Buongiorno cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi vediamo come si forma e come si usa il comparativo degli aggettivi qualificativi.
Buona lettura.
Prof. Anna
Gli aggettivi qualificativi presentano un grado comparativo che stabilisce un confronto tra due o più termini.
Il grado comparativo può essere:
⇒di maggioranza: Luca è più giovane di Marco.
⇒di minoranza: Marco è meno giovane di Luca.
⇒di ugualianza: Luca è giovane come Natalia.
Osserva la tabella:
COMPARATIVI
di maggioranza | PIÙ + aggettivo + DI o CHE + nome |
di minoranza | MENO + aggettivo + DI o CHE + nome |
di ugualianza | aggettivo + COME + nome |
Il comparativo di maggioranza si ottiene facendo precedere l’aggettivo dall’avverbio PIÙ, per esempio: più alto.
Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando:
– è costituito da un nome o un pronome non preceduti da una preposizione, per esempio: Lidia è più alta di Natalia (nome); Lidia è più alta di me (pronome).
– è costituito da un avverbio: Lidia è più alta di prima (avverbio).
Il secondo termine di paragone è introdotto da CHE quando:
– è un nome o un pronome preceduto da una preposizione: Amina è più gentile con Marta che con me; Luca è più affezionato a te che a me.
– si paragonano avverbi o verbi: Luca mi piace più ora che prima; mi piace più cucinare che mangiare.
– si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome: Vadim è più furbo che onesto; Marta è più simpatica che gentile.
Il comparativo di minoranza si forma facendo precedere l’aggettivo dall’avverbio MENO, per esempio: meno alto.
Il secondo termine di paragone è introdotto dalla preposizione DI o da CHE con le stesse regole che valgono per il comparativo di maggioranza: Natalia è meno alta di Silvia; Marta è meno gentile di te; Luca è meno timido ora che prima; Marco è meno gentile con me che con te.
Nel comparativo di ugualianza l’aggettivo non è preceduto da avverbi e il secondo termine di paragone è introdotto da COME o QUANTO: Silvia è alta come Luca; Natalia è magra come me; Silvia è alta quanto Luca; Amina e Giulia sono alte quanto noi.
A volte l’aggettivo può essere preceduto da TANTO se nel secondo termine di paragone si usa QUANTO: Marco è tanto timido quanto Luca; i tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei.
Oppure l’aggettivo può essere preceduto da COSÌ se nel secondo termine di paragone si usa COME: Marta è così studiosa come Natalia; voi siete così giovani come noi.
Cara professoressa ANNA,La ringrazio di cuore per i suoi apprezzamenti.
Quanto mi piacerebbe conoscerla di persona,ma purtroppo siamo abbastanza lontane.
Comunque siete di un grande aiuto per tutti noi che ci impegniamo di studiare l’italiano su internet.
Due anni fa,non sapevo utilizzare il computer,ma ho avuto un grande sogno di sapere guidare la macchina, e cosi le ho imparate
tutte due.
I miei sogni si sono averati,a 48 anni,in ITALIA e sono contentissima di avere la possibilità di guidare la macchina, ogni giorno.
Cara professoressa,io trovo difficoltà nella prova del ascolto ,anche perchè parlano molto veloce.
Scusatemi eventuali errori.
Un grande abbraccio e grazie mille.
MARIA.
,
Gentilissimi!
Vi chiedo aiuto,vorrei tanto sapere quando posso utilizzare “quanto” e quando “come”? C’e la differenza?ho visto dei esempi Silvia e alta quanto Luca e Silvia e alta come Luca.?????????????
grazie e tanti saluti dalla Polonia
Cara Magdalena, nel comparativo di uguaglianza il secondo termine di paragone può essere introdotto sia da “come” che da “quanto”, quindi non c’è differenza tra “Silvia è alta quanto Luca” e “Silvia è alta come Luca”.
Al di fuori del comparativo di ugualglianza “quanto” e “come” si usano però diversamente: “quanto” è un aggettivo interrogativo: “quanti anni hai?”, un pronome interrogativo: “quanti ne compri?”, un avverbio: “quanto hai mangiato?”, un aggettivo relativo: “prendi quanti libri vuoi” e un pronome relativo: “prendine quanti ne vuoi”; mentre “come” è una congiunzione: “mi ha raccontato come ci siamo conosciuti” e anche un avverbio: “è buono come il pane”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof.Anna!!
Grazie mille per aver dato la risposta cosi profonda!
cordiali saluti
Magdalena
Cara Prof.,
mi resta qualche domanda sulla comparazione cioè soprattutto l’uso di “DI” e “Che”. Ho letto in una grammatica che si usa pure “CHE” quando si comparano due sostantivi. Potresti leggermi le seguenti frasi e dirmi quali sono le frasi corrette?
1. La natura, la pace e il silenzio mi piacciono di più DEL/ CHE IL rumore.
2. I libri sono più divertenti DEI/CHE I giornali.
3. La montagna mi piace di più DEL/CHE IL mare.
Poi dicono, almeno nelle grammatiche dell’italiano per i tedeschi, che, con gli avverbi, si usa (pure) “DI”. Quindi c’è pure l’alternativa:
(4.) Tu e tua sorella siete meno tristi che prima. (?)
Salutoni
Gianni
Caro Gianni, il secondo termine di paragone è introdotto da “di” quando:
– è costituito da un nome o un pronome non preceduti da preposizione: Marta è più magra di te;
– è un avverbio: Luca è più felice di prima;
è introdotto da “che” quando:
– è un nome o un pronome retto da una preposizione;
– si paragonano avverbi o verbi;
– si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome.
In linea di massima, “di” precede un sostantivo o pronome, mentre “che” precede un verbo, un aggettivo o una preposizione.
Dunque per le tue frasi io sceglierei “di”, anche per la numero 4.
