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Aula di Lingue

I verbi riflessivi e pronominali

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Verbi

Cari lettori e lettrici, di solito l’uso dei verbi riflessivi risulta un po’ complicato per chi studia l’italiano, oggi vedremo quando si usano e come si coniugano.

Buon Intercultura blog!

Prof. Anna

Prova a leggere il seguente testo facendo attenzione all’uso dei verbi riflessivi.

LA GIORNATA DI CLARA

La mattina mi sveglio alle 7:00, mi lavo, mi vesto e mi preparo la colazione, il mio gatto si sveglia insieme a me, fa colazione anche lui e poi si addormenta di nuovo. Arrivo al lavoro alle 8:30 e mi siedo davanti al computer, lavoro per un paio d’ore e verso le 10:30 mi alzo per andare a prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere con i miei colleghi. Alle 13:00 vado a pranzo, mi mangio un panino, mi fumo una sigaretta e poi torno al lavoro fino alle 18:00. Ogni tanto passo una serata con gli amici. Io e i miei amici ci incontriamo in un pub in centro, beviamo qualcosa e a volte andiamo al cinema o in discoteca, mi diverto molto insieme a loro. A fine serata io e i miei amici ci salutiamo e io torno a casa e, anche se sono stanca, non mi pento della bella serata passata in compagnia.

FORMA RIFLESSIVA

I verbi riflessivi sono verbi che per diversi motivi sono accompagnati da un pronome rilessivo (mi, ti, si, ci, vi, si) che concorda con il soggetto, vengono generalmente usati per indicare che l’azione espressa dal verbo riguarda direttamente il soggetto che la esegue. Tuttavia esistono tipi diversi di verbi riflessivi che si differenziano a seconda della funzione del pronome.

1– I verbi riflessivi possono essere verbi transitivi (ovvero che hanno un complemento oggetto), come per esempio lavare o vestire. Questi verbi possono essere usati sia in maniera transitiva: io lavo una mela; io vesto un bambino; sia in maniera riflessiva: io mi lavo, io mi vesto. In questo caso l’azione espressa dal verbo si riflette direttamente sul soggetto. Qualche esempio: mi cambio, mi pettino, mi diverto, ecc.

A volte la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma quella di complemento di termine: “Paolo si lava le mani” = “Paolo lava le mani a sé”, “Andrea si taglia la barba” = “Andrea taglia la barba a sé”. In questi casi si parla di forma riflessiva apparente.

2–  Alcuni verbi riflessivi possono avere un valore reciproco, per esempio l’espressione: “ci vediamo domani!” indica che domani io vedrò te e tu vedrai me. Alcuni esempi: salutarsi, incontrarsi, abbracciarsi, baciarsi, dividersi, separarsi.

3– Molto spesso può capitare che gli italiani trasformino verbi che non sono riflessivi in verbi riflessivi, per esempio: “mi mangio un panino e mi fumo una sigaretta”; l’uso del pronome in questo caso sottolinea il soggetto che compie l’azione, in questo modo rendiamo l’informazione che viene data (mangio un panino e fumo una sigaretta) meno distaccata e quindi più personale.

 

FORMA PRONOMINALE

Ci sono poi i verbi pronominali: dal punto di vista formale questa coniugazione è identica a quella riflessiva poiché questi verbi sono costantemente accompagnati dalle particelle pronominali (mi, ti, si, ci,vi), ma, a differenza di quanto accade nei verbi riflessivi, in questo caso il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, cioè non è né complemento oggetto né complemento di termine.

Fanno parte dei verbi di forma pronominale:

– un gruppo di verbi intransitivi che vengono usati prevalentemente in questa forma: accorgersi, arrabbiarsi, pentirsi, ribellarsi, vergognarsi;

– un gruppo di verbi transitivi (abbandonare, alzare, commuovere, decidere) che, accompagnati dalla particella pronominale, cambiano significato e assumono valore intransitivo (abbandonarsi, commuoversi, decidersi, alzarsi);

– un gruppo di verbi intransitivi (affacciare, approfittare, sedere) che esistono solo nella forma pronominale senza differenze di significato (approfittare di qualcuno o approfittarsi di qualcuno) o con una leggera differenza di significato (sedere=stare seduti; sedersi= mettersi a sedere).

Vediamo ora come si coniugano i verbi riflessivi. Prendiamo come esempio il verbo chiamare nella sua forma intransitiva pronominale chiamarsi.

 

io
mi chiamo
tu
ti chiami
lui – lei si chiama
noi ci chiamiamo
voi
vi chiamate
loro si chiamano

ATTENZIONE!

Per formare l’infinito di un verbo riflessivo si unisce il pronome riflessivo all’infinito del verbo: lavare – lavarsi; incontrare – incontrarsi.

Con i verbi che reggono l’infinito, l’infinito dei verbi riflessivi si forma unendo il pronome possessivo relativo al soggetto all’infinito del verbo:

Devo alzarmi presto.

Devi alzarti presto.

Con i verbi modali (dovere, potere, volere) il pronome riflessivo si può trovare prima del verbo:

Mi devo alzare presto.

Ti devi alzare presto.

Esercizio:

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Io e Marco si incontrano alle 9.
    • Io e Marco ci incontrano alla 9.
    • Io e Marco ci incontriamo alle 9.
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • Maria si sposa tra un mese.
    • Maria si sposi tra un mese.
    • Maria vi sposi tra un mese.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • A che ora si addormentate voi la sera?
    • A che ora si addormentano voi la sera?
    • A che ora vi addormentate voi la sera?
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • Io e Natalia si svegliamo alle 7.
    • Io e Natalia ci svegliamo alle 7.
    • Io e Natalia mi svegliamo alle 7.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Io non mi trucco quasi mai.
    • Io non ci trucco quasi mai.
    • Io non si trucco quasi mai.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Quando andate in palestra si mettete le scarpe da ginnastica.
    • Quando andate in palestra vi mettete le scarpe da ginnastica.
    • Quando andate in palestra ti mettete le scarpe da ginnastica
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Come si chiamano i tuoi amici?
    • Come ci chiamiamo i tuoi amici?
    • Come ti chiami i tuoi amici?
  • 8. Scegli la frase senza errori.
    • Oggi tu e Marta si sentite molto stanche.
    • Oggi tu e Marta vi sentite molto stanche.
    • Oggi tu e Marta ci sentiamo molto stanche.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Alex è troppo nervoso, ha bisogno di rilassarsi.
    • Alex è troppo nervoso, ha bisogno di rilassarti.
    • Alex è troppo nervoso, ha bisogno di si rilassa.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Fatima non si ammala mai.
    • Fatima non si ammali mai.
    • Fatima non ti ammala mai.

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Commenti [729]

  1. Ho Fatto tutto giusto :)) Oggi :))

  2. C’e un errore : un caffè e scambiare quattro chiacchere con i miei colleghi. si dice chiacchiere non chiacchere …. 😀

    • Zanichelli Avatar

      Complimenti Mr Andy, continua così!
      Grazie per la segnalazione.
      A presto
      Prof. Anna

  3. carla scrive:

    ciao!
    grazie…

    • Ho sbagliato ina oh!! Prof

      • Ho sbagliato uno!!

        • Zanichelli Avatar

          Caro Cabdi, se ne hai sbagliato solo uno, è un ottimo risultato!
          A presto
          Prof. Anna

  4. natalia scrive:

    ho fatto tutto 😉

  5. Andreina scrive:

    Qual é la differenza tra metterci e mettersi.? come si coniuga metterci? esiste in italiano un posto come “la real academia española??”
    tante grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Andreina, mettersi è un verbo riflessivo e significa “indossare”, metterci è un verbo pronominale e significa “essere necessario” in senso personale e si coniuga come il verbo “mettere” con davanti ci: io ci metto; tu ci metti; lui ci mette ecc., comunque non ti preoccupare perchè presto pubblicherò un articolo su questo argomento.
      ES. Stamattina mi metto la giacca (stamattina indosso la giacca).
      Ci metto un’ora per andare al lavoro (è necessaria un’ora per andare al lavoro).
      A presto
      Prof. Anna

      • Wiem scrive:

        Grazie! ho capito☺ ma quale la lista dei verbi pronominale?

        • Zanichelli Avatar

          Caro Wiem, qui non c’è una lista dei verbi pronominali.
          Un saluto e a presto
          Prof. Anna

  6. Andreina scrive:

    Cara Prof. Anna,

    Mi piace molto questa pagina perche tu sei una persona molto carina che si preocupa per noi gli studenti e rispondi tutte le domande. Auguri¡¡
    Grazie Mille¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡

    • Zanichelli Avatar

      Cara Andreina ti ringrazio di cuore e mi fa molto piacere potervi aiutare per quanto mi è possibile.
      Grazie mille a te 🙂
      Un grande saluto
      Prof. Anna

  7. Irina scrive:

    Cara prof. Ana Como si lavora il verbo reflessivi in tempo passatto

  8. serena scrive:

    volevo un suggerimento : nel verbo ” si dorme” qual’é il suo infinito presente? grazie a tutti.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Serena “si dorme” è una forma impersonale e non un verbo riflessivo, quindi l’infinito è semplicemente: dormire.
      A presto
      Prof. Anna

  9. Salve! SENTO DIRE DA MOLTE PERSONE “TI SCENDO” PER DIRE TI PORTO GIU’. IN COSA CONSISTE L’ERRORE?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Margherita, l’errore consiste nel trasformare un verbo che in questo caso è intransitivo (scendere) in un verbo transitivo; mentre “portare giù” è transitivo: “porto giù il cane”, mentre non è corretto: “scendo il cane”. Questo errore è comune nel sud dell’Italia. Il verbo scendere può essere anche transitivo quando si specifica che cosa si scende, per esempio: “scendere le scale”.
      A presto
      Prof. Anna

      • Ma se dicessi “ti scendo” non intendo “scendo te”, come se dicessi “scendo il cane” oppure “scendo l’immondizia”; quel “ti” sbagliato è un pronome personale complemento indiretto usato nella sua forma atona quindi come complemento di termine, giusto? Perciò sarebbe “ti scendo le chiavi” che sta per “io scendo le chiavi a te”. Comunque sbagliato!

        • Zanichelli Avatar

          Cara Marica, è comunque scorretta la frase “ti scendo” sia nel caso che “ti” sia complemento diretto sia che sia complemento indiretto.
          Un saluto
          Prof. Anna

  10. Cara Prof. Anna
    Ho una domanda che forse non rigurda i verbi riflessivi ma sono nel dubio. Se dicho “non mi va” perche il verbo e in 3 person sigolare?
    Saluti da Annette

    • Zanichelli Avatar

      Cara Annette, la frase: “non mi va” significa “non va a me”, in questo caso MI è pronome indiretto e significa A ME; quindi: a me (questa cosa) non va.
      A presto
      Prof. Anna

  11. Ho fatto tutto benee… Woow..! 😀

  12. Mattia scrive:

    prof ho fatto tutto bene

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Mattia, continua così!
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. la Cupido scrive:

    Salve sono nuova di questo sito io sono LA CUPIDO piacere!

    • Zanichelli Avatar

      Ciao, benvenuta su Intercultura blog!
      Prof. Anna

  14. la Cupido scrive:

    Ho fatto tutto bene professoressa Anna solo qualche erroruccio! Ma spero che non sia troppo!

  15. la Cupido scrive:

    Adesso professoressa ho fatto solo 2 errori spero non sia troppo!!

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene, continua così!
      Un saluto
      Prof. Anna

  16. la Cupido scrive:

    🙂

  17. la Cupido scrive:

    ci riprovo
    🙁

  18. la Cupido scrive:

    NON HO FATTO NESSUN ERROREEEE!!!!!!!! Si evvai!!! 🙂 :):) 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

  19. Lucía scrive:

    imparo molto con questa pagina

  20. irina scrive:

    Ciao prof Anna,come devo fare la risposta al passato prossimo?

    1)Mi alzo spesso durante la notte per vere un bicchiere d’acqua.
    Risp: Anche ieri notte Mi sono alzata tre volte per vere.
    2)Ogni volta che vado in palestra mi sento bene.
    Risp:Ieri sono andata in palestra mi sono sentita male perché faceva troppo caldo.
    3)Mi abituo con difficoltá al clima del Nord.
    Risp:Mi sono abituata al clima di Roma.
    4)Ti trovi bene in questa cittá?
    Risp: Ti sei trovata bebe in questa cittá.
    Domanda: Sono reiflessivi, la risposta é cosi?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Irina, molto bene, i verbi al passato prossimo che hai scritto sono corretti, nella prima frase però c’è un errore: ieri notte mi sono alzata tre volte per bere (NON vere), poi aggiungerei una “e” nella frase 2: ieri sono andata in palestra e mi sono sentita male perchè faceva troppo caldo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  21. afrona scrive:

    si o fatto tutto giusto era facile xD

  22. Fulvio scrive:

    grazie mille! più chiara di così nn poteva essere.Ho capito tutto al volo .

    • Zanichelli Avatar

      Grazie Fulvio!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  23. grazie per gli esercizi.

  24. a,b scrive:

    A tal proposito , CERCASI e CERCANSI sono entrambi verbi riflessivi ?? che differenza c’è ?

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, si tratta di due forme impersonali, “cercasi” è usato per il singolare: cercasi appartamento, mentre “cercansi” si usa con il plurale: cercansi appartamenti.
      A presto
      Prof. Anna

  25. DAVID scrive:

    Ciao a tutti sono nuovo in questa pagina che mi piace molto studio l’italiano dei anno scorso. Ho fatto tutto il esercizio senza errori, saluti professoressa.

    • Zanichelli Avatar

      Caro David, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  26. sohanrari scrive:

    caio profesoressa ho letto pagina inissiale ho capisco abbastaza ma non e chiaro come devo usare i verbi rflessivi può manda un mail perfavore

  27. linabu scrive:

    ciao a tutti qualcuno mi potrebbe rispondere,,come si fa l’ANALISI LOGICA E GRAMMATICALE DEI VERBI CON IL SI IMPERSONALE?I PRONOMI DEVONO ESSERE UNITI AL VERBO?EX IO MI LAVO,NOI VI LAVIAMO,LUI SI VERGOGNA

    • Zanichelli Avatar

      Cara lettrice, “io mi lavo”; “noi ci laviamo”; “lui si vergogna” non sono forme impersonali ma riflessive; quando facciamo l’analisi grammaticale dei verbi riflessivi, la particella pronominale deve essere separato dal verbo, questo vale anche per le forme impersonali introdotte dalla particella “si”.
      A presto
      Prof. Anna

  28. linabu scrive:

    SONO SEMPRE IO COME SI ANALIZZA SIA GRAMMATICALMENTE CHE LOGICAMENTE LA FRASE ADESSO SI DORME?IL SI DEVE ANDARE CON IL VERBO O QUESTO ACCADE SOLO PER I RIFLESSIVI?grazie mille

  29. Rosana scrive:

    Prof. Anna,
    Salve! appena oggi ho scoperto questa pagina e mi sembra interessante. Sono di Argentina e stò facendo un corso d’italiano, stiamo vedendo i verbi riflessivi e pronominali, mi rendono abbastanza complicati. Mi piacerebbe collegarmi quando ho dei dubbi.
    Grazie, a presto
    Rosanna

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosana, benvenuta su Intercultura blog e se hai qualche dubbio non esitare a scriverci.
      A presto
      Prof. Anna

  30. ho fatto tutto!!!!!!!!!!!

  31. lica scrive:

    anch’io ho fatto tutto giusto,grazie 🙂

  32. maria darci scrive:

    ciao cara Prof.Anna io mi chiamo maria e vengo da Brasile vorrei sapere come se lavora il pronome reflessivo senza desinenzia.grazie, a presto

    • Zanichelli Avatar

      Cari Maria e Santiago, non ho capito bene la vostra domanda, provate a farmi degli esempi.
      A presto
      Prof. Anna

  33. ciao cara Prof.Anna io mi chiamo darcy e vogo da Brasile e vorrei sapere come si lavora il verbo reflessivo senza desinenza.grazie,a presto.

  34. Ayda scrive:

    ho fatto tutto giusto oggi 😀

  35. arez scrive:

    sbaglio o si dice “fumo una sigaretta” e non “mi fumo una sigaretta”?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Arez, spesso gli italiani trasformano in verbi riflessivi verbi che non lo sono per dare più enfasi al soggetto che compie l’azione e quindi renderla più personale, ovviamente questo è permesso in un registro strettamente informale.
      A presto
      Prof. Anna

  36. eleonora scrive:

    ho fatto tutto giusto!!!!!!!

  37. rjder scrive:

    io o sbagliatto solo 1 parola perche era un po difficile

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rjder, molto bene! Ma stai attento che si scrive: “ho sbagliato”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  38. adesra scrive:

    io o giocato con mia sorella pero o fatto io più domande e allora o vinto io con le domande e anche che mia sorella ancora non a finito i compiti e io sto facendo,un gioco

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, attento a come si scrive il verbo “avere”: “ho giocato”; ho fatto”; “ho vinto” e “ha finito”.
      A presto
      Prof. Anna

  39. mirka scrive:

    Buon giorno Prof. Anna
    facendo degli essercizi d’Italiano ho notato due risposte giuste:
    Perché…(mentire, 2.Sing.) ai tuoi genitori?
    la prima è menti
    la seconda mentisci
    Che forma è mentisci?
    Mirka

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mirka, il verbo “mentire” ha due forme equivalenti, quindi si possono usare entrambe: sia “io mento” sia “io mentisco” (anche se è meno usato), lo stesso vale per la seconda persona sigolare (tu mentisci) e per la terza persona singolare e plurale (lui-lei mentisce, loro mentiscono).
      Un saluto
      Prof. Anna

  40. fred scrive:

    il verbo sfuggire può avere la forma riflessiva? Per esempio “egli si sfugge”?
    Grato.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Fred, il verbo “sfuggire” può avere la forma “sfuggirmi” = sfuggire a me, “sfuggirti, sfuggirgli, sfuggirle ecc..” in questo caso la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma di complemento di termine quindi usiamo i pronomi indiretti (mi, ti, gli, le, ci, vi, gli), per esempio: non le sfugge niente = a lei non sfugge niente; la situazione gli è sfuggita di mano = la situazione è sfuggita di mano a lui.
      A presto
      Prof. Anna

  41. alex 804 scrive:

    un errore dio distrazione

  42. Maria scrive:

    Si può dire significarsi?
    Riporto la frase contestuale per verificarne l’opportunità del termine in dubbio.

    “Partendo dal presupposto che un vero confronto non avrebbe potuto significarsi attraverso un cassetto o scaffale….”.

    Grazie per l’attenzione e buon lavoro!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, non capisco il senso della frase che mi proponi, ma la forma “significarsi” esiste e significa “darsi significato”.
      A presto
      Prof. Anna

  43. Maria scrive:

    l’argomento è la scrittura stessa che nel caso del fenomeno mediatico non propone un vero dialogo che per definizione prevede un contatto fisico. Perciò dico che un vero confronto, fatto anche di comunicazione non verbale, non può trovare tutti i segni in uno scritto quale potrebbe essere un diario personale oppure un libro o, nel caso del frammento proposto, sulle varie piattaforme sociali.
    Grazie per la risposta.
    ps. cmq grammaticalmente è corretta la frase?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, la frase è corretta, ma non capisco qual è la domanda.
      A presto
      Prof. Anna

  44. Freud scrive:

    Cara prof.ssa Anna volevo sottoporle un quesito. In analisi grammaticale le particelle pronominali presenti nelle forme riflessive e nelle forme pronominali dei verbi devono essere analizzate separatamente? Ad esempio: “Mi vergogno” (forma pronominalie), il “mi” come dev’essere analizzato? Devo considerarlo parte integrante del verbo o cosa?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Freud, quando facciamo l’analisi grammaticale dei verbi riflessivi o pronominali, la particella pronominale deve essere separata dal verbo e analizzata singolarmente.
      A presto
      Prof. Anna

  45. Freud scrive:

    Dunque prof.ssa nella forma verbale pronominale “Mi vergogno” il Mi è un pronome personale complemento atono?

    Mi= pronome pernonale complemento atono
    sveglio= voce del verbo svegliarsi, prima coiugazione, indicativo presente,prima persona singolare, forma pronominale.

