo, sarebbe utile se tu mi segnalassi l’errore in modo che possa essere corretto.
A presto
Prof. Anna
Lezione molto concreta e facile di capire! Gli esercizi mi hanno piaciuto tanto! grazie!
Caro lettore, sono contenta che gli esercizi ti siano piaciuti.
A presto
Prof. Anna
Ho rispoto magnificamente agli esercizi, ma per capire bene le regole ce ne vuole:-)
Persi il treno perché feci tardi, credo.
Sbaglio?
Caro Rino, i verbi al passato remoto sono corretti.
A presto
Prof. Anna
merci merci merciiii . grazie milleeee
Gentile Prof.ssa Anna,
Vorrei sapere qual è esattamente la differenza tra “Ho saputo che si è sposato” e “Ho saputo che si era sposato”.
La ringrazio molto.
Anna
Cara Anna, “si era sposato” indica un tempoi più passato.
A presto
Prof. Anna
Molto interessante. ho sempre detto che la grammatica italiana e molto difficile , penso che la maggioranza degli italiani hanno grossi problemi con la grammatica Grazie Prof. Anna.
Marco da Milano
Caro Marco, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Cara Prof.ssa Anna,
Al improvviso ho fatto anche questa lezione, perché mi piace di farne e queste frase le ho fatto anche tutte corrette:-) è il piacere è dalla mia perte.
Con saluti cordiali dal Olanda
Anita
Molto brava Anita!
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
come posso completare questa frase usando passato e trapassato prossimo.
I Signori Ricci (partire) per le vacanze. Appena (scendere) dall’aereo, (accorgersi) che le valigie non (arrivare).
I Signori Ricci sono partiti per le vacanze. Appena erano scesi dall’aereo si sono accorti che le valigie non erano arrivate.
Ho un dubbio uso erano scesi o sono scesi?
La Ringrazio
Cara Sara, io scriverei: “appena sono scesi dall’aereo si sono accorti che le valigie non erano arrivate”.
Un saluto
Prof. Anna
graia per domande mi piace questo sito …. e utilessimo
Cara prof. Anna.
Sono della Slovenia e per me la grammatica italiana e molto difficile. Mi puo dire per favore quando si usa ero/a e quando sono stato/a.
La ringrazio.
Vesna
Cara Vesna, per risolvere il tuo dubbio ti consiglio di leggere questi due articolo, uno sull’imperfetto e uno sul passato prossimo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1603; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1210; e questo test sulla differenza tra i due tempi: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2960.
Se poi hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie prof. Anna. Lei è molto gentile.
La ringrazio.
Vesna Bašin
grazie <3
molto bene é anchi facile
per favore ;posso darmi alcuni consigli per conseguire B2
SONO MAROCCHINO. voglio studiare in italia ;per questo devo prendere B2
Caro Ismail, in questa pagina troverai informazioni e esempi di prove d’esame livello B2, in questo modo potrai esercitarti e valutare il tuo livello: http://cils.unistrasi.it/89/198/Prove_Liv._B2.htm
In bocca al lupo!
Prof. Anna
Piu buona lesione professoressa…!!!
Grazie Gladis!
A presto
Prof. Anna
bellissimo ma vorrei essere ottimo in italiano
Caro Hussein, benvenuto su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Grazie mille professoressa…..ma non capisco.
_ho preso l’anello che il mio ragazzo mi era regalato.
_Ho preso l’annello che il mio ragazzo mi aveva regalato……dove è la giusta e perchè.
_Ho dimenticato di fare i compti perché. Lasciavo il quaderno a scuola.
_Ho dimenticato di fare i compiti perché avevo lasciato il quaderno a scuola……dove é la giusta.e perché la prima con l’imperfetto.e la seconda con trapassatp prossimo.grazie.
Caro Zgungos, in entrambi i casi è corretto usare il trapassato prossimo perché l’azione della subordinata è anteriore rispetto a quella della reggente che è già al passato: – ho perso l’anello (ieri) che il mio ragazzo mi aveva regalato (prima di ieri). Attenzione: non è corretto -era regalato-, l’ausiliare di -regalare- è -avere- (aveva regalato). A presto Prof. Anna
Grazie mille professoressa.
Buon giorno prof. Anna
Stamattina ho fatto l’esercizio del trapassato prossimo e meno male Che avevo solo un erore!
Cioe’ senz”altro che bsognerebbe di praticarsi molto di piu’.
Grazie
Eti
Caro Eti, direi che è un ottimo risultato!
Ti faccio una correzione: “senz’altro bisognerebbe che praticassi molto di più”
A presto
Prof. Anna
Mi piacerebbe ringraziare per l’ aiuto che questi esercizi possono dare a un insegnante di lingua italiana all’ estero.Per un professore di italiano all’estero non è un compito facile insegnare grammatica senza avere libri che possano contribuire all’ insegnamento della lingua in modo gradevole.Ringrazio alora per il tempo dedicato e ancora per il tempo che dedicano, e anche per la loro pazienza e disponibilità al momento di creare questi instrumenti di lavoro per noi professori.