A presto
Prof. Anna
BUONASERA , ANCORA HO UN DUBBIO,PER ESEMPIO IN QUESTA FRASE
OGGI FA’ PIÙ CALDO DI IERI O CHE IERI?
LA PREGO DI AIUTARMI CI SONO DUE AVVERBI ,QUINDI SAREBBE CHE PERÒ SENTO DIRE DI.
INSEGNO ITALIANO PER STRANIERI E VEDO MOLTE VARIAZIONI ALLE REGOLE.
LA RINGRAZIEREI MOLTO DELL’AIUTO.
CRISTINA
Cara Maria Cristina, in questo caso il secondo termine di paragone è costituito da un avverbio (ieri) quindi sarà introdotto da DI. Attenzione poi perchè “caldo” non è un avverbio ma un aggettivo.
Un saluto
Prof. Anna
BUONASERA HO DIMENTICATO DI DIRVI CHE SONO BRASILIANA ED IL VOSTRO SITO MI AIUTA MOLTISSIMO NELLA MIA PRATICA DIDATTICA.
Cara Professoressa Anna,
La ringrazio molto, adesso ho proprio capito.
Erroneamente stavo considerando la parola “oggi” però non era questo l’elemento di paragone ma sì invece la parola caldo.
Maria Cristina Mori
Gentile professoressa Anna prima di chiudere con questo argomento che sembra semplice ma per noi stranieri ci fa fumare la testa , ecco un’ultima domanda.
Approfittando della Sua disponibilità e gentilezza Le chiederei soltanto come rimarrebbe anche questa frase al comparativo di maggioranza e perché:
“La raccolta differenziata dei rifiuti si fa più frequentemente di prima? o potrebbe anche essere che prima? poiché i termini di paragone sono avverbi vero?
Maria Cristina Mori
Cara Maria Cristina, come dici giustamente tu, in questo caso si paragonano due avverbi e quindi il secondo termine di paragone è introdotto da “che”.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa,La disturbo ancora una volta.
Vorrei sapere se le frasi:
Vorrei fumare meno; vorrei fumare di meno.Sono entrambe giuste.
SE si; come mai si puo´ dire:
vorrei leggere di piu´ E non
vorrei leggere meno?
O sono giste tutte le forma?
Qual e´ la spiegazione?
La ringrazio di cuore e mi scuso sia per il disturbo e anche per gli errori commessi. A presto.
Cara Dorina, spesso l’avverbio “meno” è accompagnato dalla preposizione “di” con cui forma la locuzione avverbiale “di meno” per cui: fumare meno = fumare di meno, entrambe le forme sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Prof, mi puo spiegare la differenza tra aggettivo relativo e aggettivo comparativo?’ grazie mille.
Cara Melissa, gli aggettivi relativi sono QUALE e QUANTO, introducono una relazione tra due nomi, si usano dopo il nome a cui si riferiscono e prima di quello che viene legato al primo, per esempio:
QUALE: ho ricevuto un regalo quale ricompensa, l’uso di QUALE come aggettivo relativo è abbastanza raro, al suo posto viene usata la congiunzione comparativa COME;
QUANTO: prendi quanto vino vuoi.
La caratteristica espressa dagli aggettivi qualificativi può avere vari gradi, oltre al grado positivo (o grado zero) per esempio: Marco è alto, si distinguono altri due gradi: il comparativo e il superlativo. Il grado comparativo può essere di maggioranza (Lucia è più alta di me); di minoranza (Lucia è meno alta di me) e di uguaglianza (Lucia è alta come me).
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno Prof.ssa Anna,
Sono un Italiano che vivendo all’estero cerca di raccimolare qualche soldo in piu’ insegnando italiano.
Spesso il vostro blog mi ha risolto parecchi dubbi sulle regole da utilizzare ma in questo caso non riesco proprio a togliermelo.
Nella Frase: In Italia ci sono piu’ mussulmani che buddisti o In Francia ci sono piu’ Auto che Bici, mi e’ venuto in mente che dovessero rientrare nella prima regola poiche’ si mettono a confronto 2 nomi ma naturalmente non e’ cosi’ quindi da cosa viene luso del “che”?
E’ possibile che venga dall’uso della preposizione iniziale “In”?
La ringrazio anticipatamente della disponibilita’
Saluti
Caro Emiliano, si usa piú regolarmente “che” quando il confronto cade sopra un’azione (verbo) dalla quale le due o piú cose dipendono come soggetti od oggetti, per esempio: mi piace piú la carne che il pesce; amo piú te che lui; ci sono più auto che bici.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna, da tempo mi affligge lo stesso identico dubbio di Emiliano. Tra l’altro anche per me è importante capire meglio in quanto insegno italiano. Sono arrivato alla seguente conclusione, che mi sembra di facile comprensione per chi deve apprendere la lingua: non è che si usa DI quando il PIÚ si trova davanti al secondo termine di paragone, e si usa CHE quando si trova davanti al primo?
Es.:
1) In Italia i mussulmani sono più dei buddisti o In Francia le auto sono più delle bici. In Inghilterra il vino si beve più della birra.
2) In Italia ci sono più mussulmani che buddisti o In Francia ci sono più auto che bici. In Inghlilterra si beve più vino che birra.
Le sembra plausibile come spiegazione?
La saluto, ottimo sito.
Alfonso Russo.
Caro Alfonso, direi che la tua spiegazione è plausibile, soprattutto quando abbiamo i verbi “essere” o “esserci”.
Un saluto
Prof. Anna
“Che” o “di”
Cara Anna, ho un dubbio con il comparativo nella seguente frase. Quale è giusta?
Mi piace di più il pesce che la carne
Mi piace di più il pesce della carne
Grazie mille
Cara Saadia, sono corrette entrambe le frasi, anche se in questo caso si usa più frequentemente il “che”.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.le professoressa Anna, ho un dubbio, la frase “Marco è tanto buono quanto bravo” è comparativo di uguaglianza? Quali sono i due termini di paragone?