    è giusto fare questo tipo di analisi?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Freud, il tuo esempio è corretto, ma sarebbe meglio specificare la persona del pronome, in questo caso prima persona singolare.
      A presto
      Prof. Anna

  46. Freud scrive:

    Salve prof.ssa, le volevo chiedere un’altra delucidazione: l’espressione “c’è” come viene analizzata in analisi grammaticale?
    Cordiali Saluti e complimenti per il servizio offerto.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Freud, ci = avverbio di luogo; è = voce del verbo “essere”, indicativo presente, terza persona singolare.
      Un saluto
      Prof. Anna

  47. Freud scrive:

    Salve prof.ssa le volevo chiedere: quando facciamo l’analisi grammatica e ci troviamo di fronte a un pronome relativo introdotto da preposizione (es: in cui, del quale, ecc) dobbiamo considerlo come se fosse un’unica locuzione o dividere le due parole e analizzarle separatamente?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Freud, bisogna analizzarle separatamente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  48. Freud scrive:

    Prof.ssa i pronomi si e sé sono sempre e solo riflessivi? In analisi grammaticale vanno esaminati in qesto modo anche quando non rispondono alla domanda chi/che cosa e dunque non fanno da oggetto della frase?
    esempio:
    1) Michele si lava le mani.
    – si: pronome riflessivo di terza persona Singolare, atono.
    2) Lo zio mi porterà con Sé alla partita.
    – Sé: pronome riflessivo di terza persona singolare, tonico.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Freud, in analisi grammaticale “si” e “sé” sono pronomi personali di terza presona singolare uno atono e uno tonico.
      A presto
      Prof. Anna

  49. Pamela scrive:

    Salve Prof.ssa, le volevo chiedere quale delle due frasi è corretta “Il maestro ci ha abituato ai compiti” oppure “Il maestro ci ha abituati ai compiti”. Grazie mille!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Pamela, entrambe le frasi sono corrette.
      A presto
      Prof. Anna

  50. leo scrive:

    Salve Prof.ssa Anna le vorrei chiedere se è possibile avere la differenza tra: riflessivi diretti, riflessivi indiretti, riflessivo reciproco e riflessivo intensivo.
    Molte grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Leo, nei riflessivi diretti soggetto e complemento oggetto coincidono e l’oggetto è espresso dalla particella pronominale (mi, ti, si, ci, vi): Luca si sveglia; nei rifessivi indiretti la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma quella di complemento di termine: Luca si (= a sè) lava le mani; abbiamo poi la forma riflessiva reciproca quando l’azione è esercitata in modo scambievole tra due o più persone: Luca e Maria si amano; a volte poi, specialmente nella lingua parlata, si usano i pronomi mi, ti, si, ci, vi, per sottolineare la maggior partecipazione del soggetto all’azione: Luca si è bevuto una birra, in questo caso si parla di riflessivo intensivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  51. Erica scrive:

    Prof. Anna, vado in quinta elementare e ho bisogno del suo aiuto!
    Devo coniugare in forma riflessiva il verbo vestire.
    Mi può dire come si fa?
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Car Erica, i verbi riflessivi sono formati dalle particelle pronominali (mi, ti, si, ci, vi, si) e dal verbo stesso: io mi vesto, tu ti vesti, lui-lei si veste ecc., prova a seguire gli esempi che trovi nell’articolo e vedrai che riuscirai a coniugarli correttamente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  52. Pat scrive:

    Buonasera.
    Vorrei sapere come gestire correttamente il pronome nella frase “…non potrò sfuggirgli per sempre…” dato che il soggetto deve sfuggire una pluralità di individui e non uno solo. Mi verrebbe da dire “… non potrò sfuggir loro per sempre…” ma non mi convince del tutto.
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Pat, il pronome indiretto di terza persona plurale (a loro) ha due forme: GLI e LORO posto di seguito al verbo, quindi sono corrette entrambe le frasi: “non potrò sfuggirgli” e “non potrò sfuggire loro” = “non potrò sfuggire a loro”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  53. paolo scrive:

    me potete dire la lista di tutti i verbi riflessivi

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo i verbi riflessivi sono troppi per poterti scrivere una lista, solo alcuni verbi transitivi hanno la forma riflessiva, il soggetto e l’oggetto devono coincidere, per esempio: vestirsi, svegliarsi, lavarsi ecc.
      A presto
      Prof. Anna

  54. MAIRI scrive:

    BUONGIORNO
    VORREI CHIEDERE SULL’ USO E LA POSIZIONE DELLA PARTICELLA CI CON ALTRI PRONOMI.QUANDO PRECEDE I PRONOMI?

    PER ESEMPIO:1. La prossima volta ti lascio a casa! TI CI LASCIO
    2. Mi accompagni dal dottore? MI CI ACCOMPAGNI?
    3.Lei si è avvicinata a lui LEI GLI SI è AVVICINATA / LEI CI SI è AVVICINATA
    4. Lui si è avvicinato a lei LUI LE SI è AVVICINATO / LUI CI SI è AVVICINATO
    5. Io mi sono avvicinato a lui IO MI CI SONO AVVICINATO
    6. Io mi sono avvicinato a lei IO MI CI SONO AVVICINATO
    IN QUESTE FRASI SONO CORRETTE TUTTE E DUE LE PROPOSTE.
    LA RINGRAZIO IN ANTICIPO

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mairi, le frasi che mi scrivi sono corrette.
      Un saluto
      Prof. Anna

  55. raffaele scrive:

    scusate ma sapete dirmi come trovare uccidere la coniugazione in forma riflessiva

    • Zanichelli Avatar

      Caro Raffaele, la forma riflessiva di “uccidere” è “uccidersi” e si coniuga come tutti i verbi rifelssivi.
      A presto
      Prof. Anna

  56. milka scrive:

    prof. Mi puoi dare qualche esempio dei verbi riflessivi con i verbi modali ,grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Milka, spero di aver capito bene la tua domanda, ecco un esempio di verbo modale seguito da un verbo riflessivo: “devo svegliarmi alle 7” o “mi devo svegliare alle 7”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  57. marta scrive:

    ei ma non ti annoi a scrivere tutti sti verbi

  58. Nayrouz scrive:

    mi è servito moltissimo,grazie di cuore,grazie

  59. Ho fatto un errore nella terza questione e un dubbio me è venuto. Se c’è il “vi” prima del verbo, serve mettere il “voi”alla fine della frase?

    Grazie,

    • Zanichelli Avatar

      Caro Flavio, non è obbligatorio mettere il “voi” alla fine della frase se c’è il “vi”, cioè se coniughiamo un verbo riflessivo alla seconda persona plurale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  60. Grazie mille Anna. Sono brasiliano di Blumenau, sud del Brasile e un appassionato della lingua italiana. Faccio lezione di italiano due anni fa allora cerco di fare qualche esercizio in più, quindi ti ringrazio per avermi aiutato.

    Flavio Salvador.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Flavio, un saluto a te e al tuo meraviglioso paese!
      A presto
      Prof. Anna

  61. mèmè scrive:

    io ho fatto tutto bene (danza della vittoria uhuh—uhuh—uhuh—sono la migliore uuuuuyesoh si forza e coraggio u.u

  62. mèmè scrive:

    ) dai scherzo ho fatto tutto bena ma non è tutto me e me mi chiami maria e le mie amiche li chiamano mèmè come…
    laura–>lala
    giuliana–>giugi
    sarah–>sasah

  63. mimmi scrive:

    Salve a tutti sono nuova in questo sito. Vado alle medie e domani ho la verifica sui verbi riflessivi, attivi e passivi. non ho capito tanto bene la funzione del si passivante me la potrebbe spiegare? grazie mille

    mimmi

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mimmi, la particella SI può accompagnare, con valori diversi, la coniugazione del verbo, usiamo il SI passivante per costruire una forma passiva (ci sono altri modi per farlo), per esempio: “in questo ufficio si danno informazioni turistiche” = “in questo ufficio vengono date informazioni turistiche”.
      A presto
      Prof. Anna

  64. irene scrive:

    io ho fatto tutto bene 😀 :*

  65. silvia scrive:

    Si dice “Evolviti anche tu”?
    grazie silvia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, la tua frase è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  66. mimmi scrive:

    Ora ho capito molto bene!
    grazie mille!!!!!!!!!!!!!!

  67. Davide scrive:

    Buongiorno,leggendo la giornata di Clara,Alle 13:00 vado a pranzo, mi mangio un panino,è corretto ? (mi mangio) credo che sia più corretto: alle 13:00 vado a pranzo,mangio un panino.

    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Davide, a volte, specialmente nella lingua parlata, si usano i pronomi MI, TI, SI, CI VI con i verbi transitivi; questa costruzione (mi mangio un panino) ha un valore espressivo, sottolinea cioè la maggiore partecipazione del soggetto all’azione. Quindi la frase non è scoretta, ma deve essere usata nella lingua parlata in un contesto informale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  68. Raffaella scrive:

    nessun erroreeeeeee evvaiiiii!!! 😉 <3

  69. Estos ejercicios son fáciles y útiles !!!
    😉

  70. Davide scrive:

    Prof. Anna dice: “ma deve essere usata nella lingua parlata in un contesto informale”.

    ok Grazie, essendo che ho studiato poco,se vi dico che ho soltanto la 5 elementare vi vien da piangere XD

    Grazie Prof.Anna

    Cordialmente Davide

  71. JUANK scrive:

    QUESTA PAGINA É MOLTO INTERESSANTE!GRAZIE! JUANK

  72. Ele:) scrive:

    ciao a tutti ho appena conosciuto questo sito e gia mi piace molto o anche capito un argomento che proprio non mi entrava in testa!! grazie prof.anna!!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ele, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  73. Ele:) scrive:

    Grazie Porf Anna per avermi dato il benvenuto!!

  74. vincenzo scrive:

    mi sono sembrate troppo semplici!!!!!!!!
    evvaiiii

  75. darioooo scrive:

    Salve prof. Annna
    Volevo fare una domanda.
    Quando la particella pronominale vale da complemento oggetto, il verbo riflessivo si dice…?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Dario, nella forma riflessivasoggetto e complemento oggetto coincidono e l’oggetto è espresso dalla particella pronominale; quindi nel caso che tu mi esponi il verbo è “semplicemente” riflessivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  76. biserka scrive:

    nessun errore!

  77. yisha scrive:

    salve Prof.Anna
    ho trovato questo sito oggi e mi sembra utilissimo.ho fatto gli esercizi e ho fatto abbastanza bene.anche i commenti ho letto tutti,sono interessanti e utili.grazie del suo servizio
    un saluto
    yisha

    • Zanichelli Avatar

      Cara Yisha, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  78. Prof. Anna volevo farLe una domanda…. le particelle es. mi,ti…. possono essere usate col verbo all’infinito ad esempio: “sono venuto a ti dire che…..” oppure è un errore stratosferico? 🙂

    • Zanichelli Avatar

      Caro doctor Jacop, possiamo usare i pronomi con l’infinito, ma non come nel tuo esempio, infatti la frase “sono venuto a ti dire” non è corretta, il pronome, invece, si attacca all’infinito, ovvero dobbiamo eliminare la vocale finale dell’infinito e attaccare il pronome: sono venuto a dirti; oppure possiamo mettere il pronome prima del verbo: ti sono venuto a dire; con i verbbi che reggono l’infinito e in particolar modo con “volere, dovere, potere” abbiamo queste due costruzioni diverse, ma entrambe corrette: voglio vederti – ti voglio vedere; posso mangiarlo – lo posso mangiare. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  79. Maria scrive:

    Ottimo!!! La ringrazio per questo materiale, mi piace molto!!!

  80. thomas scrive:

    non ho capito molto anche perchè sono un po’tonto però mia mamma e mio babbo dicono che è chiarissimo =) ma più lo rileggo più capisco grazie comunque!

  81. thomas scrive:

    Non ho ancora capito ma gli esercizi li faccio tutti correti…ma…

  82. riccardo scrive:

    e’ corretto dire:
    non coricarti senza prima averti lavato i denti o
    non coricarti senza prima esserti lavato i denti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Riccardo, la frase corretta è: non coricarti prima di esserti lavato i denti.
      Un saluto
      Prof. Anna

  83. Federico scrive:

    Quali sono i tipi dei riflessivi?

  84. io non ho capito niente!!! comunque prof. anna é molto saggia!!! arrivederci

  85. Ho bisogno di una spiegazione piu chiara di quelle che ho trovato sul libro mi riferisco a uso della particella si in combinazione con le particelle pronominali atone mi si intorpidisce la vista perche sono stanco cioè sempre il mi ti-si-ci-vi-gli- le-gli si annebbia plurale devo spiegar che quando utilizzo queste particelle atone faccio una sorte di inversione perche in spagnolo si dice se me nubla la vista, se me habla en modo dificil, no se me presta atencion (non mi si presta attenzione o non mi si dà attenzione quando spiego)
    resto in attesa

    • Zanichelli Avatar

      Cara Eda, nei casi che mi proponi abbiamo una costruione passiva, il passivo infatti si può anche formare con la particella SI che precede la forma attiva di un verbo di tempo semplice, questa costruzione si può usare solo alla terza persona singolare; in questa costruzione, se è presente un pronome atono, questo precede sempre la particella SI, per esempio “mi si dice” = “viene detto a me”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  86. voglio o meglio dire vorrei(perche l’erba voglio cresce nel giardino del re))).Vorrei alguni esercizi piu chiari dell’uso del riflessivo si…quando si antepone come
    mi si annebia la vista mi si dice…

  87. Ernesto scrive:

    Buongiorno Prof.ssa Anna le vorrei chiedere se i verbi per esempio io mi chiamo Ernesto, io mi domando, io mi arrampico, io mi accomodo, io mi sento, io mi siedo, sono verbi riflessivi propri, l’azione del verbo si riflette sul soggetto? La Ringrazio molto per l’aiuto.
    Saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ernesto: io mi domando (io domando a me stesso) è una forma riflessiva apparente, cioè la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma quella di complemento di termine (a me); io mi arrampico, io mi accomodo, io mi sento, io mi siedo, sono forme pronominali, a differenza di quanto accade con i verbi riflessivi, in questo caso il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, ma nella forma pronominale si può avere un leggero cambiamento di significato rispetto alla forma attiva, per esempio: sedere=stare seduti: sedersi= mettersi a sedere.
      Un saluto
      Prof. Anna

  88. vanessa scrive:

    EVVAIIIIIII !! NESSUN ERRORE E L’HO FATTO IN POCHI MINUTI ANZI SECONDI 😉

  89. Anita scrive:

    Salva Professoressa Anna,
    Mi ho sbagliato soio una volta; demanda nummoro 7 e ho corregato. Per la seconda volta ne ho fatto correttamente. Come devo usare il verbo accorgersene? Grazie in anticipio,
    Anita.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, ho appena provato a fare l’esercizio e funziona. Prova di nuovo e fammi sapere.
      Un saluto
      Prof. Anna

  90. Anita scrive:

    Cara Professoressa Anna,
    Ne ho fatto di nuova e questa volta ho risposto tutti giusto, perché ho visto il mio errore e mi piacce leggere, scribbere e parlare l’italiano e con questo devo pensare ancora troppo molto, ma faccio progressione. Guardo anche alla RAI-Uno. Spero di scribbere il mio italiano abbastanza perfetto.
    Grazia mille pe il suo ottimo lavoro, con salutti cordiali dal Ollanda, Anita.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, sono certa che con il tuo impegno imparerai a parlare e a scrivere sempre meglio.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  91. GIULIANO scrive:

    Buongiorno,
    volevo farle una domanda su una questione linguistica che sinceramente mi ha
    lasciato dei dubbi perche’ si presenta ambivalente.
    Il concetto e’ quello del passivo impersonale.
    Partiamo da questi esempi:
    1. durante l’anno si realizzano molte attivita’
    2. occorre combattere tutte le attivita’ che si realizzano clandestinamente
    3.in questo paese si avverano i sogni piu’ improbabili.

    Che tipo di interpretazione occorre dare al “SI” in questi casi?
    Consideriamo la frase 3: “si avverano” puo’ essere considerato come verbo
    attivo riferito ai sogni oppure come “i sogni vengono avverati” ovvero
    “qualcuno li avvera”.
    Non so se ho reso l’idea di cio’ che voglio esprimere.
    grazie mille
    Giulio

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuliano, nelle frasi che mi scrivi il “si” è passivante, per avere chiarimenti sulle funzioni del “si”, soprattutto passivante e impersonale, ti consiglio di leggere l’articolo su questo blog “usi e funzioni della particella si”. Se poi hai dei dubbi non esitare a scrivermi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  92. GIULIANO scrive:

    Buonasera prof.Anna,
    ho letto attentamente pero’ il dubbio rimane.
    Se io dico: “occorre identificare tutte quelle attivita’ che SI svolgono senza autorizzazione” ,il “SI SVOLGONO” e’ riferito all’attivita’,si tratta di un verbo riflessivo “svolgersi” che si accorda al soggetto “attivita'” anche se potrebbe essere anche il soggetto della frase con il si passivante.

    Se dico “nel 1500 si sviluppo’ una nuova corrente di pensiero”, posso pensare che qualcuno l’ha sviluppata(si passivante) oppure che “si sviluppo'” faccia parte del verbo riflessivo “svilupparsi.Sono un po’ confuso. Puo’ chiarirmi le idee?
    grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuliano, io direi che entrambe le forme sono passivanti, infatti la forma passivante si può formare con la particella SI che precede la forma attiva di un verbo di tempo semplice, questa costruzione si può usare solo alla terza persona singolare o plurale (come nei tuoi esempi) e quendo non è espresso il complemento d’agente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  93. giuseppe scrive:

    Io ho sempre creduto che dire ad esmpio:”Mi sono bevuto un caffè” o “cosa ti prendi?” fosse una forma errata ritenendo invece quella giusta “Ho bevuto un caffè” o cosa prendi?”. Per favore spuiegatemi un pò l’arcano: Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, queste espressioni possono essere usate solo in un registro colloquiale, il pronome vine usato in maniera pleonastica, cioè non è necessario, ma serve a enfatizzare il soggetto che compie l’azione e il piacere nel compiere l’azione stessa.
      A presto
      Prof. Anna

  94. Elena scrive:

    Ciao a tutti mi chiamo elena e ho fatto tutte le risposte benissimo 😀

  95. Stella M. scrive:

    Ho un dubbio. Ho letto un brano nel quale dice “La ragioni per cui gli italiani “vi si rivolgono” sono stretamente diverse. Non dovrebbe dire ci si rivolgono? perché stà parlando di loro e non di voi, o io sono svagliata? grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Stella, la forma riflessiva è “si rivolgono” che è una terza persona plurale, mentre la particella “vi” non fa parte del verbo riflessivo ma in questo caso sostituisce la particella “ci” con il signicato di “a questa cosa- a questa persona” o “a lui, a lei, a loro”, quindi “loro si rivolgono a questa persona (o questa cosa o a lui-lei-loro)”; a volte la particella “ci” può essere sostituita da “vi”, spesso quando viene usato un registro linguistico più alto.
      Un saluto
      Prof. Anna

  96. BALDO scrive:

    Buongiorno, volevo chiedere se la frase “mi ti mangio” è corretta. È piú corretto dire “io ti mangio” ?
    Mille grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Baldo, la frase grammaticalmente più corretta è “io ti mangio”, ma, all’interno di un registo colloquiale, “mi ti mangio” si può dire perché attraverso l’utilizzo di “mi” si enfatizza il concetto che si vuole esprimere, diciamo che dipende in quale situazione si è (formale o informale) e che cosa si vuole esprimere.
      Un saluto
      Prof. Anna

  97. BALDO scrive:

    Ah capisco. Allora in un contesto ludico ed informale del tipo padre che gioca con il figlio dicendo “adesso mi ti mangio !” può essere usata ?

    Grazie ancora !

    • Zanichelli Avatar

      Carp Baldo, la tua ipotesi è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  98. buongiorno, volevo sapere se dire “io mi sono sbagliato” è grammaticalmente scorretto” e se equivale ad usare come riflessivo un verbo che non lo è (come , ad esempio, “mi mangio un panino”) grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Carla “sbagliarsi” è la forma intransitiva pronominale del verbo “sbagliare”, quindi “mi sono sbagliato” è corretto; mentre “mangiarsi” è la forma transitiva pronominale del verbo “mangiare”.
      A presto
      Prof. Anna

  99. grazie mille!

  100. Jimmy scrive:

    Ho fatto tutto bene,senza errore.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Jimmy, continua così!
      Un saluto
      Prof. Anna

  101. besha scrive:

    tutto ok,senza errore

  102. Elena scrive:

    Salve, avrei una domanda. Vorrei sapere il motivo per cui “noi ci conosciamo” si può dire e “noi ci sembriamo” invece è una frase agrammaticale. La differenza consiste nel fatto che il verbo conoscere presenta anche la forma riflessiva e il verbo sembrare no?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Elena, “noi ci conosciamo” è una forma riflessiva reciproca, cioè l’azione è esercitata in modo scambievole tra due o più persone, con il verbo “sembrare” la forma reciproca non è usata.
      Un saluto
      Prof. Anna

  103. Per i miei ragazzi l’esercizio è stato troppo facile.

  104. Marita scrive:

    Mi piace molto questa pagina,io ho imparato con lo esempio per il mio esamen. tante grazie!!!!ci vediamo…..

  105. “mi hai preoccupato” o “mi hai fatto preoccupare”. La prima mi suona male. E’ sbagliata?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luigi, sono corrette entrambe le forme.
      A presto
      Prof. Anna

  106. La ringrazio molto per le informazioni. Sito molto buono.
    A presto
    María José

  107. Gentile prof. Anna,
    ho letto con molta attenzione soprattutto la parte del suo articolo riguardante i verbi intransitivi pronominali come pentirsi, vergognarsi, ecc.

    Il dubbio che mi assale, però, parte dal presupposto che tramite l’aggiunta di una semplice particella pronominale è possibile tramutare in intransitivo anche un verbo transitivo.

    In particolare mi sono “appannato” in relazione alle seguenti frasi, sparse qua e là fra vari testi che ho letto ultimamente:

    1 – Qual è il problema che ti attrista così tanto?
    2 – Volto amato, scolpisciti nel mio cuore.
    3 – Rara bellezza si scoprì in quel momento.
    4 – Chi si affida a lei e le confida i propri segreti fa sempre brutta figura.
    5 – Oggi Luigi non si sente molto male.
    6 – Io incontrai Andrea l’anno scorso se mi rammento bene.
    7 – Antonio, non farmi tanto chiasso!
    8 – Se t’involi (nel senso di morire), io farò una pazzia.

    So che le frasi sono numerose e perciò me ne scuso in anticipo.

    Confidando in una sua rapida e soddisfacente risposta, ringrazio in anticipo.

    Lello.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lello, le frasi che mi scrivi sono corrette, tranne: Antonio, non farmi tanto chiasso!; questa frase non ha senso ma è corretta: Antonio, non fare tanto chiasso!; nella prima frase poi il verbo è “rattrista”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  108. Gentile prof. Anna,
    mi spiace importunarla nuovamente e perdoni la mia poca chiarezza.

