Buongiorno a tutti lettori e lettrici di Intercultura blog, la preposizione di ha una grande varietà di usi particolari, vediamoli uno per uno.
Buona lettura!
Prof. Anna
La preposizione di nella grammatica tradizionale è indicata come la preposizione che introduce un complemento di specificazione.
1– si usa per indicare una caratteristica specifica di una persona o di una cosa.
Questa caratteristica può riguardare:
a– l’origine o l’appartenenza:
La mia famiglia è di Napoli. (origine)
Il quaderno è di Silvia. (appartenenza)
b– il materiale di cui è fatta una cosa:
Questo tavolo è di legno.
Il mio maglione è di lana.
c– la misura o la quantità:
Abito in un palazzo di dieci piani.
Alex è un ragazzo di tredici anni.
d– la qualità:
Genova è una città di mare.
Questo è uno scherzo di cattivo gusto.
e– il nome:
La città di Milano.
Il mese di Aprile.
2– La preposizione di può avere anche un valore di moto da luogo:
Esco di casa tra cinque minuti. (ma attenzione: esco dall’ufficio; esco dal negozio; esco dal cinema)
Insieme alla preposizione in:
Per le vacanze girerò l’Italia di città in città.
Luca non ha passato l’esame di storia, va di male in peggio.
3– Di può anche specificare un argomento, delimitandolo rispetto agli altri:
Io e i miei amici parliamo spesso di calcio.
oppure può specificare una caratteristica, delimitandola rispetto alle altre:
Natalia è una ragazza piena di talento.
Prova a costruire delle frasi usando alcune delle seguenti espressioni:
borsa di studio; carta d’identità; colpo di stato; dato di fatto; piano di lavoro; punto di vista; gruppo di lavoro; parola d’ordine; titolo di studio; unità di misura.
4– La preposizione di può avere valore partitivo, ovvero indicare una parte del tutto:
La maggior parte di voi parla italiano.
Luca è il più alto di tutti i miei amici.
5– Può avere valore temporale, in particolare con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni:
D’estate mi piace andare al mare.
Lavoro solo di mattina.
Di domenica non si lavora.
6– Può avere un valore causale, ovvero specificare la causa:
Laura piange di gioia. (si può anche dire: piangere dalla gioia)
Carlo è diventato rosso di vergogna. (si può anche dire: rosso dalla vergogna)
7– Di si usa spesso dopo sopra, sotto, su, dopo, dietro, senza quando sono seguiti da un pronome personale:
Loro abitano sopra di noi.
Non so niente su di lui.
Anna è arrivata dopo di noi.
Non posso vivere senza di te.
8– La preposizione di si usa anche con alcuni verbi:
avere voglia di qualcosa; decidere di fare qualcosa; discutere di qualcosa; fidarsi di qualcuno; innamorarsi di qualcuno o qualcosa; occuparsi di qualcuno o qualcosa; lamentarsi di qualcuno o qualcosa; ricordarsi/dimenticarsi di qualcuno o qualcosa; ridere di qualcuno; soffrire di qualcosa; rendersi conto di qualcosa; essere in grado di fare qualcosa.
Prova a costruire delle frasi con alcune di queste espressioni.
ATTENZIONE!
Di si può elidere (ma non è obbligatorio) davanti alle parole che iniziano con la i: d’impulso; d’istinto; l’elisione è invece obbligatoria in alcune espressioni: d’amore; d’estate; d’inverno; d’un tratto; d’accordo; pelle d’oca ecc.
Esercizio:
Buonissimi gli esercizi,
Grazie mile.
Alicia
Grazie mille a te Alicia, benvenuta sul nostro blog!
Prof. Anna
A me piace questo sito perche poi imparare tante cose 🙂
Mi piace molto vostre sito, imparano italiano e vostre sito da mi molto assistenso mille grazie
Ciao Patrick, benvenuto sul nostro blog!
A presto
Prof. Anna
Buongiorno, prof. Anna,
avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:
– “ho dimenticato le chiavi nella macchina”
oppure, “ho dimenticato le chiavi sulla macchina”.
La ringrazio anticipatamente, per la disponibilità.
Cara Silvia, se le chiavi sono dentro la macchina, la frase corretta è: “ho dimenticato le chiavi nella macchina”
si può anche dire “ho dimenticato le chiavi in macchina”.
