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Aula di Lingue

I mass media

Prof. Anna
Civiltà,   La lingua italiana,   Lessico

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi vi propongo un brano tratto da un libro di civiltà italiana: “Il bel paese. Corso di civiltà italiana, Zanichelli 2011. In questo libro potete trovare testi che riguardano vari aspetti della cultura italiana e le abitudini degli italiani, i brani sono accompagnati sia da esercizi di comprensione sia da esercizi sul lessico e sulla grammatica.

Oggi per voi ho scelto un testo sui mass media, ovvero i mezzi di comunicazione di massa. Il brano è stato riadattato per esigenze di spazio.

Buona lettura!

Prof. Anna

LA TELEVISIONE

Il sistema televisivo italiano comprende la TV pubblica e la TV privata. La Tv pubblica è la Radiotelevisione Italiana, meglio conosciuta come RAI, fondata nel 1954. Chiunque possieda un televisore, deve pagare un canone annuo, cioè una tassa alla RAI. 

Mediaset e La Sette, invece, sono TV private. RAI, Mediaset e La Sette costituiscono la TV tradizionale. I canali RAI sono Rai Uno, Rai Due e Rai Tre, mentre quelli Mediaset sono Canale 5, Rete 4 e Italia 1. Lo schema dei programmi che vengono mandati in onda in un determinato periodo si chiama palinsesto. Su ogni canale viene trasmessa la pubblicità, la cui presenza viene regolamentata dalla legge.

IL GIORNALE

I giornali quotidiani escono in edicola ogni giorno e sono la forma più antica di diffusione delle notizie. In Italia i maggiori quotidiani o “testate” sono Il Corriere della sera, La Repubblica, Il Sole 24 ore. Questi sono i quotidiani di informazione generale, anche se alcuni di essi sono specializzati: per esempio La Gazzetta dello sport è un giornale sportivo, Il Sole 24 ore si occupa di economia.

Generalmente in un quotidiano vi sono: la prima pagina che mette in evidenza le notizie più importanti, le pagine di politica interna ed estera, la cronaca nazionale e locale, le pagine culturali e, infine, quelle sportive e di spettacolo.

LA RIVISTA

Oltre ai quotidiani la stampa italiana comprende anche numerose riviste. Vi sono riviste dedicate alla cronaca e alla politica, come Panorama e L’espresso, riviste femminili, riviste di moda, di musica, di cucina e così via. Di solito le riviste escono ogni settimana, a volte ogni quindici giorni, alcune ogni mese.

LA RADIO

Oltre alla radio della RAI, in Italia è molto diffuso il fenomeno delle radio locali, private. Ce ne sono tantissime e trasmettono principalmente musica, oltre a spazi di informazione e aggiornamenti sul traffico.

INTERNET

Oggi Internet fa ormai parte della nostra vita. Quasi tutti i giornali hanno una versione virtuale, con diverse pagine web aggiornate in tempo reale, cosicché è possibile leggere gli articoli sul video del proprio computer.

Molte parole della rete derivano dall’inglese e sono entrate nell’uso comune dell’italiano: mail, chat, newsgroup, homepage, download, browser. Per altri concetti si usano invece parole italiane come indirizzo, casella di posta, allegato.

 

IL TELEFONO

Il telefono è da anni un mezzo di comunicazione insostituibile per mettersi in contatto con gli altri. Sono ancora presenti in luoghi pubblici e sulle strade le cabine telefoniche, dove si può telefonare dopo aver acquistato una scheda apposita o inserendo delle monete. Oltre al telefono fisso, oggi sono molto diffusi i telefoni cellulari.

LE POSTE

Oggi scrivere lettere non è più di moda, e anche le poste italiane sono state informatizzate. Dal loro sito è possibile, tra le altre cose, inviare raccomandate, spedire e ricevere pacchi.

Tra i vari tipi di spedizione ci sono le raccomandate, utilizzate per comunicazioni ufficiali, per esempio partecipazioni a concorsi, spedizioni di documenti e comunicazioni legali. I vaglia postali, invece, servono per inviare soldi. Sulle lettere inviate tramite posta va applicato il francobollo. Alle poste ci si rivolge anche per rinnovare il permesso di soggiorno e il passaporto. Ricordiamo che le poste adesso offrono anche servizi bancari.

 

COMUNICAZIONE E MASS MEDIA IN ITALIA

Gli italiani sono “monomediali“, a differenza degli abitanti degli altri Pasi europei occidentali che sono “multimediali“. Questo significa che gli italiani usano prevalentemente un unico mezzo di comunicazione di massa. Una notevole differenza rispetto al resto d’Europa si nota anche nel modo in cui gli italiani guardano la televisione. La TV tradizionale è ancora quella preferita, mentre la TV via satellite, via cavo o via web è meno seguita. La maggior parte degli italiani ritiene che i media servano a informarsi e approfondire determinati argomenti. Però molto spesso prevale l’intrattenimento, come per esempio seguire la vita dei personaggi famosi o i reality show. Per quanto riguarda la lettura, le statistiche affermano che più della metà della popolazione al di sopra dei 14 anni ha letto almeno un libro in un anno. Gli italiani leggono romanzi classici, d’amore e polizieschi, sono meno interessati invece a libri specialistici, manuali o guide turistiche. La lettura dei giornali sta diminuendo, perché molte persone non hanno tempo o leggono le notizie su Internet.

Ora prova a rispondere alle seguenti domande:

1- Quali reti comprende il sistema televisivo italiano?

2- Cos’è il “canone”?

3- Ogni quanto escono le riviste?

4- Cos’è il “palinsesto”?

5- Da quali parti è costituito un quotidiano?

6- Indica i nomi di alcuni quotidiani.

7- Cos’è una “raccomandata”?

8- Cosa significa che gli italiani sono “monomediali”?

9- Secondo gli italiani, a che cosa servono principalmente i massa media?

10- Che genere di romanzi leggono gli italiani?

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Commenti [4]

  1. Cate54 scrive:

    Carissima Anna,
    ho ancora tanti dubbi quando si usa IN o A.
    Per esempio:
    Vado alla stazione.
    Ci vediamo domani alle nove alla stazione.
    Alla stazione aspetto la madre di Carla.
    Dove scendete? Alla stazione Termini?
    Ecco siamo a pizza Venezia.
    Venite con noi al ristorante?
    Ho attraversato la strada, sono entrata nel cinema e ho comprato due biglietti.
    Qualche volta mangio al ristorante.
    E poi:
    Questo signore dai capelli bianchi e’ il padre DI o DEL mio papa’.
    Grazie tanto.
    Cate

    • Zanichelli Avatar

      Cara Cate, le frasi che mi proponi sono quasi tutte corrette tranne una: “ecco siamo IN piazza Venezia”, e “quel signore dai capelli è il padre di mio papà”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  2. Cate54 scrive:

    Ho dimenticato ancora una cosa 🙁
    … dove nel Medioevo e anche piu’ tardi
    studiavano o studiarono molti ungheresi.
    Mille grazie!
    Cate

    • Zanichelli Avatar

      Cara Cate, la scelta del tempo verbale adatto dipende molto dal contesto in cui la frase è inserita, nella frase che tu mi proponi io sceglierei “studiarono”, ma non conoscendo bene il contesto è possibile che la mia scelta non sia del tutto corretta.
      A presto
      Prof. Anna

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