    La mia domanda era: i verbi riflessivi delle seguenti frasi sono tutti dei verbi impersonali pronominali? oppure no? e, nell’uno e nell’altro caso, perchè?

    Riposto le frasi e la ringrazio di cuore in anticipo.

    1 – Qual è il problema che ti rattrista così tanto?
    2 – Volto amato, scolpisciti nel mio cuore.
    3 – Rara bellezza si scoprì in quel momento.
    4 – Chi si affida a lei e le confida i propri segreti fa sempre brutta figura.
    5 – Oggi Luigi non si sente molto male.
    6 – Io incontrai Andrea l’anno scorso se mi rammento bene.
    7 – Antonio, non farmi tanto chiasso!
    8 – Se t’involi (nel senso di morire), io farò una pazzia.

    P.S. So che la frase 7 non ha senso però è tratta da un piccolo racconto locale. Può comunque aiutarmi?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lello: rattristarsi: è una forma pronominale; “scolpisciti” è una forma riflessiva; “si scoprì” è una forma passiva; “si affida” è una forma riflessiva; “si sente” è una forma riflessiva; “mi rammento” è una forma pronominale; “farmi” è una foram pronominale; “t’involi” è una forma pronominale.
      La differenza tra una forma riflessiva e una forma pronominale è che nella forma riflessiva soggetto e complemento oggetto coincidono e l’oggetto (o a volte anche il comlemento di termine) è espresso dalla particella pronominale: si affida = lui affida se stesso; mentre nella forma pronominale il pronome non svolge alcun ruolo sintattico: mi rammento = io rammento, queste due forme hanno la stessa coniugazione. Nessuna delle forme verbali che mi proponi è impersonale, ti consiglio di leggere l’articolo su questo blog “usi e funzioni della particella si” per chiarire questo argomento.
      Un saluto
      Prof. Anna

  109. gg scrive:

    sono sempre gli stessi che rispondono

  110. gg scrive:

    grazie per gli esempi

  111. gg scrive:

    discorsi troppo formali

  112. gg scrive:

    gli esempi che fate sono molto utili per fare i compiti senza pensare ad un verbo. li fate voi e io copio.

  113. gg scrive:

    mi potete dire un verbo riflessivo apparente. grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, a volte la particela pronominale non ha la funzione di oggetto, ma quella di compemento di termine, in questi casi si parla di riflessivi apparenti: Luca si lava le mani (Luca lava le mani a sè); Paolo si taglia la barba (Paolo taglia la barba a sè).
      Un saluto
      Prof. Anna

  114. matty scrive:

    hai ragione però non fanno schifo quindi potevi risparmiarti quelle parole. ti ho scritto perchè anche io gli sto copiando. ciao

  115. matty scrive:

    grazie per gli esempi lello. ciao

  116. matty scrive:

    grazie arrivederci.

  117. matty scrive:

    sei bravo in grammatica lello, sei sempre a fare esempi. sei un grande. ciao!!! a presto.

  118. matty scrive:

    per favore mi potete dire cosa vuol dire “personaggi piatti”. grazie, ciao

    • Zanichelli Avatar

      Caro Matty, con l’espressione “personaggi piatti” si intende personaggi senza personalità, appunto senza spessore.
      Un saluto
      Prof. Anna

  119. matty scrive:

    ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

  120. matty scrive:

    i miei compagni si chiamano dunque non te lo dico se non mi rispondi lello. ciao a prestooooo!

  121. matty scrive:

    grazie, mi serviva per il tema di antologia e quindi non sapevo cosa voleva dire però adesso lo so. grazie per l’informazione. ciao a presto.

  122. ciao prof

  123. sono una sua copia

  124. matty scrive:

    chi è sto Lello Battista 83 che si è intrufolato in questo sito?
    si è anche copiato il nome. ciao

  125. ciao

  126. marica scrive:

    Gentilissima professoressa, ho un dubbio sui verbi riflessivi. Mia figlia deve sottolineare in un brano tutti i verbi riflessivi. Le faccio sottolineare anche mi vergogno, mi pento, mi siedo, mi arrabbio? Praticamente le forme pronominali? In alcuni esempi che ho trovato navigando su internet c’è scritto che i verbi rifl. si dividono in propri, apparenti, reciproci e poi ci sono i pronominali. In sintesi, questi ultimi rientrano in questa categoria? Glieli faccio sottolineare alla mia bambina che frequenta la quinta primaria?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marika, la forma pronominale e non fa parte della stessa categoria dei riflessivi; dovresti chiedere a tua figlia se in classe hanno studiato questa distinzione (tra riflessivi – apparenti, reciproci,- e pronominali).
      Un saluto
      Prof. Anna

  127. alice scrive:

    ERANO GRATE…..è riflessivo di gratificare?
    oppure è ERANO GRATIFICATE?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Alice, “gratificarsi” è il riflessivo di “gratificare”: mi sono gratificato, ti sei gratificato, ecc.
      Un saluto
      Prof. Anna

  128. marica scrive:

    Buonasera prof. Anna. Una domanda. Come si fa l’analisi grammaticale dei verbi impersonali: occorre, è necessario, è bene, bisogna? Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marica,
      occorre: voce del verbo “occorrere”, seconda coniugazione, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare, intransitivo, impersonale; lo stesso per “bisogna”: voce del verbo “bisognare”, prima coniugazione, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare, intransitivo, impersonale. Mentre “è necessario” e “è bene”, quando facciamo l’analisi grammaticale, deve essere analizzato nelle sue 2 parti: – è: voce del verbo “essere”, seconda coniugazione, irregolare, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare; necessario: aggettivo qualificativo, maschile, singolare; bene: avverbio di modo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  129. marica scrive:

    Scusi signora Professoressa, riguardo alla forma riflessiva e pronominale, se quest’ultima non ha nulla a che fare con i verbi riflessivi, perchè nel brano che è riportato nella presente pagina ( La giornata di Clara)tra tutti i riflessivi evidenziati c’è anche l’espressione “mi pento”?La prego di togliermi al più presto questo dubbio.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marica, i verbi pronominali vengono presentati nel testo dell’articolo, ma senza essere chiamati “pronominali”; mi è sembrato necessario inserirli in questo articolo, anche se è sui verbi riflessivi, perché la loro coniugazione è identica e, per semplificare, non ho usato il loro nome grammaticale, ma mi sono limitata a spiegarne le caratteristiche, ma forse in questo modo non si capisce che si distinguono dai riflessivi. Provvederò a modificare l’articolo in questione approfondendo questo argomento. Ti ringrazio per il tuo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  130. Eleonora scrive:

    Le ho fatte tutte giuste

  131. riccardo scrive:

    ciao

  132. io posso fare tutto coretto

  133. ginny01 scrive:

    grazie,mi hai aiutata a fare i compiti e a studiare per una verifica! 🙂

  134. Maber scrive:

    Bell’esercizio! Grazie

  135. francesco scrive:

    professoressa si puo dire scendo quel martello giu’ o bisogna dire porto giu’ quel martello? grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Francesco, è corretto dire: “porto giù quel martello”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  136. simi sic scrive:

    nessun errore e vai (-:

  137. Yana scrive:

    Cara prof. Anna, avrei bisogno dei chiarimenti.

    Quale pronome riflessivo si usa con i modi indefiniti in questi casi:
    Vi consiglio di svegliarvi/svegliarsi presto domattina.
    Sedendovi/sedendosi davanti, ci vedete e ci sentite meglio.
    Come si chiama questa regola? Con quali parole chiave posso cercare per approfondirmene? (-melo?)

    E poi, una domanda fuori dei verbi riflessivi. Se dobbiamo volgere alla forma imlicita la proposizione “Dopo che aveva ballato tutta la sera, Marta non aveva nemmeno la forza di stare in piedi.”, potrebbe andar bene il variante “Ballata tutta la sera, Marta non aveva nemmeno la forza di stare in piedi.”? (Del “dopo aver ballato” e “avendo ballato” lo so, ma non capisco bene l’uso del Participio Passato. A proposito, è uguale il senso se si usa l’Infinito Composto e il Gerundio Composto?) Dove potrei leggerne di più?

    Per favore, professoressa, mi indichi gli articoli e le preposizioni sbagliati :)))

    ps e grazie mille per il blog, è davvero utile!!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Yana, le forme corrette sono: vi consiglio di svegliarvi; sedendovi davanti; ti consiglio di ripassare i verbi riflessivi. Per quanto riguarda la forma implicita non è corretto “ballata tutta la notte”, mentre è corretto sostituire con “dopo aver ballato” e “avendo ballato”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  138. iriss scrive:

    grazie grzie grazie ho fatto tutte

  139. Questa pagina mi é stata proprio di aiuto mi ha chiarito un sacco di dubbi e poi ho fatto 0 errori …SPERO DI ANDARE BENE DOMANI AL COMPITO !!!!!!! 🙂

  140. giovanna scrive:

    grazie mille

  141. giovanna scrive:

    sapre i verbi riflessivi mi ha fatto riflettere molto grazie per tutto

  142. Yana scrive:

    Grazie molto per la risposta! Ero sicura che c’era qualcosa che non andava con “ballata tutta la notte”

  143. Sissy scrive:

    Grazzie mi é servito, sono cubana e sono in Italia da pochi mesi =D =D =D =D =D

  144. nika scrive:

    cara Prof. Anna! avrei bisogno di un chiarimento perche’ non ho ben capito! vestiti, altrimenti farai tardi! vestiti e pronominale o proprio? grazie mille in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Nika, “vestirsi” è una forma riflessiva.
      Un saluto
      Prof. Anna

  145. mary scrive:

    ho fatto tutto bene 😀
    eeee 😀
    ciaooo

  146. lejda scrive:

    Cara Prof.Anna !Io sono una straniera che aiuto mio figlio per imparare la lingua Italiana.La vostra grammatica e moloto dificile per me.Se mi ai aiuti per capire bene i verbi rifflesivi con i verbi modali.( mi scusi per i errori)

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lejda, con i verbi modali e un verbo riflessivo all’infinito possiamo avere due possibilità: dopo il modale c’è il riflessivo all’infinito (devi vestirti, posso parlarvi), oppure il pronome riflessivo si può mettere prima del verbo modale (ti devi vestire; vi posso parlare). Spero di aver chiarito il tuo dubbio, se hai altre domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  147. Lejda scrive:

    Grazie molto per la risposta!

  148. Paolo scrive:

    salve sto facendo alcuni quiz e vorrei sapere perchè assumermi non è un verbo intransitivo pronominale e “si affacciò” invece si. non riesco a capire bene tutte queste forme, grazie in anticipo prof.anna

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, “assumere” è un verbo transitivo, cioè regge un complemento oggetto (che risponde alla domanda chi? che cosa?); “assumersi” è la forma pronominale del verbo “assumere”, nelle forme pronominali, a differenza delle forme riflessive, il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, quindi “assumersi” è un verbo transitivo pronominale; “affacciarsi” invece è un verbo intransitivo, cioè non regge un complemento oggetto (non risponde alla domanda chi? che cosa?) ma regge un complemento indiretto: “affacciarsi alla finestra”; nel significato di “accostarsi e farsi vedere a una finestra, a una porta ecc.” è un verbo riflessivo; mentre col significato di “essere rivolto verso” detto di cose (per esempio: le Marche si affacciano sul mar Adriatico) e “venire in mente” (le si affacciò un’idea) il verbo è pronominale, ma sempre intransitivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  149. Franci scrive:

    Cara Prof. Anna,
    anch’io avrei bisogno di chiarimenti, quali di queste frasi è corretta? E perché?

    Ti puoi travestire e truccarti
    Ti puoi travestire e truccare
    Puoi travestirti e truccarti

    Grazie mille

    Un saluto

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Franci, sono giuste la seconda e la terza; la regola è che con i verbi modali (dovere, potere, volere) il pronome riflessivo si può trovare prima del verbo modale: “ti puoi travestire e truccare”; oppure rimanere “attaccato” all’infinito: “puoi travestirti e truccarti”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  150. Helena scrive:

    Prof.Anna, mi piacerebbe sapere se la frase:* Prima le donne non avevano le acquisizioni come oggi.* è giusta oppure è meglio usare invece la parola *acquisizioni* la parola * comodità* Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Helena, in questo contesto non si capisce bene cosa significhi “acquisizioni”, quindi è sicuramente meglio usare “comodità”.
      A presto
      Prof. Anna

  151. Franci scrive:

    Cara Prof. Anna,
    La ringrazio, è stata chiarissima!
    Un saluto
    Franci

  152. faria scrive:

    ho fatto tutto giusto sono la più brava
    IUPPIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  153. Ho letto tutti gli interventi più la pagina iniziale sui verbi riflessivi. Volevo fare i complimenti alla prof. Anna. Sono un’insegnante della scuola primaria….se ho dei dubbi posso chiedere spiegazioni grammaticali alla mitica Anna????
    Grazie per la risposta!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Pamela, grazie dei complimenti e scrivimi quando vuoi!
      A presto
      Prof. Anna

  154. mario scrive:

    grazie Prof.
    cmplimenti

  155. mario scrive:

    grazie Prof.
    complimenti

  156. Enrico scrive:

    Salve, sono Enrico.. sto studiando un po’ i verbi riflessivi e mi è capitato questo esercizio:1) Sono sicuro che ci incontreremo di nuovo 2) I professori hanno deciso di riunirsi
    Secondo me sono dei riflessivi reciproci però la risposta che mi dà il libro è riflessiva impropria. Me lo può confermare? Grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Caro Enrico, “incontrarsi” può essere una forma intransitivo pronominale del verbo “incontrare” con il significato di “trovarsi con qualcuno” seguito dalla preposizione “con”: “domani mi incontro con l’amministratore”; ma nella frase che mi scrivi mi sembra una forma riflessiva reciproca, che ha appunto il significato di “vedersi con qualcuno”; mentre “riunirsi” nella frase che mi scrivi è una forma intransitiva pronominale del verbo “riunire” e significa “radunarsi, raccogliersi, fare una riunione”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  157. Grazie mille per il chiarimento prof. Anna, siete sempre gentile e disponibile.

  158. chantal scrive:

    Gentile Anna,
    io insegno italiano a persone adulte in Australia e sono sempre alla caccia di spiegazioni semplici per argomenti complessi. Ho trovato molto utile la sua spiegazione sui riflessivi, reciproci. Sono i verbi come “andarsene” che gli studenti fanno fatica a digerire! Grazie
    Chantal Morchio

    • Zanichelli Avatar

      Cara Chantal, benvenuta su Intercultura blog! Ti consiglio di leggere gli articoli sui verbi idiomatici.
      A presto
      Prof. Anna

  159. Paolo scrive:

    Professoressa perchè nella frase “In paese si pensava che la ragazza fosse fuggita” il ‘si’ ha funzione predicativa? Non potrebbe essere copulativa o meglio ancora impersonale?
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, io direi che in questa frase “si” ha una funzione impersonale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  160. Luca scrive:

    Professoressa, perchè “mi sono annoiato” è un verbo riflessivo pronominale?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luca, a differenza di quanto accade con i verbi riflessivi, nei verbi pronominali il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, né complemento di termine né complemento oggetto, infatti significa solo “io provo noia”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  161. Paolo scrive:

    Anna il verbo “il gatto si stiracchiò” non è di tipo riflessivo proprio? Nel testo che sto studiando dice che è pronominale

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, “stiracchiarsi” è la forma riflessiva del verbo “stiracchiare”.
      A presto
      Prof. Anna

  162. sandra scrive:

    ciaoooooooooo 🙂

  163. sandra scrive:

    🙂

  164. Paolo scrive:

    professoressa non capisco però perchè “stiracchiarsi” è pronominale. Non potrebbe essere ” il gatto stiracchiò se stesso”?
    riguardo invece alla risposta che ha dato a Luca, non potrebbe essere anche in questo caso “ho annoiato me stesso?”. è qua che faccio confusione e non capisco quando è pronominale oppure quando non lo è.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, nella mia risposta c’era scritto che “stiracchiarsi” è la forma riflessiva di “stiracchiare” e non pronominale, quindi è giusto il significato “stiracchiare se stesso”; mentre “annoiarsi” non significa “annoiare se stesso” ma significa “provare noia”, in questo caso il pronome non svolge nessun ruolo sintattico e quindi il verbo è pronominale e non riflessivo. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  165. cara PROF. Anna,
    ” riuscirci, pensarci, averci, entrarci, crederci, farcela ” il fenomeno di usare il ‘ci’ qui si tratta del ci attualizzante o no ?
    e nelle seguenti frasi:
    1- ci tengo a dirlo, tu sei il piu grande di tutti
    2- ci e` arrivato da solo
    3- su quei 100 euro c’e` un numero di telefono, ci ho segnato io stamattina.
    4- cosa ci fate qua?
    in questi esempi si tratta dello stesso fenomeno ( ci attualizzante) oppure altro. potresti spiegrami questo perche sono un po’ confuso.grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Abdelmageed, nella forma “riuscirci” la particella CI sostituisce un’intera frase introdotta dalla preposizione A, infatti la costruzione di questo verbo è “riuscire A fare qualcosa”, per esempio: “non credo di riuscirci = non credo di riuscire a fare questa cosa”, dunque in questo caso non ha valore attualizzante, pensarci: CI sostituisce “a ciò, a questo” e il verbo “pensare” regge un complemento introdotto dalla preposizione A (pensare a qualcosa), quindi per esempio: “non pensarci = non pensare a questa cosa”, stesso discorso vale per “crederci” (credera a qualcosa), quindi anche in questi casi non è attualizzante, mentre la forma “entrarci” può significare “entrare in quel luogo”, infatti CI può significare anche “in quel-in questo luogo”, oppure, in senso figurato, significa: “avere parte, attinenza, relazione con qualcosa, essere coinvolto in qualcosa”, per esempio: io non c’entro! ? io non sono coinvolto in questo fatto; il tuo discorso non c’entra niente con quello che stavamo dicendo ? il tuo discorso non ha attinenza con quello che stavamo dicendo; che c’entra questo con quello che è accaduto? ? che relazione ha questo con quello che è accaduto?, in questo caso CI ha valore attualizzante-rafforzativo; in “farcela” invece CI è attualizzante-rafforzativo; in “tenerci” CI sostituisce “a questa cosa- a questa persona” (tenere a qualcosa- qualcuno) quindi non è attualizzante; in “cosa ci fate qua” è rafforzativo in quanto abbiamo già l’avverbio di luogo “qua”; mentre non capisco il significato della frase: “ci ho segnato io stamattina”, direi che non è corretta, direi “l’ho già segnato io stamattina”. In ogni modo ti consiglio di leggere gli articoli dedicati a questo argomento: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1903; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3308; http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4067.
      Un saluto
      Prof. Anna

  166. Cara prof. Anna,
    nella seguente frase ‘ sa, cosa fa veramente incazzare a me ? l’assicurazione ci guadagnano sempre loro ‘ , qual e` la funzione del ‘ci’ qui ? si tratta del ci attualizzante ?. grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Abdelmageed, in questo caso è attualizzante-rafforzativo, infatti la frase (che comunque non è corretta perché “assicurazione” è singolare e il verbo “guadagnano” è al plurale) sarebbe già completa senza CI “le ssicurazioni guadagnano sempre”.
      A presto
      Prof. Anna

  167. cara prof. Anna vorrei sapere cos’ e` la dislocazione a sinistra e quello a destra ? grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Abdelmageed, la dislocazione a sinistra consiste nell’anticipazione del complemento oggetto o di un altro complemento indiretto nella parte iniziale della frase:
      – faremo dopo i commenti = i commenti li faremo dopo (dislocazione a sinistra);
      – vorrei dire la verità a Paolo = a Paolo, vorrei dire la verità (dislocazione a sinistra).
      La dislocazione a destra è speculare rispetto quella a sinistra e consiste nello spostare nella parte destra della frase del complemento oggetto o di un altro complemento indiretto:
      – faremo dopo i commenti = li faremo dopo, i commenti;
      – vorrei dire la verità a Paolo = vorrei dirgli la verità, a Paolo.
      L’elemento spostato viene collocato alla sinistra o alla destra del resto della frase, al suo posto si inserisce un pronome atono.
      Un saluto
      Prof. Anna

  168. Paolo scrive:

    Grazie professoressa ora è chiaro, ma non riesco ancora come fare a capire quando un nome è riflessivo puro oppure non ha un significato riflessivo come “annoiarsi”.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, quando hai un dubbio puoi consultare il dizionario, troverai tutte le indicazioni, se il verbo è riflessivo o pronominale e se non capisci il perché prova a riflettere sul significato, come per “annoiarsi” che non significa “annoiare se stesso” ma solo “provare noia”.
      A presto
      Prof. Anna

  169. Annurkaroco scrive:

    Cara prof Anna io devo fare l’analisi grammaticale del verbo dovremo scendere scusi ma va analizzato attaccato o staccato.Please help me !! By ANNURKAROCO

    • Zanichelli Avatar

      Caro Annurkaroco, essendo i verbi due: “dovremo” e “scendere”, vanno analizzati separatamente.
      A presto
      Prof. Anna

  170. Annurkaroco scrive:

    Grazie prof Anna mi 6 stata di grrande aiuto!