Caro Carlos Alberto, grazie a te per il tuo commento.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Grazie mille!!!Gli esercizi mi sono serviti molto
Cara Zina, benvenuta su Intercultura blog!
Un salluto e a presto
Prof. Anna
Buonasera
Gentile professoressa, vorrei un chiarimento: è corretta la frase”ti ricordi che sei venuta a casa mia e mia mamma ha inventato un gioco” o ” aveva inventato un gioco” A tal proposito le chiedo anche se posso usare un trapassato prossimo mentre sto usando come tempo principale il passato prossimo.”Sai che il tizio mi ha chiesto o mi aveva chiesto”?
Grazie per la risposta
Ale
Caro Ale, la frase che mi scrivi è corretta, il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato, quindi dipende quale collocazione temporale vuoi dare all’azione.
Un saluto
Prof. Anna
Bien
Molto bene questi ripasso!!!!!!!!!!!!!!!! tanti grazie. professorezza.-
Cara Evangelina, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Apresto
Prof. Anna
molto chiaro tutto!!! grazie
Cara prof. Anna!
Non posso trovare una informazione in internet, quindi mi dà fastidio.
Che cosa succede quando si usa Trapassato Prossimo con i pronomi diretti?
per esempio:
“Hai comprato la rivista?
“No, purtroppo quando sono andato in edicola, qualcuno l’aveva già comprata” o “l’aveva già comprato” ?
Saluti dalla Polonia 🙂
Caro Piotr, il participio passato (comprato) concorda con il pronome diretto (la), quindi la frase corretta è “l’aveva già comprata”. Per ripassare la concordanza del participio passato nei tempi composti, ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/01/approfondimento-concordanza-del-participio-passato-dei-tempi-composti-prima-parte/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/15/approfondimento-concordanza-del-participio-passato-dei-tempi-composti-seconda-parte/).
A presto
Prof. Anna
Adesso ho capito come usarlo. Sono argentino e mi serve Moltó questo. Ciao
Caro Teo, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie per tutto.
Salve professoressa,
Vorrei un chiarimento, perché le parole che ho mosso fra le virgolette sono al femminile e non al maschile ?
La ringrazio in anticipo
Saluti
Sara Si era addormentata da pochi minuti, quando è suonato il telefono. Era Giacomo, che le ha raccontato che sua madre Era stata male e che lui e suo padre l’Avevano “portata”al pronto soccorso. Poi Si era ripresa e i medici l’Avevano “dimessa” dicendole di riposare per tutta la settimana.
Caro Vitto, l’accordo del participio passato con l’oggetto è obbligatorio quando questo è costituito dai pronomi atoni di terza persona lo, la, li, le (l’avevano portata, l’avevano dimessa). Per approfondire questo argomento, ti consiglio questi articoli: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/01/approfondimento-concordanza-del-participio-passato-dei-tempi-composti-prima-parte/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/10/15/approfondimento-concordanza-del-participio-passato-dei-tempi-composti-seconda-parte/.
A presto
Prof. Anna
salve prof ana se diço , ho visto il firm e avevo piaçiuto é giusto l’uso del trapassato prossimo ?
Caro Angelos, in questo caso è meglio usare il passato prossimo: “ho visto il film e mi è piaciuto”.
Un saluto
Prof. Anna
Cosa vuol dire espressa e sotinttesa
Cara Signorina, “espresso” significa “pronunciato, manifestato verbalmente, esplicitato”, mentre “sottinteso” significa “che non è espresso, che non è detto esplicitamente”, per esempio nella frase “io vado a casa” il soggetto “io” è espresso, mentre nella frase “vado a casa” il soggetto “io” è sottinteso.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof. Anna,
domanda numero 8, si potrebbe dire anche “Cosa avete fatto dopo che io SIA partito?” ?
Grazie mille.
Gaetan
Caro Gaetan, la frase non sarebbe corretta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, mi ho piaciuto molto!
Cara Carmen, sono felice che la lezione ti sia piaciuta.
A presto
Prof. Anna
Grazie per gli esercizi
Prima frase :
– ” Ha voluto tornarsene a casa ” … È giusta la frase ? E in più volevo sapere se in questo è ammessa solo la forma ” ha voluto ” e non ” ha voluta ” indipendentemente dal genere del soggetto …
Seconda frase :
– ” Lui è voluto ( ” lei è voluta ” al femminile ) tornare a casa ” oppure potremmo dire : ” lui se n’è voluto ( ” lei se n’è voluta ” al femminile ) tornare a casa ” .
Terza frase :
– ” Avete voluto tornarvene ( o piu semplicemente ” tornare ” ) a casa ” .
Quarta frase :
– ” Siete voluti tornare a casa ” ( e non ” tornarvene ” , che si usa solo con l’ausiliare avere ) … Tutto giusto?
Cara Clara, la frase “ha voluto tornarsene a casa” è corretta ma non è corretto dire “ha voluta”; anche tutte le altri frasi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
Benissimo!
Questi è molto importante mi piace a partecipare in questi esercizi avevi tanti esperienza per aumentare il mio livello grazie mille
grazie mille .