Grazie
Cara Mina, i due termini di paragone sono gli aggettivi “buono” e “bravo”.
Un saluto
Prof. Anna
Perche lui preferisce un impredittore a un uomo come me?
Per favore vorrei sapere se questa forma di comparazione ‘e sbagliata o no (cioe l` uso del a ). La trovo dovunque ma non c`’e una regola grammaticale. .
Grazie per l` attenzione
Cara Sofia, la costruzione di “preferire” è “preferire qualcosa a qualcos’altro”, quindi la frase è corretta. Attenta: si scrive “impreditore”.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa Anna,
Nell’analisi grammaticale della frase ‘la notte è nera come il carbone’ devo considerare insieme le parole ‘nera come’ e definirle ‘aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza’ o vanno analizzate separatamente? In quest’ultimo caso dovrei definire ‘nera’ come ‘aggettivo qualificativo di grado positivo’ e come dovrei definire ‘come’?
Grazie
Caro Giovanni, le due parole vanno analizzate singolarmente: “nera” è un aggettivo quaificativo e “come” è un avverbio.
Un saluto
Prof. Anna
Salve
Domanda: si dice “Lui è come me” oppure “Lui è come a me”?
Grazie mille
Caro Simone, si dice: “lui è come me”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa, nella frase “Ha finito in così breve tempo” così breve è da analizzarsi insieme come superlativo assoluto?
grazie per la risposta
Caro Giovanni, “cos’ breve” non può essere considerato un superlativo assoluto.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno professoressa Anna, le sottopongo alla sua attenzione alcuni dubbi.
MOLTO BUONO: agg. qual. grado superlativo assoluto
PROCEDEVA A PASSI LENTI E DECISI: bisogna analizzare parola x parola o tutto insieme diventa locuzione avverbiale di modo?
ALL’INCIRCA: è locuzione avverbiale di dubbio o di quantità?
Grazie e buona giornata.
Cara Rosa: – molto buono è un aggettivo qualificativo al grado superlativo assoluto; procedeva = predicato verbale; a passi lenti e decisi = complemento di modo; all’incirca = locuzione avverbiale di quantità.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof Anna,
Le chiedomanche un chiarimento sull’analisi logica, se possibile.
I CAMPI DI TERRA
AVEVA LE MANI DI GHIACCIO
DI TERRA E DI GHIACCIO sono complementi di materia o di soecificazione?
Se ho sbagliato sito, potrebbe indicarmi quello giusto o la pagina giusta?
Ancora grazie!
Cara Rosa, sono complementi di materia.
A presto
Prof. Anna
Gentle prof. Anna
Nel ringraziarla volevo chiederle nuovamente se A PASSI LENTI E DECISI può essere considerata una locuzione avverbiale o se vanno analizzate le singole parole.
Grazie ancora!
Cara Rosa, nell’analisi grammaticale ogni parola va analizzata singolarmente, ma nell’analisi logica “a passi lenti e decisi” è un complemento di modo e non una locuzione avverbiale; le locuzioni avverbiali sono sequenze fisse di parole che per significato o funzione equivalgono ad avverbi, come per esempio: all’improvviso, di frequente, d’ora in poi ecc.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno!
Ancora un chiarimento le chiedo gentilmente.
ULTIMO è da considerare aggettivo numerale ordinale o qualificativo?
Grazie e buona giornata da Rosa!
Cara Rosa, “ultimo” può essere considerato un aggettivo numerale ordinale.
A presto
Prof. Anna
Cara Prof, vorrei sapere quale frase è corretta fra questi due:
L’elefante è più grande del topo e del cane.
L’elefante è più grande dei topo e cane.
Cara Teresa, la frase corretta è la prima: l’elefante è più grande del topo e del cane.
Un saluto
Prof. Anna
Questo Blog è 10!!
Salve Prof. Anna, mi chiedevo se una frase tipo “Luigi è più bello e furbo di Claudio” si potesse considerare analoga a “Luigi è più bello e più furbo di Claudio”. In altre parole, le frasi sono entrambe corrette e quel “più” nella prima frase è riferito solo a “bello” o anche a “furbo”?
La ringrazio.
Saluti, Angelo.
Caro Angelo, le due frasi sono corrette e il significato è lo stesso, il “più” della prima frase è riferito ad entrambi gli aggettivi.
Un saluto
Prof. Anna
Salve Prof. Anna, vorrei sapere qual è corretto e perchè:
1- Antonio legge spesso. Luca legge raramente. Antonio legge più di Luca.
2- Antonio legge spesso. Luca legge raramente. Antonio legge più che Luca.
Io credo che 1 è corretto perché Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando:
– è costituito da un nome , chi Luca?
La ringrazio.
Saluti, Angelo.
Caro Angelo, la frase corretta è la 1 perché usiamo “di” quando il secondo termine di paragole è un nome non preceduto da preposizione (Luca).
A presto
Prof. Anna
Salve prof. Anna . Il mio nome è Antoine, Antonio in Italiano. La ringrazio per la sua aiuta; Pero sono perso nei seguenti esempi. “in Italia la gente mangia più carne che pesce” . or “Nel meso di giugno abbiamo avuto più pioggia che sole ”
In questi esempi non capisco perchè il secondo termine di paragone è introdotto da “che” .
Carne e pesce sono due nome non precedutti da una preposizioni , non sono verbi o avverbi, non sono due aggetivi referiti allo stesso nome . Può aiutarmi con la regola per favore ?