  171. Ilga scrive:

    Gentile Prof. Anna,
    mi è venuto un dubbio. Si dice togliere la maglietta o togliersi la maglietta e perché? Ho sentito dire in entrambi i modi.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ilga, è corretto usare entrambe le forme.
      Un saluto
      Prof. Anna

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ilga, si possono usare entrambe le forme.
      Un saluto
      Prof. Anna

  172. laura scrive:

    Buongiorno professoressa,
    ho trovato questo sito molto interessante e spero che Lei mi possa dare una mano nel rispondere ad alcuni miei quesiti in merito alla forma riflessiva.
    Nonostante io l’abbia studiata trovo ancora parecchie difficoltà, soprattuto a riconoscere i verbi pronominali.
    Ad esempio nella frase: “Vorrei vederti più spesso”, il verbo è usato in maniera propria/apparente/impropria o reciproca?.
    Grazie mille per la Sua attenzione.
    Un saluto
    LAURA

    • Zanichelli Avatar

      Cara Laura, la forma “vederti” in questo caso non è riflessiva, ma è solo l’infinito “vedere” a cui si unisce il pronome “ti”; questa frase potrebbe anche essere costruita così: “ti vorrei vedere”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  173. michela scrive:

    GENTILISSIMA PROF.ANNA,
    LE VORREI CHIEDERE,CORTESEMENTE DI RISPONDERE AD UN MIO GROSSO DUBBIO.QUANDO SI FA L’ANALISI GRAMMATICALE DI UN VERBO AL CONGIUNTIVO E UNO RIFLESSIVO, IL “CHE” E IL “MI-CI…”VENGONO ANALIZZATI SEPARATAMENTE DAL VERBO?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Michela, nel caso del riflessivo va analizzato insieme per poter specificare che si tratta di un verbo riflessivo, si può poi approfondire l’analisi analizzando anche il pronome; mentre per quanto riguarda il congiuntivo, il “che” va analizzato separatamente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  174. LAURA scrive:

    Grazie professoressa,
    dato che questa è la domanda che viene posta in una banca dati per la preparazione ad un concorso, in sede di esame , come datto giustamente da Lei, si dovrebbe quindi far notare che nessuna tra le opzioni riportate come possibile risposta è quindi corretta, giusto?.

    Grazie ancora per la Sua gentile risposta.
    Saluti
    LAURA

    • Zanichelli Avatar

      Cara Laura, anche se mi sembra strano che nessuna delle opzioni sia giusta, io credo che sia così, ma ragioniamo insieme: – forma riflessiva propria: soggetto e complemento coincidono (io mi sveglio), non è il nostro caso; forma riflessiva apparente: la particella pronominale svolge la funzione di complemento di termine, non è il nostro caso; forma impropria o pronominale: il pronome non svolge alcun ruolo sintattico e non è il nostro caso; forma riflessiva reciproca: quando l’azione è esercitata in modo scambievole tra due o più persone e anche questa volta non è il nostro caso. “Vorrei vederti più spesso” = “io vorrei vedere te (complemento oggetto) più spesso”, “ti” in questo caso è un pronome diretto di seconda persona singolare, il verbo “vedere” è transitivo e attivo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  175. laura scrive:

    Grazie mille professoressa!
    E’ stata molto gentile, buon weekend!

    LAURA

  176. Laura scrive:

    Grazie per quest’ esercizio! Sono di Germania e venerdì prossima ha un esame italiano. Spero che lo riesco, ma sono ottimista perchè ho fatto tutto corretto =) Mi avete aiutato molto!
    Laura

    P.S. (Imparo Italiano solo da otto mensi, spero che voi mi capite :))

    • Zanichelli Avatar

      Cara Laura, in bocca al lupo!
      Un saluto
      Prof. Anna

  177. michela scrive:

    la ringrazio per la sinteticità della risposta.michela

  178. Gio scrive:

    Questi esercizi mi hanno aiutato molto grazie <3

  179. alba scrive:

    ciao…grazie

  180. maty scrive:

    esistono nom riflessivi espressivi?

  181. maty scrive:

    volevo dire: esistono verbi riflessivi espressivi?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maty, esistono i verbi riflessivi, ma non mi risulta la categoria dei “verbi riflessivi espressivi”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  182. itala scrive:

    bueno me ha gustado mucho esta pagina y estas oraciones están padrisimas y yo ya recibí mi titulo de doctorado y ya se hablar otra lengua gracias a ustedes.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Itala, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  183. Ali scrive:

    ciao , sono Ali !! non sono italiano , sono Tunisino però vivo a Roma da due anni !! mi piace molto l’italiano !! sono stato promosso per un testato lingua italiana ( livello B1 ) !! parlo abbastanza l’italiano !! ma devo ancora impare 🙂 !! ( la lingua francese mi ha molto aiutato ( parlo Arabo – madrelingua – francese – italiano e sto imparando l’inglese !!
    Graziiie 🙂
    ( Ali )

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ali, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  184. manu scrive:

    Gent.mo Prof. Anna
    Potrei avere dei chiarimenti sull’analisi dei verbi riflessivi e di quelli intransitivi pronominali. In quali casi va unita la particella pronominale al verbo?
    Esempio
    1 Io mi vergogno.. la particella pronominale va unita?
    2 Io mi lavo…. la particella pronominale va separata?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Manu, la particella va unita in entrambi i casi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  185. manu scrive:

    Gent.ma Prof. Anna
    nell’analisi grammaticale di “mi vergogno” si scrive voce del verbo vergognarsi.
    Le chiedo cosa si deve scrivere a fianco di “mi lavo” voce del verbo…………..

    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Manu, è voce del verbo “lavarsi”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  186. Bea scrive:

    Gent.ma Prof. Anna
    non riesco a capire la differenza fra impersonali e pronominali

    • Zanichelli Avatar

      Cara Bea, sono due cose molto diverse: i verbi pronominali sono costantemente accompagnati dalle particelle pronominali (mi, ti, si, ci,vi), ma, a differenza di quanto accade nei verbi riflessivi, il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, cioè non è né complemento oggetto né complemento di termine (mi arrabbio, mi decido, ecc.), la forma impersonale si ha quando il verbo esprime un significato compiuto senza indicare la persona, cioè non ha un soggetto. Il verbo alla forma impersonale è usato solo alla terza persona singolare. Ti consiglio di leggere questo articolo sulla forma impersonale: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1662
      Se hai ancora dei dubbi non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  187. Gent.ma prof.Anna,
    Si puo’ dire:
    “Vi sentivo divertirvi?”
    Grazie della cortese attenzione
    Alessandro

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alessandro, si può dire, nel senso “sentivo voi che vi stavate divertendo”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  188. giorgia scrive:

    ho fatto tutto giusto…. potresti mettere altri esercizi k doma ho la verifica??? =)

  189. matteo scrive:

    Buongiorno,
    mi scusi ma il “si” può essere usato in modo passivante e in modo riflessivo, ma cosa significa?

  190. Desirè scrive:

    Li ho fatti giustii!!

  191. abel scrive:

    mi piciono non sono difficili

  192. ginger scrive:

    Ciao ho fatto tt giustooooo!

    • Zanichelli Avatar

      Brava Ginger!
      A presto
      Prof. Anna

  193. sara scrive:

    Buongiorno,
    io non ho capito che cosa sono i riflessivi apparenti, mi può dare una mano?
    Grazie mille!!!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, si parla si forma riflessiva apparente quando la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma quella di complemento di termine: Luca si lava le mani = Luca lava le mani a se stesso; Marco si fa la barba = Marco fa la barba a se stesso. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  194. luigi scrive:

    Complimenti prof,, Anna e grazie per l’aiuto

  195. jessica scrive:

    Io ho fatto tutto bene, devo dire che era stato facilissimo solo che ci ho messo un po di tempo perche dovevo andare in palestra 😉

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Jessica!
      A presto
      Prof. Anna

  196. Ale scrive:

    Ma i verbi riflessivi pronominali non li ho proprio capiti…. me li può spiegare??? Grazie Millee

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ale, nei verbi pronominali il pronome non svolge il ruolo né di complemento oggetto né di complemento di termine, ma vengono comunque usati in questa forma (cioè con il pronome), la coniugazione è uguale a quella dei verbi riflessivi.
      A presto
      Prof. Anna

  197. gelsomina scrive:

    ho fatto tutto

  198. maria pia scrive:

    devo fare la verifica e quindi mi esercito

  199. maria pia scrive:

    prof non ho capito e domani faccio la verifica

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Pia, cosa esattamente non ti è chiaro?
      A presto
      Prof. Anna

  200. sara scrive:

    Grazie mille Prof. Anna, ora ho capito molto meglio!

  201. matilde scrive:

    Gent. Prof. Anna
    Vorrei sapere che forma riflessiva sono i seguenti verbi:
    I due gemelli si somigliano pochissimo.
    Ci siamo salutati con una stretta di mano.
    I due innamorati si giurarono eterno amore.
    Vestiti elegantemente.
    Ieri ci siamo divertiti moltissimo
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Matilde, “salutarsi” riflessivo reciproco, “vestirsi” rifessivo, gli altri te li ho indicati nella precedente risposta.
      A presto
      Prof. Anna

  202. Angie scrive:

    Nella frase ” quest’estate ci sposteremo con il traghetto” CI in analisi logica come si analizza?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Angie, “ci” fa parte del verbo riflessivo “spostarsi” e quindi è un pronome riflessivo e ha la funzione di complemento oggetto (noi spostiamo noi stessi).
      Un saluto
      Prof. Anna

  203. Ma come si analizza correre se é soggetto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Boh, in analisi logica è semplicemente soggetto, se è analisi grammaticale si analizzerà in quanto verbo al modo infinito.
      Un saluto
      Prof. Anna

  204. Gianmarco scrive:

    professor Anna ma quando trattiamo dei verbi come : alzare, alzarsi… se sciegliamo la seconda voce ovvero alzarsi è bene mettere 1 coniugazione nell’analisi grammaticale???

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gianmarco, “alzarsi” fa parte della coniugazione riflessiva.
      Un saluto
      Prof. Anna

  205. concetta scrive:

    buonasera a tutti, oggi sono uscita con il mio ragazzo e parlando con lui ho detto “stavo a tavola mangiando”, lui dice che é sbagliata la frase, che non si mette un verbo alla fine di una frase. ha ragione? grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Cara Concetta, è più corretto dire “stavo mangiando a tavola”.
      A presto
      Prof. Anna

  206. privato scrive:

    Mi scusi ma io non ho ancora capito che cosa sono i verbi intransitivi pronominali

    • Zanichelli Avatar

      Caro lettore, i verbi pronominali sono verbi la cui coniugazione è uguale a quella riflessiva, sono cioè accompagnati dal pronome, ma questo non svolge alcun ruolo sintattico, fanno parte dei verbi pronominali un gruppo di verbi intransitivi che vengono prevalrntemente usati in questa forma (vergognarsi, pentirsi, ecc.) o che esistono anche in questa forma senza differenze di significato (affaccia-si affaccia) o con una leggera differenza (sedere=stare sedui, sedersi=mettersi a sedere).
      Un saluto
      Prof. Anna

  207. privato scrive:

    mi potrebbe aiutare la prego

  208. Come differenzio un verbo transitivo da un verbo intransitivo?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lorenzo, i verbi transitivi reggono un complemento oggetto, che risponde alla domanda “chi, che cosa?”, per esempio il verbo “mangiare” è transitivo: ho mangiato (che cosa) una pizza (complemento oggetto), mentre i verbi intransitivi non hanno complemento oggetto, come per esempio i verbi di movimento come “andare, venire” e altri verbi, in caso di dubbi su un verbo puoi consultare il dizionario.
      A presto
      Prof. Anna

  209. graciela scrive:

    prof come avevo fatto il test

  210. Ngoura diaw scrive:

    Ragazzi avete visto,ho fatto tutto e senza erorri.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Ngoura!
      A presto
      Prof. Anna

  211. Ho fatto gli esercizi bene e ho imparato molto leggendo le riposte della Professoressa Ana. Sono argentina e studente di italiano. Il mio sincero ringraziamenti.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ana Maria, molto bene e benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  212. Marco scrive:

    Ho fatto tutto giusto. ?????•?¤

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, devi controllare tu stesso quante risposte corrette (verdi) hai dato.
      A presto
      Prof. Anna

  213. anna scrive:

    adesso ho capito come si fanno le frasi col verbo riflessivo! 😀 grazie di cuore

  214. Perche’ Svegliarsi e’ un verbo riflessivo e non pronominale?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rita, hai ragione, c’è un errore:”svegliarsi” è una forma pronominale.
      A presto
      Prof. Anna

  215. michele scrive:

    ciao, in tutti i modi e in tutti i tempi; mi conuogate il verbo lavare????????? GRAZIE

    • Zanichelli Avatar

      Caro Michele, prova tu a coniugarlo, poi posso correggere quello che scrivi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  216. michele scrive:

    il verbo lavare in forma passiva GRAZIE 🙂

    • Zanichelli Avatar

      Caro Michele, “io sono stato lavato, tu sei stato lavato, ecc”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  217. Lisa scrive:

    Buongiorno,
    ho un dubbio: la frase “non finisco mai di stupirmi” può essere intesa anche come “non finisc mai di stupire me stesso”, quindi come se “stupirsi” fosse riflessivo?

    Grazie!
    Lisa

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lisa, il senso del verbo è: “restare stupiti”, la forma “stupirsi” non è propriamente riflessiva ma intransitiva pronominale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  218. Giobatta scrive:

    Cara Prof. Anna,
    Le volevo chiedere che cosa sono i verbi intransitivi pronominali, che funzioni hanno rispetto ai verbi riflessivi e se riesce quali sono tutti. La ringrazio in anticipo e le chiedo se può rispondere gentilmente al piú presto poiché domani avró una verifica????!!! Mi scusi il ritardo nella domanda ma ho trovato soltanto adesso questa bellissima pagina! Grazie davvero molto!!!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giobatta, quello che mi chiedi viene spiegato in maniera dettagliatta nell’articolo dedicato ai verbi riflessivi e pronominali. Se dopo averlo letto hai ancora dei dubbi, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  219. Lisa scrive:

    Gentilissima Professoressa Anna,
    La ringrazio per la risposta. Però mi domandavo se in espressioni come “mi stupisco” o “mi sorprendo”, il verbo possa essere interpretato sia come “transitivo” – io stupisco me (al pari di: io ti stupisco – io stupisco te) sia come verbo intransitivo pronominale, “mi stupisco di te” ecc..
    Mi rendo conto che l’interpretazione più comune di “mi stupisco” sia la seconda, però desideravo sapere se anche la prima fosse possibile, (mi serviva per una sorta di gioco di parole!)
    Grazie ancora per la sua pazienza e cortesia!
    Lisa

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lisa, nella forma “stupirsi” il verbo è solo intransitivo.
      A presto
      Prof. Anna

  220. Gloria scrive:

    Come si usano i verbi riflessivi e i verbi modali al passato; e una grande confuzione per me.
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Gloria, ti faccio un paio di esempi: io mi vesto-io mi sono vestito; per quanto riguarda i verbi modali ti consiglio di leggere questo articolo:http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4610
      Se hai ancora dei dubbi non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  221. Gloria scrive:

    Scusi, come si usano i verbi riflessivi con i verbi modali al passato?

    Mile Grazie.

  222. Alice scrive:

    Ho fatto tutto bene 😀 questo sito è bellissimo ma soprattutto molto utile, grazie 🙂

  223. marco scrive:

    Salve Prof.
    Leggendo l articolo non ho tuttavia ancora capito a pieno il motivo per cui in italiano non è corretto dire ad esempio “stasera mi vado a letto presto”.
    Dicono che è sbagliato percheil verbo andare non è riflessivo,ma il punto è proprio questo che non capisco.
    Grazie un saluto.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, “andare” non è riflessivo, quindi la particella “mi” non è assolutamente necessaria e quindi in questo caso il suo uso è scorretto, perché la vorresti comunque usare in questa frase?
      A presto
      Prof. Anna

  224. marco scrive:

    In un colloquio tra amici utilizziamo spesso questa frase (sicuramente dialettale) non corretta.

    Probabilmente non ho ancora ben chiara l’individuazione di un verbo riflessivo, da uno che non lo è.

    Saluti.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, non ho capito qual è la frase.
      A presto
      Prof. Anna

  225. Enoch scrive:

    Grazie ho fatto tutto

  226. Enoch scrive:

    ho fatto tutto bene!

  227. abdou scrive:

    Prof anna sei un grande

  228. Ho fato quase tutto, ho sbagliato la 6.
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Emanule, molto bene!
      A presto
      Prof. Anna

  229. Tutto muy buono

  230. Perseu scrive:

    Mi è piaciuto davvero questo sito !!

  231. Grazie per tutte le informazioni aggiuntive

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ortensia, benvenuto du Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  232. Carla scrive:

    grazie mi è stato tanto di aiuto e ho fatto tutto bene anche se quel esercizio era per bambini dell’asilo

  233. Carla scrive:

    grazie mi è stato tanto di aiuto e ho fatto tutto bene anche se quel esercizio era per bambini dell’asilo. grazie ciaooo

  234. Sabrina scrive:

    Ho fatto tutto giusto in un tentativo

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sabrina, complimenti!
      A presto
      Prof. Anna

  235. germano scrive:

    Durante un colloquio tra amici è venuta fuori questa frase:”solo per averti posto questa domanda sei stato uno un po leggero”.La domanda scaturisce dalla corretta qualificazione dei verbi porgere/porgersi e dalla loro coniugazione nelle forme transitive/intransitive – riflessive.
    Ho ritenuto questa frase corretta perché intesa nel senso “solo per aver posto a te stesso questa domanda sei stato un po leggero” visto che il verbo porgere è comunque transitivo con pronome enclitico. Diversamente si è obiettato che il verbo “porgersi”, vada coniugato unicamente ed in ogni caso con l’ausiliare essere e la frase andrebbe diversamente formulata “solo per esserti posto questa domanda sei stato un po leggero”. Ma ritengo quest’ultima formulazione una forma riflessiva apparente e pertanto formulabile in entrambi i modi. è corretta la mia interpretazione?grazie e a presto.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Germano, sia i riflessivi che i riflessivi apparenti ( o transitivi pronominali) hanno come ausiliare il verbo “essere”, quindi è corretta la forma “esserti posto”, infatti si dice “mi sono posto una domanda”.
      A presto
      Prof. Anna

  236. Chiara scrive:

    Cara prof Anna
    Non ho capito molto bene i vebi riflessivi…
    Mi puoi aiutare a capire per favore.
    A presto
    Chiara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Chiara, poiché nell’articolo vengono spiegati, per darti una risposta più efficace mi dovresti dire cosa non hai capito esattamente.
      A presto
      Prof. Anna

  237. eve scrive:

    ne ho sbagliate solo 2 le altre tutte giuste uraaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

  238. eve scrive:

    okkkk haaaaaaaaaaaaaaaaaa

  239. Chiara scrive:

    Non ho capito la forma pronominale
    Mi pptresti spiegare per favore
    Grazie!
    a presto
    Chiara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Chiara, poiché nell’articolo troverai la spiegazione relativa ai verbi pronominali, la mia risposta sarà più efficace se mi dici esattamente cosa non ti è chiaro.
      A presto
      Prof. Anna

  240. Monica scrive:

    Buona sera professoressa, vorrei chiederle una cosa; se uso il termine “confinandomi” è errato ? Le scrivo la frase per contestualizzare, così se può, mi dice in che altro modo posso esprimere il concetto. La frase è : non mi piace descrivermi e definirmi con aggettivi, confinandomi in limitati spazi e modi di essere. È sbagliato ? Grazie mille!! Saluti. Monica

    • Zanichelli Avatar

      Cara Monica, l’uso del verbo “confinarsi” è corretto.
      A presto
      Prof. Anna

  241. Tania scrive:

    Molto utile,sintetico e comprensivo.Gli esercizi alla fine danno il tocco finale in modo da fare capire al lettore la teoria e per farli capire se ha capito il concetto p no.

  242. Tania scrive:

    Molto utile,sintetico e comprensivo.Gli esercizi alla fine danno il tocco finale in modo da fare capire al lettore la teoria e per farli capire se ha capito il concetto o no.

  243. vincenzo scrive:

    Agli dei erano grate. In analisi grammaticale grate cosa è? grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vincenzo, è un complemento predicativo del soggetto.
      A presto
      Prof. Anna

  244. carlo scrive:

    Gent. Prof. Anna;
    vorrei sapere per favore qual è la differenza tra verbo accorgere e accorgersi… Quando si usa l’indicativo presente del verbo accorgere?? Potrebbe farmi degli esempi?? Grazie Prof. Carlo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carlo, esiste solo la forma pronominale “accorgersi” (io mi accorgo).
      A presto
      Prof. Anna

  245. Monica scrive:

    Grazie mille! Allora lo dirò alla mia prof che mi ha segnato errore. .. Magari mi alza il voto ! Grazie mille!! Saluti

  246. Sere scrive:

    Asciugarsi è un pronominale o un riflessivo?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sere, può essere sia pronminale col significato di “diventare asciutto” (per es.: è un tessuto che si asciuga subito) sia riflessivo col significato di “detergersi da un liquido” (per es.: asciugati prima di uscire).
      Un saluto
      Prof. Anna

  247. Diego scrive:

    Vorrei sapere qual’è il modo giusto di dire se parlo ad una donna :
    io ti ho visto ieri oppure
    io ti ho vista ieri
    grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Diego, sono corrette entrambe le frasi, infatti l’accordo del participio passato con l’oggetto è facoltativo ma abbastanza diffuso, con i pronomi atoni non di terza persona (in questo caso -ti-), ti consiglio di leggere questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3388
      A presto
      Prof. Anna

  248. Giorgia scrive:

    Molto bello ho fatto tutte le domande giuste ????????????

  249. Irene scrive:

    In questa frase i verbi sono riflessivi o pronominali:”In estate,quando l’aria si fa irrespirabile per il caldo,le persone si riparono in casa.”??