Questo è un sito meraviglioso per imparare l`ilatiano
Caro Victor, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Prof. Anna
Molto buono
Salve. Sono io, adesso sto studiando l’italiano!
Cara Lea, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Grazie mille Anna.
Ciao. Ringrazio tanto gli esercizi che avete inviato. Cordiali saluti.
→ al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;
o il trapassato prossimo?
Cara Tota, nell’articolo si dice che il trapassato prossimo si usa per indicare un’azione passata prima di un’altra espressa al passato prossimo (ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato), al passato remoto o all’imperfetto.
Un saluto
Prof. Anna
→ al passato prossimo: ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato;
o il trapassato prossimo?
Grazie!
Salve Prof. Anna,
Ho un dubbio sul tempo verbale da usare nella subordinata introdotta da quando, se nella principale abbiamo il trapassato prossimo. Nel Suo esempio “ero appena arrivata a casa, quando hai telefonato” è chiaro. Ma se usassi il passato remoto, anziché il passato prossimo, sarebbe sbagliato? Ecco il mio esempio:
Giulia era stata esattamente così quando incontrò e si innamorò di suo marito tanti anni prima.
Oppure è meglio usare in entrambe le proposizioni il trapassato prossimo? Era stata così quando aveva incontrato?
Spero di essere stata chiara.
Cara Maria, è corretto anche usare il passato remoto, il tuo esempio è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
Mille grazie, Prof. Anna!
Salve! grazie mille
Cara Sandra, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
A presto
Futuro epistemico:
…In molti casi il futuro esprime una soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente (allora si usa il futuro semplice) o passata (allora si usa il futuro anteriore). Questo impiego è formalmente definito “epistemico”. Con il futuro semplice si esprime «una qualche soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente»; con il futuro anteriore consente di esprimere «un’ipotesi attuale circa un evento accaduto nel passato». In sostanza, analogamente al futuro semplice (che indica una supposizione su un avvenimento presente), il futuro anteriore può infatti indicare una supposizione su un avvenimento invece passato. Ricapitolando, il futuro (semplice e anteriore) non ha soltanto un valore temporale, ma esso può anche avere valore modale, vale a dire che serve ad esprimere l’atteggiamento del parlante (o dello scrivente) sul grado di probabilità di quanto sta affermando. E quindi quest’ultimo valore prende anche il nome di “epistemico” (“Futuro epistemico”= e cioè “particolare uso del tempo futuro -semplice o anteriore- per presentare un avvenimento in forma dubitativa; quindi anche l’uso del verbo al futuro per esprimere una circostanza ammessa ma non ancora dimostrata), e corrisponderebbe a quello di un avverbio come probabilmente, forse e simili: «Avrà sui trent’anni»; «saranno le otto e mezza» (futuro semplice); «Conosco troppo bene i tuoi gusti: questo film ti avrà fatto schifo» (futuro anteriore). L’uso modale del futuro, come si vede, tocca anche il futuro anteriore. In sintesi, l’uso epistemico ha lo scopo di indicare una supposizione, e cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata; quest’uso si ha o con il futuro semplice: “Stanno suonando alla porta, sarà sicuramente mio fratello”; e/o con il futuro anteriore: “Marta non c’era al bar; sarà uscita con Luca”
Penso sia tutto corretto…
Di nuovo, per completezza volevo aggiungere quest’altro ragionamento ed esempio:
1)”Come ben saprete” o “Come ben sapete”
…Entrambe sarebbero corrette; ma la differenza sta nel tipo di modulazione del grado di certezza che il parlante attribuisce al proprio asserto: e cioè se vogliamo esprimere tanto una timida ipotesi, quanto una motivata certezza. A tal proposito, i parlanti dispongono di svariati attrezzi espressivi (che possono consistere in strumenti lessicali come avverbi ”forse, probabilmente, certamente, bene…” o aggettivi “eventuale, probabile, certo…”) per determinare ciò che veramente si vuole esprimere. Di conseguenza, nella prima opzione entra in gioco l’uso epistemico del verbo (e quindi del futuro semplice “saprete”) che ha lo scopo di indicare una supposizione, cioè per esprimere una circostanza ammessa, ma non ancora dimostrata, per esprimere una soggettiva deduzione del parlante circa la situazione presente, per indicare quindi una supposizione su un avvenimento presente: vale a dire per esprimere l’atteggiamento del parlante (o dello scrivente) sul grado di probabilità di quanto sta affermando. In continuazione, è il parlante a chiarisce la propria intenzione con opportuni avverbi epistemici (guarda sopra), come in (esempio iniziale): “Come ben [=certezza] / forse [=dubbio] saprete”. Diversamente, nella seconda opzione (quella con l’indicativo “sapete”) useremo l’indicativo per sottolineare il convincimento circa la veridicità dell’asserto.
Penso ora sia assolutamente completo
Caro Filippo Maria, è completo.
Caro Filippo Maria, è corretto.
Perfetto
Tutto molte buono
Grazie
Caro Rafael, benvenuto! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
ho capito bene. grazie mille