A presto
Prof. Anna
Gentile Professoressa,
è scoppiata una diatriba su quale preposizione segue “grazie”. Saprebbe spiegarmi il perché soprattutto? Io ritengo che a grazie debba sempre seguire “Di” poiché introduce un complemento di specificazione (grazie dei fior), amici miei sostengono invece che si ringrazia “Per” quindi un complemento di vantaggio (grazie per l’invito?); vi è anche un gruppo minoritario che ritiene l’uso di “Di” e “Per” alternativo. Se Lei riuscisse a derimere questa lunga discussione Le saremmo grati in molti.
Grazie (della/per la risposta)…
nic
Caro Nic, di solito la preposizione che segue grazie è DI e introduce, come dici tu, un complemento di specificazione, ma è possibile usare anche PER.
a presto
Prof. Anna
Cortese Professoressa,
Mi induca alla giusta espressione cortesemente.
Quale di queste due frasi, può ritenersi grammaticalmente più corretta?
“Abito in una città…”
o
“Abito una città”
Sin d’ora la ringrazio, Voglia gradire l’espressione della mia stima.
Jim
Caro Jim, la frase corretta è “abito in una città” perchè la preposizione IN introduce un complemento di stato in luogo, in questo caso: in città.
Grazie per la tua gentilezza.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno
volevo sapere se era corretto scrivere d’orologi.
Grazie
Cara Simona, è corretto ma non è obbligatorio, si può anche scrivere “di orologi”.
A presto
Prof. Anna
Cara Anna perchè è corretto Luca è bravo di occuparsi di me quando sono malata e non Laca è bravo a ocuparsi di me
Grazie Silvia
Cara Silvia, come dici tu, la frase corretta è: “Luca è bravo a occuparsi di me quando sono malata”.
A presto
Prof. Anna
Cara Professoressa Ana:
Sarò molto gradita se Lei può spiegare il significato di: dato di fatto e parola d’ordine. Mi piacerebbe vedere come usarli in una frase.
Marta
Cara Marta, con l’espressione “dato di fatto” si intende un elemento (una cosa o un avvenimento) certo, reale, oggettivo, per esempio:
l’Italia è una penisola, è un dato di fatto;
è un dato di fatto che la guerra sia violenta;
non è un’opinione, è un dato di fatto!
mentre la “parola d’ordine” è una parola o un codice che serve per farsi riconoscere, come la “password”, può significare anche “il concetto centrale”:
durante le vacanze la parola d’ordine è divertirsi,
a scuola la parola d’oridine è coinvolgere gli studenti;
questi sono solo alcuni esempi, spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
A presto
Prof. Anna
Gentile prof.ssa,
vorrei sapere come si possono classificare/denominare quei complementi introdotti dalla preposizione “di” così come la esige idiomaticamente il verbo in it., e.g.:
mi servo di un utensile (è giusto comparare “mi servo di” ad “utilizzo” e, quindi, parlare di una specie di compl. ogg.? non credo);
mi ricordo di te (in lat. direi: gen. memoriae);
mi vergogno di te (riconducibile al compl. di causa, se non erro);
mi fido di te (in lat. class. i casi di reggenza di fido sono dat. e abl., il che mi farebbe pensare a un compl. di causa?);
parallelamente: confido, credo, spero in te (compl. di…?)
Non è per mania: solo non riesco a trovare una risposta nella Grammatica del Serianni; e vorrei riferire una notizia scientificamente attendibile ai miei alunni.
Cordiali saluti,
Tommaso Migliorini
Caro Tommaso, prendiamo in esame le frasi che mi proponi:
– mi servo di un utensile: DI introduce un complemento di mezzo;
– mi ricordo di te: DI introduce un complemento di argomento;
– mi vergogno di te: come suggerisci tu in questo caso DI introduce un complemento di causa;
– fidarsi di, credere in, sperare in: in questo caso DI introduce un complemento di stima o limitazione.
Spero di esserti stata d’aiuto, a volte non è facile individuare un complemento, soprattutto quanto è introdotto da una preposizione così “multifunzionale” come DI.