Grazie
Caro Antoine, in questo caso non abbiamo un aggettivo al grado comparativo (per esempio: Giulio è più alto di me), ma un verbo seguito dall’avverbio “più” e due sostantivi (per esempio “pioggia” e “sole”) in questo caso usiamo “che”, per cui “abbiamo avuto più pioggia che sole”, “mangio più carne che pesce”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa Anna, complimenti per le sue risposte sempre molto esaurienti. Le chiedo un chiarimento: nella frase – Luca è il più alto. – se non ho il secondo termine di paragone posso analizzarla come superlativo assoluto o è qualcos’altro? Grazie. Un saluto, Barbara
Cara Barbara, è un superlativo relativo.
Un saluto
Prof. Anna
cara prof sono una studentessa di 1 media volevo sapere se mi puo fare l’analisi di queste frasi degli aggettivi qualificativi:
1)come si intitola il libro postumo di quell’autore che ti piace tanto?
2)quando parla con te,tua madre ha sempre uno sguardo benevolo.
3)le sorelle di Giuseppe sono molto piu studiose di lui
4)come si chiama il tuo fratello maggiore?
8)l’ultimo film che abbiamo visto era davvero divertente.
9)Giorgio é arrabbiatissimo a causa del brutto voto che ha preso in storia.
10)questa é una notizia strepitosa!perché hai aspettato a comunicarmela?
Cara Giorgia, prova a fare tu l’analisi degli aggettivi presenti in queste frasi e poi io posso correggere.
Un saluto
Prof. Anna
prof.Anna spero che mi risponda al piu presto possibileee!!!!
Gentite professoressa Anna, sono un po’ confusa…..nell’analisi grammaticale della frase: “Quella strada è più lunga, ma questa è più tortuosa”;
Quella= aggettivo dimostrativo femm.sing. Strada=nome comune di cosa femm..sing.concr.prim. È= verbo essere. Più lunga= aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza. Ma= cong. Questa =pronome dimostrativo è= verbo essere. Più tortuosa= è ancora aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza o pronome? La ringrazio tanto per l’attenzione.
Cara Barbara, l’analisi è corretta, alcune precisazioni: è= voce del verbo “essere”, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare; più lunga= aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza, femminile singolare, questa= pronome dimostrativo femminile singolare, più tortuosa= aggettivo qualificativo di grado compartivo di maggioranza, femminile singolare.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.
Ho molti dubbi sull’analisi grammaticale dell’aggettivo al grado comparativo. Ho letto che le espressioni “più lunga, meno corta”sono state considerate insieme nell’analisi grammaticale come aggettivo di grado comparativo e non separatamente parola per parola. E’ esatto questo? Allora anche tanto bravo quanto…tanto bravo deve essere analizzato insieme ed è aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza? Grazie in anticipo!
Cara Maria, la tua ipotesi è corretta, devono essere analizzati insieme.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa mi saprebbe dire di che grado è’ noiosissimo???
Caro Tato, è un superlativo assoluto.
A presto
Prof. Anna
bellissimo sito. grazie mi avete dato un bell’aiuto
bellissimo sito. grazie mi avete aiutato un sacco
Cara prof.Anna, qual è il comparativo di
buono? Scusi per la mia ignoranza.
Cara Aurora, il comparativo di maggioranza è “più buono di”, di minoranza “meno buono di” e di uguaglianza “buono come”.
A presto
Prof. Anna
Ciao Prof. Anna,
su un libro dedicato all’insegnamento dell’italiano L2 ho trovato il seguente esempio: “A Stefano piace più il Nord che il Sud Italia”. Perché mai viene usata la congiunzione Che per introdurre il secondo termine del paragone? Non dovrebbe essere introdotto dalla preposizione Di? È questione di ambiguità?
Grazie mille!
Leo
Caro Leo, si usa più regolarmente che (ma spesso anche di) quando il confronto cade sopra un’azione (verbo) dalla quale le due o più cose dipendono come soggetti od oggetti, p. es. mi piace più la carne che il pesce; amo più te che lui (anche del pesce, di lui).
Un saluto
Prof. Anna
Gentile professoressa mi saprebbe dire che grado è meno facile????
Caro Tato, “meno facile” è un comparativo di minoranza.
A presto
Prof. Anna
Salve Prof, anche se non la conosco di persona, volevo esprimere il mio parere a riguardo, credo che questo oltre ad essere un sito per aiutare ragazzi in difficoltà “diciamo” sia anche fondamentale… le faccio i miei ringraziamenti…. complimenti lei sarà una grande prof!!! ARRIVEDERCI
Cara Marty, grazie del tuo gentile commento.
A presto
Prof. Anna
E` piu` corretto dire:
Maria mangia tanto pesce quanta carne o tanto pesce quanto carne?
Grazie
Elisa
Cara Elisa, è corretto: “tanto pesce quanta carne”.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa, ho un dubbio su questa frase:
Ieri ho acquistato uno zaino più bello del tuo. “Più bello” è un comparativo di maggioranza, giusto?
Grazie
Cara Anna, la tua ipotesi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa volevo essere aiutata nell’analisi grammaticaledella seguente frase :il cibo italiano è ottimo quanto quello americano.In particolare nell’espressione “ottimo quanto”è da considerarsi comparativo di uguaglianza?GRAZIE
Cara Rosa, “ottimo quanto” è comparativo di uguaglianza.
Un saluto
Prof. Anna
Vorrei togliermi questo dubbio. Nell’analisi grammaticale la parola “eccezionale” è di grado superlativo assoluto? Grazie
Maria Grazia
Cara Mary Grace, l’aggettivo “eccezionale” non è un superlativo.
A presto
Prof. Anna
Gentile professoressa,nell’analisi grammaticale della frase “Luca è più alto di Marco”, il secondo termine di paragone è “Marco” o “di Marco”? Grazie. Emanuele
Caro Emanuele, in analisi logica il secondo termine di paragone è “di Marco”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
trovo il suo sito davvero utile e mi aiuta molto. Avrei un dubbio sull’aggettivo ENORME. Secondo me è un aggettivo qualitificativo di grado positivo ma un’amica mi ha messo il dubbio che possa essere un superlativo assoluto. Che dice?