    • Zanichelli Avatar

      Cara Irene, “si fa” e “ripararsi” in questo caso sono pronominali.
      Un saluto
      Prof. Anna

  250. grazie o fatto solo 2 errori:d

  251. Mi ho piachuto tantissimo questi esercisi. Grazie mille.
    Sono studanti di italiano da quattro anni.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Tania, benvenuta su Intercultura blog!
      Sono contenta che gli esercizi ti siano piaciuti.
      A presto
      Prof. Anna

  252. Ettore scrive:

    Vorrei sapere il passato prossimo di questa proposizione: “quando ci si traveste ….” qual è il corretto? quando ci si è travestiti oppure quando ci si è travestito Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ettore, è corretto usare l’ausiliare “essere”: “quando ci si è travestiti”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  253. Gentile Prof Anna addormentandosi è verbo finito o indefinito ? Grazie x l’attenzione. Patrizia negrini

    • Zanichelli Avatar

      Cara Patrizia, si tratta di un gerundio e quindi è un modo indefinito.
      A presto
      Prof. Anna

  254. Ettore scrive:

    Gentilissima Prof.ssa. Grazie mille!!!! Se non La disturba potrei continuare a fornirLe dei dubbi successivi?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ettore, se hai dei dubbi o delle domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  255. Eslam scrive:

    Gentile Prof Anna, Io studio l’italiano e ci sono due centrali tipi di verbi riflessivi :
    1-riflessivi grammaticali.
    A)forma riflessiva diretta
    B)forma riflessiva indiretta
    C)forma riflessiva intensiva
    D)forma riflessiva reciproca
    2- intransitivi pronominali.
    A)il pronome è obbligatorio
    B)il pronome è facoltativo
    C)intransitivi intensivi
    La domanda: Questo è vero?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Eslam, ci sono: riflessivi in cui l’oggetto è espresso dalla particella pronominale (tu ti lavi); riflessivi apparenti in cui la particella pronominale ha la funzione di complemento di termine (ti ti lavi le mani), riflessiva reciproca in cui l’azione è esercitata in modo scambievole (si amano), proniminali in cui la particella pronominale non svolge alcun ruolo sintattivo (io mi vergogno), intensivi che servono a sotolineare la partecipazione del soggetto all’azione (mi sono bevuto un caffè).
      Un saluto
      Prof. Anna

  256. Marika scrive:

    Cara prof.Anna,per esempio :in estate si trascorre più tempo all’ aperto.È una frase riflessiva??????????

  257. Giorgia scrive:

    ????grazie mille prof Anna le tue spiegazioni mi aiutano di più a fare i compiti!?????

  258. ciao prof. Anna, è più giusto dire : è più importante pensare a quello che SI E’ DNANTO , oppure è più importante pensare a quello che si HA DONATO ?
    un saluto Clerio

    • Zanichelli Avatar

      Caro Clerio, è corretto “si è donato”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  259. Mirella scrive:

    “ha fatto inversione ad U e si è posteggiato” scorretta?
    Grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Car Mirella, la frase è corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  260. studente scrive:

    Dopo il presente e il passato prossimo con le particelle pronominali cosa c’è???

    • Zanichelli Avatar

      Caro Studente, non ho capito bene la tua domanda, puoi farmi un esempio?
      A presto
      Prof. Anna

  261. Rosanna scrive:

    Neanche il viso mi sono lavata!
    È scorretta?
    Grazie in anticipo

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosanna, la frase è corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  262. hele scrive:

    Io ho fatto tutto giusto!

  263. hele scrive:

    É solo che non riesco a trovare i verbi riflessivi propri

    • Zanichelli Avatar

      Cara Hele, i verbi riflessivi proprio sono verbi transitivi (ovvero che hanno un complemento oggetto), come per esempio lavare o vestire. Questi verbi possono essere usati sia in maniera transitiva: io lavo una mela; io vesto un bambino; sia in maniera riflessiva: io mi lavo, io mi vesto. In questo caso l’azione espressa dal verbo si riflette direttamente sul soggetto.
      A presto
      Prof. Anna

  264. rosario scrive:

    una frase con i verbi riflessivi con i verbi modali perfavore

  265. chiara scrive:

    TUTTO GIUSTOOOOO

  266. Eugenia scrive:

    Professoressa grazie per tutto il conoscenza.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Eugenia, grazie a te per il tuo intervento, attenta che “conoscenza” è femminile, quindi è corretto scrivere “tutta la conoscenza”.
      A presto
      Prof. Ana

  267. aneek scrive:

    li ho fatti tutti giusti.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Aneek!
      A presto
      Prof. Anna

  268. Lidia scrive:

    Ho fatto tutto giusto ????

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Lidia!
      A presto
      Prof. Anna

  269. Lidia scrive:

    Ho fatto tutto giusto per fortuna ????

  270. Lidia scrive:

    Perchè mi escono i punti interrogativi quanto metto un emoji

  271. m.grazia scrive:

    Gentile Prof. non riesco a trovare nessun post sulla posizione delle particelle ci e si.
    In genere scrivo “ci si incontra spesso” oppure “ci si lamenta dei ritardi”.
    Ma è anche corretto “si ci incontra spesso” oppure “si ci lamenta dei ritardi”? Grazie

  272. sarina scrive:

    molto facile,Ho Fatto tutto giusto

  273. Daiana scrive:

    Molto bello (:

  274. nestor scrive:

    ho imparato,é molto didattico 🙂 😀 XD

  275. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Perché sono venuta sul questa pagina, perché ho cliccato il suo consiglio a qualcun altro, ho fatto questo test, senza leggere la lezione, perché volevo sapere, oppure la tema è ancora bene nella mia memoria è solo ho commesso un errore, che mi fa fiera. A volta faccio lo ed se farei troppo errore, ne studiarò molto bene ancora di nuovo, ma con qUesta lezione non è necessario. Mi piace che questa lezione sia ancora pane per i miei denti, per usare un espressione idiomatisce, che ho imparato anche un tempo fa.
    Domani è l’ultimo giorno che devo prendere l’antibiotico per l’infiammazione del piede, poi posso lavorare al mia condizione che mi piace anche. Queste medicamente più pesante fa un umano veramente debolo, ma in questo caso abbiamo fortunamente un via per ritornare.
    Con saluti cordiali, anche a tutti
    Anita dal Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, è un ottimo risultato.
      Un saluto
      Prof. Anna

  276. LUCREZIA scrive:

    FORMA RIFLESSIVA PROPRIA E APPARENTE ???????????????????????

    • Zanichelli Avatar

      Cara Lucrezia, qual è il tuo dubbio?
      Prof. Anna

  277. Sì può dire “continuateci a seguire”?
    Io credo di no perché soggetto e complemento oggetto non coincidono ma spesso lo trovo scritto suinternet o lo sento dire…

    • Zanichelli Avatar

      Cara Pasqua, è possibile dire “continuateci a seguire” ma è corretto anche “continuate a seguirci”, si tratta di un imperativo seguito da un pronome, per capire come si comportano i pronomi diretti e indiretti quando incontrano un verbo al modo imperativo ti consiglio questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2532
      Un saluto
      Prof. Anna

  278. Anna scrive:

    Ciao! Mi alleno è un verbo riflessivo?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anna, “allenarsi” è una forma riflessiva.
      A presto
      Prof. Anna

  279. Martino scrive:

    cara Prof. Grazie mille è stato molto favorebole il suo articolo. potrei saper come funciona il verbo Mancare

    • Zanichelli Avatar

      Caro Martino, il verbo “mancare” ha diversi significati e costruzioni, potresti farmi un esempio? Qual è esattamente il tuo dubbio?
      A presto
      Prof. Anna

  280. Ciao, Prof. Anna

    Questo sito mi ha aiutato tantissimo.
    Saluti dal Brasile 🙂

    • Zanichelli Avatar

      Caro Michelly, benvenuto su Intercultura blog!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  281. Ermes scrive:

    Grazie professoressa Anna, mi stavo disperando alla ricerca di un modo semplice per iniziare la spiegazione dei verbi pronominali a degli studenti stranieri. E non avevo pensato di cominciare con un brano d’esempio (mi ero perso nel nostro labirinto di pronomi vari…): il racconto di una giornata tipo è perfetto come introduzione all’argomento.
    Saluti,
    Ermes

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ermes, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  282. Tulaine scrive:

    Ciao Prof. Anna!

    Nella frase: Noi ci ricordiamo che voi vi lavorate in banca.
    É bisogno usare il pronome riflessivo vi?

    Grazie!

    Tulaine

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tulaine, in questa frase non è necessario, quindi la frase corretta è: “noi ci ricordiamo che voi lavorate in banca”.
      A presto
      Prof. Anna

  283. mi piace molto.

  284. Pandolfo scrive:

    Vorrei sapere la forma giusta:
    Senza dovermi alzare. o senza dover alzarmi ,,,?
    Lo stesso con “potere” e “volere”?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Pandolfo, sono corrette entrambe le forme.
      A presto
      Prof. Anna

  285. xhuljano scrive:

    cara professoressa anna.prima di tutto ti ringrazio sinceramente per questo lezzione meraviglioso.voglio chiedere,forse hai qualche lezzione su zanichelli che parla come funziona la particelle “ci”con l’altra promoniale come sono si vi ti mi ?e in modo gerundio come si funzionano i verbi rifflesive?se dico “mi devo alzare”&”devo alzarmi “le due sono modale ?ti ringrazio di nuovo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Xhuljano, sono felice che questa lezione ti sia piaciuta. Ti consiglio questo articolo sui pronomi combinati, troverai anche informazioni su come si comporta -ci- quando è insieme ad altri pronomi: https://int-aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2011/03/24/i-pronomi-combinati/. Il gerundio di un verbo riflessivo si costruisce come un gerundio normale con l’aggiunta del pronome personale, per esempio: mi alzo – alzandomi, se vuoi usare anche il verbo modale “dovere” puoi dire sia -dovendo alzarmi- sia -dovendomi alzare-. Spero di aver chiaaritoil tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  286. Miriam scrive:

    Mi sono piaciuti molto tutti i esercizi

  287. xhuljano scrive:

    ti ringrazio per le tue rispinde professoressa ana.avolte lingua italiana mi sembra facile e avolte dificile.noi gli albanesi abbiamo un modo di essprimere totalmente diverse da gli italiani.con queste risponde che mi hai datto mi hai aiutato molto.ma queste frase sono corette?ad esempio .*dovendo svegliarmi presto.oggi dormo piû presto.2essendo stato molto stanco non vengo con voi in discoteca.3si deve alzare presto oggi perche fa bel tempo.ti ringrazio molto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Xhuljano, le frasi corrette sono: “domendo svegliarmi presto, oggi vado a dormire prima”, “essendo molto stanco, non vengo con voi in discoteca”, “si deve alzare presto oggi perché è una bella giornata”.
      A presto
      Prof. Anna

  288. Astratto scrive:

    nella frase ” si chiedeva dove lo stessero portando” il verbo riflessivo è..?
    Proprio, intransitivo o apparente???
    Chiedere è un verbo anche transitivo, in questo caso la risposta è “intransitivo” o, essendo usato in modo riflessivo, è apparente/proprio?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Astratto, in questo caso è una forma transitiva pronominale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  289. xhuljano scrive:

    cara professoressa ana ti ringrazio molto per la tua gentilezza.anche se noi facciamo molte domande tu non ti senti stanca con noi.sto studiando la forma riflessiva ma adesso ho dei dubbi .faccio adesso delle frase e tu mi correge se faccio qualche sbagli.
    1marco tu ti senti bene adesso?2anna perche vai a lavarsi al mare.3vado a lavarmi adesso.4dovendo svegliarmi presto non guardero molto tv5mi sono pentito perche non sono stato anche io con voi6mi ricordo adesso dove sono le chiavi.queste sono riflessive pressoressa ana.se ho fatto sbagli mi corege.grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Xhuljano, la frase 1 è corretta, 2:”perché vai a lavarti al mare?”, la 3 è corretta, 4: “”dovendo svegliarmi presto non gurderò molto la tv, la 5 è corretta (si scrive: perché) e anche la 6.
      A presto
      Prof. Anna

  290. mi piace questo esercizio perché mi fa capire come un verbo pronominale si usa. Grazie mile alle persone di questo lavoro

    • Zanichelli Avatar

      Caro Kinyangd, benvenuto su Intercultura blog! Se hai delle domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  291. nuan reka scrive:

    professoressa ana sei molte gentile.leggo spesso su zanichelli i vostri articoli sono un bel uttili.per quanto riguarda questa lezzione non riesco a imaginare qualcosa.noi in italiano abbiamo dei verbi come andare venire aiutare ecc che i seguono da una “a”per collegare due verbi ad esempio:vado a bere inizio a mangiare ecc.peró quando si seguono da un verbo riflessivo come si fanno?forse cosi?

    vai a petinarmi
    va a petinarsi
    andiamo a petinarci
    andate a petinarvi ecc

    oppure forse si fano cosi?

    vado a petinarsi

    vai a petinarsi
    va a petinarsi

    andiamo a petinarsi

    .qual’é maniera coretta??
    e al passato prossimo come si fa?

    ti ringrazio professoressa.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Nuan, è necessario accordare il pronome legato al verbo con la persona del verbo della frase reggente, ad esempio: vado a pettinarmi, andiamo a pettinarci, andate a pettinarvi. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  292. Vittorio scrive:

    Gentilissima Prof. Anna,

    vorrei ringraziarla innanzitutto per la risorsa didattica fornita, accompagnata dalle risposte ai dubbi emersi e letti tra i commenti. E’ dalla lettura di uno di essi che mi sono deciso infatti a scriverle per trovare un definitivo chiarimento, fornito da una persona competente, su una questione emersa su un forum di lingua italiana: leggo il commento di Elena, in data 19 novembre 2012 alle 19:33, che dice <>

    La discussione citatale vorrebbe verificare la correttezza delle seguenti espressioni:

    a) Ho conosciuto Laura nel 98.
    b) Mi sono conosciuto con Laura nel 98.

    La domanda che le pongo è: richiamando il commento di Elena, se il verbo conoscere ammette la forma riflessiva, la presenza della particella pronominale MI, trasformerebbe il verbo conoscere nella sua forma riflessiva, comportando l’uso dell’ausiliare essere, e rendendo quindi corrette entrambe le due espressioni?

    La ringrazio in anticipo, porgendole un cordiale saluto,

    Vittorio

    • Zanichelli Avatar

      Caro Vittorio, il verbo “conoscere” può avere la forma riflessive “conoscersi” ma solo col significato di “avere coscienza del proprio carattere”, per esempio: “mi conosco e so che reagirei male”; oppure può avere la forma riflessiva reciproca, cioè l’azione è esercitata in modo scambievole tra due o più persone, quindi la frase “ho conosciuto Laura nel ’98” è corretta, ma la seconda frase non lo è, se vuoi usare la forma riflessiva reciproca è necessario dire: “io e Laura ci siamo conosciuti nel ’98”. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

      • Vittorio scrive:

        Grazie mille per il chiarimento, lo attendevo con fiducia 🙂

        Un grosso saluto e buona giornata,

        Vittorio

      • Vittorio scrive:

        Un ultimo consiglio: qual è la risorsa più autorevole per conoscere le forme ammesse per un dato verbo, con le relative limitazioni d’uso, come da lei riportato per il verbo “conoscere”? Un dizionario da consigliare che le riporti, ad esempio?

        Ancora Grazie e buona giornata,

        Vittorio

    • Vittorio scrive:

      Un ultimo consiglio: qual è la risorsa più autorevole per conoscere le forme ammesse per un dato verbo, con le relative limitazioni d’uso, come da lei riportato per il verbo “conoscere”? Un dizionario da consigliare che le riporti, ad esempio?

      Ancora Grazie e buona giornata,

      Vittorio

  293. Vittorio scrive:

    Gentilissima Prof. Anna,

    vorrei ringraziarla innanzi tutto per la risorsa didattica fornita, accompagnata dalle risposte ai dubbi emersi e letti tra i commenti. E’ dalla lettura di uno di essi che mi sono deciso infatti a scriverle per trovare un definitivo chiarimento, fornito da una persona competente, su una questione emersa su un forum di lingua italiana: leggo il commento di Elena, in data 19 novembre 2012 alle 19:33, che dice «Vorrei sapere il motivo per cui “noi ci conosciamo” si può dire e “noi ci sembriamo” invece è una frase agrammaticale. La differenza consiste nel fatto che il verbo conoscere presenta anche la forma riflessiva e il verbo sembrare no?»

    La discussione citatale vorrebbe verificare la correttezza delle seguenti espressioni:

    a) Ho conosciuto Laura nel 98.
    b) Mi sono conosciuto con Laura nel 98.

    La domanda che le pongo è: richiamando il commento di Elena, se il verbo conoscere ammette la forma riflessiva, la presenza della particella pronominale MI, trasformerebbe il verbo conoscere nella sua forma riflessiva, comportando l’uso dell’ausiliare essere, e rendendo quindi corrette entrambe le due espressioni?

    La ringrazio in anticipo, porgendole un cordiale saluto,

    Vittorio

  294. Salve prof.ssa, innanzitutto vorrei farle i complimenti per l’articolo molto esauriente e ben argomentato. Sto studiando da molto tempo la forma riflessiva e devo dire che molto spesso anche tra diversi testi di grammatica sono presenti delle dissonanze, il che mi ha molto confuso specialmente nel riconoscimento degli intransitivi pronominali.
    Alla luce di ciò vorrei chiederle
    1) TI SEI mai DOMANDATO il perchè tutto ce l’abbiano con te
    2) MI CHIEDO quando verrà
    3)CI FAREMO una crociera
    4) MI SONO AFFITTATO una barca
    il ruolo di quasti 4 verbi intransitivi: nonostante mi sembra che il pronome esprima un complemento di termine (chiedo/domando a) ho il dubbio atroce se si tratti di una forma appaerente o pronominale
    nella 3 e 4 ho il dubbio se consideriare le forme riflessive di verbi che reggono il dativo di vantaggio apparenti

    Aspetto una sua risposta, Cordialità

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, si tratta di verbi transitivi riflessivi apparenti, nelle ultime due frasi la particella pronominale esprime la particolare intensità psicologica con cui il soggetto partecipa all’azione.
      Un saluto
      Prof. Anna

  295. Prof.ssa mi scuso per la mia insistenza che potrebbe risultare sgradevole ma in aggiunta a le frasi e ai verbi già proposti mi sono dimenticato di considerare il verbo VANTARSI nella frase
    “Si vantava dei propi successi”. Il mio dubbio sussisteva nel fatto se considerare la forma riflessiva del verbo Vantare come un’intransitivo pronominale o un riflessivo propio o se, limitatamaente a tale periodo, il verbo vantarsi avesse un valore intransitivo a prescindere

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, la forma “vantarsi” è una forma riflessiva propria del verbo transitivo “vantare”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  296. rebbyna scrive:

    molto utile l’esercizio, ho fatto tutto giusto tranne frase 3 che ho sbagliato a cliccare.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rebbyna, molto bene, è un ottimo risultato!
      A presto
      Prof. Anna

  297. luis scrive:

    mi piace questa pagina

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luis, benvenuto su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  298. Gerardo scrive:

    ho un punteggio perfetto 😀

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Gerardo!
      Un saluto e a apresto
      Prof. Anna

  299. ALICIA scrive:

    Profesoressa , per fortuna ho fatto tutto bene! Grazie mille !
    Un caro saluto

    • Zanichelli Avatar

      Ottimo risultato Alicia!
      A presto
      Prof. Anna

  300. Ciao Prof. Anna!

    Il verbo dimenticare è riflessivo?
    Per essere un verbo transitivo suo ausiliare è avere. Ma può anche (si riflessivo), usare ausiliare essere??

    Grata,

    Tulaine

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tulaine, esiste la forma pronominale “dimenticarsi” che ha come ausiliare “essere” (mi sono dimenticato).
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Tulaine scrive:

        Grazie mille Prof. Anna!

        Abbracci!!

  301. RaffoMx scrive:

    Prof avrei un paio di domande.
    1-Al mattino Gianni si alza con molta difficoltà, la forma riflessiva è propria o pronominale?
    2-Io mi alzo, il verbo riflessivo è proprio o intransitivo?

    Grazie in anticipo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Raffo, con questo significato (tirarsi su) “alzarsi” è un riflessivo proprio.
      A presto
      Prof. Anna

  302. Mstislav scrive:

    Gentillissima Professoressa Anna!
    Lei potrebbe cortesemente riguardare alcuni frasi sottostanti e definire – sono sbagliate o giuste.
    Come concordare il participio – con la particella riflessiva o con quella di complemento?
    1) Nella stanza c’era una donna. Me la sono accorta subito.
    2) Sono venute molte ragazze. Me ne sono accorte quattro.
    3) Da studente avevo molti amici. Me li sono ricordaTI oggi.
    I piu’ sinceri saluti Mstislav

  303. Doxos scrive:

    Cara Prof. Anna,
    vorrei sapere intanto se la seguente frase “non vi potete sbagliare cari ragazzi”, è corretta oppure no.
    Il dubbio mi è venuto relativamente all’uso della particella “vi”.
    Ho pensato in un primo momento che fosse pleonastico usarla. E che quindi si potesse anche riformulare in modo più corretto la frase senza la particella vi (“non potete sbagliare cari ragazzi).
    Poi leggendo questo articolo, ho intravisto la possibilità che la frase sia corretta in quanto potrei essere in presenza del verbo pronominale “sbagliare”, e quindi non si tratterebbe nemmeno di un “vi” pleonastico in quanto richiesto dal verbo stesso.
    Mi puoi chiarire la questione?
    Grazie.

    Ps.: la stessa questione potrei porla con la particella “ti.
    Es. Si dice: “ti sbagli” oppure “sbagli”?
    O ancora “ti stai sbagliando” oppure “stai sbagliando”?

    Grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Doxos, la forma “sbagliarsi” è intransitiva pronominale, in questo caso il pronome non svolge alcun ruolo sintattico e sarebbe corretto anche dire “non potete sbagliare” ma è altrettanto corretto dire “non vi potete sbagliare” in questo caso si pone maggiormente l’attenzione sulla persona espressa dal pronome, “sbagliare” significa in generale “commettere un errore”, mentre “sbagliarsi” significa “essere in errore”, c’è una diversa sfumatura di significato.
      A presto
      Prof. Anna

      • Doxos scrive:

        Gentilissima…grazie ancora!!

  304. Caterina scrive:

    Viva la Prof.ssa Anna!
    Complimenti per le sue spiegazioni trattate in modo semplice, e soprattutto chiare.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Caterina, grazie per il gentile commento.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  305. Gentile prof. Anna
    non riesco a capire un problema concernente il verbo riflessivo e particella ci. Le do due esempi:
    1. Se L’Australia e` questa, trasferirVICI dobrebbe essere il sogno di tutti.
    2. Terra Verde fu il nome dato da un re Vichingo che la colonizzò (colonizzò soltanto le cose meridionali della Groenlandia) e questo nome fu dato a quella terra inospitale per invogliare le popolazioni vichinghe a trasferirvici…
    In entrambe le frasi abbiamo il verbo transitivo trasferirsi all’infinito e particella ci al posto di “in Australia” e “in Terra Verde”, cioe’ trasferirsi in Australia non dovrebbe esserci “trasferirsici” o “trasferircisi”? Cosa sostituisce “vi”?
    Purtroppo non sono ancora abbastanza brava in italiano.
    Le sarei molto grata della riposta, Elisabetta, Polonia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Elisabetta, la forma corretta sarebbe “trasferircisi”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  306. Grazia, è molto chiaro,

  307. Grazia ! Mi piace questo sito. E veramente stato utile per me.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rie, grazie a te e benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  308. Rexa scrive:

    Buonasera, avrei una perplessità. In un articolo ho trovato l’espressione “è lui che si deve stare zitto”. A me suona malissimo quel “si”. Cercando una risposta a questo mio dubbio, sono finita qui. Potrebbe darmi delle delucidazioni in merito? In più, se posso chiedere, mi piacerebbe dare un bel ripasso alla grammatica italiana. Ha qualche testo da consigliare? Grazie anticipatamente e complimenti per il sito!

  309. Cristina scrive:

    Grazie

  310. Molto buono. Grazie.

  311. molto bene tutto

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Milagros!
      A presto
      Prof. Anna

  312. ibra scrive:

    Ho fatto solo due errori , tanto ch’io sono stragnero ma sono molto contento di vedere questo sitto grazz-mille a vuoi

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ibra, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  313. ibra scrive:

    Ho fatto solo due errore , tanto ch’io sono stragnero ma sono molto contento di vedere questo sitto grazz-mille a vuoi

  314. Nella frase ” deve farsi fare le scarpe” farsi fare come lo posso mettere?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Margherita, non ho capito bene la tua domanda: in che senso “come lo posso mettere?”.
      A presto
      Prof. Anna

  315. mi dispiace molto perché ho sbagliato uno questi esercizi e molto bene vi ringrazio per lasciare esercizi

  316. Its very sue full exersie Anna.quando è arriva nuovo exercisi poi manda mi per piacere

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, se ti iscrivi alla newsletter, ogni volta che viene pubblicato un nuovo contenuto ti arriverà una mail.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  317. Sandra scrive:

    gentile Prof Anna,
    mi piacerebbe, ti piacerebbe, ecc
    è riflessivo ? la 3 pers plurale..piacerebbe loro? o a loro piacerebbe…

    grazie mille per la sua pazienza e disponibilita’!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sandra, le forme verbali che mi scrivi non sono riflessive, la costruzione del verbo “piacere” è: “a qualcuno piace qualcosa”, quindi “mi piacerebbe” = “a me piacerebbe”; “ti piacerebbe” = “a te piacerebbe”, “piacerebbe loro” = “piacerebbe a loro”, quindi “mi” e “ti” e “loro” sono pronomi indiretti.
      Un saluto
      Prof. Anna

  318. MARY scrive:

    BUONASERA
    OGGI IN UN COLLOQUIO HO ESORDITO DICENDO MI CHIAMO MARIALOTIS.
    IL RELATORE MI HA RIPRESO E MI HA DETTO CHE MI CHIAMO MARIA I NON è CORRETTO. DEVO DIRE IL MIO NOME è MARIA VILLARI.
    LA MIA DOMANDA è QUESTA:
    POTEVO INSISTERE CON QUEL RELATORE DICENDO CHE LA FORMA IN CUI MI ERO ESPRESSA è GIUSTA?

    GRAZIE

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mary, la frase “mi chiamo Mary” è corretta, “chiamarsi” è la forma intransitiva pronominale del verbo “chiamare” e significa appunto “avere nome, cognome, soprannome”.
      A presto
      Prof. Anna

  319. Tante grazie, professoressa Anna! mai più la dimenticherò!!! ♡♡♡

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alexandre, grazie a te per il gentile commento.
      Un saluto
      Prof. ANna

  320. Troppo buono!
    Grazie

  321. Per la terza volta, salve, Prof. Anna! Per quanto riguarda ai verbi pronominali, ho visto delle cose strane per cosí dire. Vedo ad esempio frasi quali: «Lui, fermadosi al cinema, se ne andó». qui non dovrebbe scriversi «fermandosi»? A quanto pare, il verbo pronominale ha fatto la funzione del gerundio. Potrebbe auitarmi con questo «mistero» grammaticale?

    Grazie in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gabriel, come dici tu, sarebbe corretto “fermandosi”, un verbo pronominale può essere coniugato al gerundio, ma sarebbe necessario usare il gerundio passato che esprime un’azione anteriore rispetto al verbo della principale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  322. Mien scrive:

    Tutto giusto, sono felice

    • Zanichelli Avatar

      Caro Mien, complimenti per l’ottimo risultato!
      A presto
      Prof. Anna

  323. Grazie per il suo aiuto.
    Ciao!

  324. dicendo ad un mio amico(il ciclista che cadde l”altro giorno si chiamava Pinco Pallino lui mi ha detto che si dice si chiama e non si chiamava.,chi ha ragione?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Donero, sono corretti entrambi i tempi, solitamente però usare un passato o un imperfetto potrebbe significare che quella persona non c’è più, quindi si tende ad usare il presente.
      Un saluto
      Prof. Anna

  325. Issa scrive:

    Ciao mi sono intressato i grammatica Italiana

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Issa, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  326. Issa scrive:

    Ciao

  327. Isak scrive:

    Ciao

  328. amiira scrive:

    Ciao questo lezione molto bene

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Amiira, benvenuta su Intercultura blog, se hai delle domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  329. Marco scrive:

    Buonasera Anna nella frase:i tuoni risuonano in.tutta la valle non c è nessun verbo.impersonale vero?
    Nella frase:qualcuno è venuto a casa mia ma io.non c ‘ero…..e nella frase vorrei conoscere qualcuno dei tuoi amici……qualcuno è pronome.in.entrambe?grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, nella prima frase non c’è nessun verbo impersonale. “Qualcuno” è un pronome.
      Un saluto
      Prof. Anna

  330. Marco scrive:

    ANCORA una domanda nella frase:La battaglia infuriava e grandinavano proiettili……è personale o.impersonale!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, in questo caso il vebo “grandinare” (che solitamente è impersonale) è usato in senso figurato ed è quindi personale (proiettili grandinavano).
      A presto
      Prof. Anna

  331. Marco scrive:

    Nella frase con davide.il mio.vicino di banco gioco a battaglia navale…..battaglia navale è compl di termine o specificaz?grazie molte prof Anna

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, “a battaglia navale” è un complemento di strumento o mezzo.
      A presto
      Prof. Anna

  332. Molto bene la lezione.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Cecilia, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  333. Marco scrive:

    Buongiorno Anna “mi impegno”in.analisi logica cos e”?pverbale?grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, è un predicato verbale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  334. Jesus scrive:

    due errori

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Jesus!
      A presto
      Prof. Anna

  335. mario scrive:

    sono studiando italiano sono in argentina

    • Zanichelli Avatar

      Caro Mario, benvenuto su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  336. Luis scrive:

    Buon esercizio

  337. Vicki scrive:

    Grazie mille, la spiegazione e’ molto chiara!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Vicki, grazie a te per il tuo intervento.
      A presto
      Prof. Anna

  338. M.Luisa scrive:

    Interessante! È bello ripassare l’italiano con questi quiz

    • Zanichelli Avatar

      Benvenuta M.Luisa!
      A presto
      Prof. Anna

  339. Io sono brasiliana e mi sono laureata in Lettere qui a Rio de Janeiro , ho fato gli esetcizi ma a dire il vero non so ancora la diffetenza tra un verbo riflessio e un pronominale. la mia mail é paolapsolini@gmail.com

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Clara, nella forma riflessiva soggetto e complemento oggetto coincidono e l’oggetto è espresso dalla particella pronominale (mi, ti, si, ci, vi) “io mi sveglio”; a volte la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto ma quella di complemento di termine “Luca si (=a sé) lava le mani”, in questi casa si parla di forma riflessiva apparente o transitiva pronominale; nella forma pronominale il verbo ha significato attivo, dal punto di vista formale la coniugazione è uguale a quella riflessiva poiché il verbo è accompagnato dalle particelle pronominali ma non è né complemento oggetto né complemento di termine, non svolge alcun ruolo sintattico (mi vergogno, mi accorgo ecc.).
      A presto
      Prof. Anna

  340. Lesly Ann scrive:

    Wow

  341. Armando scrive:

    “Tu mi piacesti” significa tu piacesti (a chi?) a me.
    “Io ti piacqui” significa io piacqui (a chi?) a te.
    “egli (Francesco) mi piacque” significa egli piacque (a chi?) a me, ecc… Le mie frasi sono giuste?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Armando, le tue frasi sono corrette.
      A presto
      Prof. Anna

  342. camilla scrive:

    Cara prof. Anna,
    ho un dubbio, potrebbe per favore confermarmi se i seguenti verbi sono di forma riflessiva propria?
    Si vestì in modo elegante; si curasse di più; quando si specchierà; non si riconoscerà.
    Se il seguente è di forma riflessiva reciproca:
    si erano rincorsi per tutto il pomeriggio.
    Se il seguente è di forma riflessiva apparente:
    si metterà un abito.
    E se i seguenti sono di forma intransitiva pronominale:
    si vergognavano per non avermi invitato; si sarebbe arrabbiato moltissimo.
    La ringrazio moltissimo e mi scuso per il disturbo.

  343. teresa scrive:

    Buongiorno
    è corretto scrivere “se n’è volato via”?
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Teresa, è corretto.
      Un saluto
      Prof. Anna

  344. mi é piaciujto molto grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Irma, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  345. Grazie mille, queste essercizio e molto buono per me

  346. GIUSTO !!!!!

  347. Teresita scrive:

    Tante grazie per questi essercizi

    • Zanichelli Avatar

      Cara Teresita, sono contenta che questi esercizi ti siano piaciuti.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  348. Maria scrive:

    Io ho fatto due errori!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, è un ottimo risultato!
      A presto
      Prof. Anna

  349. reda scrive:

    Cara prof,io non ho capito la forma pronominale. Se riesce rispondermi sarebbe molto bello!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Reda, i verbi pronominali hanno una coniugazione identica ai riflessivi, nei verbi tansitivi pronominali la particella pronominale non svolge la funzione di oggetto (come nei riflessivi) ma quella di complemento di termine: Paolo si (=a sé)la va le mani, nei verbi intransitivi pronominali il pronome non ha alcun ruolo sintattico (non è né complemento oggetto né coplemento di termine) (arrabbiarsi, decidersi, sedersi). Spero di aver chiarito il tuo dubbio. A presto Prof. Anna

      • reda scrive:

        Grazie mille!! Ho capito immediatamente.
        P.s.=Sono un maschio,non una femmina.
        A presto!

        • Zanichelli Avatar

          Caro Reda, scusami!
          Un saluto
          Prof. Anna

  350. Molto bene. Grazie

  351. Rino scrive:

    10/10

    • Zanichelli Avatar

      Ottimo risultato Rino!
      A presto
      Prof. Anna

  352. ANTOINE scrive:

    Cara prof. Anna . Ho una domanda concernente l’accordo del participio passato ai tempi composti coi verbi riflessivi ed i verbi pronominali.
    è detto che nei tempi composti il participio passato si accorda con il pronome diretto e non con il soggetto come avviene normalmente con i riflessivi.
    Pero ho visto che in presenza di un verbo pronominale che regge un complemento oggetto, la concordanza può avvenire sia con il soggetto sia con il complemento oggetto.
    La difficoltà è qual è la differenza tra un pronominale e un riflessivo? Tutte i due usano i particeli mi ti si ci vi si ?????

    • Zanichelli Avatar

      Caro Antoine, nei verbi riflessivi la particella pronominale ha la funzione di complemento oggetto, nei verbi pronominale la particella pronominale può non avere alcuna funzione sintattica o la funzione di complemento di termine, la coniugazione delle forme riflessive e di quelle pronominale è la stessa. Per quanto riguarda l’accordo, potresti farmi un esempio?
      Un saluto
      Prof. Anna

  353. ingrid scrive:

    buonissima la tua pagina.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ingrid, benvenuta su Intercultura blog. Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  354. fillipo scrive:

    sono un studente francese

    • Zanichelli Avatar

      Caro Fillipo, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  355. No non capisco riflessivo insegnamento mi per favore

    • Zanichelli Avatar

      Caro Kofi, che cosa non capisci esattamente? Se mi fai una domanda più specifica potrò risponderti con maggiore chiarezza. Prova a rileggere l’articolo e a scrivermi quali sono i tuoi dubbi.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  356. Andrade scrive:

    Ho azzeccato tutte

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andrade, mi fa piacere che tu le abbia azzeccate tutte.
      A presto
      Prof. Anna

  357. Evi scrive:

    Si dice : Alzati la mano o alza la mano? Oppure entrambe le frasi sono corrette? E perché?
    Grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Cara Evi, è corretto dire “alza la mano”, non è necessario usare il pronome “ti”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  358. Manu scrive:

    Pro Anna ho fatto tutto bene soltanto non riesco a distinguere bene i pronomi riflessivi con preposizioni normali

    • Zanichelli Avatar

      Cara Manu, non ho capito bene la tua domanda, potresti farmi un esempio?
      A presto
      Prof. Anna

  359. Mi piace moltissimo questa pagina.Mi serve bene.Tante grazie per essistire.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Monica, benvenuta su Intercultura blog!! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  360. jack scrive:

    ho imparato tante cose

  361. Se dico io le tengo compagnia è giusto? O devo dire io gli tengo compagnia?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Pier Domenico, se vuoi dire “io tengo compagnia a lei” è corretto dire “io le tengo compagnia”.
      A presto
      Prof. Anna

  362. giorgio scrive:

    E giusto dire mi sono iscritto al ballo da qualcuno;;o sono stato iscritto al ballo da qualcuno;

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, è corretta la seconda frase che mi scrivi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  363. Grazie, mi piace i tuo esercizio

  364. Ho fatto tutti, senza errore.
    Distinti saluti,
    Burhan

    • Zanichelli Avatar

      Complimenti Burhan, ottimo risultato!
      A presto
      Prof. Anna

  365. sara scrive:

    ottime risorse, GRAZIE!!

  366. Sonia scrive:

    Buongiorno e se in una frase non c’è il soggetto per esempio :per andare a Bologna SI PASSA per l’autostrada. .in questo caso si passa come si analizza? Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sonia, “si passa” è la forma impesonale del verbo “passare”. Qualunque verbo può essere usato impersonalmente premettendo la particella “si” e coniugando il verbo alla terza persona singolare seguito da un avverbio o da un altro elemento, ma non da un complemento oggetto.
      Un saluto
      Prof. Anna

  367. giorgio scrive:

    La nostra impresa si è obbligata a interrompere la sua funzione dopo le misure che ci sono state imposte nel 2018l è giusto il periodo;grazie mille!

    • Zanichelli Avatar

      Carao Giorgio, il periodo corretto é: “la nostra impresa è stata obbligata a interrompere la sua funzione dopo le misure che ci sono state imposte nel 2018”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  368. giorgio scrive:

    questa gita si è organizzata o è stata organizzata da noi?grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, è corretto dire: “questa gita è stata organizzata da noi”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  369. Fulvia scrive:

    Ho un dubbio sul verbo chiamarsi. Come mai e’ considerato un verbo riflessivo? “Io mi chiamo” non significa che io chiamo me stessa. A differenza del verbo lavarsi per esempio, dove “io mi lavo”, significa che lavo me stessa.
    Ringrazio in anticipo per il chiarimento.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Fulvia, il verbo “chiamare” può avere sia una forma riflessiva (chiamarsi) che significa “dichiararsi, riconoscersi”, usato ad esempio nell’espressione “chiamarsi fuori”, sia una forma intransitiva pronominale (chiamarsi) che significa “avere nome, cognome, soprannome” (come ti chiami?), poiché questo è l’uso più frequente è opportuno precisare, nell’articolo. che si tratta della forma intransitiva pronominale.
      Grazie quindi della segnalazione.
      A presto
      Prof. Anna

  370. Buongiorno sono tahlou voglio imparare italiano

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tahlou, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  371. Molto simpatico questo articolo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ganesh, benvenuto su Interultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  372. buona lezione e buon esercizio…!!!

  373. abdiresak scrive:

    Ho fatto tutto
    spero tutto giusto
    grazie molto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Abdiresak, adesso l’esercizio funziona. Le risposte corrette diventeranno verdi e quelle scorrette diventeranno rosse.
      A presto
      Prof. Anna

  374. sono molto contente per la lezi0ne ma mi dispiace ho sbagliato due paroleousmane

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ousmane, è comunque un buon risultato!
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  375. nino scrive:

    Gentile prof.ssa
    Negli esempi citati nella letteratura dell’argomento dei verbi riflessivi soprattutto quelli propri ho notato la presenza quasi insistente dei pronomi personali prima dei pronomi riflessivi, es: Io mi lavo, Tu ti lavi, ecc.
    La mia domanda è: si tratta di una regola o possiamo omettere i pronomi personali in questo caso, quindi possiamo dire: mi lavo, ti lavi, ecc. senza io, tu?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Nino, il pronome personale non è obbligatorio.
      Un saluto
      Prof. Anna

  376. Wafaa scrive:

    Salve prof, mi piace molto la pagina e molto interesante.
    grazie a lei.
    !!! Ho sbaliato una

    • Zanichelli Avatar

      Caro Wafaa, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  377. Renata scrive:

    Esercizi molti utile alla nostra classe di italiano CEL Araçatuba
    Ci useremo tantissimo!
    Ci vediamo a presto!
    Prof.ssa e Studenti

    • Zanichelli Avatar

      Cara Renata, un saluto a voi!
      A presto
      Prof. Anna

  378. EDISON scrive:

    fatto !!

  379. Ho trovato molto “acculturante” questo sito ,adoro quando qualcuno riconosce la vera bellezza della grammatica italiana…c’è gente che parla con un dialetto regionale che non fa uso di regole grammaticali corrette e questo mi manda in bestia per la loro superficialità nelle cose e nel parlato
    Io sono una ragazzina delle medie ma ho già capito che il nostro futuro non può andare avanti con parole grammaticalmente errate…spero,invece, che l’uomo si evolve abbastanza da capire l’importanza del parlato
    Soprattutto con il congiuntivo che è stato ormai quasi abolito
    A presto

    • Zanichelli Avatar

      Cara Valentina, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande non esitare a scrivermi.
      Attenzione, il verbo “sperare” vuole il congiuntivo: “speriamo che l’uomo si evolva”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  380. silvia scrive:

    Cara Prof. Anna , ho un dubbio : Portarsi è un verbo riflessivo? Si può dire ” mi porto una bottiglia di vino ” o “che ti porti ?”. Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, “portarsi” con il significato di “portare con sé” è una forma transitiva pronominale; è corretto dire “mi porto una bottiglia di vino”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  381. giorgio scrive:

    Possiamo dire il ladro si è beccato dal poliziotto oppure è stato beccato dal poliziotto grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, è corretta la seconda frase che mi scrivi.
      A presto
      Prof. Anna

  382. Perfetto…grazie mille

  383. Lyubov scrive:

    Cara professoressa! Per favore, mi aiuti a costruire le frasi correttamente.
    Carlo, lavati le mani! Me le sono già lavate.Le sono già lavate. Le ho già lavato. Le ho già lavate.
    Anna, lavati i denti! Me li sono già lavati..Li sono già lavati. Li ho già lavato. Li ho già lavati.
    Grazie in anticipo
    Lyubov

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lyubov, sono corrette anche le risposte: “me le sono già lavate”, “me li sono già lavati”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  384. Lyubov scrive:

    Cara professoressa! Mi aiuti, per favore, a costruire correttamente le frasi. Ho messo davanti quelle, che ritengo corrette.
    Carlo, lavati le mani! Me le già lavate. Le già lavate. Le ho già lavato. Le ho già lavate.
    Anna, lavati i denti! Me li già lavati. Li già lavati. Li ho già lavato. Le ho già lavati.
    La ringrazio in anticipo.
    Lyubov

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lyubov, le frasi corrette sono: “Carlo, lavati le mani!” “Le ho già lavate”; “Anna, lavati i denti!” “Li ha già lavati”.
      A presto
      Prof. Anna

      • Lyubov scrive:

        cara professoressa,non ho capito bene la Sua risposta, “Anna, lavati i denti!” “Li ha già lavati”. è corretto? perche “LI hA” ?