A presto
Prof. Anna
complimenti per il vostro blog
gentile professoressa, a me interesserebbe sapere tutti i complementi che introducono le preposizioni DI A DA.. grazie mille! arrivederci
Cara Sara, queste preposizioni introducono un gran numero di complementi:
complementi introdotti da DI:
-specificazione; partitivo; denominazione; paragone; moto da luogo; origine; argomento; materia; mezzo; modo; fine; causa; abbondanza; privazione; qualità; tempo; età; colpa; stima; limitazione; quantità;
complementi introdotti da A:
– moto a luogo; stato in luogo; termine; tempo; età; modo; mezzo; causa; vantaggio; limitazione; qualità; prezzo; pena; predicativo; distributivo; distanza;
complementi introdotti da DA:
– moto da luogo; moto a luogo; stato in luogo; moto per luogo; agente e causa efficiente; causa; separazione; origine; distanza; mezzo, fine; qualità; limitazione; stima; prezzo; modo; predicativo.
Un saluto
Prof. Anna
Cortesemente potrebbe indicarmi la forma corretta della seguente frase:
gli animali sono ricoperti di peli
gli animali sono ricoperti da peli
Potrebbe spiegarmi il motivo?
Grazie,
Andrea
Caro Andrea, sono corrette entrambe le frasi.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno a tutti voi! Trovo questo sito molto utile ed interessante per fugare i dubbi che spesso ci…assalgono quando scriviamo,parliamo, correggiamo sono una prof. di lingue…)!
Vorrei sapere se il verbo “lamentarsi” può reggere la congiunzione “che”;ex: “Ci si lamenta che i prodotti biologici siano più cari di quelli tradizionali…” (io avrei detto: “Ci si lamenta del fatto che…” perché ho sempre utilizzato il suddetto verbo nella forma “lamentarsi di…”
Grazie!
Cara Marialuisa, se quello di cui ci si lamenta è espresso con una frase allora può reggere il “che”, infatti la frase che mi proponi è corretta, oppure ci si lamenta di qualcosa o per qualcosa.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma Prof
Potrebbe dirmi se è corretto dire: escursione dell’isola
Grazie,
Antonello
Caro Antonello, “escursione dell’isola” è corretto.
Un saluto
Prof. Anna
il sesto ho fatto un errore,e’ “essere bravo/a a fare qualcosa”,non e’ “essere bravo/a di fare qualcosa”,devo memorizzarlo e non faro’ lo stesso errore nella prossima volta.grazie degli esercizi e delle spiegaizoni..
Cara prof.ssa Anna,
Ho fatta tre volte questo esercizio, perchè ho scelto tre opzioni falso e dopo avere fatto un verificazione bene della sua spiegazione, ho fatto tutti corettamente. Nonnostante devo ancora esercitarmi intensamente, per mantenerne bene nella memoria mia. Vorrei sapere, opure ho usato il verbo “mantenerne” vero in questo commento. Con cordialei salutti dal Ollanda, Anita.
Cara Anita, riformulo il tuo commento in maniera più corretta: “ho fatto tre volte questo esercizio, perché la prima volta ho scelto tre opzioni scorrette ma, dopo aver verificato bene la sua spiegazione, li ho fatti tutti correttamente. Nonostante questo devo ancora esercitarmi intensamente, in modo da ricordarmi bene tutte le regole”.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
A proposita, ho dimenticato di chiedere, o laproposizione acnche si possa usare se si muovere dentro la stessa casa dal piano sotto al piano sopra, di dire:” Vado di sora e se qualcuno chiedemi:” dove sei, risposto con:” sono di sopra, ma vengo presto di sotto”. Questo qualcuno ha detto in un tv-serie, ma cosi in fretto, che ne vuoglio garantirmi, oppure userlo vero. Anche ho fatto anche il test di entrata di italiana e ho fatto 3 errori delle 30 domande e sono curiosa sul questo livello mi trovo. Con cordiali salutti dal Ollanda,
Anita.
Cara Anita, è corretto dire “sono di sopra” e “sono di sotto”.
A presto
Prof. Anna
Cara prof.ssa Anna,
Ho scritto nostro dialogo negli notizie miei, perchè, questo è anche imparando e leggendo il suo rispondo, impraro veramente e questo aiutami più lontano sulla buonna strada per espimermi in italiano. Mi piaca veramente. Infatta cerco la traduzione dal’ inglese di:” I appriciate it very much”. Questo volevo dirLei. Mi mancano le parole in italiano. Fortunamente Lei capisca anche l’inglese.
Salutti cordiali dal Ollanda,
Anita.
Gentile Professoressa:
Vorrei sapere quale sarebbe la preposizione corretta nella frase:
“Sono andata a camminare in/nella/sulla/per la piazza”
Grazie
Caterina
Cara Caterina, la frase corretta è: sono andata a camminare in piazza.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa, vorrei sapere se è corretta la frase: “Perchè di Sì” come risposta a domande del tipo “Perchè l’hai fatto?”.