Inoltre vorrei sapere se nella frase Anna è più bassa di Alice, “più bassa” (va analizzato insieme, no?) è aggettivo qualificativo di grado comparativo di maggioranza.
Grazie mille e buon lavoro.
Antonia
Cara Antonia, “enorme” non è un superlativo assoluto, ma, come dici tu è di grado positivo; “più bassa” va analizzato insieme ed è un comparativo di maggioranza.
A presto
Prof. Anna
salve professoressa
Ho un dubbio nella pre-ultima frase che ci ha scritto nel corso sopra;
“I tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei” mi sembra che meglio dire ” I tuoi compagni sono tanti studiosi quanti i miei” perché abbiamo detto che l’elemente di paragone “tanto…quanto” è variabile secondo il numero ed il genere
Cara Lobna, in questo caso “tanto” e “quanto” sono evverbi e quindi non variano, è corretta quindi la frase “i tuoi compagni sono tanto studiosi quanto i miei”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Prof.
Io ho fatto tutto giusto senza neanche leggere “l’introduzione”!!!!
Molto bene cara Giulia!
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
Non capisco perché si usa “che” in questa frase:
“meglio l’uovo oggi che la gallina domani”
Grazie
Amina
Cara Amina, si tratta di un modo di dire, una frase fatta.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie, professoressa Anna!
Saluti
Amina
Scusate, gradiremmo che fossero inseriti più esercizi. Ringraziando per l’attenzione, la classe 1A della SMS Marsilio Di Padova
Caro Prof. Pinato e cara classe 1 A, benvenuti su Intercultura blog, terrò conto del vostro suggerimento.
A presto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna, mi piacerebbe approfondire il soggetto aggettivi comparativi
Caro Giuseppe, ti consiglio questi due articoli per ripassare i comparativi: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2010/05/27/test-5-i-comparativi/; https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2012/03/01/test-di-ripasso-comparativi-e-superlativi-irregolari/
A presto
Prof. Anna
Cara maestra, la ringrazio di cuore. Per il suoi aprezzamenoi.
Gent.ma prof.ssa Anna,
vorrei una conferma riguardo all’analisi grammaticale dell’aggettivo qualificativo al grado comparativo e superlativo:
Maria è “più /meno agile” di Piera “più agile” e “meno agile” si abnalizzano insieme come aggettivi qualificativi al grado comparativo di maggioranza/ minoranza oppure si analizzano separatamente?
E nella frase: Lucia è “la più agile”?
Oppure: Lucia è “molto agile”?
Grazie della cortese risposta
Cara Anna Maria, si analizzano insieme indicando il grado dell’aggettivo.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno prof Anna
Vorrei sapere perché si deve scrivere così
Perché in primo caso si usa del e in secondo che?
Lui parla meglio l’inglese del francese.
Io leggo più libri che giornali.
In Italia ci sono più bruni che biondi.
-e come si può spiegare questo uso di che. Per me è chiaro che deve essere così però dal punto di vista della grammatica non capisco
Grazie per la risposta
Cara Olga, la scelta tra “di” e “che” per introdurre il secondo termine di paragone segue le stesse regole dei comparativi degli aggettivi anche nei casi di comparativi di avverbi.
Un saluto
Prof. Anna
aggettivi colicativo
Caro Salif, non ho capito la tua domanda. Prova a scrivermi di nuovo.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna,
potrebbe dirmi se le le seguenti frasi possono considerarsi corrette?
Non c’e` niente che mi piace piu` che trascorrere una mattinata al mare
Non c’e` niente che mi piace piu` di trascorrere una mattinata al mare
Non c’e` niente che mi piace di piu` di trascorrere una mattinata al mare
Grazie mille!
Caro Luca, è corretta la prima frase.
Un saluto
Prof. Anna
Cara Professoressa Anna,
potrebbe dirmi se le le seguenti frasi possono considerarsi corrette?
Non c’e` niente che mi piace piu` che trascorrere una mattinata al mare
Non c’e` niente che mi piace piu` di trascorrere una mattinata al mare
Non c’e` niente che mi piace di piu` di trascorrere una mattinata al mare
Grazie mille!
Buongiorno Prof. Anna
Ho controllato tutti i commenti e cercato in varie grammatiche ma non sono sicura delle frasi seguenti :
Mi potrebbe dire quali sono corrette e perché ?
a) Il tuo bicchiere è più pieno che il mio
b) E più pieno il tuo bicchiere del mio
c) Il tuo bicchiere è più pieno del mio
d) E più pîeno il tuo bicchiere che il mio
e) Capisco più l’italiano dello spagnolo
f) Capisco l’italiano più dello spagnolo
g) Capisco più l’italiano che lo spagnolo
h) capisco l’italiano più che lo spagnolo
e in questi casi, mi potrebbe dire se sono giuste e aiutarmi sul significato a dare ad ogni frase ?
i) Amo lei più di te = amo lei più di quanto tu non la ami ?
j) Amo lei più che te = amo lei più di quanto io non ami te ?
k) la amo più di te = i) ?
l) la amo più che te = j) ?
grazie in anticipo per l’aiuto.
régine
Cara Régine, sono corrette le seguenti frasi: “è più pieno il tuo bicchiere del mio”; “il tuo bicchiere è più pieno del mio”; “capisco più l’italiano dello spagnolo”; “capisco più l’italiano dello spagnolo”; “capisco l’italiano più che lo spagnolo” che significa “capisco l’italiano piuttosto che lo spagnolo”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa,
Mi domando se è sbagliato dire: “e` sempre meglio …. che non … ” E se corretto, perchè si una il “non”?