        • Zanichelli Avatar

          Caro Lyubov, perdona l’errore, la risposta corretta è “li (=i denti, quindi maschile plurale) ho già lavati”.
          Un saluto
          Prof. Anna

  385. Ho finito il testo sembra che non ho fatto errori.

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Mamadou!
      A presto
      Prof. Anna

  386. Questo sito ha copiato per filo e per segno questa pagina. Ne siete al corrente?
    http://www.bellascuola.it/joo/b1/165-verbo-riflessivo-articolo-01

    • Zanichelli Avatar

      Caro Denis, grazie per la segnalazione.
      Un saluto
      Prof. Anna

  387. Filippo scrive:

    Prof., salve, ma nelle seguenti frasi, le quali oltretutto spero siano scritte correttamente, che ruolo svolgono il “mi” e il “me”?

    1 Se io non mi fossi interessato a te, ora non sarei qui
    2 Se io non me ne fossi interessato, ora non sarei qui
    3 Se io non mi interessassi a te, ora non sarei qui
    4 Se io non mi fossi occupato di te, ora non sarei qui
    5 Se io non mi fidassi di te, ora non sarei qui

    …Credo, forse, che il “mi” e il “me”, che secondo me non svolgono né il ruolo di complemento oggetto, né di termine, né di reciprocità, siano delle particelle obbligatorie in queste costruzioni, dove le stesse sono intimamente legate al verbo…Come se le frasi non potessero fare a meno di queste particelle “mi” e “me”; come se fossero necessarie affinché i periodi ne risultino corretti nella loro costruzione e logicità… Precisamente, se vogliamo essere appunto precisi, nelle frasi 1 e 2 potremmo scrivere semplicemente ” se (io) non fossi interessato a te, ora non sarei qui (senza il “mi”)”; oppure “se (io) non ne fossi interessato, ora non sarei qui (senza il “me”)… Ecco, nelle prime due, il “mi” e il “me” potrebbero avere un valore se non pleonastico comunque rafforzativo.

    Mentre nelle ultime, cioè la 3, la 4 e la 5, credo invece che le particelle siano obbligatorie, quindi non ne possiamo fare a meno; cioè le frasi vanno scritte per forza in questo modo (secondo questo tipo di costruzioni chiaramente). Cioè non potremmo mai scrivere:

    3 Se io non interessassi a te, ora non sarei qui (senza il “mi”)
    4 Se io non fossi occupato di te, ora non sarei qui (senza il “mi”)
    5 Se io non fidassi di te, ora non sarei qui (senza il “mi”)

    …non avrebbero senso.

    Crede sia corretto il mio ragionamento?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo, analizziamo i verbi che hai usato: nei primi tre periodi il verbo è “interessarsi” che è una forma intransitiva pronominale, questa forma ha un significato non del tutto identico a quello della corrispondente forma intransitiva (interessare col significato di importare, stare a cuore), infatti significa “mostrare un interesse specifico per qualcosa; prendersi cura, occuparsi di qualcuno o di qualcosa”; anche “occuparsi” è un verbo intransitivo pronominale che ha un significato diverso rispetto alla forma transitiva da cui deriva (occupare), così come “fidarsi” che è anch’esso un verbo intransitivo pronominale ed è usato molto più frequentemente rispetto alla forma transitiva (fidare), avendo lo stesso significato (avere fiducia). In conclusione se eliminassi “mi” o “me” dai primi due periodi il significato non sarebbe lo stesso, negli altri casi invece non è possibile farne a meno. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi. A presto

      • filippo scrive:

        Di nuovo, prof; credo d’aver capito, mi dica se sbaglio…

        Allora, per quanto riguarda il verbo ”interessare”, e analizzando di conseguenza le prime tre frasi, cioè la 1, la 2, e la 3, ho fatto questo ragionamento…

        Per quanto concerne il verbo ”interessare”, e per quanto concerne le frasi 1 e 2, possiamo dire che se usato in FORMA INTRANSITIVA PRONOMINALE, come nelle nostre prime due frasi, cioè la 1 e la 2, ha il significato di ”prendersi cura, occuparsi di qcn. o di qcs.”; anzi, nella frase 1, al posto della preposizione ”a”, inserirei la preposizione ”di”, a mio parere, e per l’uso del verbo nella forma intransitiva pronominale, più corretta (nella 2 non è necessaria la preposizione ”di” perché è presente il ”ne” che significa ”di lui” rispetto al senso che voglio dare alla frase). Chiaramente anche nella frase 3 il verbo ”interessare” è usato in FORMA INTRANSITIVA PRONOMINALE; l’unica differenza, se possiamo definirla così, sta nel fatto, come ha detto lei, e come sottoscrivo, che le prime due, quindi la 1 e la 2, potremmo scriverle, volendo, senza il ”mi” e il ”me”, anche se le stesse frasi, però, prenderebbero un significato, ho comunque una sfumatura di significato diverso, rispetto alle stesse frasi scritte invece con il ”mi” e il ”me”… In aggiunta, se le frasi 1 e 2 le scrivessimo appunto senza il ”mi” e il ”me”, queste avrebbero il verbo ”interessare” non più in forma intransitiva pronominale, bensì in semplice FORMA INTRANSITIVA; e le frasi adotterebbero il significato di, come dice lei, ”importare, stare a cuore”; come se dicessi ”se io non ti avessi a cuore…”; oppure ”se tu non mi importassi…” etc… (ah, nella forma intransitiva sarebbe meglio utilizzare la preposizione ”a” che ”di”).

        Per quanto riguarda gl’altri due verbi, cioè ”occupare” e ”fidare”, credo che il ragionamento sia lo stesso a quello del verbo ”interessare”; è una questione, tutto sommato, e non solo, di sfumature, di senso e di significato che il verbo assume in base al tipo di senso che vuole dare alle frasi.

        In finale, nelle frasi 3, 4 e 5, come conferma lei, e come sottoscrivo nuovamente io, non è possibile fare a meno delle particelle, in quanto le stesse particelle fanno parte dei verbi stessi; sono incorporate in essi. Anche perché nella lingua italiana i verbi ”interessarsi’, ”occuparsi” e ”fidarsi” esistono.

        In estrema analisi, le frasi 3, 4 e 5, come ho scritto nel primo commento, vanno scritte per forza con le particelle (secondo questo tipo di costruzioni chiaramente). Cioè non potremmo mai scrivere (ripeto):

        3 Se io non interessassi a te, ora non sarei qui (senza il “mi”)
        4 Se io non fossi occupato di te, ora non sarei qui (senza il “mi”)
        5 Se io non fidassi di te, ora non sarei qui (senza il “mi”)

        …non avrebbero senso.

        Tutto giusto?

        • filippo scrive:

          Di nuovo,prof; un paio di correzioni. Nella frase ”…ho comunque una sfumatura di significato diverso…”, in realtà ho commesso un errore di battitura; volevo scrivere ”o”, congiunzione disgiuntiva, e non ”ho”, verbo avere.

          Seconda correzione, anzì volevo migliorare il concetto, inserendo delle aggiunte alla seguente riflessione… Dove ho scritto: ”Per quanto riguarda gl’altri due verbi, cioè ”occupare” e ”fidare”, credo che il ragionamento sia lo stesso a quello del verbo ”interessare”; è una questione, tutto sommato, e non solo, di sfumature, di senso e di significato che il verbo assume in base al tipo di senso che vuole dare alle frasi”…

          …volevo aggiungere che per i verbi ”occupare” e ”fidare” credo che il ragionamento sia simile a quello che ho fatto per il verbo ”interessare”, e che sia, come ho scritto in precedenza, una questione di sfumature e significato che i verbi (da noi sopracitati, quindi ”interessare”, ”occupare” e ”fidare”), in base a come vengono utilizzati (transitivamente, intransitivamente o in forma intransitiva pronominale), assumono rispetto al senso che vogliono dare alle frasi.

          • Zanichelli Avatar

            Caro Filippo, condivido le tue riflessioni.
            Un saluto

        • Zanichelli Avatar

          Caro Filippo, tutto giusto; aggiungo una precisazione, la forma intransitiva pronominale “interessarsi” quando è seguita dalla preposizione -a- significa “mostrare interesse per qualcosa, qualcuno” (interessarsi alla discussione; interessarsi a lei); mentre quando è seguito dalla preposizione -di- significa “mostrare un interesse specifico per qualcosa” (si interessa di politica) oppure “prendersi cura, occuparsi di qualcuno o di qualcosa” (ora è necessario interessarsi dei feriti).
          A presto

          • Filippo scrive:

            Salve, prof, grazie mille per la precisazione; nonostante la precisazione,
            è tutto giusto quindi? l’importante era centrare il tema! sono contento sia tutto corretto!

          • Zanichelli Avatar

            Sì, lo è.
            A presto

  388. Filippo scrive:

    Salve di nuovo, prof…

    Una conferma in merito a questa frase, e al seguente ragionamento…

    Nella frase “mi sono affiancato ad un gruppo di esperti (con il significato di “collaborare”)”, intanto spero sia corretta la frase grammaticalmente; e poi le volevo chiedere s’è corretto dire che il verbo “affiancarsi” svolge il ruolo di “verbo pronominale intransitivo”? In aggiunta, mi dica s’è corretto, credo che il verbo “essere”, all’interno della nostra frase, svolga il ruolo di ausiliare (e non di intransitivo pronominale), in quanto ci troviamo di fronte ad un tempo composto (mi sono affiancato) e, in più, ad un verbo pronominale intransitivo (affiancarsi). Quindi mi verrebbe da dire che i verbi pronominali richiedano sempre l’ausiliare “essere” nei tempi composti (come nella nostra frase) e che le particelle pronominali facciano parte del verbo stesso (come parte integrante) e che non abbiano funzione di complemento oggetto. In finale, un verbo si dice intransitivo pronominale quando la particella pronominale, anche se sembra avere funzione di complemento oggetto, in realtà non ce l’ha ed è parte integrante del verbo; e si tratta di verbi in cui il pronome atono non ha valore riflessivo, né diretto (c. oggetto) né indiretto (es. c. di termine) né reciproco, ma rappresenta una semplice componente formale del verbo.

    Tutto giusto?

    • Filippo scrive:

      p.s il verbo “accorgere” può, in generale, svolgere anche altri funzioni (transitivo rilfessivio, riflessivo reciproco e intransitivo pronominale)

      giusto?

      • Filippo scrive:

        Sera prof! credo d’ aver trovato la risposta in merito alla frase “Mi sono affiancato ad un gruppo di esperti (chiaramente “affiancarsi” con il significato di “collaborare”, “cooperare”).

        Ora le posto il mio ennesimo ragionamento, quindi non faccia caso a ciò che ho scritto sopra (quello che scriverò ora dovrebbe compensare il tutto; mi dica, cortesemente, s’è corretto).

        Allora il verbo “affiancarsi” non è un verbo “pronominale intransitivo”, bensì un “riflessivo proprio” a tutti gli effetti, perché potrei dire, se invertissimo la disposizione delle parole, ”io affianco (chi?) me stesso (complemento oggetto) ad un team di esperti (complemento di termine)”; quindi avremmo il soggetto (io) che coincide, come ho detto prima, con il complemento oggetto ”mi” (“ho affiancato me stesso ad un team di esperti”).

        P.S. Per quanto riguarda, invece, il ragionamento sui tempi composti, quello credo sia corretto (lo riscrivo):

        “In aggiunta, mi dica s’è corretto, credo che il verbo “essere”, all’interno della nostra frase, svolga il ruolo di ausiliare, in quanto ci troviamo di fronte ad un tempo composto (mi sono affiancato). Quindi mi verrebbe da dire che i verbi riflessivi richiedano sempre l’ausiliare “essere” nei tempi composti (come nella nostra frase) e che le particelle pronominali facciano parte del verbo stesso (come parte integrante).

        ORA CREDE SIA TUTTO GIUSTO?

        • Zanichelli Avatar

          Caro Filippo, è proprio così: “affrancarsi” è una forma riflessiva (il tuo ragionamento in merito è corretto), nei tempi composti i riflessivi e i pronominali hanno sempre come ausiliare “essere”. Il verbo “affiancare” può essere transitivo, col significato di: “mettere fianco a fianco” (affiancare due letti) o “sostenere, aiutare” (lo affiancavano tutti i migliori amici) e può essere riflessivo nella forma “affiancarsi” col significato di “mettersi a fianco” o, più raramente, “aiutarsi”. Nella tua frase avresti potuto anche usare la forma transitiva, magari al passivo: “sono affiancato da un gruppo di esperti”.
          A presto

          • Filippo scrive:

            salve, prof, sono contento sia tutto giusto… Perciò è tutto corretto quello che ho scritto? dalla frase (che comunque avremmo potuto scrivere diversamente [ma anche la mia è corretta]) ai ragionamenti in merito alla frase stessa?

          • Zanichelli Avatar

            Sì, è tutto corretto.

  389. Filippo scrive:

    Salute, professoressa (sono sempre io); potrebbe confermarmi il seguente ragionamento e i seguenti esempi?

    In aggiunta, è corretto dire, ad esempio, che il verbo ‘’fregarsi’’ possa svolgere più funzioni verbali (‘’riflessivo proprio’’, ‘’rilfessivo apparente’’, ‘’intransitivo pronominale’’), a seconda dell’uso che ne facciamo in determinate frasi?

    Esempi:

    1 ‘’Mi frego al muro’’; qui il vebro ‘’fregarsi’’, con il senso di ‘’strofinarsi’’, è usato in forma ‘’riflessiva propria (quindi in modo ‘’transitivo’’)’’, dove l’azione espressa dal verbo si riflette direttamente sul soggetto; sarebbe: ‘’io (soggetto) frego me (c.oggetto) al muro, contro il muro’’.

    2 ‘’Mi frego la schiena al muro’’; qui il verbo ‘’fregarsi’’ (anch’esso con il senso di ‘’strofinarsi’’, però, a differenza del primo esempio, solamente una singola parte del corpo) è usato in forma ‘’riflessiva apparente (sempre in modo ‘’transitivo’’)’’, dove l’azione espressa dal verbo si riflette indirettamente sulla persona (animale o cosa) che la compie; qui la particella pronominale non è complemento oggetto, bensì complemento di termine; sarebbe: ‘’io (soggetto) mi (c. di termine) frego la schiena (c.oggetto) al muro, contro il muro’’.

    Nel terzo esempio, che ora andrò a scrivere, la faccenda, la quale riguarda la forma ‘’intransitiva pronominale’’ del verbo ‘’fregarsi’’, potrebbe risultare più complessa (anche se non è così). Allora, premettiamo che alcuni verbi transitivi (tra i quali il verbo ‘’fregare’’), se accompagnati dalla particella pronominale, cambiano significato e assumono valore ‘’intransitivo’’.

    Infatti se scrivo (questo che inserisco è comunque un verbo colloquiale e rafforzativo, usato molto spesso nella lingua italiana, ma da evitare in uno scritto formale)…

    3 ‘’Se ne frega degli amici’’ o ‘’fregatene delle loro critiche!’’ oppure ‘’me ne frego!’’ (chiaramente con il senso di ‘’infischiarsene’’, e non di ‘’strofinarsi’’), qui il verbo ‘’fregarsi’’, usato in forma ‘’procomplementare (alcuni linguisti chiamano ‘’verbi procomplementari’’ le forme verbali in cui un verbo si unisce stabilmente con una o due particelle pronominali o avverbiali)’’, ovvero quel verbo che fa parte sì della classe dei verbi pronominali, ma che, in quanto usato con tali particelle, e assumendo valori specifici, cioè autonomi rispetto al verbo di base, ha valore tuttavia di ‘’intransitivo pronominale’’, dove (nonostante dal punto di vista formale questa forma verbale sia identica a quella riflessiva, poiché il verbo ‘’fregarsi’’ è accompagnato dalla particella pronominale ‘’si’’), a differenza di quanto accade nei verbi riflessivi, il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, cioè non è né complemento oggetto né complemento di termine, ma è parte integrante del verbo stesso.

    Tutto corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo, vediamo cosa dice il dizionario, che è sempre lo strumento principale per conoscere tutte le sfaccettature di un verbo: il verbo “fregare” oltre alla forma transitiva attiva, ha: 1 la forma riflessiva (il tuo punto 1) col significato di “strusciare”, il dizionario ne indica l’uso letterario e quindi non comune; 2 la forma transitiva pronominale (il tuo punto 2) col significato di “strofinarsi” (fregarsi le mani; fregarsi gli occhi) oppure “strusciare”, viene indicato un altro significato, proprio del linguaggio popolare e usato con valore intensivo, ovvero “rubare” (si sono fregati la sua macchina); 3 la forma intransitiva pronominale (il tuo punto 3), di uso popolare, col significato di “importare” (che ti frega?); c’è poi un’altra forma, quella che tu definisci giustamente “procomplementare”, ovvero “fregarsene” che significa “infischiarsene” (che te ne frega?), anch’essa propria del linguaggio popolare. Quindi quello che scrivi è corretto, con la precisazione che la forma riflessiva non è di uso comune.
      A presto

      • Filippo scrive:

        Grazie prof, confermo di essere felice di ciò; e sono contento d aver capito l argomento (che a volte risulta ostico). Quindi, da ciò che ho capito, è tutto corretto ciò che scrivo, dalle frasi ai ragionamenti?

        • Zanichelli Avatar

          Sì è tutto coretto.

          • Filippo scrive:

            Perfetto, un’ultima curiosità…

            Se ho ben capito, rispetto al terzo punto, il verbo “fregarsi” può essere considerato, relativamente al senso o alla sfumatura che gli vogliamo dare, sia puramente intransitivo pronominale (come nel suo esempio: col significato di “importare” [che ti frega?]) sia procomplementare (“se ne frega degli amici’’ o ‘’fregatene delle loro critiche!’’ oppure ‘’me ne frego!’’, chiaramente con il senso di ‘’infischiarsene’’); nel senso che entrambi i verbi (cioè entrambe le forme, ovvero intransitivo pronominale e procomplementare) sono simili strutturalmente (in quanto fanno parte della stessa classe dei verbi pronominali), ma hanno delle sfumature di significato o diverso oppure hanno una forma più intensiva, coinvolgente e rafforzativa dell’altra  (guarda “fregarsene”)

            Per riassumere verbi procomplementari e verbi intransitivi pronominali fanno parte della classe dei verbi pronominali, ma presentano proprietà specifiche, che permettono di considerarli, in un certo senso, come categorie diverse.

            Con questo mi fermo, prof.

            Tutto giusto?

          • Filippo scrive:

            Ah, in aggiunta, per completezza, al mio ultimo intervento del 20 Gennaio 2022 alle 14:20…

            Dunque “fregarsi”, come ho detto, è intransitivo pronominale (come nel mio terzo esempio e con il senso di “importare”) e che fa parte della famiglia dei verbi pronominali; ma anche “fregarsene”, il quale non è altro che l’unione (una forma dello stesso verbo più intensiva, mi verrebbe da dire) fra il “si” e il “ne” (e che quindi diventa “sene”, perché il “se”, come ben sappiamo, si usa al posto di “si” davanti ai pron. atoni lo, la, li, le, e alla particella ne, come nel nostro caso), fa parte della famiglia dei verbi pronominali, però è procomplementare, in quanto vi è l’aggiunta della particella clitica “ne”, la quale funge appunto da elemento pronominale-complementare.

            Ora credo sia completo; corretto?

          • Zanichelli Avatar

            Caro Filippo, le tue considerazioni sono esatte.
            A presto

  390. Steffy scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,

    ho trovato la definizione riportata sotto di “assicurarsi” nel vocabolario Treccani.
    A dire il vero ho consultato altri dizionari, tra cui Lo Zingarelli 2011, e non l’ho trovata questa definizione. “Rendersi conto” è un sinonimo di “Accertarsi”?
    Se devo essere sincera, non mi convince.
    Grazie mille.
    Un saluto,
    Ste

    accertarsi v. intr. pron. [rendersi conto della veridicità di qualcosa, con la prep. di: a. della verità di un’affermazione] ≈ appurare (ø), assicurarsi, assodare (ø), controllare (ø), sincerarsi, valutare (ø), verificare (ø),

    • Zanichelli Avatar

      Cara Steffy, “accertarsi” (riflessivo) e “assicurarsi” (intransitivo pronominale) sono sinonimi nel significato di “farsi certo”, il significato riportato non è semplicemente “rendersi conto”, ma “rendersi conto della veridicità di qualcosa” e in questo modo è corretto.
      Un saluto

      • Steffy scrive:

        Quindi non si può sostituire “accertarsi” con “rendersi conto”, giusto? La ringrazio.

        • Zanichelli Avatar

          Cara Steffy, esatto, non si può.

  391. Profssa. Anna, ho fatto un buon ripasso dal tema dei verbi riflessivi. Moltissime grazie. Sra. Bardi .

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria Cristina, mi fa piacere che tu abbia fatto un ripasso dei verbi riflessivi, è sempre utile.
      Un saluto e a presto

  392. Giulia scrive:

    Buongiorno, può dirmi se è corretto o meno il mio ragionamento?

    La forma “portarselo” non è lessicalizzato, nel senso che non esiste come verbo procomplementare; bensì è composto dall infinito “portarsi” + “lo”. Facciamo un esempio:

    1- “Portarsi il pranzo in ufficio (cioè portarselo, “portare, prendere qualcosa con sé (a sé) andando in un luogo”)”.

    In questo caso “portarsi”, è un verbo pronominale transitivo (detto anche indiretto), ove il pronome riflessivo è complemento di termine.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Giulia, è corretto.