Mio marito dice che è corretta solo la forma “Perchè sì” o Perchè no”. In realtà credo abbia ragione , se non altro perchè non so dargli una spiegazione, credo però di aver sempre erronamente usato la prima e mi chiedo dove l’avrò imarata!
Cara Laura, questa espressione non è del tutto corretta, è meglio evitarla e usare “perché sì”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile Professoressa, vorrei sapere, nella frase “contiamo su di te”, che complemento è ” su di te”?
Io pensavo ad un complemento di stima.
Verbi come contare, confidare, avere fiducia su o in qualcuno fanno riferimento allo stesso complemento?
Grazie.
Caro Lorenzo, nella frase “contiamo su di te” “su di te” è un complemento di stato in luogo figurato, così come “in te” nella frase “ho fiducia in te”.
A presto
Prof. Anna
salve prof, ho alcuni dubbi sull’uso della preposizione di. ad esempio, nelle due frasi che seguono si usa oppure no?(in qualche modo i miei dubbi nascono dalla regola del “di” seguito da verbi all’infinito, quando risponde alla domanda “Chi” o “che cosa”.
“mi toccherà calciare” – ” mi toccherà di calciare il rigore”
“mi toccherà (di) lavorare” – “mi toccherà (di)lavorare fino a 70 anni.
restando in attesa porgo Cordiali Saluti
Caro Danilo, non tutti i verbi reggono “di” prima dell’infinito; in questo caso “toccare” non vuole la preposizione, quindi: “mi toccherà calciare” e “mi toccherà lavorare”.
Un saluto
Prof. Anna
Questo sito é molto interessante perche poi imparare molte cose. Grazie !!!
Alicia
Cara Alicia, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Gentilissimi, ho una domanda. Perché quando indico una quantitá specifica dico ” Un chilo DI peperoni” peperoni é al plurale e se dico ” Un chilo DI formaggio” formaggio é al singolare????
Cara Loredana, in questo caso quando parliamo di peperoni intendiamo una quantità che si può numerare (un peperone, due peperoni, ecc.), e quindi è plurale; mentre “il formaggio” qui è inteso come prodotto generico e non numerabile (un formaggio, due formaggi) e quindi rimane singolare, si comportano così per esempio i liquidi (acqua; vino; latte; caffè; ecc.), ma anche pasta; riso; farina; sale; zucchero; ecc. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
Un saluto
Prof. Anna
Finalmente una spiegazione che non ho trovato in nessun libro o sito. La ringrazio molto!
Sicuramente continueró a seguirla.
Saluti
Loredana
mi piace questo…
Buongiorno
ho un dubbio sull’uso della preposizione di
Ad esempio
il fiume più lungo di Spagna è…
ma il fiume più lungo di Svizzera non si dice (si usa della Svizzera)
perché? Quando si può usare di e quando de, della, dello…davanti il nome di uno stato?
Grazie 1000
barbara
Cara Barbara, come regola generale è sempre meglio usare la preposizione articolata: il fiume più lungo della Spagna; il fiume più lungo della Svizzera.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma prof. Anna ho un dubbio quando si parla di due persone si dice entrambe o entrambi?è vero che l’uso di “piuttosto che” è discusso dai linguistici?Grazie!
Cara Sara, “entrambi” è maschile, mentre “entrambe” è femminile, quindi dipende dal genere delle persone di cui stai parlando; l’uso di “piuttosto che” con valore disgiuntivo è infatti discusso dai linguisti, se sei interessata a questa discussione ti segnalo questa pagina: http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-piuttosto-valore-disgiuntivo
A presto
Prof. Anna
buongiorno,
perchè nella frase “il mercato del vino”(oppure “il film dell’orrore”) si usa la preposizione articolata invece nelle frasi “un campione di vino”, “un bicchiere di vino”, “il carico di vino” si usa la preposizione DI senza articolo? Mi sembra che in entrambi i casi si indichi una caratteristica specifica, non riesco a capire la differenza.
grazie mille
Irina
Cara Irina, nell’espressione “il mercato del vino” usiamo la preposizione articolata perché ci si riferisce al vino in quanto prodotto specifico che caratterizza in questo caso “il mercato”, mentre nell’espressione “un bicchiere di vino” il “bicchiere” non viene caratterizzato dal vino, ma se ne indica solo una quantità, appunto un bicchiere di vino. Spero di aver chiarito i tuo dubbio, la scelta tra preposizione semplice e articolata non è semplice, perché non ci sono regole precise ma è necessaria una certa sensibilità nel comprendere la differenza di significato.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno !
Ho trovato scritto su di una Dispenza :
“… il messaggio contenuto DELLA comunicazione
a partire DI un’approfondita conoscenza del…. ”
” …. cultura di appartenenza in modo DI avere una distanza critica per cui …”
” ..avere effettuato una riflessione in modo DI potere avere ..”
A me, queste preposizioni, sono risultate sbagliate … è vero ???
Grazie
Cara Gemma, infatti non sono corrette, al posto di “della” ci vorrebbe “nella” e al posto di “di” ci vorrebbe “da”.
A presto
Prof. Anna
Gentile professora, mi può spiegare quando è corretto usare “dal” e “del” “dalle” e “delle”?
Grazie!
Caro Luis, ti consiglio di leggere questo articolo sulle preposizioni articolate, se poi hai ancora dubbi non esitare a scrivermi: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1365
A presto
Prof. Anna
Tante grazie! Ho imparato molto!
Gentile Prof. Anna,
mi chiedo se sia corretto scrivere <> oppure <>. Ovvero, con o senza la preposizione “di”, e se – nel caso fosse corretta la prima ipotesi – devo mettere NO tra virgolette e in maiuscolo.
Come al solito, la ringrazio anticipatamente per l’informazione.
Giovanni
Gentile Prof. Anna,
mi chiedo se sia corretto scrivere “Ho detto “No” alla violenza” oppure “Ho detto di no alla violenza”. Ovvero, con o senza la preposizione “di”, e se – nel caso fosse corretta la prima ipotesi – devo mettere NO tra virgolette e in maiuscolo.
Come al solito,la ringrazio anticipatamente per l’informazione.
Giovanni
Caro Giovanni, non userei le virgolette, è più incisiva la forma senza la preposizione -di-.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille, ho una figlia che fa la terza elementare, io sono straniera e questi esercizi sono molto utili per entrambi.
Cara Isabel, benvenuta su Intercultura blog!
A presto
Prof. Anna
Prof. Anna buongiorno! ho un problema importante:
ho stampato delle partecipazioni di matrimonio con la formula
“…sono lieti annunciare il loro matrimonio…”
omettendo per errore la preposizione “di”……
la mia domanda e’ questa: la frase e’ ancora corretta o devo ristampare tutto? la ringrazio tantissimo e spero per una sua risposta.
Caro Daniele, purtoppo la frase non sarebbe corretta, dopo “siamo lieti” ci vuole la preposizione “di”.
A presto
Prof. Anna
Prof.ssa Anna, come mai si dice un bicchiere DI acqua? Non sarebbe
la misura o la quantità, e poi, non è neanche il materiale di cui è fatto il bicchiere. Quale «di» sarebbe allora? Non c’è mica un termine grammaticale per l’uso di questo DI? La ringrazio in anticipo.
Cara Alfa, si tratta di un complemento di specificazione introdotto dalla preposizione -di-.
Un saluto
Prof. Anna
Gent.ma Prof. Anna ho un dubbio da esporle: è corretto dire …ha conseguito un livello globale di conoscenze e competenze ottimo o …ha conseguito un livello di conoscenze e competenze ottime?
Cara Federica, è più corretta la seconda frase.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno!
Il complemento di origine/provenienza usa sia “di” che “da” ma non capisco la defferenza.
Perché si dice “di dove sei?” e non “da dove sei?”
In spagnolo in entrambi i casi troviamo “de”
Cara Ana, sia la preposizioni -da- sia la preposizione -di- richiamano un’idea di origine, ma non sono intercambiabili, questo significa che alcune espressioni vogliono “di” (di dove sei?) e altre -da- (vengo da Milano), non c’è una regola grammaticale che spieghi il perché, quindi è necessario imparare volta per volta quali espressioni vogliono -da- e quali invece vogliono -di-.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno,
perche’ davanti a certe parole (nomi propri di isole) come ISchia, Cuba, Capri, Lampedusa, non si usa l’articolo determinativo: La Sicilia e’ piu’ grande di Ischia, di Cuba, ma la SIcilia e’ piu’ grande della Maddalena, della Sardegna…
io penso sia dovuto ad una moticazione culturale, quando pensiamo a Capri, la pensiamo come entita’ totale, e non alle citta’ o ai paesi che ci sono….anche per Cuba, data la situazione politica del passato ..si pensava di andare a Cuba, era gia’ una notizia, l’Havana era considerato un dettaglio….ha senso o esiste un’altra spiegazioen piu’ logica e meno culturale? grazie mille Carlo
Caro Carlo, io credo sia una questione di grandezza dell’isola nella maggior parte dei casi, ma la tua spiegazione è molto interessante, grazie per il tuo contributo.