Grazie,
Lucy
Cara Lucy, è corretto dire “è sempre meglio…che non…”, si usa il “non” per rendere negativo un verbo: “sempre meglio guadagnare poco che non guadagnare niente”.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno ,
ho una domanda ,stasera ,in un telegiornale ,ho sentito un’espressione :”più della maggioranza “. È corretto dire in questo modo? Grazie mille.
Cara Iwona, l’espressione che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
Gentilissima professoressa un aiuto per favore nell’analisi grammaticale degli aggettivi nei gradi di maggioranza , minoranza e soprattutto di uguaglianza come nella frase per esempio: questo baule e’ ingombrante tanto quanto quella valigia. La ringrazio nell’attesa di una sua risposta.
Cara Luisa, prova a fare tu l’analisi grammaticale, sarò poi lieta di correggerla.
A presto
Prof. Anna
ci provo e sarò lieta delle sue correzioni:
questo = agg. dimostrativo, m.s.
baule= n. comune di cosa,m.s. concreto primitivo, primo termine di paragone
è = v. del verbo essere, c.propria, m.indicativo,t.presente,3 pers.s
ingombrante tanto quanto( il mio dubbio è qui, tanto quanto insieme?)= agg. qualificativo, di grado comp.di uguaglianza, m.s
quella= agg. dimostrativo,f.s.
valigia= n.comune di cosa, f.s.,concreto primitivo, 2 termine di paragone.
La ringrazio per la sua disponibilità.
Cara Luisa, “ingombrante”, “tanto” e “quanto” vanno analizzati separatamente.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa.Ho notato che ha scritto che si usa il Di,nei casi quando vengono paragonati due avverbi,però poi ho notato che ha fatto un esempio paragonando due avverbi usando il Che.(Luca mi piace piu ora che prima)è questa mi fa avere un grande dubbio sull uso del Di o Che quando si paragonano due avverbi.Perchè succedde questa differenza?La ringrazio in anticipio.
Caro Giuliano, il secondo termine di paragone è introdotto da “di” quando è costituito da un avverbio: “Lidia è più alta di prima (avverbio)”, è introdotto da “che” quando si mettono a confronto due avverbi: “Luca mi piace più ora (avverbio) che prima (avverbio).
Un saluto
Prof. Anna
…..La ringrazio tantissimo per la risposta.
Non lo so se la parola “oggi”sia un avverbio o no,però,visto che Lei scrive che quando si paragonano due avverbi si usa il Che,mi sorge un altro dubbio.Tempo fa in un libro di uno scrittore italiano,ho notato la frase *Oggi fa più freddo di ieri*.In questo caso non ci sono due avverbi?
La ringrazio di nuovo.
Caro Giuliano, in questo caso non ci sono due avverbi perché “freddo” è un aggettivo.
Un saluto
Prof. Anna
Il pesce fa più bene della carne o il pesce è meglio della carne ? Qual è quella giusta ? ” Il più bene ” nella prima frase è corretto ? ( Come comparativo )
Oppure potremmo scrivere ” il pesce è più salutare della carne ” …
Caro Riccardo, anche questa soluzione è corretta.
A presto
Prof. Anna
Caro Riccardo, è pìu corretto dire “fa meglio” o “è meglio”.
Un saluto
Prof. Anna
“Loro stanno peggio di me”
“Loro stanno più male di me”
Seguendo lo schema da voi proposto , la frase corretta dovrebbe essere la seconda ( Loro stanno più male di me ) ; però ho un dubbio riguardo al comparativo “più male” … Crede si possano usare entrambi i comparativi ( peggio è più male )
Caro Carlo, in questo caso “male” è un avverbio e ha un comparativo sintetico: peggio. La frase corretta è “loro stanno peggio di me”. Per ripassare i comparativi e i superlativi degli avverbi, ti consiglio questo articolo: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2016/03/03/i-gradi-e-le-alterazioni-dellavverbio/.
Un saluto
Prof. Anna
“Non esiste un gioco più bello di un altro ”
È esatta ?
Caro Vito, la frase che mi scrivi è corretta.
A presto
Prof. Anna
bella lezione ma io stavo cercando una cosa specifica
Caro Lettore, cosa stavi cercando?
A presto
Prof. Anna
Professoressa Anna , per casa mi hanno assegnato come compiti l’analisi grammaticale e ho trovato un comparativo di maggioranza….. Non so cosa devo fare….l’analizzo tutto insieme , o singolarmente?
Cara Marina, nell’analisi grammaticale è necessario analizzare ogni elemento singolarmente.
A presto
Prof. Anna
Questo cornetto , preparato in italia , sembrerebbe più buono di quelli che preparano a Londra ( comparativo di maggioranza )
Questo cornetto è il più buono di Londra ( superlativo relativo , se non erro … )
Tutto esatto ?
Cara Rita, le frasi che mi scrivi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
” Ho fatto più punti di loro ”
” Ho giocato meglio di loro ” ? Giuste … ?
Caro Loris, le frasi che mi scrivi sono corrette.
A presto
Prof. Anna
Cara Anna,
ho un dubbio: si può dire in italiano “è lo spettacolo più preferito dai maschi”. Il “più preferito” mi suona molto strano ma non ne so il motivo.
Grazie
Lara
Cara Lara, la frase che mi scrivi non è corretta, ma è corretto dire “è lo spettacolo preferito”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie Anna,
ma vorrei sapere il motivo. Perché non posso dire “più preferito”?
Grazie
Lara
Cara Lara, perché “il preferito” significa già “il più amato”.
Un saluto
Prof. Anna
D’accordo, grazie mille!
Cara professoressa ANNA
Me piace moltíssimo potere studiare la língua italiana, per mezzo di questo Blog.
È veramente una belíssima lesione.
Grazie mille
Jorge
Caro Jorge, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.,
mi rimangono forti dubbi in merito all’analisi grammaticale nel caso del comparativo di uguaglianza e vorrei vedere se sono riuscita a capire.
Caso 1-Il mio cane è tanto buono quanto il tuo.