  393. Giovanni scrive:

    “Mi lavo i panni sporchi autonomamente”
    “Mi lavo spesso le mani”

    Nelle nostre frasi il verbo è “lavarsi” (“transitivo pronominale”, detto anche “riflessivo indiretto”), con il significato di “pulire con acqua e sapone un proprio indumento o una parte del proprio corpo”; e il “mi”, parte integrante del verbo, ha il significato di “a me stesso”, complemento indiretto: “Io lavo i panni sporchi a me stesso autonomamente” e “io lavo le mani a me stesso” (l ‘azione non ricade direttamente sul soggetto, anche se questo ne ricava un beneficio). Se però l azione ha effetto sul soggetto stesso, invece che su un oggetto (“i panni sporchi”, “le mani”), abbiamo un verbo rilessivo diretto, ove il pronome riflessivo “mi” è complemento oggetto: “Io mi lavo (lavo me stesso)”.

    Corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, è corretto.

  394. Giovanni scrive:

    Sia i verbi riflessivi (proprio, apparente, reciproco) sia quelli pronominali ammettono obbligatoriamente le particelle pronominali (distinguendo chiaramente le varie funzioni), giusto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, è giusto.

      • Giovanni scrive:

        A tal proposito, nella frase “Noi ci dobbiamo lasciare” la particella pronominale “ci”, che significa “l’un l’altro”, “a vicenda”, è parte integrante del verbo “lasciarsi” (con il significato di “separarsi”, “dividersi”) che è un verbo riflessivo reciproco, la cui particella pronominale indica un’azione che viene compiuta e allo stesso tempo subita da due o più soggetti all’interno della frase (“noi” nel nostro esempio); e nel caso dell’uso reciproco, il clitico, ad esempio “ci” nel nostro esempio, e come si legge nella Treccani, può realizzare il complemento oggetto, perché è come se dicessimo “Io devo lasciare te (“te” è complemento oggetto) e tu devi lasciare me” (“me” è complemento oggetto). Ma, come si legge nel “Breve trattatello riassuntivo sulla coniugazione pronominale o riflessiva” di Maurizio Pistone, il clitico può realizzare, a seconda dei casi, anche il complemento di termine. Infatti se prendiamo il verbo riflessivo reciproco “Parlarsi”, possiamo riscontrarlo nel seguente esempio: “Ci parliamo”; perché è come se dicessi “io parlo a te (“a te” è complemento di termine), tu parli a me” (“a me” è complemento di termine).

        Corretto?

        • Zanichelli Avatar

          Caro Giovanni, è corretto.

  395. Mario scrive:

    “Assicurarsi, Sincerarsi, Accertarsi che” reggono il congiuntivo?

    “Assicurarsi che tutto sia in ordine”
    “Sincerarsi che tutto sia in ordine”
    “Accertarsi che tutto sia in ordine”

    P.S Tutti e tre i verbi sono intransitivi pronominali.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Mario, sì: vogliono il congiuntivo; assicurarsi e accertarsi sono riflessivi, sincerarsi è intransitivo pronominale.

      • Mario scrive:

        Prof, quindi se “Assicurarsi che” e “Accertarsi che” sono riflessivi, le particelle pronominali funzionano da complemento oggetto (quindi riflessivo diretto)

        1- “Mi assicuro che tutto sia in ordine (cioè “assicuro me stesso che tutto sia in ordine”)”
        2- “Accertarsi che tutto sia in ordine (cioè “accerto me stesso che tutto sia in ordine”)”

        …mentre la particella pronominale di “Sincerarsi” è parte integrante del verbo e quindi non ha particolari funzioni.

        È corretto?

        • Zanichelli Avatar

          La forma verbale “assicurarsi” con il significato di “accertarsi, controllare” è riflessiva, con il significato di “garantirsi qualcosa” è transitiva pronominale, “accertarsi” è riflessivo. Nei riflessivi la particella pronominale ha la funzione di complemento oggetto.

          • Mario scrive:

            Ho capito, prof; quindi “assicurarsi che” con il significato di “accertarsi, controllare che” è riflessivo diretto (il pronome riflessivo è complemento oggetto): “Mi assicuro che tutto sia in ordine (assicuro me stesso che tutto sia in ordine)”. Quindi stesso discorso per “accertarsi che”; mentre con il significato di “garantirsi qualcosa” è transitivo pronominale (detto anche riflessivo indiretto), in cui il pronome riflessivo è complemento di termine: “Mi assicuro una buona posizione (assicuro una buona posizione a me stesso, per me stesso)”.

            Corretto?

          • Zanichelli Avatar

            Caro Mario, è corretto.

      • Mario scrive:

        Rettifico; forse “Accertarsi che” e “Assicurarsi che” sono riflessivi, ma indiretti; perché la particella pronominale è complemento di termine (a se stesso): “Mi assicuro/accerto che tu sia in ordine (“accerto/assicuro a me stesso che tutto sia in ordine”)”.

  396. Franco83 scrive:

    Salve, la frase “a me piace che mi si insegni” è corretta?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Franco, sì, è corretta.
      A presto

      • Franco83 scrive:

        Grazie mille per la risposta. Spesso mischiamo l’italiano regionale all’italiano standard, e diventa difficile capire perché qualche pignolo ci corregge facendo le pulci alle nostre frasi.

  397. Silvia scrive:

    Buonasera, ho un dubbio sul verbo “rattristarsi”: è riflessivo o intransitivo pronominale?
    Esempio: Ci siamo rattristati molto per la notizia

    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, è una forma intransitiva pronominale.
      A presto

  398. 1) “Potrei mettere (ma penso si possa dire anche “dare”) un fermo alla morte”. Per “fermo” intendo “arresto, fermata, interruzione”.

    2) “Non aveva senso che tu ti raccogliessi i capelli!”. Il verbo “Raccogliere” significa “Riunire insieme le parti di una cosa allargata, aperta o distesa, quindi stringere insieme”

    3) “Ma pensate veramente che io sia ricco?”. Usiamo il congiuntivo nella subordinata perché nella principale c’è il verbo “pensare”.

    4) “Gli si sono intrecciate le gambe!”. Il verbo è “intrecciarsi”, che, usato in questa frase, ha valore, penso, di verbo riflessivo reciproco, e con il significato di “Una o più cose, più genericamente, attorcigliarsi, imbrogliarsi insieme”.

    È tutto corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è tutto corretto.

  399. Michela scrive:

    “chiamarsi” e “appellarsi”:

    …Sono due verbi pronominali intransitivi e con il significato di “avere nome”:

    1)”Come ti chiami? Mi chiamo tizio…”
    2)”Come ti appelli? Mi appello tizio…”
    3)”In mezzo al mare siede un paese guasto» | diss’elli allora, «che s’appella Creta»” (Dante).

    Spero si corretto…

    • Zanichelli Avatar

      Cara Michela, l’uso di “appellarsi” con il significato di “chiamarsi, avere nome” è raro nella lingua comune, appartiene alla lingua letteraria.

      • Michela scrive:

        Però, se volessi, potrei utilizzare, magari in un contesto formale?

        • Zanichelli Avatar

          Cara Michela, non è di uso comune, nemmeno in contesti formali.

  400. Filippo scrive:

    Vedersi: è un verbo riflessivo con valore reciproco, e con il significato di “incontrarsi, trovarsi”:

    1)”Vogliamo vederci direttamente lì?”

    …il “ci” di “vederci” significa che “io vedrò te e tu vedrai me”; e in generale la particella di un reciproco indica un’azione, appunto, reciproca; non si fa differenza fra complemento oggetto e complemento di termine; ad esempio: noi ci salutiamo (“io saluto te, tu saluti me”), ci parliamo (“io parlo a te, tu parli a me”).

    Corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo, è corretto.

      • Filippo scrive:

        Anche con i verbi riflessivi con valore reciproco “incontrarsi” e “trovarsi” (con il significato di “trovarsi con qualcuno”) il discorso è il medesimo… In più si dice “sarebbe bello incontrarci o incontrarsi”? e ancora “sarebbe bello trovarci o trovarsi”? Allora ho fatto questo ragionamento…

        “Sarebbe bello incontrarci” e “sarebbe bello incontrarsi” (come “trovarci” e “trovarsi”) sono varianti della stessa frase: la variante “incontrarci “(o “trovarci”) ha il vantaggio di specificare chi si dovrebbe incontrare (difatti il “ci” di “incontrarci” e “vederci” significa che “io incontrerò/vedrò te e tu incontrerai/vedrai me”), risultando più amichevole, laddove “incontrarsi”, che comunque porterebbe lo stesso significato, è più distaccata, per via dell’impersonalità. Pertanto, in un contesto colloquiale la variante “incontrarci” (o “trovarci”) sarà preferita e, tutto sommato, accettabile; in un contesto più formale e sostenuto, invece, è preferibile la variante “incontrarsi” (o “trovarsi”). In aggiunta, il primo caso sembrerebbe meno corretto, perché “incontrarci”, essendo infinito (infatti la particella “ci”, ad esempio, può restare legata al verbo nella sua parte finale, quando questo si riferisca a “noi”, pur restando all’infinito. Ah, oltretutto il “ci” in questi casi è posposto come enclitico ai verbi di modo infinito [es. “incontrarsi” e “vedersi”] che vengono troncati: quindi la particella pronominale “si”, cadendo, viene sostituita da “ci”, qualora appunto ci fosse un’identità di soggetto: ad esempio “incontrarci”, “vederci”, ovviamente nel senso di verbo riflessivo reciproco), richiede identità di soggetto con la proposizione reggente, che, invece, è impersonale (infatti in “sarebbe bello” non c’è il soggetto). Il secondo caso (con “incontrarsi” e “vedersi”), al contrario, mantiene correttamente l’impersonalità anche nella subordinata all’infinito (come nella reggente) ed è quello sintatticamente più corretto.

        Penso sia corretto

        • Zanichelli Avatar

          Caro Filippo, è corretto.

  401. Luca scrive:

    “Guadagnare o guadagnarci”:

    Allora, intanto il verbo “guadagnarci” è un procomplementare (i verbi procomplementari sono delle forme verbali in cui un verbo si unisce stabilmente con una o due particelle pronominali o avverbiali; e a differenza di quanto accade nei verbi riflessivi, il pronome o non svolge alcun ruolo sintattico, cioè non è né complemento oggetto né complemento di termine, ma è parte integrante del verbo stesso, o la particella pronominale può avere un valore intensivo, esprime cioè partecipazione affettiva, e con valore rafforzativo; oppure, in altri casi, le particelle pronominali, unendosi saldamente al verbo di base, e quindi le particelle assumerebbero un valore grammaticale e sintattico, ne modificano sensibilmente il significato). Nel nostro caso, il pronome atono “ci ” (che assumerebbe un valore grammaticale e sintattico, e cioè di pronome dimostrativo e con il senso di “in ciò”), in “guadagnarci”, serve a riprendere o anticipare il tema dell’enunciato nel quale è inserito: in “In questo affare tu che cosa ci guadagni?”, il tema (in questo affare) è ripreso da ci (“in ciò” equivale a “in questo affare”, appunto); in “Tu che ci guadagni in questo affare?” il tema è anticipato. Ovviamente, il tema può essere anche sottinteso: “Tu che cosa ci guadagni?”. Quindi, se il tema è espresso in forma piena, il pronome non è affatto obbligatorio: “Tu che cosa guadagni in questo affare?” (è perfettamente regolare). Se il tema, però, non è esplicitato, invece, la costruzione senza pronome (“Tu che cosa guadagni?”) risulta poco chiara: in questo caso il pronome è necessario, e diventerebbe (“Tu che cosa ci guadagni?”). In ogni caso, il significato di “guadagnare” e “guadagnarci​” è identico.

    Corretto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Luca, è corretto.

  402. Davide scrive:

    Con il verbo avere se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato:
    1) Silvia dice a Filippo: “Ieri ti ho sognato”, ma anche: “Ieri ti ho sognata”.
    2) Filippo dice a Silvia: “Ieri ti ho sognato”, ma anche: “Ieri ti ho sognata”.

    È giusto?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Davide, Silvia può dire a Filippo solo “ieri ti ho sognato”.

      • Davide scrive:

        Mentre Filippo però può dire a Silvia sia “Ti ho sognato” sia “Ti ho sognata”, esatto?; e se ho ben capito, al femminile, quindi quando una donna si riferisce ad un uomo, e relativamente alla regola secondo la quale “se l’oggetto precede il verbo ed è costituito da un pronome atono diverso da quelli del punto precedente il participio può concordare o rimanere invariato”, comunque, appunto al femminile, rimane nonostante tutto, invariato (in-o).

        È corretto il mio ragionamento?

        • Davide scrive:

          Finendo, se un uomo si rivolge ad una donna, secondo la regola precedentemente riportata (e cioè se l’oggetto precede il verbo con l’ausiliare avere), è possibile sia l’accordo sia lasciare invariato; al contrario, se una donna si riferisce ad un uomo, rimane invariato…

          Penso sia completo

        • Zanichelli Avatar

          Caro Davide, quando ci si riferisce a una donna il participio può concordare e quindi essere al femminile (ti ho sognata) oppure rimanere invariato (ti ho sognato); quando ci si riferisce a un uomo ovviamente l’unica possibilità è: “ti ho sognato”.

          • Davide scrive:

            Quindi è corretto ciò che ho scritto negli ultimi interventi?

          • Zanichelli Avatar

            Sì, è corretto.

  403. Claudio scrive:

    Accordo participio passato d’un verbo pronominale col soggetto o col complemento oggetto, sia esso anteposto o posposto:

    Silvia può dire sia: “Vuoi vedere una foto che mi sono fatto oggi” (accordo col soggetto), ma può anche dire “Vuoi vedere una foto che mi sono fatta oggi” (accordo col complemento oggetto). Ah, il verbo pronominale è “farsi”.

    Immagino sia corretto

    • Zanichelli Avatar

      L’unico accordo corretto è il secondo.

      • Claudio scrive:

        Perfetto, e se non sbaglio, l’accordo è col complemento oggetto (foto) che è al femminile, e che comunque coincide con il genere, femminile, del soggetto (Silvia)?

        • Zanichelli Avatar

          Esatto, l’accordo è con il soggetto (Silvia).

  404. Marco scrive:

    “Ingarbugliàrsi”: …è un verbo intransitivo pronominale con il senso di “Intricarsi, arruffarsi, aggrovigliarsi”: “I guinzagli si ingarbugliano” e “I guinzagli si sono ingarbugliati”. Ah, la particella “si” è parte integrante del verbo e non svolge alcun ruolo sintattico.

    Penso sia giusto…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Marco, è corretto.

  405. Con i verbi modali “potere, dovere e volere” nell’imperativo negativo, il pronome riflessivo può precedere o seguire il verbo:

    “Non devi scusarti” (il pronome “ti” segue il verbo).

    Ah, il verbo è il pronominale intransitivo “scusarsi”, nel quale il pronome ha di riflessivo solo l’aspetto esteriore; infatti il pronome non svolge alcun ruolo sintattico, cioè non è né complemento oggetto né complemento di termine. Tuttavia, dal punto di vista formale questa coniugazione (e cioè quella pronominale intransitiva) è identica a quella riflessiva poiché questi verbi sono costantemente accompagnati dalle particelle pronominali (mi, ti, si, ci,vi). Quindi nei verbi intransitivi pronominali, come afferma Maurizio Pistone nel “Breve trattatello riassuntivo sulla coniugazione pronominale o riflessiva”, il pronome riflessivo è parte della coniugazione del verbo, lo accompagna, per così dire, come un’appendice che non ha particolare significato. Chiaramente, visto e considerato che dal punto di vista formale la coniugazione dei pronominali (quindi anche intransitivi) è identica a quella dei riflessivi, il ragionamento “Con i verbi modali “potere, dovere e volere” nell’imperativo negativo, il pronome riflessivo può precedere o seguire il verbo” è lo stesso.

    Credo sia tutto corretto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è corretto.

  406. “A Gabriele nessuno ha mai regalato nulla, ha dovuto sudarsela la sua ascesa”.

    … “Sudarsela” è un verbo procomplementare; la particella ‘si’ ha la stessa funzione intensiva, con un accentuato valore di “a sé”, ‘‘per sé” (per cui richiama un complemento di termine o al massimo di vantaggio); mentre la particella pronominale ‘la’ ha un funzione di complemento oggetto neutro e indeterminato con il significato di ‘ciò’, ovvero (nel caso di ‘la’) ‘questa cosa’, ‘questa faccenda’, ecc: “A Gabriele nessuno ha mai regalato nulla, ha dovuto sudarsi (per sé, a sé) questa cosa (l’ascesa)”. Per chiudere, il verbo procomplementare “sudarsela” è composto dall’infinito “sudarsi” + “la”.

    Credo sia corretto

    • Zanichelli Avatar

      Sì, è corretto.

  407. Agnese scrive:

    Grazie Professoreza. Ho fatto tutto corretto. 🙂

    • Zanichelli Avatar

      Molto bene Agnese!
      Un saluto e a presto

  408. “Ci” attualizzante di “averci”:

    Nel parlato e nello scritto informale è molto diffuso l’uso di “ci” per rafforzare il verbo “avere” (il cosiddetto “ci attualizzante”). L’uso del “ci attualizzante” è tipico della lingua parlata e per questo motivo la sua grafia non ha mai ricevuto una codificazione normativa. Di conseguenza sono possibili quattro diverse realizzazioni scritte, ma per diverse ragioni risultano tutte insoddisfacenti: 1) la grafia “ci ho” è formalmente corretta ma non rispecchia la reale pronuncia, a meno che il lettore non elida mentalmente la “i”: “Che colpa ci ho io?” (L. Capuana, Novelle); 2) la grafia con elisione “c’ho” è molto usata, soprattutto in internet, ma crea un’eccezione alla norma ortografica per la quale la “c” seguita da lettere diverse da “e” o ‘”i” ha valore velare (si dovrebbe leggere ‘’co’’, non ‘’ciò”): “Io pure non c’ho (‘co” o “ko”) capito molto” (forum.soleluna.com); 3) la grafia univerbata “ciò” rispecchia la reale pronuncia ma presuppone un’inesistente forma verbale “ciavere”: “Io ciò un amico” (www.rimaiolo.it); 4) alcuni studiosi propongono la grafia “cj hai”, in cui “j” avrebbe valore diacritico, e cioè per precisare una particolarità di pronuncia: “Cj ha la robba?” (M.Trifone, Aspetti linguistici della marginalità nella periferia romana, Perugia, Guerra, 1993, p. 73).

    Tornando alla particella “ci”, la stessa rafforza il verbo “avere” (“AVERE + CI = AVERCI”). Quanto al significato di “attualizzante” va rilevato che quel “ci” è un avverbio di luogo sostanzialmente desemantizzato, cioè quasi svuotato dell’originario significato locativo, ma che combinandosi con “avere” valorizza una risorsa peculiare: e cioè quella di estendere alla voce verbale (“avere”) un’intensificazione del senso e del suono, in modo da mettere il costrutto “Ci ho” (e simili) in consonanza emotiva con la situazione comunicativa del momento: “Ci ho fame (“c’ho”, “cj ho”)” equivale insomma a ”Quanto a me, in questa circostanza (e in parte “in questo luogo”) ho fame” (avviene perciò un moto in avanti e un ingrandimento che richiamano, per analogia, l’effetto cinematografico e televisivo dello zoom). In sintesi, per “ci attualizzante” si intende un fenomeno che i linguisti attribuiscono al “ci” ccompagnato dal verbo “avere” non ausiliare (ma anche altri verbi pronominali o procomplementari) e, nello specifico, quel “ci” diventa un avverbio di luogo desemantizzato, e cioè “svuotato dell’originario significato locativo ma che, combinandosi con “avere”, intensifica il senso di ciò che si vuole comunicare” come sottolinea l’Accademia della Crusca. D’altronde, il “ci”, attualizzante-rafforzativo, ma non in presenza del verbo “avere”, può, in alcune situazioni, anche essere omesso senza che il senso cambi: infatti nella frase “Le assicurazioni ci guadagnano sempre” sarebbe già completa senza “ci”: “Le assicurazioni (ci) guadagnano sempre”. Al contrario, in altri casi l’uso di “ci” è obbligatorio con il verbo “avere” e nel significato di “possedere” (in particolare nelle risposte che includono i pronomi “LO” e “LA” con l’aggiunta della particella “CI” che davanti ad un’altra particella diventa CE): “Ce l’hai l’ombrello?”, “Si, ce l’ho (e non “l’ho”)”. Altri esempi in cui il “ci attualizzante” può essere omesso: “Non ci ho voglia” e “Non c’ho voglia” sono entrambe corrette, sebbene entrambe informali (la seconda più della prima) e adatte più al parlato che allo scritto, per via della presenza del “ci attualizzante”, rispetto al più formale “Non ho voglia”, senza “ci”. In finale, il “ci attualizzante” è sicuramente una prerogativa del verbo “avere”, ma può svolgere la sua funzione di “attualizzante” (e rafforzativa) anche con “essere” (e quindi “esserci”), “sentire” (e quindi “sentirci”), “vedere” (e quindi “vederci”) o “volere” (e quindi “volerci” nel senso di “essere necessario”): “Ci sei?”, “Ci senti?”, “Ci vedi?”,“Ora ci vorrebbe un buon caffè”. In “esserci” la particella “ci” si riferisce a un luogo nello spazio; in “sentirci” e “vederci” la particella “ci” è intensiva (quindi non svolge un particolare ruolo sintattico, ma è rafforzativa e parte integrante delle coniugazioni); mentre in “volerci” il “ci” è parte integrante del verbo (e quindi non svolge un particolare ruolo sintattico) ed è perlopiù rafforzativo.

    Penso sia ok…

    • Zanichelli Avatar

      Caro Filippo Maria, è corretto.

  409. Francesco scrive:

    Troppo semplice

  410. fatto !!!

  411. fatto !!!

  412. Mounya scrive:

    grazie mille

I commenti sono chiusi.