A presto
Prof. Anna
Gentile Prof.ssa, è grammaticalmente corretto dire l’isola di Sicilia?
So che non posso dire isola della Malta o della Creta. Tuttavia si può dire isola della Sicilia.
La ringrazio molto.
Chiara
Cara Chiara, è corretto dire “l’isola di Sicilia”, “l’isola di Malta” e “l’isola di Creta”, con la preposizione semplice e non articolata.
A presto
Prof. Anna
Buongiorno, prof. Anna,
avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:
si scrive
oppure
Buongiorno, prof. Anna,
avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:
Lavori di restauro del Palazzo Landolina Sant’Alfano “in” Noto>
Lavori di restauro del Palazzo Landolina Sant’Alfano “di” Noto>
Caro Antonio, direi “di Noto” o “a Noto”.
Un saluto
Prof. Anna
Gentile prof. Anna,
Ho un dubbio con la preposizione che devo utilizzare nella seguente frase:
“…non scappa DI questa regola”
“…non scappa DA questa regola”
“…non scappa A questa regola”
Potrebbe dirmi quale delle frasi anteriori è la corretta?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Cordiali saluti
Gentile prof. Anna,
Scusi, ma sto facendo una lunga redazione e ho molti dubbi.
Qual è la preposizione che devo utilizzare nella seguente frase?
“…in quei tempi…”
“…a quei tempi…”
Mille grazie.
Cordiali saluti
Caro José, solitamente si dice “a quei tempi”.
A presto
Prof. Anna
Caro José, si dice “scappare da qualcosa o da qualcuno”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie tantissimo, il Suo aiuto è per me molto utile.
Ciao Professoressa Anna,
la spiegazione mi piace molto.
E molto sistematico.
Saluti,
Erhard
Caro Erhard, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Ciao. Prof. Anna.
Per favore, perchè si dice “Il bambino beve del latte” invece di “Il bambino beve Il latte” ?
Grazie mille.
Rodrigo
Caro Rodrigo, in questo caso “del” è un articolo partitivo. Le forme articolate della preposizione di (del, dello, della, dei, degli, delle) sono usate anche con valore di articolo partitivo, per indicare una parte, una quantità indeterminata di qualcosa. Al singolare l’articolo partitivo significa -un po’-, si usa con i nomi che indicano non un signolo oggetto ma una quantità imprecisata di qualcosa (sale, acqua, latte ecc.). “Il bambino beve del latte” = “il bambino beve un po’di latte”.
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno,
Secondo lei, in quale caso ricade l’utilizzo della preposizione “di” nella frase
E ora doveva mantenere la sua, di promessa, portarlo nel continente.
Qual è la differenza con
E ora doveva mantenere la sua promessa (di portarlo nel continente).
Grazie mille,
Caro Alek, in questo caso introduce un complemento di specificazione. Le due frasi dal punto di vista del significato sono uguali, la diversa costruzione nella seconda frase però serve a mettere in evidenza il pronome possessivo “la sua”.
Un saluto
Prof. Anna
io vengo di malta o da malta?
Caro Maurice, è corretto dire “vengo da Malta”.
Un saluto
Prof. Anna
Cara professoressa Anna,
nella seguenti frasi è corretto l’uso della preposizione “di” o l’uso della preposizione articolata “del” e perché?
Qual è la sfumatura di significato nel caso fosse invece possibile utilizzare entrambe le preposizioni?
1) vi comunico il numero di/dei visitatori del museo nazionale.
2) E’ aumentato il numero di/dei furti nelle case.
Caro Doxos, sono corrette entrambe le possibilità, l’uso della preposizione semplice rende il linguaggio più asciutto e telegrafico.