In questo caso mi sembra chiaro: si analizzano insieme tanto buono= aggettivo qualif. di grado comparativo di uguaglianza.
Caso 2-Il mio cane è buono quanto il tuo.
Ora “tanto” è sottointeso, ma se non capisco male si analizza comunque buono=agg. qualif. di grado comparativo di uguaglianza.
Fino a qui, spero esatto.
Caso 3-Il mio cane è buono tanto quanto il tuo.
Qui, io analizzerei comunque così insieme tanto buono=agg. qualif. di grado comparativo di uguaglianza. Sbaglio?
La ringrazio moltissimo sin da ora per la preziosa e cortese risposta.
Cara Federica, l’analisi dell’aggettivo della frase 1 è corretta, nella frase 2 “tanto” non è sottinteso, non sempre il comparativo di ugualianza si forma facendo precedere “tanto” all’aggettivo”, ma la tua analisi è comunque corretta ed è corretta anche la tua ipotesi rispetto alla frase 3.
Un saluto
Prof. Anna
Gentilissima Prof.,
la ringrazio tantissimo per la risposta e le espongo un mio ultimo dubbio. Ho trovato analizzato il comparativo di uguaglianza in un modo che a mio avviso è scorretto.
Il mio libro è voluminoso come il tuo.
voluminoso come= comparativo di uguaglianza
Se non capisco male “come” introduce il secondo termine ed è un avverbio che non deve essere analizzato insieme all’aggettivo. E’ corretto?
Grazie mille per il suo aiuto.
Cara Federica, in analisi logica “come il tuo” si analizza insieme ed è un complemento di paragone.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
la ringrazio per la risposta e mi scuso per non aver specificato che si trattava di analisi grammaticale.
In quel caso non sarebbe corretto o sbaglio?
Andrebbe
voluminoso= aggettivo qualificativo di grado comparativo di uguaglianza
come= avverbio
E’ corretto ?
Grazie ancora
Cara Federica, la tua analisi è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
se dico lui è piu piccolo o più grande riferito all’età è giusto in quanto io dico sempre lui è più piu govane o più vecchio.mentre se mi riferisco alla statura dirò lui è più piccolo o più grande.attendo risposta .grazie
Mi hanno aiutato molto queste frasi
Cara Professoressa Anna,
potrebbe dirmi se entrambe le frasi sono corrette:
1. mio fratello è più giovane di me di 5 anni
2. mio fratello è di 5 anni più giovane di me
Ho un dubbio sull’utilizzo del “di” che introduce il complemento di misura (se è corretto definirlo così).
Potrebbe quindi dirmi se esiste una regola?
moltissime grazie,
Luca.
Caro Luca, le frasi che mi scrivi sono corrette.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma Professoressa Anna,
La ringrazio moltissimo per la sua consulenza.
Perdoni l’insistenza, anche questa frase è corretta “Mio fratello è 5 anni più giovane di me” ?
La mia domanda è relativa alla possibile omissione del “di” nell’introdurre il complemento di misura.
Grazie infinite e scusi ancora il disturbo.
Luca.
Caro Luca, non sempre è possibile omettere la preposizione, ma in questo caso sì.
Un saluto
Prof. Anna
“Chiunque potrebbero essere stati i colpevoli”
“chiunque” al plurale come si fa?
al singolare ok: “chiunque potrebbe essere stato il colpevole”… Ma al plurale
Forse possiamo scrivere ” i colpevoli potrebbero essere stati tutti” oppure lasciamo la frase al singolare con il “chiunque” , come ho scritto sopra, intendendo però una pluralità.
Cara Isa, il pronome indefinito “chiunque” è solo singolare, puoi dire: “il colpevole potrebbe essere chiunque”, “chiunque potrebbe essere colpevole”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa Anna,
Nel comparativo:
Lina è più bella di prima.
Prima è un avverbio. Di solito, con gli avverbi si usa “che”. Come mai qui si usa “di”?
Grazie.
Cara Steffy, si usa “che” quando si paragonano verbi o avverbi: “mi piaci più ora che prima”, mentre si usa “di” quando il secondo termine di paragone è un avverbio: “Lina è più bella di prima”.
Un saluto e a presto
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA:
Il Comparativo di Maggioranza si costruisce sia con i sostantivi singolari e plurali che con i verbi (anche con gli aggettivi chiaramente).
Esempio: “Ho giocato questo torneo con mio fratello, il quale ha riportato più vittorie di me” (…il comparativo è formato dal sostantivo “vittorie”, primo termine di paragone introdotto da “più”, e il secondo termine di paragone (pronome “me”) da “di”.
È corretto?
Sì.
“Non tanto per … quanto per”:
In correlazione con “quanto”, “tanto” introduce una proposizione comparativa o un comparativo di uguaglianza (quindi un confronto istituito fra due termini allo scopo di rilevarne l’affinità o addirittura, come nell’esempio che scriverò, di valutarne la diversità); a maggior ragione nell’espressione “Non tanto per … quanto per” o “Non per … ma piuttosto per”: “Lo abbiamo promosso non tanto per il profitto, quanto per l’impegno” (a volte “quanto” è seguito e rafforzato da “piuttosto” [ma senza che il senso della frase cambi] con il significato di “invece”, “anzi”: Lo abbiamo promosso non tanto per il profitto, quanto piuttosto (quanto invece) per l’impegno”.
È corretto?
Caro Livio, è corretto.
Il secondo termine di paragone è introdotto da DI quando, esempio, è costituito da un avverbio:
1) Tizio è più bello ora di ieri
…è vero che ci sono due avverbi (ora e ieri), ma il “più” è seguito dall’aggettivo “bello”, quindi se il secondo termine di paragone è costituito da un avverbio (ieri) allora è introdotto da DI.
Penso sia giusto…
Caro Filippo, è corretto.
Prof., una curiosità… abbiamo detto che “Il secondo termine di paragone è introdotto da CHE quando, esempio, si mettono a confronto due aggettivi riferiti allo stesso nome: “Tizio divenne piu presuntuoso che umile”.
Ma se al posto di due aggettivi, sempre riferiti allo stesso soggetto, mettessimo due nomi, useremmo sempre il “che”? “Tizio divenne più cantante che batterista”.
?
Caro Luca, anche in questo caso “che” va bene, ma metterei un articolo: ““Tizio divenne più un cantante che un batterista”.
Nei comparativi con “come” e “quanto” in molti casi non sono equivalenti e non si usano allo stesso modo:
Non posso dire:
– “Luca ha i capelli ricci quanto Andrea”
– “Luca è calvo (tantomeno: è tanto calvo quanto) quanto Andrea”
– “Luca porta gli occhiali quanto Andrea”
Ecc.
Forse sarebbe il caso spiegarne meglio l’uso facendo delle distinzioni.
Caro Marco, grazie del suggerimento, ne terrò sicuramente conto.
Un saluto
Gentile Prof.ssa Anna,
quale delle seguenti frasi è corretta?
Marco ha gli occhi scuri come suo nonno. (Questa secondo me è correttissima.)
Marco ha gli occhi scuri quanto suo nonno. (Secondo me è corretta, ma penso che la prima opzione sia più usata, o mi sbaglio?)
La ringrazio.
Cara Ombretta, sono entrambe corrette.
Un slauto
1)”Il gorgonzola non mi è mai piaciuto”
…Il verbo “Piacere” ha una costruzione particolare: ciò che piace, o non piace, (“il gorgonzola”, ad esempio) costituisce il soggetto del verbo; invece la persona a cui piace, o non piace, qualcuno o qualcosa viene espressa con un pronome personale indiretto (“mi”, ad esempio, che significa “a me”). Quindi nell’esempio “Il gorgonzola non mi è mai piaciuto”, il soggetto grammaticale, con cui è concordato il verbo (il quale oltretutto è al maschile perché “il gorgonzola” è di genere maschile = “piaciuto”, e non “piaciuta”), è “il gorgonzola”; mentre il “mi” è il pronome personale indiretto che spiega a chi piace il gorgonzola.
Penso sia corretto il ragionamento e l’esempio…
Caro Francesco, il tuo ragionamento è corretto.
Gentile Prof.ssa Anna,
ho un dubbio: nei libri frasi negative come “Non avevo in mano carte tanto buone come le tue” o “Gli abitanti di Torino non sono numerosi come quelli di Roma” sono considerati comparativi di uguaglianza. È corretto? Se sì, qual è la logica che c’è dietro? Non sono tanto convinto.
Caro Andrea, nel comparativo di uguaglianza il secondo termine di paragone è introdotto da “come” oppure “quanto” e a volte l’aggettivo può essere preceduto da “tanto” se nel secondo termine di paragone si usa “quanto”, come nelle frasi che mi scrivi, non fa differenza se il verbo della frase è positivo o negativo, formalmente si tratta di comparativi di uguaglianza; se chi scrive avesse voluto usare un comparativo di maggioranza avrebbe detto: “avevo in mano carte migliori delle tue”, scegliendo di costruire la frase in un modo piuttosto che in un altro e conferendole così una particolare coloritura stilistica e di significato: le due frasi infatti hanno un significato simile ma non sono del tutto uguali.
Un saluto e a presto
nella frase: <>
‘Quanto maggiormente’ – ‘quanto sempre più’
sono avverbi? è un caso di comparativo di uguaglianza?
nel post di prima non è comparsa la frase, riscrivo la frase: Quanto maggiormente l’Eucaristia è amata, adorata, quanto sempre più ci se ne nutre in grazia, che le anime si fanno ciò che Io sono, ne acquisiscono la mia natura, si fanno forti e impenetrabili al nemico.
chiedo cortesemente: ‘quanto’ è un avverbio? un aggettivo? è un caso di comparativo di uguaglianza?
aggiungo: e ‘che’ è una congiunzione subordinante?
e ‘ne acquisiscono’
è un pronome? (ne)
che significa: ‘di questo’?
Caro Piero, si tratta di una proposizione comparativa di uguaglianza, queste frasi sono introdotte da come, quanto, quale e nella reggente compaiono le espressioni correlative così, tanto, tale: “Quanto maggiormente l’Eucaristia è amata, adorata, tanto più ci se ne nutre in grazia”; il periodo che segue non è grammaticalmente corretto: non capisco da cosa è retto quel “che” e nemmeno il significato di “le anime si fanno ciò che sono, ne acquisiscono la mia natura!”. Puoi provare a spiegarmelo?
Un saluto
non l’ho scritto io, rileggendo più volte mi pare che il senso sia:
– Quanto maggiormente l’Eucaristia è amata, adorata, quanto sempre più ci se ne nutre in grazia, che le anime si fanno ciò che Io sono, ne acquisiscono la mia natura, si fanno forti e impenetrabili al nemico. –
tanto più si ama l’Eucaristia, e tanto più ci se ne nutre in grazia, è allora che le anime si fanno ciò che io sono…
credo che il senso sia questo
nota: ‘si fanno ciò che Io sono’ è a nome di Gesù, non mio, che parla lo scrivente
Caro Piero, puoi scrivere: “quanto più si ama l’Eucaristia, e tanto più ci se ne nutre in grazia, è allora che le anime si fanno ciò che io sono…”.
Un saluto
Buongiorno nella frase devi essere più gentile perché più gentile ė comparativo di maggioranza? Non c’è un confronto con qualcuno. Grazie
Cara Marianna, è un comparativo di maggioranza senza il secondo termine di paragone.
Un saluto
Grazie per la risposta ma perché nessun libro spiega questa cosa, tutti spiegano dicendo che c’é il paragone