Un saluto
Prof. Anna
Buongiorno mi piace questo sito perché voglio imparare la lingua italiana
Cara Rosine, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
A presto
Prof. Anna
Professoressa Ana : ho un dubbio . Come si dice : pizza italiana o pizza d`Italia o pizza dell`Italia .
c`è maglietta dell`Italia , bandiera dell`Italia . Posso dire la pizza dell`Italia . Grazie
Cara Silvia, meglio dire “pizza italiana”.
Un saluto
Prof. Anna
É vero …più facile Grazie mille Silvia
Buonissimi esercizi,
Grazie mile.
buongiorno!vorrei sapere se le frasi sono giuste grazie!
1)grazie che sei qua
2)vorrei sapere di aver capito bene o vorrei sapere che ho capito bene
3)sono felice di essere qua o sono felice che sono qua
4)credo che devo andarmene o credo di andarmene
5)penso che devo fare molte cose (e giusto l indicativo???) grazie mille!!!!
Caro Giorgio, alcune correzioni: 1- grazie di essere qui; 2- vorrei sapere se ho capito bene; 4- credo di dovermene andare; 4- penso di dover fare molte cose (l’indicativo è corretto solo se “pensare” ha il significato di “essere convinto”, quando c’è identità di soggetto è preferibile usare la costruzione impicita).
Un saluto
Prof. Anna
Buon giorno.
Qual’è corretta:
Antonello sei di esempio o
Antonello sei da esempio.
Grazie, prof Anna.
Lele
Caro Emanuele, è corretto dire “sei di esempio”. Attenzione, si scrive “qual è”.
A presto
Prof. Anna
Grazie.
Nella frase: siamo lieti annunciare il nostro matrimonio.
È possibile scriverlo omettendo la preposizione di? O è un errore?
Grazie
Caro Paolo, omettere la preposizione “di” sarebbe un errore.
A presto
Prof.Anna
Mi lamentava che il suo ginocchio gli fa male!e giusta la frase
Caro Giorgio, la frase non è corretta, è necessario dire: “si lamentava che il suo ginocchio gli faceva male”.
Un saluto
Prof. Anna
Prof.ssa Anna
La ringrazio per la sua spiegazione che mi sembra molto interessante.
Soltanto che non capisco l’esercizio che mi hanno dato in un corso online:
Perché si dice “vi cucino qualcosa DI totalmente diferente”? Io avrei levato quela di, ma mi hanno detto che è sbagliato levarla ma nessuno mi può spiegare il perché, e non ho trovato questo caso nella spiegazione precedente,. Grazie e aspetto sua risposta.
Mariana
Cara Mariana, quando il pronome indefinito “qualcosa” deve essere più determinato è seguito da un complemento partitivo introdotto dalla preposizione “di” (qualcosa di bello, qualcosa di buono, qualcosa di meglio).
A presto
Prof. Anna
Invece di studiare lui bighellonava per le vetrine.possiamo dirlo così;grazie
Caro Giorgio, meglio dire “bighellonava tra le vetrine”.
Un saluto
Prof. Anna
È mio obbligo di coscienza ad aiutare i miei genitori per la cattivissima situazione economica che vivono nell’ ultimo periodo della loro vita.e giusto il periodo;grazie..
Caro Giorgio, è meglio dire: “è un mio dovere morale aiutare i miei genitori che nell’ultimo periodo della loro vita si trovano in una pessima situazione economica”.
Un saluto
Prof. Anna
Obbligo di coscienza (no possiamo usare questa frase;)in quale caso possiamo usarla.ho trovato questa frase nel vocabolario.grazie
Caro Giorgio, anche l’espressione “obbligo di coscienza” sarebbe stata corretta, ma è più comune “dovere morale”.
Un saluto
Prof. Anna
Grazie mille
La frase ha mania Delle macchine è giusta;grazie mille
Caro Giorgio, la frase è corretta.
Un saluto
Prof. Anna
La frase muoio di fredo è giusta;grazie
Caro Giorgio, la frase “muoio di freddo” è giusta.
Un saluto
Prof. Anna
Interessante
Cara Professoressa Anna,
nelle seguenti frasi è corretto l’uso della preposizione “di” o “da”, o sono entrambi corrette:
Carlo ha accettato l’incarico di/da Direttore;
Carlo ha firmato il contratto di/da Direttore.
Grazie mille!
Caro Doxos, entrambe le possibilità sono corrette.
A presto
vorrei sapere se è giusto dire : grazie mamma di aver sposato papà
Cara Nadia, il periodo che mi scrivi è corretto. Ti consiglio di leggere questo articolo sulla reggenza di “grazie”: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2018/01/25/grazie-di-o-grazie-per/.
A presto
Gentile Prof.ssa Anna,
si dice “decorare le strade di luci colorate”? O con decorare nel senso di addobbare si usa solo la preposizione “con”?
Grazie mille!
Cara Steffy, in questo caso sono corrette entrambe le preposizioni (con, di).
A presto
“Credo che vediate anche voi quanto fa/faccia ribrezzo quella cosa”.
In questa frase vorrei concentrarmi sul “quanto”, che introduce un’indiretta. Come sappiamo, in linea generale, la scelta tra l’indicativo e il congiuntivo nelle indirette è piuttosto libera; tuttavia, nel nostro caso, è corretto l’indicativo “fa”, in quanto l’indiretta stessa è introdotta (oltre che dal “quanto”) dal verbo “vediate” (vedere), comunque in forma affermativa, della reggente. D’altronde l’analisi è la seguente: “Credo”, principale; “che vediate anche voi”, subordinata oggettiva di primo grado; “quanto fa ribrezzo quella cosa”, subordinata indiretta di secondo grado, retta dalla reggente (quindi di primo grado) “che vediate (ecco il verbo “vedere” in forma affermativa) anche voi”.Quindi la frase corretta vedrà l’indicativo “fa”: “Credo che vediate anche voi quanto fa ribrezzo quella cosa”.
Penso sia corretto.
Caro Fernando, è corretto.
Prima volta che sono nel sito, ho imparato molto e mi piace tanto gli esercizi
Cara Suor Esther, benvenuta! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
Un saluto e a presto
Buonasera,
La preposizione “di” può essere usata per esprimere la provenienza in senso di origine o appartenenza, anche se si tratta di una nazione?
è corretto dire: Questa macchina è di Germania. Oppure dobbiamo usare la preposizione articolata della/dalla:
Questa macchina è dalla/ della Germania.
Aspettando la sua gentile risposta, le porgo i miei distinti saluti;
Grazie mille.
Cara Maria, il verbo “essere” seguito dalla preposizione “di” non esprime provenienza quando si tratta di una nazione, ma nemmeno il verbo “essere” con la preposizione “da”; è necessario usare un altro verbo seguito dalla preposizione “da”: “questa macchina viene dalla Germania” o dalla preposizione “di”: “questa macchina è originaria della Germania”; mentre è possibile se parliamo di una città: “è di Napoli”, “è di Roma”.
Un saluto
Salve,
gradirei la descrizione della preposizione “di” usata come negli esempi seguenti:
quel poveretto di suo padre; quel pazzo di tuo marito; quell’animale di tuo fratello, ecc.
Grazie per l’analisi grammaticale e logica, e per l’inquadramento sintattico.
e aggiungerei anche:
nulla di nuovo in vista;
è un poco di buono;
è fuori di senno.
… e:
non sa di niente;
sa di menta;
odora di rosa;
dare di stomaco
ecc.
Caro Angelo, in “nulla di nuovo” “di” introduce un complemento partitivo, mentre “poco di buono” è una locuzione sostantivale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di sostantivo) in cui “di buono” esprime una qualità, “fuori di senno” è una locuzione aggettivale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di aggettivo) in cui la preposizione “di” esprime un moto da luogo; “di menta” e “di rosa” sono due complementi di modo, mentre “dare dare di stomaco” è una locuzione verbale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di verbo) in cui “di stomaco” esprime il modo in cui si compie l’azione.
A presto
Caro Angelo, nelle espressioni che mi proponi la preposizione “di” introduce un complemento di specificazione, questo complemento ha la funzione di determinare e precisare, un aggettivo o un sostantivo.
Un saluto
Buongiorno,
spesso sentiamo i giornalisti sportivi individuare alcuni eventi come “di Germania” o “di Spagna”, ad esempio “Bagnaia ha vinto il gran premio di Spagna”, è corretto o sarebbe invece corretto individuarli come “Gran Premio della Spagna” ad esempio.
Grazie
Caro Giuseppe, è corretto in questo caso usare la preposizione semplice (di Spagna), se però il nome è seguito da un aggettivo o da una specificazione si dovrà usare la preposizione articolata (della Spagna nord-orientale).
A presto
mi sembra di essere tornato ma scuola